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XI Congresso della Società Italiana di Psicopatologia Psichiatria ...

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167<br />

SIMPOSI TEMATICI<br />

24 FEBBRAIO 2005 - ORE 16.00-17.30<br />

SALA VERDE<br />

S73 - Il trattamento dei Disturbi <strong>di</strong> Personalità:<br />

acquisizioni e sviluppi <strong>della</strong> ricerca<br />

sulla farmacoterapia<br />

Gli antipsicotici atipici: oltre la Schizofrenia<br />

R. Brugnoli<br />

Fondazione <strong>Italiana</strong> per lo stu<strong>di</strong>o <strong>della</strong> Schizofrenia (FIS)<br />

In un e<strong>di</strong>toriale pubblicato qualche anno sul Journal of Clinical<br />

Psychiatry, Alan Breier, ha riferito testualmente, ma<br />

forse un po’ enfaticamente, che gli antipsicotici atipici rappresentano<br />

probabilmente la più importante scoperta fatta<br />

negli ultimi 40 anni nel campo <strong>della</strong> Schizofrenia.<br />

A suo avviso grazie al favorevole in<strong>di</strong>ce terapeutico (efficacia<br />

vs. effetti secondari) rispetto ai neurolettici tra<strong>di</strong>zionali<br />

questa nuova classe <strong>di</strong> farmaci ha trovato in<strong>di</strong>cazioni<br />

sempre crescenti in tutti i sottotipi <strong>di</strong> Schizofrenia: primo<br />

episo<strong>di</strong>o, riacutizzazioni, quadri stabili ma cronici, resistente.<br />

La realtà commerciale statunitense sembra confermare questa<br />

visione ottimistica in quanto più dell’85% delle prescrizioni<br />

<strong>di</strong> antipsicotici è costituito da atipici.<br />

Appare però interessante notare che in altri lavori pubblicati<br />

recentemente si fa riferimento al fatto che circa il 50%<br />

delle prescrizioni <strong>di</strong> atipici è fatto in maniera atipica.<br />

Infatti più <strong>della</strong> metà delle prescrizioni è “off-label” visto<br />

che, a parte l’autorizzazione al trattamento <strong>di</strong> alcune fasi del<br />

Disturbo Bipolare ottenuta da quasi tutti gli atipici, la loro<br />

principale in<strong>di</strong>cazione in scheda tecnica è quella <strong>della</strong> Schizofrenia<br />

o delle psicosi in senso lato.<br />

L’uso “off label” <strong>di</strong> questa classe <strong>di</strong> composti è confermato,<br />

pur in un mercato molto più piccolo, anche in Italia. Sono<br />

infatti sempre più numerose le pubblicazioni scientifiche <strong>di</strong><br />

casi singoli, <strong>di</strong> piccole esperienze in aperto, <strong>di</strong> stu<strong>di</strong> pilota o<br />

osservazionali in cui si riferisce l’efficacia <strong>di</strong> questa classe<br />

farmacologica nel trattamento <strong>di</strong> <strong>di</strong>sturbi che si <strong>di</strong>scostano<br />

grandemente da quelli che costituivano l’originario target<br />

terapeutico.<br />

I <strong>di</strong>sturbi affettivi sono la categoria <strong>di</strong>agnostica nei quali gli<br />

atipici hanno trovato una più ampia utilizzazione in monoterapia<br />

o in add-on.<br />

L’esperienza clinica ha portato numerose conferme relativamente<br />

all’efficacia <strong>di</strong> questa classe <strong>di</strong> farmaci nella gestione<br />

<strong>della</strong> componente più squisitamente depressiva <strong>di</strong> quadri bipolari<br />

e schizoaffettivi o <strong>della</strong> depressione monopolare con<br />

o senza sintomi psicotici.<br />

L’uso in add-on <strong>di</strong> atipici nel trattamento del Disturbo Ossessivo-Compulsivo<br />

(DOC) resistente, il loro utilizzo nell’ambito<br />

<strong>di</strong> particolari setting nei quali sono trattati pazienti<br />

con <strong>di</strong>sturbi alimentari psicogeni, l’utilizzazione in sottotipi<br />

<strong>di</strong> pazienti geriatrici con florida sintomatologia psicotica,<br />

costituiscono altre delle utilizzazioni “fuori scheda tecnica”<br />

<strong>di</strong> queste molecole che si stanno rivelando una delle scoperte<br />

più utili degli ultimi anni.<br />

MODERATORI<br />

S. Bellino, R. Brugnoli<br />

In questa relazione saranno passati in rassegna i dati più aggiornati<br />

relativi all’uso degli atipici al <strong>di</strong> fuori delle in<strong>di</strong>cazioni<br />

classiche tralasciando il loro utilizzo nel trattamento<br />

dei <strong>di</strong>sturbi <strong>di</strong> personalità per i quali sarà fatta una relazione<br />

ad hoc.<br />

Oltre i limiti <strong>della</strong> personalità limite: quale<br />

farmacoterapia per la psicopatologia<br />

borderline<br />

V. Manna<br />

Centro <strong>di</strong> Salute Mentale H2, Genzano <strong>di</strong> Roma Dipartimento<br />

Salute Mentale, Azienda USL ROMA<br />

Negli ultimi anni, molti stu<strong>di</strong> clinici e sperimentali hanno<br />

investigato il ruolo svolto da <strong>di</strong>versi fattori nell’etiologia e<br />

nella patogenesi del Disturbo Borderline <strong>di</strong> Personalità<br />

(DBP).<br />

Nella ricerca dell’etiopatogenesi del DBP l’importanza relativa<br />

<strong>di</strong> fattori biologici, psicologici e sociali è stata evidenziata<br />

da <strong>di</strong>versi autori, con approcci teorici <strong>di</strong>vergenti alla<br />

malattia mentale.<br />

La farmacoterapia del DBP trova il suo razionale clinico e<br />

teorico nelle basi psicobiologiche del temperamento e delle<br />

<strong>di</strong>mensioni <strong>di</strong> spettro <strong>di</strong>agnostico, secondo il modello <strong>di</strong><br />

Cloninger ed il modello <strong>di</strong> Siever e Davis.<br />

Gli obiettivi del trattamento farmacologico sono le <strong>di</strong>mensioni<br />

psicopatologiche del DBP piuttosto che la categoria<br />

nosografia in sé. Il trattamento <strong>di</strong> pazienti ambulatoriali con<br />

DBP è <strong>di</strong>fficile. D’altronde la frequenza degli episo<strong>di</strong> stressanti<br />

acuti quali i comportamenti autolesivi, gli scompensi<br />

psicotici, i comportamenti parasuicidari e le assunzioni impulsive<br />

<strong>di</strong> droghe illecite spesso compromettono gli sforzi<br />

terapeutici. La farmacoterapia del Disturbo Borderline <strong>di</strong><br />

Personalità viene presentata alla luce <strong>della</strong> <strong>di</strong>sregolazione<br />

omeostatica edonica (<strong>di</strong>sedonia).<br />

Il <strong>di</strong>scontrollo degli impulsi può essere considerato uno dei<br />

sintomi nucleari del Disturbo Borderline <strong>di</strong> Personalità<br />

(DBP). In un’ottica interpretativa <strong>di</strong>mensionale, il comportamento<br />

impulsivo sembra avere un ruolo importante nell’etio-patogenesi<br />

<strong>di</strong> <strong>di</strong>verse patologie psichiatriche. La <strong>di</strong>sregolazione<br />

dell’impulsività e l’instabilità emotiva sono elementi<br />

fondamentali del DBP, ma anche <strong>di</strong> alcuni <strong>di</strong>sturbi affettivi.<br />

L’impulsività è importante, inoltre, per interpretare<br />

una serie <strong>di</strong> con<strong>di</strong>zioni cliniche <strong>di</strong> comorbi<strong>di</strong>tà psichiatrica<br />

d’Asse I nei pazienti con DBP, inclusi i <strong>di</strong>sturbi dell’umore,<br />

l’abuso <strong>di</strong> sostanze ed i Disturbi <strong>della</strong> Condotta Alimentare.<br />

Il ruolo dell’impulsività e le correlate prospettive terapeutiche,<br />

nella psicopatologia borderline, sono brevemente rivalutate.

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