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XI Congresso della Società Italiana di Psicopatologia Psichiatria ...

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SIMPOSI TEMATICI<br />

nervosa. J Nerv Mental Dis 2000;188:537-42.<br />

4 Tenconi E, Lunar<strong>di</strong> N, Zanetti T, Santonastaso P, Favaro A. Pre<strong>di</strong>ctors<br />

of binge eating in restricting anorexia nervosa patients.<br />

Manuscript submitted.<br />

5 Halmi KA, Agras S, Crow S, Mitchell J, Wilson GT, Bryson SW,<br />

et al. Pre<strong>di</strong>ctors of treatment acceptance and completion in<br />

anorexia nervosa. Archiv Gen Psychiatry 2005;62:776-81.<br />

Attaccamento e risposta ai trattamenti<br />

nei Disturbi del Comportamento Alimentare<br />

S. Fassino, A. Pierò, G. Abbate Daga<br />

Dipartimento <strong>di</strong> Neuroscienze, Centro Pilota Regionale per<br />

i Disturbi del Comportamento Alimentare, Università <strong>di</strong><br />

Torino<br />

Introduzione: il trattamento dei Disturbi del Comportamento<br />

Alimentare si avvale <strong>di</strong> interventi psicoterapeutici,<br />

farmacologici, nutrizionali e riabilitativi da parte <strong>di</strong> équipe<br />

multi<strong>di</strong>sciplinari. Nonostante i progressi nella definizione<br />

fenotipica <strong>di</strong> sottotipi <strong>di</strong>agnostici e clinici, l’influenza dei<br />

trattamenti sul decorso <strong>di</strong> tali <strong>di</strong>sturbi sono ancora dubbi.<br />

Ciò anche in relazione alla mancanza <strong>di</strong> target chiari sia per<br />

gli interventi farmacologici e che psicologici (Sintomi? Dimensioni<br />

psicopatologiche? Sistemi? Personalità? …).<br />

Molto spesso le <strong>di</strong>fficoltà nel trattamento <strong>di</strong> pazienti affette<br />

da DCA sono determinate dall’egosintonia, dalla scarsa motivazione<br />

al cambiamento e dall’interruzione non concordata<br />

dei percorsi <strong>di</strong> cura. Il fenomeno del drop-out, che è frequente<br />

nel trattamento dei Disturbi del Comportamento Alimentare<br />

(DCA), si verifica nei DCA in stretta relazione <strong>di</strong>fficoltà<br />

nello stabilire un’alleanza terapeutica. Poco stu<strong>di</strong>ato<br />

è il ruolo degli Stili <strong>di</strong> Attaccamento nel determinare la costruzione<br />

da parte del paziente <strong>di</strong> relazioni non durature, e<br />

quin<strong>di</strong> anche nel concorrere al drop-out dai trattamenti.<br />

Metodologia: 168 pazienti affette da DCA, <strong>di</strong> cui 70 Anoressiche<br />

(AN-R = 42; AN-BP = 28), 62 Bulimiche (BN), 18<br />

NAS restricter e 18 NAS Binge sono state incluse nello stu<strong>di</strong>o<br />

ed hanno compilato al primo colloquio (T0) una batteria<br />

<strong>di</strong> test comprendente: Attachment Style Questionnaire<br />

(ASQ), Eating Disorder Inventory 2 (EDI-2), Body Shape<br />

Questionnaire (BSQ), Beck Depression Inventory (BDI),<br />

Symptom Checklist (SCL-90), Temperament and Character<br />

Inventory (TCI). Di ogni paziente sono state raccolte le caratteristiche<br />

anamnestico-cliniche e personali, ed è stata valutato<br />

il percorso terapeutico al fine <strong>di</strong> identificare i drop-out.<br />

Inoltre è stato valutato l’outcome a 3 e sei mesi attraverso la<br />

ripetizione <strong>della</strong> batteria testistica e attraverso la CGI, item 2.<br />

Risultati: 27 pazienti su 168 (16,1%) hanno interrotto precocemente<br />

i trattamenti. Una regressione logistica stepwise<br />

(forward) è stata utilizzata per identificare i pre<strong>di</strong>ttori in<strong>di</strong>pendenti<br />

<strong>di</strong> drop-out, inserendo tutte le variabili dei test<br />

(SCL-90 solo il totale) e le variabili personali continue (età,<br />

esor<strong>di</strong>o, durata <strong>di</strong> malattia, BMI), mentre la <strong>di</strong>agnosi (AN-<br />

R, AN-BP, BN) è stata inserita come variabile categoriale.<br />

Inoltre sono stati condotti stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> associazione tra esito dei<br />

trattamenti psicoterapeutici (o combinati) e variabili pre<strong>di</strong>ttivi<br />

a T0 (analisi dei dati in parte ancora in corso).<br />

Conclusioni: stili <strong>di</strong> attaccamento caratterizzati da bassa fiducia<br />

nelle relazioni, con elevato <strong>di</strong>sagio per l’intimità e la<br />

vicinanza, nonché elevata paura <strong>della</strong> maturità sono associati<br />

ad un maggior rischio <strong>di</strong> drop-out. La sintomatologia<br />

alimentare, la <strong>di</strong>agnosi, i sintomi depressivi, la durata <strong>di</strong> malattia<br />

e la gravità dell’alterazione del peso e dell’immagine<br />

corporea non sembrano invece influire sul drop-out. Tali<br />

evidenze suggeriscono un ruolo importante degli stili relazionali<br />

delle pazienti con DCA, relative alle precoci esperienze<br />

<strong>di</strong> vita e <strong>di</strong> attaccamento, nel fenomeno del drop-out,<br />

che nei DCA è frequente e spesso associato ad un peggiore<br />

outcome. Le implicazioni terapeutiche vengono <strong>di</strong>scusse,<br />

anche in relazione ai dati relativi all’esito dei trattamenti.<br />

La ricerca genetica e le sue implicazioni<br />

nella terapia farmacologica dei Disturbi<br />

<strong>della</strong> Condotta Alimentare<br />

F. Tozzi, P. Muglia<br />

Psychiatry, Translational Me<strong>di</strong>cine and Genetics, Glaxo-<br />

SmithKline, Verona<br />

La terapia dei Disturbi <strong>della</strong> Condotta Alimentare (DCA) è<br />

caratterizzata dalla mancanza <strong>di</strong> farmaci efficaci per la terapia<br />

dei sintomi specifici <strong>di</strong> tali <strong>di</strong>sturbi. Al momento non sono<br />

<strong>di</strong>sponibili farmaci sviluppati specificamente per il trattamento<br />

dei DCA ed i farmaci utilizzati sono stati originariamente<br />

sviluppati ed approvati per altre patologie psichiatriche.<br />

Un crescente interesse sta emergendo nella ricerca <strong>di</strong><br />

psicofarmaci per i DCA e il controllo dell’assunzione <strong>di</strong> cibo<br />

nei soggetti obesi. Lo sviluppo <strong>di</strong> nuovi farmaci è una attività<br />

ad alto rischio, con costi molto elevati e tempi lunghi.<br />

Modelli preclinici con scarsa pre<strong>di</strong>ttività costituiscono il<br />

metodo primario <strong>di</strong> validazione <strong>di</strong> un composto prima che<br />

sia testato sull’uomo. La ricerca <strong>di</strong> geni che pre<strong>di</strong>spongono<br />

ad ammalarsi <strong>di</strong> DCA costituisce una valida alternativa per<br />

identificare nell’uomo i sistemi biologici coinvolti nella<br />

eziologia e che possono costituire bersagli terapeutici. È<br />

previsto che target terapeutici derivati dall’analisi genetica,<br />

e quin<strong>di</strong> validati su pazienti, possano <strong>di</strong>minuire il rischio <strong>di</strong><br />

insuccesso nelle successive fasi <strong>di</strong> sviluppo <strong>di</strong> un farmaco,<br />

e permettano lo sviluppo <strong>di</strong> farmaci più specifici ed efficaci.<br />

Esempi <strong>di</strong> come la ricerca genetica può essere utilizzata<br />

per l’identificazione <strong>di</strong> nuovi target e lo sviluppo <strong>di</strong> un farmaco<br />

provengono principalmente da altre aree terapeutiche<br />

con più lunga tra<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> ricerca genetica. È verosimile<br />

che la conduzione <strong>di</strong> stu<strong>di</strong> genetici nei DCA fornisca quin<strong>di</strong><br />

nuove evidenze per l’identificazione <strong>di</strong> nuovi target terapeutici.<br />

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