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XI Congresso della Società Italiana di Psicopatologia Psichiatria ...

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SIMPOSI TEMATICI<br />

month trial of lamotrigine and lithium in recently manic or hypomanic<br />

patients with bipolar I <strong>di</strong>sorder. Arch Gen Psychiatry<br />

2003;60:329-400.<br />

4 Tohen M, Marneros A, Bowden C, et al. Olanzapine vs. lithium<br />

in relapse prevention in bipolar <strong>di</strong>sorder: a randomized doubleblind<br />

controlled 12-month clinical trial. Am J Psychiat, in press.<br />

5 Tundo A, Cassano GB. Disturbi dell’umore. In: Cassano GB,<br />

Tundo A, eds. <strong>Psicopatologia</strong> e clinica psichiatrica. UTET<br />

2005<br />

6 Tundo A, Musetti L, Miniati M, Cassano GB. Terapia farmacologica<br />

dei <strong>di</strong>sturbi dell’umore. In: Cassano GB, Pancheri P, Pavan<br />

L, et al., a cura <strong>di</strong>. Trattato italiano <strong>di</strong> psichiatria. II Ed. Milano:<br />

Masson 1999, p. 1980-1995.<br />

7 Goodwin FK. How to combine me<strong>di</strong>cations for long-term stabilization.<br />

In: APA. Bipolar <strong>di</strong>sorder management: a new e<strong>di</strong>tion.<br />

Atlanta 2005.<br />

L’importanza dei livelli plasmatici<br />

nel trattamento <strong>della</strong> Depressione<br />

Resistente<br />

L. Lattanzi, F. Mungai, M. Liberti, F. Casamassima,<br />

A. Litta, G.B. Cassano<br />

Clinica Psichiatrica, Università <strong>di</strong> Pisa, Azienda Ospedaliera<br />

Universitaria Pisana<br />

Introduzione: numerose sono le strategie <strong>di</strong> trattamento<br />

impiegate nella mancata risposta agli antidepressivi, tra cui<br />

adeguamento dei dosaggi ai livelli massimali, sostituzione<br />

dell’antidepressivo, potenziamento <strong>della</strong> terapia con altri<br />

agenti farmacologici (litio, ormoni tiroidei, buspirone, dopamino-agonisti),<br />

combinazione <strong>di</strong> più antidepressivi <strong>della</strong><br />

stessa classe o <strong>di</strong> <strong>di</strong>verse classi farmacologiche. Per gli antidepressivi<br />

attualmente in commercio non è stata stabilita<br />

una correlazione <strong>di</strong>retta tra livelli plasmatici e risposta in<br />

termini <strong>di</strong> miglioramento clinico. Per alcuni <strong>di</strong> essi il monitoraggio<br />

laboratoristico non è ancora entrato nella pratica<br />

corrente. Nel corso <strong>di</strong> un episo<strong>di</strong>o depressivo resistente al<br />

trattamento la valutazione dei livelli plasmatici degli antidepressivi<br />

può essere impiegata per: a) escludere la non-compliance;<br />

b) verificare il raggiungimento dei livelli <strong>di</strong> range<br />

terapeutico; c) monitorare gli effetti collaterali e le interazioni<br />

farmacologiche. Quest’ultimo aspetto assume particolare<br />

rilevanza nella depressione resistente in cui i complessi<br />

schemi <strong>di</strong> potenziamento e combinazione farmacologici favoriscono<br />

la comparsa <strong>di</strong> reazioni indesiderate.<br />

Scopo dello stu<strong>di</strong>o: a) valutare la percentuale <strong>di</strong> pazienti depressi<br />

resistenti non aderenti al trattamento e pertanto inquadrabili<br />

come “pseudoresistenti”; b) identificare i pazienti che,<br />

nonostante la prescrizione <strong>di</strong> dosaggi adeguati, presentano livelli<br />

plasmatici al <strong>di</strong> sotto del range terapeutico; c) monitorare<br />

gli effetti indesiderati delle strategie <strong>di</strong> potenziamento e<br />

combinazione farmacologiche mettendoli in relazione con le<br />

variazioni dei livelli plasmatici. I dati preliminari riguardano<br />

i primi 30 pazienti con depressione resistente (20 affetti da<br />

Disturbo Bipolare <strong>di</strong> tipo I e II e 10 da Depressione Unipolare,<br />

16 <strong>di</strong> sesso femminile e 14 <strong>di</strong> sesso maschile, <strong>di</strong> età compresa<br />

tra i 18 ed i 70 anni afferenti ai servizi ambulatoriali e<br />

<strong>di</strong> degenza <strong>della</strong> Clinica Psichiatrica AOU Pisana).<br />

Risultati: dai risultati preliminari emerge che l’associazione<br />

tra SSRI e TCA, alla luce del monitoraggio dei livelli plasmatici,<br />

è ben tollerata; in particolare non abbiamo osserva-<br />

to eventi avversi car<strong>di</strong>otossici anche se, come riportato in letteratura,<br />

abbiamo rilevato un significativo incremento dei livelli<br />

plasmatici dei TCA associati ad SSRI Inoltre ci sembra<br />

opportuno sottolineare, in base ai nostri dati, che il monitoraggio<br />

dei livelli plasmatici degli antidepressivi dovrebbe<br />

entrare nella routine clinica ogni volta che questi vengono<br />

associati a carbamazepina e/o valproato <strong>di</strong> so<strong>di</strong>o.<br />

La politerapia nel Disturbo Ossessivo<br />

Compulsivo resistente<br />

G. Maina, U. Albert, G. Rosso, F. Bogetto<br />

Dipartimento <strong>di</strong> Neuroscienze, SCDU <strong>Psichiatria</strong>, Servizio<br />

per i <strong>di</strong>sturbi depressivi e d’ansia, Università <strong>di</strong> Torino<br />

Un’elevata percentuale <strong>di</strong> pazienti affetti da Disturbo Ossessivo<br />

Compulsivo (DOC) (50-60%) non risponde o mostra<br />

una risposta clinica insod<strong>di</strong>sfacente a trattamenti farmacologici<br />

adeguati per dosi e tempi.<br />

In questa tipologia <strong>di</strong> pazienti si pone quin<strong>di</strong> il problema <strong>di</strong><br />

adottare delle strategie terapeutiche alternative al fine <strong>di</strong> ottenere<br />

un miglioramento clinico sod<strong>di</strong>sfacente. Una prima<br />

opzione, in caso <strong>di</strong> terapia con citalopram o clomipramina,<br />

è la somministrazione per via endovenosa (in ambiente<br />

ospedaliero) dello stesso farmaco, in modo da eliminare<br />

eventuali <strong>di</strong>fficoltà nell’assorbimento del principio attivo.<br />

Molto più frequente nella pratica clinica è lo switch del farmaco<br />

utilizzato. In tal caso, i pochi dati presenti in letteratura<br />

sembrano in<strong>di</strong>care come scelta preferenziale il passaggio<br />

da una classe <strong>di</strong> SRI ad un’altra (dall’SSRI al triciclico<br />

o viceversa). Anche la monoterapia con venlafaxina, farmaco<br />

inibitore del re-uptake <strong>di</strong> serotonina e noradrenalina,<br />

sembra essere un’alternativa efficace nel trattamento del<br />

DOC anche in casi resistenti.<br />

Altra possibile strategia è quella del potenziamento che, dal<br />

punto <strong>di</strong> vista farmacologico, può essere serotoninergico o<br />

dopaminergico. Nel primo caso bisogna considerare l’aggiunta<br />

<strong>di</strong> un altro farmaco attivo sulla serotonina, monitorando<br />

il paziente per il rischio <strong>di</strong> insorgenza <strong>di</strong> una crisi serotoninergica.<br />

Per quanto riguarda il potenziamento dopaminergico<br />

in letteratura sono presenti numerosi stu<strong>di</strong>: innanzitutto<br />

è stata evidenziata l’efficacia nell’impiego dei<br />

neurolettici a basso dosaggio in add-on (aloperidolo e pimozide).<br />

L’aloperidolo in particolare ha evidenziato soprattutto<br />

una buona efficacia nel DOC in comorbi<strong>di</strong>tà con <strong>di</strong>sturbi<br />

da tic cronici. Sono stati quin<strong>di</strong> ampiamente stu<strong>di</strong>ati<br />

anche gli antipsicotici atipici nel trattamento delle forme <strong>di</strong><br />

DOC resistente. Il risperidone a basso dosaggio in aggiunta<br />

ai serotoninergici ha dato buoni riscontri e il suo impiego<br />

non sembra essere influenzato dalla presenza o meno <strong>di</strong> comorbi<strong>di</strong>tà<br />

con altri <strong>di</strong>sturbi, <strong>di</strong>versamente da quanto osservato<br />

con l’aloperidolo. Sono stati ottenuti buoni risultati anche<br />

con l’aggiunta <strong>di</strong> olanzapina a basso dosaggio: a tal proposito<br />

alcuni dati in<strong>di</strong>cherebbero una precisa in<strong>di</strong>cazione<br />

per questo tipo <strong>di</strong> augmentation in caso <strong>di</strong> comorbi<strong>di</strong>tà tra<br />

DOC e <strong>di</strong>sturbo schizotipico <strong>di</strong> personalità. Infine, anche la<br />

quetiapina ha <strong>di</strong>mostrato una potenziale utilità nelle strategie<br />

<strong>di</strong> augmentation. È ancora incerto se il potenziamento<br />

con dopaminergici debba riguardare solo la fase acuta o essere<br />

prolungato, una volta ottenuta la risposta, anche nella<br />

fase <strong>di</strong> mantenimento.<br />

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