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XI Congresso della Società Italiana di Psicopatologia Psichiatria ...

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abbiamo rilevato un aumento ponderale significativo e normalizzazione<br />

degli esami ematochimici; in alcune pazienti<br />

si è avuta la ripresa dei cicli mestruali.<br />

La nostra esperienza ha confermato l’importanza <strong>di</strong> una gestione<br />

integrata e multi<strong>di</strong>sciplinare <strong>di</strong> questa complessa patologia.<br />

Finalità operative ed interpretazioni<br />

nel ricovero <strong>di</strong> pazienti con Disturbo<br />

<strong>della</strong> Condotta Alimentare<br />

V. Falcioni, A. Simoncini<br />

Ambulatorio DCA <strong>della</strong> Clinica Psichiatrica, Azienda<br />

Ospedaliero Universitaria “Ospedali Riuniti Umberto I,<br />

Lancisi-Salesi”, Ancona<br />

Introduzione: i Disturbi del Comportamento Alimentare<br />

(DCA) sono caratterizzati dalla stretta coesione <strong>di</strong> sintomi<br />

psichiatrici ed internistici. La presa in carico <strong>di</strong> queste pazienti<br />

richiede una lettura globale del problema che tenga in<br />

considerazione gli aspetti organici, quelli metabolico-nutrizionali<br />

e quelli intrapsichici-relazionali, mettendo in atto un<br />

intervento multi<strong>di</strong>sciplinare integrato.<br />

In alcuni casi particolarmente gravi dal punto <strong>di</strong> vista nutrizionale<br />

ed organico si rende necessario un trattamento in regime<br />

<strong>di</strong> ricovero.<br />

Metodologia: il nostro centro per i Disturbi del Comportamento<br />

Alimentare è situato presso l’Ospedale Regionale <strong>di</strong><br />

Ancona. L’U.O. referente è la Clinica Psichiatrica, che si avvale,<br />

per la costituzione <strong>di</strong> una équipe multiprofessionale integrata,<br />

<strong>della</strong> collaborazione <strong>della</strong> Clinica <strong>di</strong> Endocrinologia,<br />

presso cui vengono effettuati i ricoveri.<br />

Durante la degenza le pazienti vengono pertanto seguite con<br />

un protocollo terapeutico integrato che vede coinvolte <strong>di</strong>verse<br />

figure specialistiche (psichiatra, psicologo, endocrinologo,<br />

nutrizionista, internista) che mettono in atto interventi<br />

terapeutici integrati su psiche e corpo.<br />

La presenza <strong>di</strong> tutti gli specialisti coinvolti nel protocollo terapeutico<br />

nello stesso luogo, rende più tangibile la presenza<br />

dell’équipe che <strong>di</strong>venta così una realtà concreta.<br />

Conclusioni: la funzione dell’équipe terapeutica è quella <strong>di</strong><br />

accogliere e contenere corpo ed emozioni, rimandando<br />

un’immagine integrata dove psiche e soma, scissi dalle pazienti,<br />

sono accolti e unificati.<br />

Il ricovero, secondo la nostra ottica, ha la funzione <strong>di</strong> tamponare<br />

una situazione critica <strong>di</strong> rischio fisico, senza aspettarsi<br />

la risoluzione dell’alterato rapporto con il cibo. Una<br />

volta che venga superata la fase più critica dal punto <strong>di</strong> vista<br />

organico, il ricovero può rappresentare l’occasione per<br />

poter proseguire il protocollo terapeutico a livello ambulatoriale.<br />

Inoltre durante il ricovero può realizzarsi, attraverso un allontanamento<br />

dall’ambiente familiare spesso conflittuale e<br />

invischiante, un’esperienza in<strong>di</strong>viduale per la paziente in<br />

cui sperimentare <strong>di</strong>namiche alternative a quelle presenti in<br />

famiglia. L’ospedalizzazione può in effetti svolgere una duplice<br />

funzione: una funzione materna <strong>di</strong> accoglienza e <strong>di</strong><br />

contenimento attraverso la presa in carico e il tentativo <strong>di</strong> risposta<br />

ai bisogni, e contemporaneamente anche una funzione<br />

paterna facilitando e incoraggiando i processi <strong>di</strong> separazione.<br />

155<br />

SIMPOSI TEMATICI<br />

Adolescenti con DCA: psicoterapia<br />

<strong>di</strong> gruppo e processi <strong>di</strong> soggettivazione<br />

S. Marchegiani, A. Simoncini, G. Borsetti<br />

Ambulatorio DCA <strong>della</strong> Clinica Psichiatrica, Azienda<br />

Ospedaliero Universitaria “Ospedali Riuniti Umberto I-<br />

Lancisi-Salesi”, Ancona<br />

Introduzione: i Disturbi del Comportamento Alimentare<br />

(DCA) coinvolgono e sconvolgono il rapporto tra mente,<br />

corpo e relazione; la loro insorgenza coincide spesso con il<br />

tempo dell’età adolescenziale, ovvero con quella fase dello<br />

sviluppo che vede il corpo come ricettacolo <strong>di</strong> <strong>di</strong>sarmonie<br />

emotive e <strong>di</strong> problematiche in<strong>di</strong>viduali e relazionali. In adolescenza<br />

si riattivano vissuti <strong>di</strong> <strong>di</strong>sgregazione, <strong>di</strong> non padronanza,<br />

<strong>di</strong> confusione fra sé e l’Altro.<br />

In questo marasma emozionale la cultura <strong>di</strong> gruppo svolge<br />

un ruolo primario, la tendenza al raggruppamento è particolarmente<br />

sentita e la convivialità con i coetanei incoraggia il<br />

processo <strong>di</strong> separazione dalle figure genitoriali.<br />

Il percorso psicoterapeutico gruppale offre pertanto all’adolescente<br />

la possibilità <strong>di</strong> pensarsi nell’alterità, <strong>di</strong> compiere<br />

esperienze affettive e <strong>di</strong> confrontarsi con il mondo<br />

esterno.<br />

Metodologia: nella convinzione che il setting gruppale possa<br />

essere luogo privilegiato per l’accoglienza ed il contenimento<br />

<strong>della</strong> sofferenza, ma anche spazio dove il singolo può<br />

riappropriarsi <strong>della</strong> propria storia, si è formato un gruppo <strong>di</strong><br />

psicoterapia, orientato in senso psico<strong>di</strong>namico, per i pazienti<br />

adolescenti affetti da DCA che afferiscono all’Ambulatorio<br />

de<strong>di</strong>cato <strong>della</strong> Clinica Psichiatrica <strong>di</strong> Ancona. I pazienti<br />

sono 7, tutti <strong>di</strong> sesso femminile, <strong>di</strong> età compresa fra i 16 ed<br />

i 21 anni, <strong>di</strong> estrazione socio-economica me<strong>di</strong>a e <strong>di</strong> pari scolarità;<br />

si <strong>di</strong>fferenziano per forma clinica e durata <strong>della</strong> malattia.<br />

Il gruppo, condotto da due terapeuti, è aperto, con sedute<br />

settimanali <strong>della</strong> durata <strong>di</strong> 80 minuti che si svolgono in un<br />

contesto istituzionale.<br />

Conclusioni: si <strong>di</strong>scuterà su come il lavoro psicoterapeutico<br />

in gruppo offra uno spazio in cui i suoi componenti possano,<br />

sentendosi al sicuro, sperimentare le proprie <strong>di</strong>versità<br />

e affrontare <strong>di</strong> volta in volta i problemi emergenti.<br />

Ci sembra infatti che il processo <strong>di</strong> soggettivazione dell’adolescente<br />

renda più complessa la funzione del gruppo in<br />

quanto strumento che, oltre a permettere l’espressione dei<br />

<strong>di</strong>versi momenti identificatori, facilita l’accesso alla <strong>di</strong>mensione<br />

<strong>della</strong> gruppalità interna e alle sue potenzialità.<br />

Dall’attività clinica emerge come il <strong>di</strong>spositivo gruppale rimetta<br />

in moto l’attività fantasmatica, aiuti a costruire immagini,<br />

metafore, sogni, fornisca occasioni per simbolizzare<br />

<strong>di</strong> fronte alla frequente con<strong>di</strong>zione adolescenziale <strong>di</strong> per<strong>di</strong>ta<br />

<strong>di</strong> pensiero simbolico e <strong>di</strong> per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> confine fra interno<br />

ed esterno.<br />

Bibliografia<br />

1 Cahn R. L’adolescente e la psicoanalisi. Roma: Borla 2000.<br />

2 Kaes R. Le teorie psicoanalitiche del gruppo. Roma: Borla<br />

1999.

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