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XI Congresso della Società Italiana di Psicopatologia Psichiatria ...

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SIMPOSI TEMATICI<br />

le <strong>di</strong>fferenti tipologie <strong>di</strong> struttura) spiccate <strong>di</strong>fferenze nella<br />

presenza <strong>di</strong> vari profili professionali, soprattutto relativamente<br />

a psichiatri (dal 14% al 29,5%). Per quanto riguarda<br />

i pazienti presenti al Census Day in totale sono stati censiti<br />

7.780 soggetti ricoverati o ospitati presso 352 strutture psichiatriche<br />

<strong>di</strong> degenza or<strong>di</strong>naria, che rappresentano il 98,9%<br />

delle strutture psichiatriche presenti nelle regioni oggetto<br />

<strong>della</strong> rilevazione. I dati ottenuti evidenziano una <strong>di</strong>versa <strong>di</strong>stribuzione<br />

dei degenti per sesso e classe <strong>di</strong> età tra le varie<br />

strutture: nelle strutture pubbliche la classe più rappresentata<br />

è quella degli uomini in età < 35 anni, mentre in quelle<br />

private prevalgono le donne in età > 65 anni.<br />

Conclusioni: la dotazione <strong>di</strong> personale ha mostrato notevole<br />

variabilità nella dotazione quali-quantitativa <strong>di</strong> personale<br />

fra le varie strutture, ed una scarsa correlazione con variabili<br />

<strong>di</strong> processo e <strong>di</strong> esito. Ciò richiama l’attenzione sulla necessità<br />

<strong>di</strong> standard assistenziali coerenti con i bisogni dell’utenza.<br />

Il Census Day del “PROGRES-Acuti” ha consentito<br />

<strong>di</strong> mettere a confronto alcune caratteristiche dei pazienti<br />

ricoverati nelle <strong>di</strong>verse realtà assistenziali, superando i<br />

problemi connessi alle <strong>di</strong>fferenze nei meto<strong>di</strong> <strong>di</strong> rilevazione<br />

adottati.<br />

Bibliografia<br />

1 Thornicroft G, Tansella M. Br J Psychiatry 2004;185:283-90.<br />

La restrittività nelle strutture psichiatriche<br />

pubbliche per acuti in Italia<br />

R. Bracco, G. Dell’Acqua, B. Norcio, K. Wolf<br />

Dipartimento <strong>di</strong> Salute Mentale <strong>di</strong> Trieste<br />

Introduzione: attualmente non esiste in Italia un sistema<br />

omogeneo <strong>di</strong> monitoraggio dell’assistenza psichiatrica. Ciò<br />

comporta l’impossibilità <strong>di</strong> avere una visione <strong>di</strong> insieme sulla<br />

restrittività cui sono sottoposte le persone ricoverate o accolte<br />

nelle strutture psichiatriche per acuti pubbliche italiane.<br />

Scopo: nell’ambito <strong>della</strong> fase 1 del Progetto “PROGRES-<br />

Acuti” sono state raccolte dettagliate informazioni allo scopo<br />

<strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare gli specifici aspetti operativi del ricovero<br />

in qualche modo ricollegabili a procedure <strong>di</strong> tipo custo<strong>di</strong>alistico/manicomiale.<br />

Meto<strong>di</strong>: in una sezione <strong>della</strong> Scheda Censimento, intitolata<br />

“Procedure organizzative interne, sono stati analizzati in<strong>di</strong>catori<br />

quali: la chiusura/apertura <strong>della</strong> porta d’ingresso nelle<br />

ore <strong>di</strong>urne; la possibilità d’uso <strong>di</strong> posate or<strong>di</strong>narie ai pasti;<br />

la possibilità <strong>di</strong> tenere con sé, durante la permanenza<br />

nella struttura, oggetti strettamente personali (denaro, farmaci,<br />

cellulare) e/o oggetti potenzialmente “pericolosi”<br />

(forbici, rasoi, coltelli, ecc.); la possibilità <strong>di</strong> movimento dei<br />

ricoverati, da soli o con accompagnatori e/o familiari, ovviamente<br />

in rapporto alle loro con<strong>di</strong>zioni psicofisiche; infine<br />

è stata analizzata la questione cruciale <strong>della</strong> contenzione<br />

fisica, con eventuali norme che ne regolino le modalità, il<br />

contenimento affidato al personale e la sedazione farmacologica.<br />

Risultati: i dati rilevati evidenziano alcuni elementi <strong>della</strong><br />

realtà italiana che appaiono particolarmente rilevanti: l’80%<br />

circa degli SPDC ed il 65% delle Cliniche Psichiatriche<br />

Universitarie (CPU) <strong>di</strong>chiarano <strong>di</strong> avere solitamente la porta<br />

d’ingresso chiusa, mentre nei CSM 24-ore le porte d’in-<br />

gresso sono aperte. Nonostante ci si trovi in un epoca postmanicomiale,<br />

la contenzione affidata a mezzi meccanici<br />

raggiunge un valore molto elevato (67%): essa viene utilizzata<br />

nel 73% degli SPDC ed in circa la metà delle CPU<br />

(54%), mentre, nella totalità dei CSM, dove hanno luogo anche<br />

i T.S.O., non la si utilizza. Infine, i mezzi <strong>di</strong> contenzione<br />

sono del tutto assenti solo nel 21% delle strutture.<br />

Conclusioni: il Progetto PROGRES-Acuti ha consentito <strong>di</strong><br />

evidenziare la persistenza nei servizi italiani post-riforma <strong>di</strong><br />

culture, comportamenti ed azioni, che, in teoria, la riforma<br />

avrebbe dovuto spazzare via o almeno fortemente ridurre<br />

negli oltre 25 anni <strong>di</strong> attuazione.<br />

Le case <strong>di</strong> cura private psichiatriche e i DSM<br />

in Italia: aspetti <strong>di</strong> integrazione e <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>versificazione<br />

G. Turrini, G. Borgherini, S. Cogliati Dezza<br />

A.I.O.P. – Casa <strong>di</strong> cura “Villa Maria Luigia” (Parma), Casa<br />

<strong>di</strong> cura “Parco dei Tigli” (Padova), Casa <strong>di</strong> cura “Villa<br />

Giuseppina” (Roma)<br />

Introduzione: nell’ambito del progetto PROGRES-ACUTI<br />

è stato possibile ottenere un’accurata panoramica non solo<br />

delle strutture del comparto pubblico ma anche delle case <strong>di</strong><br />

cure private convenzionate a specializzazione neuropsichiatrica.<br />

Nell’ambito <strong>di</strong> questa presentazione vengono presi in<br />

esame gli aspetti <strong>di</strong> complementarietà e <strong>di</strong> <strong>di</strong>versificazione<br />

offerti dalle strutture private in seno all’organizzazione<br />

ospedaliera e territoriale del Servizio Pubblico.<br />

Materiale e meto<strong>di</strong>: nella I fase del PROGRES-ACUTI sono<br />

state esaminate le caratteristiche strutturali ed organizzative<br />

<strong>di</strong> 291 strutture pubbliche e <strong>di</strong> 52 case <strong>di</strong> cura private<br />

convenzionate. Nella II fase è stata effettuata una valutazione<br />

<strong>di</strong> un campione rappresentativo delle strutture censite e<br />

dei pazienti ricoverati. Complessivamente lo stu<strong>di</strong>o ha preso<br />

in esame le strutture ospedaliere per un totale <strong>di</strong> 8.958<br />

posti letto (PL), <strong>di</strong> cui 4.912 del settore privato.<br />

Risultati e Conclusioni: la mappatura delle strutture ospedaliere<br />

in Italia presenta delle significative <strong>di</strong>fferenze a seconda<br />

delle regioni considerate sia in termini quantitativi che<br />

qualitativi. Si evidenzia in particolare una maggiore presenza<br />

<strong>di</strong> case <strong>di</strong> cura private nel Centro-Sud Italia (68,7% del<br />

totale) rispetto al Nord Italia ove il rapporto con le strutture<br />

pubbliche è pressoché paritario (54,2% vs. 45,8%). Queste<br />

<strong>di</strong>fferenze sono chiaramente ascrivibili ad una minore capillarità<br />

<strong>di</strong> servizio offerta dagli SPDC nel Centro-Sud (1 PL<br />

ogni 20.000 abitanti) rispetto al Nord Italia (2 PL ogni<br />

30.000 abitanti).<br />

Per quanto riguarda la tipologia <strong>di</strong> utenza ed il tipo <strong>di</strong> servizio<br />

fornito si rilevano delle peculiarità del settore privato rispetto<br />

al settore pubblico. Gli SPDC sono più orientati a gestire<br />

l’acuzie psichiatrica potendo effettuare TSO e, a causa<br />

del limitato numero <strong>di</strong> PL, devono realizzare un elevato<br />

turn-over, mentre le case <strong>di</strong> cura hanno un’impostazione <strong>di</strong><br />

ricovero <strong>di</strong> breve-me<strong>di</strong>o termine assolvendo a funzioni<br />

complementari rispetto al servizio pubblico per il trattamento<br />

<strong>di</strong> casi complessi con impostazione specialistica (<strong>di</strong>sturbi<br />

alimentari, <strong>di</strong>sturbi alcool-correlati, depressioni resistenti al<br />

trattamento, psicogeriatria, ecc.) che gli SPDC, ed in generale<br />

i servizi pubblici, avrebbero <strong>di</strong>fficoltà ad assolvere,<br />

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