30.05.2013 Views

XI Congresso della Società Italiana di Psicopatologia Psichiatria ...

XI Congresso della Società Italiana di Psicopatologia Psichiatria ...

XI Congresso della Società Italiana di Psicopatologia Psichiatria ...

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

stanze ad azione termogenica; inibitori enzimatici e succedanei<br />

dei grassi. La scoperta <strong>della</strong> leptina nel 1994 ha permesso<br />

<strong>di</strong> considerare il tessuto a<strong>di</strong>poso come un sistema endocrino.<br />

La leptina infatti è un ormone prodotto dalle cellule<br />

a<strong>di</strong>pose che veicola un messaggio <strong>di</strong> <strong>di</strong>sponibilità energetica<br />

all’ipotalamo. Il deficit <strong>di</strong> leptina porta a grave obesità.<br />

La sua attivazione inibisce il neuropeptide Y (NPY), un potente<br />

stimolatore dell’appetito, e aumenta la produzione <strong>di</strong><br />

neuropepti<strong>di</strong> anoressizzanti.<br />

L’osservazione che i derivati cannabinoi<strong>di</strong> possiedono azione<br />

stimolante sull’appetito ha <strong>di</strong>retto la ricerca sui farmaci<br />

agonisti e antagonisti del recettore CB1. Antagonisti del<br />

CB1, già noti per combattere gli effetti <strong>della</strong> intossicazione<br />

cronica da cannabinoi<strong>di</strong>, sono stu<strong>di</strong>ati per la terapia dell’obesità.<br />

SR141716 o rimonabant ha <strong>di</strong>mostrato <strong>di</strong> produrre<br />

cali ponderali consistenti, con deboli effetti collaterali <strong>di</strong> tipo<br />

gastrointestinale, già dopo 16 settimane <strong>di</strong> trattamento.<br />

Due farmaci antiepilettici, zonisamide (Zonegran) e topiramato<br />

(Topamax), sono stati valutati per le proprietà anoressizzanti<br />

e <strong>di</strong>magranti prodotte in malati trattati per epilessia.<br />

Topiramato, da solo o in associazione con serotoninergici<br />

(Fluoxetina), ha una azione importante nel ridurre le abbuffate<br />

nei pazienti con binge eating e sovrappeso. Oltre 50<br />

prodotti naturali o parzialmente sintetici e centinaia <strong>di</strong> loro<br />

combinazioni, prodotti definiti supplementari, sono considerati<br />

utili per perdere peso. Esiste molta incertezza e confusione<br />

sulla efficacia e sicurezza <strong>di</strong> questi prodotti. La ricerca<br />

farmacologia sta misurandosi con i complessi problemi<br />

<strong>di</strong> regolazione <strong>della</strong> funzione del tessuto a<strong>di</strong>poso, e <strong>di</strong> come<br />

controbilanciare quei meccanismi omeostatici che tendono<br />

a conservare il peso raggiunto.<br />

Bibliografia<br />

1 Devlin MG, Yanovsky SZ, Wilson GT. Obesity: what mental<br />

health professionals need to know. Am J Psychiatry 2000;157:6.<br />

2 Lenz TL, Hamilton WR. Supplemental Products Used for<br />

Weight Loss. J Am Pharm Assoc 2004;44:59-68.<br />

3 Thearle M, Aronne LJ. Obesity and pharmacologic therapy. Endocrinol<br />

Metab Clin N Am 2003;32:1005-24.<br />

Trattamento psicoterapeutico sequenziale<br />

delle patologie residue dei DCA<br />

C. Loriedo, L. Monaco, S. Stefani, C.Torti<br />

Dipartimento <strong>di</strong> Scienze Psichiatriche e Me<strong>di</strong>cina Psicologica,<br />

Università <strong>di</strong> Roma “La Sapienza”<br />

Si ritiene, a torto, che le patologie del <strong>di</strong>sturbo alimentare,<br />

115<br />

SIMPOSI TEMATICI<br />

siano prevalentemente, se non esclusivamente, costituite da<br />

sintomatologie connesse alla alimentazione. Quanto questo<br />

sia poco vero è <strong>di</strong>mostrato dal fatto che quasi tutti gli stu<strong>di</strong><br />

catamnestici riportano oltre il 50% <strong>di</strong> casi che recuperano<br />

peso normale dopo aver ricevuto un adeguato trattamento.<br />

Purtroppo questo risultato non può essere ritenuto sufficiente,<br />

anche perché è molto spesso accompagnato da un ampio<br />

corteo <strong>di</strong> quelle che vengono denominate patologie residue,<br />

caratterizzate dalla comune tendenza a persistere anche dopo<br />

la guarigione clinica.<br />

Tra le patologie residue si devono valutare in primo luogo i<br />

sintomi accessori, atteggiamenti o abitu<strong>di</strong>ni attinenti alla<br />

problematica alimentare.<br />

Si incontra, infatti, o aumento ponderale eccessivo dal 2 al<br />

10% dei casi o il mantenimento <strong>di</strong> un peso inferiore (circa<br />

15%).<br />

Morgan e Russell riportano nel 45% delle pazienti dopo<br />

trattamento <strong>di</strong>sturbi dell’affettività (<strong>di</strong> solito depressivi) e<br />

23% sintomi ossessivi. Anche Hsu et al. in<strong>di</strong>cano alte percentuali<br />

<strong>di</strong> depressione (38%) e <strong>di</strong>sturbi ossessivi (22%).<br />

Per Burns e Crisp (1984) il 30% riporta patologie psichiatriche<br />

associate e per Vanderlinden (2001), la persistenza<br />

primaria riguarda l’alterato schema corporeo.<br />

Inoltre Hall ha evidenziato un’evoluzione in Bulimia nel<br />

40% dei casi <strong>di</strong> anoressia, mentre Hsu e Burns ne danno percentuali<br />

rispettivamente del 19 e del 7%<br />

Casper (1990) segnala particolari caratteristiche <strong>di</strong> personalità<br />

residue:<br />

a) tendenza all’inibizione;<br />

b)costrizione emozionale e cognitiva;<br />

c) evitamento del rischio;<br />

d)cautela nelle espressioni emozionali e nelle iniziative;<br />

e) marcata adesione a standards morali e ruoli stabiliti dalla<br />

cultura corrente.<br />

Purtroppo esistono scarsi risultati (e esiste anche scarsa attenzione)<br />

nei confronti <strong>della</strong> psicopatologia residua e del<br />

suo trattamento. Sebbene il versante psicopatologico associato<br />

alla malattia appaia <strong>di</strong>fficile da curare, gli scarsi risultati<br />

terapeutici ottenuti possono essere in relazione a un’insufficiente<br />

attenzione alla struttura <strong>di</strong> personalità del paziente.<br />

Gli Autori presentano una ampia casistica relativa alle valutazioni<br />

a <strong>di</strong>stanza dei comportamento in<strong>di</strong>viduale, quando la<br />

sintomatologia alimentare originaria è stata risolta, ed in<strong>di</strong>cano<br />

un proce<strong>di</strong>mento terapeutico che procede per moduli.<br />

Il trattamento si snoda in un percorso graduale, affrontando<br />

in ogni passaggio, un comportamento residuo da trattare.<br />

Meto<strong>di</strong> e risultati <strong>di</strong> questo trattamento vengono riportati e<br />

corredati dalla illustrazione <strong>di</strong> alcuni casi clinici.

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!