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XI Congresso della Società Italiana di Psicopatologia Psichiatria ...

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Risultati: la <strong>di</strong>agnosi <strong>di</strong> SEPAD in età adulta è stata riscontrata<br />

nel 49.5% del nostro campione ed è risultata più frequente<br />

nelle femmine [52/91 (57,1%)] che nei maschi<br />

[18/50 (36%)] (OR = 2,4, 95% CI 1,17-4,83). I pazienti con<br />

tale <strong>di</strong>agnosi hanno evidenziato una maggior gravità dei sintomi<br />

del Disturbo <strong>di</strong> Panico e peggiore qualità <strong>della</strong> vita rispetto<br />

ai soggetti senza SEPAD. L’analisi fattoriale ha mostrato<br />

che il SEPAD dell’adulto è una con<strong>di</strong>zione ben <strong>di</strong>stinta<br />

dall’agorafobia. Inoltre, il SEPAD è risultato associato<br />

ad uno stile <strong>di</strong> attaccamento <strong>di</strong> tipo ansioso.<br />

Conclusioni: i risultati <strong>di</strong> questo stu<strong>di</strong>o concordano con<br />

quelli emersi dal National Comorbi<strong>di</strong>ty Survery-Replicated<br />

americano nell’evidenziare che il SEPAD dell’adulto è una<br />

con<strong>di</strong>zione clinica frequente, <strong>di</strong>stinta dall’agorafobia ed associata<br />

ad importanti implicazioni cliniche. I risultati saranno<br />

inoltre <strong>di</strong>scussi alla luce delle <strong>di</strong>fferenze <strong>di</strong> genere evidenziate.<br />

Bibliografia<br />

1 Pini S, Abelli M, Mauri M, Muti M, Iazzetta P, Banti S, et al. Clinical<br />

correlates and significance of separation anxiety in patients<br />

with bipolar <strong>di</strong>sorder. Bipolar Disord 2005;7:370-6.<br />

2 Pini S, Martini C, Abelli M, Muti M, Gesi C, Montali M, et al.<br />

Peripheral-type benzo<strong>di</strong>azepine receptor bin<strong>di</strong>ng sites in platelets<br />

of patients with panic <strong>di</strong>sorder associated to separation<br />

anxiety symptoms. Psychopharmacology (Berl) 2005;181:407-<br />

11.<br />

Spettro post-traumatico e <strong>di</strong>fferenze <strong>di</strong><br />

genere<br />

C. Carmassi, A. Ciapparelli, R. Paggini, L. Dell’Osso<br />

Dipartimento <strong>di</strong> <strong>Psichiatria</strong>, Neurobiologia, Farmacologia<br />

e Biotecnologie, Università <strong>di</strong> Pisa<br />

Il Disturbo Post-Traumatico da Stress (PTSD) è un Disturbo<br />

d’Ansia altamente invalidante la cui insorgenza è caratteristicamente<br />

correlata all’esperienza <strong>di</strong> eventi traumatici<br />

<strong>di</strong> gravità estrema. La prevalenza lifetime riportata dai <strong>di</strong>versi<br />

stu<strong>di</strong> nella popolazione generale è molto variabile,<br />

prevalentemente in relazione alla <strong>di</strong>versa esposizione agli<br />

eventi traumatici dei vari gruppi <strong>di</strong> popolazione, oltre che<br />

ai problemi metodologici intrinseci collegati alla <strong>di</strong>agnosi<br />

<strong>di</strong> questo <strong>di</strong>sturbo. Stu<strong>di</strong> epidemiologici riportano valori<br />

che oscillano tra lo 0,5-1% (Heltzer et al., 1987) e il 12,3%<br />

(Kessler et al., 1995), tuttavia questi concordano nell’evidenziare<br />

una prevalenza circa doppia del <strong>di</strong>sturbo nel genere<br />

femminile, nonostante una tendenza all’esposizione<br />

ad eventi potenzialmente traumatici nettamente inferiore<br />

rispetto al genere maschile. Il genere femminile sembra<br />

non solo correlato ad una maggiore probabilità <strong>di</strong> sviluppare<br />

PTSD ma ad una maggiore tendenza alla cronicizzazione.<br />

Tali dati hanno suggerito la presenza <strong>di</strong> una maggiore vulnerabilità<br />

sesso correlata allo sviluppo <strong>di</strong> PTSD, stimolando<br />

recentemente lo sviluppo <strong>di</strong> stu<strong>di</strong> tesi all’approfon<strong>di</strong>mento<br />

<strong>di</strong> eventuali <strong>di</strong>fferenze <strong>di</strong> genere nelle manifestazioni<br />

cliniche del <strong>di</strong>sturbo e nelle caratteristiche <strong>di</strong> comorbi<strong>di</strong>tà.<br />

I pochi stu<strong>di</strong> presenti riportano risultati talora <strong>di</strong>scordanti:<br />

Zlotnick et al., (2001) evidenziano nelle donne<br />

con PTSD una tendenza ad una maggiore frequenza <strong>di</strong> sintomi<br />

<strong>di</strong> rievocazione e <strong>di</strong>ssociativi peri-traumatici, oltre ad<br />

113<br />

SIMPOSI TEMATICI<br />

una maggiore comorbi<strong>di</strong>tà per Disturbo <strong>di</strong> Panico e depressione;<br />

Fullerton et al., (2001) non riscontrano <strong>di</strong>fferenze<br />

<strong>di</strong> genere nei sintomi <strong>di</strong> rievocazione ma una prevalenza<br />

del genere femminile nei sintomi <strong>di</strong> evitamento/numbing<br />

e <strong>di</strong> arousal.<br />

Obiettivo del presente stu<strong>di</strong>o, condotto presso la Clinica<br />

Psichiatrica 2° dell’Università <strong>di</strong> Pisa, è quello <strong>di</strong> esplorare<br />

le caratteristiche cliniche <strong>di</strong> un campione <strong>di</strong> soggetti con<br />

PTSD rispetto ad un gruppo <strong>di</strong> controlli sani, con particolare<br />

attenzione alla presenza <strong>di</strong> <strong>di</strong>fferenze <strong>di</strong> genere. I pazienti<br />

sono stati intervistati, oltre che me<strong>di</strong>ante SCID e Impact<br />

of Event Scale (IES), con un’intervista clinica strutturata<br />

(SCI-TAL, realizzata all’interno dello “Spectrum Project”,<br />

Cassano, Dell’Osso, En<strong>di</strong>cott, Frank, Maser, Mauri, Shear),<br />

composta da 116 domande articolate in 9 Domini, tesa ad<br />

indagare, oltre ad uno spettro più ampio <strong>di</strong> eventi potenzialmente<br />

traumatici rispetto a quelli estremamente gravi riportati<br />

dal DSM-IV, i sintomi post-traumatici sia tipici che atipici<br />

o subsindromici, gli aspetti comportamentali e personologici<br />

correlati al <strong>di</strong>sturbo <strong>di</strong> Asse I, secondo il concetto <strong>di</strong><br />

spettro. Stu<strong>di</strong> recenti evidenziano infatti come, l’inclusione<br />

tra i traumi <strong>di</strong> eventi non previsti nel DSM-IV-TR, come ad<br />

esempio incidenti automobilistici, furti in casa o scippi, la<br />

per<strong>di</strong>ta improvvisa e inaspettata <strong>di</strong> una persona cara, implichi<br />

un sensibile aumento <strong>della</strong> prevalenza del <strong>di</strong>sturbo. Inoltre<br />

un ulteriore aumento <strong>di</strong> prevalenza si osserva con l’inclusione<br />

<strong>di</strong> un sottogruppo (3,7% circa) <strong>della</strong> popolazione<br />

generale che, sottoposta ad traumi <strong>di</strong> gravità estrema (DSM-<br />

IV-TR), manifesta forme sub-sindromiche <strong>di</strong> PTSD. Alla luce<br />

<strong>di</strong> questi dati emerge quin<strong>di</strong> la necessità <strong>di</strong> esplorare questa<br />

patologia con un approccio multi<strong>di</strong>mensionale.<br />

Lo SCI-TAL include, oltre all’esplorazione <strong>di</strong> eventi rilevanti,<br />

sebbene non “oggettivi estremi”, anche <strong>di</strong> lutti o per<strong>di</strong>te<br />

che il paziente possa aver subito. Un numero crescente<br />

<strong>di</strong> stu<strong>di</strong> ha sollevato dubbi sull’autonomia nosografia <strong>della</strong><br />

categoria del lutto complicato (o patologico o traumatico)<br />

(LC), in particolare se essa possa essere considerata un’entità<br />

a se stante, in<strong>di</strong>pendente dalla <strong>di</strong>agnosi <strong>di</strong> PTSD, o se<br />

rientri nella categoria delle reazioni ad eventi <strong>di</strong> vita traumatici,<br />

e quin<strong>di</strong> nel PTSD. Disponiamo, ad oggi, <strong>di</strong> pochi<br />

dati sulle <strong>di</strong>fferenze <strong>di</strong> genere in tale <strong>di</strong>sturbo. Il nostro stu<strong>di</strong>o<br />

indaga anche un campione <strong>di</strong> pazienti con LC, ponendo<br />

particolare attenzione alle <strong>di</strong>fferenze <strong>di</strong> genere.<br />

I risultati <strong>di</strong> questo stu<strong>di</strong>o, che ha coinvolto complessivamente<br />

un numero <strong>di</strong> 120 soggetti, confermano sostanzialmente<br />

i dati presenti nella letteratura che evidenziano una<br />

tendenza alla somiglianza, piuttosto che alla <strong>di</strong>versità <strong>di</strong> genere,<br />

nelle manifestazioni cliniche del PTSD. Nei pazienti<br />

con LC le femmine presentano punteggi significativamente<br />

superiori rispetto ai maschi sia per quanto riguarda il dominio<br />

sintomi intrusivi <strong>della</strong> IES (p < 0,005), che il punteggio<br />

totale <strong>della</strong> IES (p < 0,05) e il punteggio del dominio<br />

“Comportamenti Disadattativi” dello SCI-TAL (p <<br />

0,05). Emergono invece <strong>di</strong>fferenze <strong>di</strong> genere nei controlli:<br />

sia nel numero <strong>di</strong> “Eventi potenzialmente traumatici” (p <<br />

0,05), che nei domini “Arousal” e “Rievocazione” dello<br />

SCI-TAL.<br />

Questo stu<strong>di</strong>o conferma sostanzialmente i dati <strong>della</strong> letteratura,<br />

suggerendo che le manifestazioni del PTSD, tra pazienti<br />

<strong>di</strong> sesso maschile e femminile, sono piuttosto simili<br />

che <strong>di</strong>fferenti. Tali <strong>di</strong>fferenze appaiono però più evidenti nei<br />

pazienti con lutto complicato, in particolare proprio per<br />

quanto riguarda sintomi intrusivi e i sintomi totali da stress,

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