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XI Congresso della Società Italiana di Psicopatologia Psichiatria ...

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tempo <strong>di</strong> Asclepio al corrente terzo Millennio, l’interesse<br />

magico per i sogni non è mai venuto del tutto meno. E nel<br />

contempo si deve prendere atto che anche gli approcci critici<br />

si sono intrecciati fra loro, con alterne fortune, lungo la<br />

storia <strong>della</strong> psicologia me<strong>di</strong>ca e <strong>della</strong> neurofisiologia.<br />

Il sogno dagli Stoici a Galeno<br />

S. Fasce<br />

Università <strong>di</strong> Genova, Facoltà <strong>di</strong> Lettere e Filosofia, Dipartimento<br />

<strong>di</strong> Archeologia e Filologia Classica<br />

Introduzione: nei testi letterari <strong>della</strong> Grecia arcaica il sogno,<br />

considerato <strong>di</strong> natura <strong>di</strong>vina, è trattato come una realtà<br />

oggettiva, la cui immagine trasmette un messaggio su cui regolare<br />

la condotta. Formulata attraverso le rappresentazioni<br />

e il linguaggio del mito, una elementare ed intuitiva classificazione<br />

<strong>di</strong>stingue, sulla base degli effetti, i sogni veri<strong>di</strong>ci,<br />

che si realizzano, e quelli ingannevoli, che inducono in errore.<br />

Tuttavia, già nell’“O<strong>di</strong>ssea”, e poi regolarmente nella<br />

tra<strong>di</strong>zione onirologica successiva, vulgata e scientifica, al<br />

sogno è attribuito un contenuto mnestico<br />

Nella grande stagione <strong>della</strong> filosofia ellenica, entro cui si<br />

colloca il pensiero del Corpus Hippocraticum, il fenomeno<br />

onirico viene stu<strong>di</strong>ato con un approccio razionale e <strong>di</strong>venta<br />

oggetto <strong>di</strong> analisi scientifica. La teoria del sogno viene svolta<br />

principalmente lungo due <strong>di</strong>rettrici in<strong>di</strong>pendenti e parallele,<br />

senza una effettiva possibilità d’incontro: da un lato,<br />

l’indagine sulla natura, sul modo <strong>di</strong> prodursi e sul valore<br />

dell’attività onirica, secondo un’impostazione naturalistica<br />

e fisiologica, a partire dalla concezione atomistica per giungere<br />

ai saggi de<strong>di</strong>cati da Aristotele al tema specifico; dall’altro<br />

lato, l’attribuzione del sogno premonitore al dominio<br />

<strong>della</strong> mantica, sottratto, così, alla sfera <strong>della</strong> religione popolare.<br />

Su questo punto, la dottrina me<strong>di</strong>ca antica, che pure nega<br />

il carattere <strong>di</strong>vino delle visioni notturne, si esprimerà<br />

sempre con molta cautela e, talora, con esitazione.<br />

Il sogno dagli Stoici a Galeno: sul finire del IV sec. a.C. e<br />

nella prima età ellenistica, due scuole antitetiche, l’Epicureismo<br />

e lo Stoicismo, affrontano l’argomento del sogno sul<br />

modello <strong>della</strong> filosofia classica. L’Epicureismo riprende,<br />

aggiornata con una più complessa teoria del sonno, la concezione<br />

atomistica antica, secondo cui le immagini oniriche<br />

comportano un contenuto informativo manifesto, senza carattere<br />

<strong>di</strong> eccezionalità; infatti, ciò che sembra annunziare il<br />

futuro è solo frutto del caso o <strong>di</strong> un turbamento emotivo.<br />

Nella cultura antica, questa resta la voce più forte (con poche<br />

altre più deboli), che nega la valenza <strong>di</strong>vinatoria del sogno.<br />

In <strong>di</strong>rezione opposta, dallo Stoicismo antico viene teorizzata<br />

la <strong>di</strong>vinazione naturale, incluso il sogno premonitore,<br />

come capitolo necessario <strong>di</strong> un sistema monistico e panteistico,<br />

che, identificando la <strong>di</strong>vinità col fato, unisce il concetto<br />

<strong>di</strong> Provvidenza universale a quello <strong>di</strong> un ferreo determinismo<br />

o “catena delle cause” (per cui, in linea <strong>di</strong> principio,<br />

gli avvenimenti sono preve<strong>di</strong>bili). Tuttavia Panezio (II<br />

sec. a.C.), esponente rappresentativo <strong>della</strong> medesima scuola,<br />

dubiterà del valore profetico del sogno, in quanto privo<br />

<strong>di</strong> fondamento oggettivo, influenzando notevolmente la cultura<br />

intellettuale dei romani, in particolare Cicerone. Il pensiero<br />

degli Stoici sul sogno, considerato una forma <strong>di</strong> <strong>di</strong>vinazione<br />

filosofica, fu rimosso dalla trattatistica onirocritica<br />

105<br />

SIMPOSI TEMATICI<br />

e valutato, in generale, con scetticismo, nonostante abbia lasciato<br />

un’impronta incontestabile nelle opere in lingua latina<br />

dell’età repubblicana e nonostante abbia fornito giustificazioni<br />

alla religione delle persone colte, alle espressioni<br />

del misticismo, al rafforzamento delle dottrine del neopitagorismo<br />

e del me<strong>di</strong>oplatonismo, alla concezione galenica<br />

<strong>della</strong> physis: la natura come sostanza continua, non inerte,<br />

or<strong>di</strong>nata, spiega il ruolo attribuito ai sogni.<br />

D’altra parte, la teoria del sogno che si delinea negli scritti<br />

<strong>di</strong> me<strong>di</strong>cina nel corso <strong>di</strong> cinque secoli, dal III sec. a.C. al II<br />

sec. d.C., presuppone la teoria <strong>di</strong> Aristotele sul sonno e sul<br />

sogno, con la sua spiegazione circa il rapporto anima-esperienza<br />

onirica. Al sogno interpretato in prospettiva psicologica<br />

e fisiologica, valorizzato come dato <strong>di</strong>agnostico, si interessa<br />

la me<strong>di</strong>cina <strong>di</strong> Alessandria, attenta, come tutte le<br />

scuole dell’età ellenistica, alla specializzazione del linguaggio<br />

<strong>della</strong> comunicazione scientifica e agli schemi concettuali.<br />

Nella prima metà del III sec. a.C., il me<strong>di</strong>co anatomico<br />

Erofilo <strong>di</strong> Calcedone imposta una tripartizione dei sogni che<br />

rinvia alla tra<strong>di</strong>zionale <strong>di</strong>stinzione fra cause endogene e cause<br />

esogene, coniando la categoria <strong>della</strong> classe mista o composita<br />

(che gli deriva dal concetto <strong>di</strong> struttura anatomica), in<br />

grado <strong>di</strong> raccordare elementi delle dottrine ippocratica, aristotelica<br />

ed empirica. Nel II sec. d.C. Galeno, trattando del<br />

fenomeno onirico, in linea con i criteri del sapere enciclope<strong>di</strong>co<br />

dell’epoca, riporta le interpretazioni più autorevoli<br />

dei predecessori, sempre proteso a far convergere filosofia e<br />

me<strong>di</strong>cina: la tesi somaticista e fisiologica, la spiegazione<br />

psicologica, gli aspetti <strong>di</strong>agnostici, i sogni premonitori, l’attività<br />

dell’anima nel sonno. La sintesi <strong>di</strong> Galeno non è esente<br />

da qualche esitazione, relativamente non solo al presunto<br />

sogno <strong>di</strong>vino, ma anche al sogno assunto come strumento<br />

<strong>di</strong>agnostico, in quanto condurrebbe a una <strong>di</strong>agnosi <strong>di</strong>fficile<br />

e insicura.<br />

Nota conclusiva. Processi semiosici nella teoria del sogno:<br />

nelle culture antiche, non solo classica, il sogno è considerato<br />

un particolare tipo <strong>di</strong> segno (qualcosa che sta per qual cos’altro)<br />

o un veicolo del segno, che richiede <strong>di</strong> essere interpretato<br />

e rimane oscuro finché non si realizza ciò a cui esso<br />

rimanda. Sotto questo profilo, l’interpretazione del sogno tematizza<br />

un problema semiotico ed entra in un processo <strong>di</strong> significazione<br />

che prevede un’analisi <strong>di</strong> tipo congetturale.<br />

Tanto i sistemi filosofici quanto la pratica <strong>di</strong>vinatoria avanzano<br />

teorie del sogno su base logica, adottando un modello<br />

formale semiotico che era stato applicato nel V sec. a.C. all’interno<br />

del Corpus Hippocraticum: si tratta <strong>di</strong> uno schema<br />

<strong>di</strong> ragionamento inferenziale su base empirica, inferire le<br />

cause dagli effetti. Tale modello segnico, che si riscontra già<br />

nella <strong>di</strong>vinazione dell’antica Mesopotamia, trova una sistematica<br />

applicazione in età ellenistica. Nella teoria del sogno,<br />

in effetti, entrano in campo due stili <strong>di</strong> razionalità, alternativi<br />

ma coesistenti, anche in uno stesso pensatore, come nel<br />

caso emblematico <strong>di</strong> Galeno: da un lato, l’in<strong>di</strong>rizzo analitico/sintetico<br />

(la teoria anatomo-fisiologica), dall’altro lato<br />

l’in<strong>di</strong>rizzo semeiotico/in<strong>di</strong>ziario (con l’approssimazione <strong>di</strong>agnostica<br />

denunciata da Galeno). Sogno e segno si identificano,<br />

dunque, nella <strong>di</strong>mensione <strong>di</strong> sintomi relativi a fenomeni<br />

in corso, o nella portata dei simboli dal contenuto trasparente,<br />

certo nella semiotica pre<strong>di</strong>zionale: in questo caso, tanto la<br />

<strong>di</strong>agnosi quanto l’interpretazione onirocritica si esercitano su<br />

un terreno <strong>di</strong> segni allusivi, che rimandano all’in<strong>di</strong>vidualità<br />

come a un segmento <strong>della</strong> generalità.

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