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XI Congresso della Società Italiana di Psicopatologia Psichiatria ...

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Sa<strong>di</strong>smo e Disturbo <strong>di</strong> Personalità<br />

S. Ferracuti<br />

Dipartimento <strong>di</strong> Scienze Psichiatriche e Me<strong>di</strong>cina Psicologica<br />

Il DSM-III-R aveva proposto tra le categorie meritevoli <strong>di</strong><br />

ulteriori approfon<strong>di</strong>menti il Disturbo <strong>di</strong> Personalità sa<strong>di</strong>co,<br />

proposta che tuttavia è stata ritirata e non è più presente nel<br />

DSM-IV. Il sa<strong>di</strong>smo sessuale continua ad essere classificato<br />

tra le parafile.<br />

Le ragioni dell’esclusione <strong>della</strong> proposta <strong>di</strong> <strong>di</strong>agnosi <strong>di</strong> Disturbo<br />

<strong>di</strong> Personalità sa<strong>di</strong>co sono state legate a fattori sociali<br />

e giu<strong>di</strong>ziari, dove si è ritenuto che una categorizzazione<br />

<strong>di</strong>agnostica in ambito psichiatrico potesse risultare funzionale<br />

a impostazioni <strong>di</strong>fensive in casi <strong>di</strong> crimini particolarmente<br />

violenti e brutali.<br />

Nella pratica psichiatrico forense è tuttavia frequente incontrare<br />

soggetti che presentano una personalità che è abitualmente<br />

improntata a tematiche <strong>di</strong> forme crudeli <strong>di</strong> esercizio<br />

del potere, con aggressività e modalità <strong>di</strong> umiliazione degli<br />

altri. In molti casi queste persone traggono piacere dall’indurre<br />

sofferenza alle persone o agli animali, e tendono a limitare<br />

la libertà altrui.<br />

Molti <strong>di</strong> questi soggetti non sono adeguatamente descritti<br />

dagli altri <strong>di</strong>sturbi <strong>di</strong> personalità, sebbene appaia esservi una<br />

<strong>di</strong>screta sovrapposizione <strong>di</strong> tratti con personalità narcisistiche,<br />

paranoiche, e borderline.<br />

È rilevante che, ai fini <strong>della</strong> comprensione <strong>di</strong>agnostica <strong>di</strong><br />

queste persone, si apprezzi precipuamente la sod<strong>di</strong>sfazione<br />

che costoro hanno nel far soffrire gli altri.<br />

L’epistemologia del sogno da Asclepio<br />

ad Aristotele<br />

L. Bonuzzi<br />

COIRAG, Istituto <strong>di</strong> Padova<br />

SIMPOSI TEMATICI<br />

Nel volgere <strong>di</strong> un tempo relativamente breve, compreso fra<br />

l’età ippocratica e quella <strong>di</strong> Aristotele, affiorano i principali<br />

nuclei dottrinali con cui si misurerà la tra<strong>di</strong>zione scientifica<br />

occidentale in tema <strong>di</strong> sogno, prendendo le <strong>di</strong>stanze dall’approccio<br />

magico tipico degli asclepiei: si ricordano, in particolare,<br />

i contributi <strong>di</strong> Democrito, Ippocrate, Platone ed Aristotele.<br />

Il materialismo atomistico <strong>di</strong> Democrito influenza<br />

Epicuro e, con qualche travestimento, lo si ritrova fin nel<br />

meccanicismo me<strong>di</strong>co dell’ultimo ’700 e del primo ’800.<br />

L’interpretazione organo<strong>di</strong>namica dei sogni proposta dal<br />

Narcisismo <strong>di</strong> morte e omici<strong>di</strong>o<br />

U. Fornari<br />

Università <strong>di</strong> Torino<br />

23 FEBBRAIO 2005 - ORE 16.00-17.30<br />

SALA CAVALIERI 3<br />

S42 - Teoria del sogno<br />

MODERATORI<br />

G. Roccatagliata, M. Mancia<br />

L’autore, sulla scorta <strong>di</strong> una serie <strong>di</strong> ricerche sull’argomento,<br />

a loro volta stimolate dalla sua attività <strong>di</strong> psichiatra forense<br />

che gli ha consentito <strong>di</strong> periziare alcuni serial killer<br />

italiani, tre dei quali sono stati oggetti <strong>di</strong> una precedente<br />

pubblicazione (Ponti G, Fornari U. Il fascino del male. Milano:<br />

Cortina 1995) e <strong>di</strong> altre due monografie (Fornari U,<br />

Birkhoff J. Serial killer. Torino: Centro Scientifico E<strong>di</strong>tore<br />

1996; Fornari U, Coda S. Tre orren<strong>di</strong> delitti del passato. Torino:<br />

Centro Scientifico E<strong>di</strong>tore 1998) in cui sono state proposte<br />

ai lettori le storie <strong>di</strong> vita e gli atroci delitti <strong>di</strong> alcuni serial<br />

killer del passato, affronta ancora una volta il complesso<br />

problema clinico e valutativo <strong>di</strong> coloro che commetto crimini<br />

ripetuti contro la persona. Lo spunto gli viene offerto<br />

da due importanti casi <strong>della</strong> cronaca giu<strong>di</strong>ziaria recente.<br />

Dalla ricostruzione delle rispettive storie giunge a conclusioni<br />

assolutamente negative per quanto si riferisce agli<br />

aspetti del “trattamento” e del “recupero” <strong>di</strong> soggetti siffatti.<br />

Il loro funzionamento <strong>di</strong> personalità è complesso e articolato<br />

su più livelli <strong>di</strong> <strong>di</strong>sturbo. La loro struttura perversa ed<br />

egosintonica <strong>di</strong> personalità non consente loro <strong>di</strong> coniugare<br />

le pulsioni <strong>di</strong> vita con la partecipazione, l’appartenenza, il<br />

<strong>di</strong>alogo; in loro l’aggressività è scissa dalle componenti affettive<br />

<strong>della</strong> tenerezza; il loro con gli altri è un incontro impersonale,<br />

a<strong>di</strong>alogico, cosificato e cosificante. Violentare e<br />

uccidere sono al servizio <strong>di</strong> un Super-Io arcaico e sa<strong>di</strong>co, <strong>di</strong><br />

quella pulsione <strong>di</strong> morte e <strong>di</strong> quella componente <strong>di</strong>struttiva<br />

che c’è in ogni persona, ma che in questi soggetti ha trionfato<br />

sull’amore per la vita e si è cristallizzata e pietrificata<br />

nell’impossibilità <strong>di</strong> ricevere il suo sviluppo gratificante e<br />

gratificato attraverso l’elaborazione del processo <strong>di</strong> “separazione-in<strong>di</strong>viduazione”.<br />

Regime ippocratico costituisce il modello ermeneutico più<br />

largamente con<strong>di</strong>viso a cui fa riferimento la me<strong>di</strong>cina fino<br />

all’età contemporanea con intenti <strong>di</strong>agnostici. La descrizione<br />

platonica del mondo dei sogni sembra prefigurare il regno<br />

dell’inconscio. Aristotele, analizzando le percezioni ed<br />

ancorando il sogno al sonno, anticipa le prospettive <strong>della</strong><br />

moderna psicofisiologia.<br />

La molteplicità dei punti <strong>di</strong> vista rimanda ad una <strong>di</strong>fferente<br />

immagine dell’uomo ed in particolare ad una <strong>di</strong>fferente concezione<br />

dell’anima e del rapporto corpo/mente che, inevitabilmente,<br />

influenza l’interpretazione del vissuto onirico.<br />

Gli autori ricordati, per quanto facciano riferimento a teorie<br />

fra loro <strong>di</strong>verse, si possono, d’altra parte, accostare per il comune<br />

impegno nel prendere le <strong>di</strong>stanze dalle interpretazioni<br />

del sogno che circolavano negli oracoli e negli asclepiei. Si<br />

deve tuttavia riconoscere che nella sensibilità comune, dal<br />

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