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universita' degli studi di milano - Alessandro Guerini Rocco

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umano, hanno mostrato che il 17β-estra<strong>di</strong>olo contrasta l’induzione della<br />

sintesi dell’IL-6 da parte del TNFα [73]. L’effetto del TNFα sulla<br />

trascrizione dell’IL-6 è me<strong>di</strong>ato da NF-κB, che riconosce specifici siti <strong>di</strong><br />

legame sul promotore dell’IL-6. Per comprendere il meccanismo<br />

molecolare d’azione dell’E2 è stato effettuato un EMSA (Electrophoretic<br />

Mobility Shift Assays) su estratti nucleari <strong>di</strong> HeLa, MCF-7 e Saos2.<br />

Come sonda è stata utilizzata la regione -80/-60, contenente siti <strong>di</strong> legame<br />

per NF-κB del promotore dell’IL-6, in presenza o in assenza <strong>di</strong> oligo<br />

competitori. Effettuando l’EMSA, aggiungendo hER tradotti in vitro, si è<br />

visto che ER inibisce il legame al promotore dell’IL-6, soprattutto <strong>di</strong> c-<br />

Rel e in maniera minore <strong>di</strong> RelA (p65).<br />

Il 17β-estra<strong>di</strong>olo <strong>di</strong>minuisce anche la produzione, indotta da IL-1, della<br />

chemochina MCP-1 (Monocyte Chemoattractant Protein-1), in cellule<br />

MCF-7 [77]. L’effetto è dose <strong>di</strong>pendente, in un intervallo <strong>di</strong><br />

concentrazione <strong>di</strong> E2 da 10 -12 a 10 -9 M. Un’azione inibitoria analoga, ma<br />

con potenza inferiore è svolta dagli xenoestrogeni (XE), un gruppo <strong>di</strong><br />

composti chimici che legano il recettore <strong>degli</strong> estrogeni e mimano<br />

l’azione dell’E2. Fanno parte <strong>degli</strong> xenoestrogeni composti molto lipofili<br />

come il bisfenolo A (BPA) e il nonilfenolo (NP). Nel promotore <strong>di</strong><br />

MCP-1 sono presenti due siti <strong>di</strong> legame <strong>di</strong> NF-κB: A1 e A2. Mutazioni in<br />

queste regioni determinano la per<strong>di</strong>ta della responsività a IL-1. Tramite<br />

EMSA si è <strong>di</strong>mostrato che l’aumento <strong>di</strong> MCP-1 indotto da IL-1 è dovuto<br />

al legame <strong>di</strong> NF-κB al promotore <strong>di</strong> MCP-1 e che le subunità <strong>di</strong> NF-κB<br />

coinvolte sono p50/p65 e p50/c-Rel. Sempre tramite EMSA si è<br />

<strong>di</strong>mostrato che sia l’E2 che gli xenoestrogeni inibiscono il legame <strong>di</strong><br />

p50/p65 (e in modo minore <strong>di</strong> p50/c-Rel) ai siti <strong>di</strong> legame per NF-κB sul<br />

promotore <strong>di</strong> MCP-1, in maniera dose <strong>di</strong>pendente.<br />

Recentemente è stato <strong>di</strong>mostrato che E2 <strong>di</strong>minuisce la trascrizione del<br />

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