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universita' degli studi di milano - Alessandro Guerini Rocco

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microglia produce TNFα, mentre in topi che sviluppano l’EAE circa il<br />

50% della microglia esprime il TNFα [204]. Le cellule dendritiche (DC)<br />

sono cellule in grado <strong>di</strong> presentare l’antigene, coinvolte nell’induzione<br />

dell’EAE grazie alla loro capacità <strong>di</strong> attivare i linfociti T specifici contro<br />

MBP. Durante l’EAE le DC sono presenti nell’infiltrato infiammatorio<br />

del SNC e anche a livello <strong>di</strong> milza e linfono<strong>di</strong> [242].<br />

Diversi <strong>stu<strong>di</strong></strong> <strong>di</strong>mostrano che il trattamento con E2 ritarda l’insorgenza<br />

dell’EAE e riduce la gravità dei sintomi in animali immunizzati per<br />

sviluppare l’EAE. Questi effetti si vedono in topi femmina BV8S2 Tg<br />

[203], in topi femmina C57BL/6 wt [204] o KO per citochine Th2 [243] e<br />

in ratti <strong>di</strong> Lewis [241]. Inoltre il trattamento con E2 riduce l’infiltrazione<br />

<strong>di</strong> macrofagi e linfociti T nel SNC dell’80% [203, 204] e la percentuale <strong>di</strong><br />

linfociti T CD4 + e macrofagi che esprimono TNFα. Inoltre E2 <strong>di</strong>minuisce<br />

la percentuale <strong>di</strong> linfociti T CD4 + TNFα + a livello della milza: E2 quin<strong>di</strong><br />

sopprime la generazione sistemica <strong>di</strong> linfociti T CD4 + [204]. L’effetto<br />

inibitorio sulle cellule TFNα + della microglia è minore. Il trattamento con<br />

E2 riduce l’infiltrazione <strong>di</strong> cellule dendritiche nel SNC e la percentuale <strong>di</strong><br />

DC a livello della milza e dei linfono<strong>di</strong>. E2 riduce la produzione <strong>di</strong> TNFα<br />

e INFγ ed inibisce la capacità <strong>di</strong> presentare l’antigene e <strong>di</strong> attivare<br />

specifici linfociti T contro la mielina delle cellule dendritiche in coltura<br />

[242]. Il trattamento con E2 riduce l’espressione e la produzione <strong>di</strong><br />

citochine Th1, chemochine e loro recettori. Questo effetto è stato visto sia<br />

con il metodo dei “ microarray” sia con il metodo “RNAse protection<br />

assay” (RPA). Un recente lavoro mette in evidenza che gli effetti benefici<br />

dell'E2 nell'EAE sono me<strong>di</strong>ati da ERα e non da ERβ [244].<br />

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