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universita' degli studi di milano - Alessandro Guerini Rocco

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I granulociti neutrofili<br />

I granulociti neutrofili sono caratterizzati dal nucleo segmentato e dalla<br />

presenza nel citoplasma <strong>di</strong> numerosissimi granuli contenenti vari enzimi<br />

proteolitici. Questi, oltre ad essere antimicrobici, possono danneggiare il<br />

tessuto sede <strong>di</strong> flogosi o comunque esercitare attività flogogena.<br />

I granulociti sono le cellule più frequentemente reperibili negli essudati,<br />

dove svolgono attività fagocitaria verso i batteri o verso materiali estranei,<br />

che possono essere contenuti in vacuoli citoplasmatici <strong>di</strong> 0,1-1µm.<br />

Sulla membrana cellulare dei neutrofili vi sono dei recettori per le<br />

immunoglobuline e per il complemento, che entrano in gioco nella<br />

immunofagocitosi. Il citoplasma dei neutrofili è ricco <strong>di</strong> glicogeno. La<br />

produzione <strong>di</strong> energia nel neutrofilo maturo è affidata più alla glicolisi<br />

(>90%) che alla respirazione. Ciò favorirebbe l'efficienza della cellula nei<br />

tessuti ipossici e negli essudati.<br />

Negli spazi interstiziali i neutrofili sono capaci, con la loro attività <strong>di</strong><br />

fagociti, <strong>di</strong> impe<strong>di</strong>re ai microrganismi patogeni <strong>di</strong> <strong>di</strong>ffondersi al <strong>di</strong> fuori<br />

del focolaio dell'infiammazione. Qui però i neutrofili <strong>di</strong>ventano molto<br />

fragili a causa dell'aci<strong>di</strong>tà del focolaio infiammatorio o perché lesi da<br />

batteri, che hanno sopraffatto il loro potere fagocitario e microbicida.<br />

Così in breve tempo vanno incontro a fenomeni regressivi<br />

(degranulazione, infiltrazione grassa, vacuolizzazione oppure picnosi del<br />

nucleo) ed a fenomeni <strong>di</strong> auto<strong>di</strong>gestione per l'attivazione delle proteasi<br />

contenute nei lisosomi. I loro frammenti vengono fagocitati e <strong>di</strong>strutti dai<br />

macrofagi. La sopravvivenza dei granulociti neutrofili nel campo<br />

infiammatorio comporta la secrezione abbondante gli enzimi proteolitici<br />

<strong>di</strong> cui sono ricchi tali cellule, in modo da flui<strong>di</strong>ficare e <strong>di</strong>gerire il tessuto o<br />

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