universita' degli studi di milano - Alessandro Guerini Rocco
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hanno proposto che i recettori <strong>di</strong> membrana siano gli stessi ERα e ERβ<br />
che traslocano in membrana [112, 136-138], altri che siano nuovi membri<br />
della famiglia <strong>degli</strong> ER [139-141], altri ancora che siano recettori<br />
accoppiati a proteine G [111, 113, 142], altri, infine, che possano essere<br />
dei recettori tirosino-chinasici simili a quelli dei fattori <strong>di</strong> crescita [143].<br />
Stu<strong>di</strong> effettuati sulle cellule endoteliali utilizzando estra<strong>di</strong>olo legato<br />
covalentemente alla BSA, così da impe<strong>di</strong>re l’ingresso dell’ormone nella<br />
cellula, suggeriscono che la rapida attivazione <strong>di</strong> eNOS indotta da E2 sia<br />
me<strong>di</strong>ata da un ERα <strong>di</strong> membrana [93]. Infatti cellule endoteliali intatte<br />
legano estra<strong>di</strong>olo-BSA e sono riconosciute da anticorpi contro ERα,<br />
suggerendo che questo ER <strong>di</strong> superficie abbia omologia con ERα. L’ICI<br />
182,780 compete con l’E2-BSA nel legame al recettore <strong>di</strong> superficie.<br />
Inoltre la stimolazione <strong>di</strong> cellule umane endoteliali con estra<strong>di</strong>olo-BSA,<br />
così come il 17β-estra<strong>di</strong>olo, induce una rapida attivazione <strong>di</strong> eNOS<br />
tramite la via della PI3K.<br />
In cellule EA.hy926 che non esprimono i classici ER, ma una proteina <strong>di</strong><br />
46 kDa, riconosciuta da anticorpi contro il dominio C-terminale <strong>degli</strong> ER,<br />
l’E2 è in grado <strong>di</strong> indurre la rapida attivazione <strong>di</strong> eNOS [144, 145].<br />
Siccome una proteina <strong>di</strong> <strong>di</strong>mensioni e reattività simili è stata trovata<br />
associata alla membrana plasmatica in cellule MCF-7 [146] si è ipotizzato<br />
che questa proteina sia un recettore <strong>di</strong> membrana <strong>degli</strong> estrogeni. Flouriot<br />
e collaboratori hanno <strong>di</strong>mostrato che questa forma <strong>di</strong> ER <strong>di</strong> 46 kDa deriva<br />
da uno splicing alternativo <strong>di</strong> ERα ed è priva dei primi 143 aminoaci<strong>di</strong><br />
(regione AF-1) [147]. È stato successivamente <strong>di</strong>mostrato che l’E2 attiva<br />
rapidamente c-Src inducendo la formazione <strong>di</strong> un complesso tra la<br />
proteina <strong>di</strong> 46 kDa, c-Src e p85 [148]. La formazione <strong>di</strong> questo complesso<br />
risulta nella successiva attivazione della PI3K, <strong>di</strong> Akt e <strong>di</strong> eNOS.<br />
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