Hod Benessere n° 54 - settembre 2009 - Anno XII - Periodico ...
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<strong>Hod</strong> <strong>Benessere</strong> <strong>n°</strong> <strong>54</strong> - <strong>settembre</strong> <strong>2009</strong> - <strong>Anno</strong> <strong>XII</strong> - <strong>Periodico</strong> - Diffusione gratuita<br />
Piccole<br />
Gioie<br />
d’Autunno
Le Novità del momento SonnenMoor:<br />
Prodotti a base di Torba Nera Alpina e di Erbe<br />
Richiesti e provati dal 1972,<br />
sono prodotti naturali puri al<br />
100% a base d’erbe e torba<br />
prodotti in Austria secondo le<br />
ricette originali di Franz Fink la<br />
cui filosofia, come la nostra, è<br />
che questi prodotti sono i compagni<br />
di una vita in salute. Per<br />
questo si raccomanda sempre<br />
di adattarli singolarmente<br />
anche ad un corretto stile di<br />
vita, all’alimentazione, all’ambiente<br />
e al movimento.<br />
Torba: l’alcalinizzante naturale<br />
Fare un bagno di torba è un’esperienza<br />
naturale particolare. I<br />
suoi molteplici effetti benefici si<br />
percepiscono e si vedono in<br />
fretta sulla pelle, ma sono anche<br />
efficaci per le articolazioni e le<br />
difese immunitarie.<br />
La nostra torba viene estratta a<br />
Leopoldskron, presso Salisburgo,<br />
e si distingue per possedere<br />
la “migliore indicazione terapeutica”.<br />
Diversamente dall’argilla<br />
curativa e dal fango, contiene<br />
una grande quantità di<br />
sostanze organiche, acidi umici,<br />
oligoelementi e sostanze minerali<br />
ricavate da 350 diverse<br />
piante, radici ed erbe.<br />
La torba contiene naturalmente<br />
i seguenti minerali: calcio,<br />
ferro, potassio, magnesio,<br />
sodio, zinco, rame, manganese,<br />
cromo e molibdeno.<br />
Cuscino<br />
con torba<br />
(misura media<br />
170 x 360 mm)<br />
Per uso esterno,<br />
può essere<br />
utilizzato<br />
caldo o freddo.<br />
Alpisole è un integratore alimentare<br />
che contribuisce al benessere generale<br />
e favorisce la digestione,<br />
rafforza i naturali sistemi di difesa<br />
dell’organismo.<br />
Alpisole può essere utile come coadiuvante<br />
nel trattamento di patologie legate<br />
allo stomaco, all'apparato digerente e<br />
all'apparato urogenitale. È utile come<br />
disintossicante e depurativo naturale.<br />
Modalità d‘uso<br />
Prendere quotidianamente dopo la<br />
prima colazione e nel pomeriggio, un<br />
cucchiaio d’Alpisole diluito con 1/8 l<br />
d’acqua, succo di frutta o tè.<br />
Il Cuscino con Torba alpina SonnenMoor mantiene sia il caldo che<br />
il freddo per lungo tempo ed è utile per il trattamento locale.<br />
Se utilizzato caldo dona benessere in caso di dolori alla nuca, al<br />
petto o all'addome.<br />
Se utilizzato freddo dà sollievo in caso di contusioni, slogature,<br />
punture di insetti.<br />
“Dott. C. CAGNOLA” PRODOTTI DALLA NATURA<br />
nelle migliori Farmacie ed Erboristerie<br />
Dott. C. Cagnola s.r.l. Via A. Vannucci, 14 - 20135 Milano<br />
tel: 02.36524486 • fax: 02.3652<strong>54</strong>36 • e-mail: info.cagnola@tiscali.it
Un weekend tutto per noi<br />
a cura della Dott.ssa Cagnola 6<br />
Lungo la strada del tartufo<br />
di Marina Cioccoloni 9<br />
Dal bosco con gusto<br />
di Enza Bettelli 10<br />
Col cavolo!<br />
di Paolo Tedaldi e Stefano Reina 12<br />
Il mondo del mangiare meglio, vivere meglio!<br />
a cura di AMC 14<br />
Le mani nella terra<br />
di Roberta Ferraris 16<br />
Piccole gioie d’autunno<br />
a cura di Noi Due 17<br />
Guarda come dondoli<br />
a cura di Marina Robbiani 18<br />
I piedi questi sconosciuti<br />
Intervista a Eleonora Martinelli 21<br />
Belvedere Wellness Hotel-Riccione 26<br />
Nutraceutica e Nutrigenomica<br />
a cura di Eurodream 30<br />
Omega 1000 Complex CPS<br />
<strong>Benessere</strong> in natura 36<br />
Bellezza globale e sicura in farmacia 38<br />
Acqua Donat Mg<br />
Un naturale benessere da bere 42<br />
La povertà in Italia? C’è eccome<br />
a cura di Pane Quotidiano 44<br />
In copertina: modello di vasca Audrey, Bathtub Collection.<br />
Il designer è Massimiliano Della Monaca,e la vasca è rivestita<br />
artisticamente a mano da preziose tessere di mosaico di vetro<br />
SICIS. Nella parte superiore del tacco (165 cm di tacco!)<br />
c’è l’erogazione dell’acqua a cascata e relativo comando;<br />
la lunghezza della vasca è 270 cm.<br />
SICIS The Art Factory.<br />
Milano Showroom<br />
Via Fatebenefratelli 8,<br />
Tel 02 876099 - www.sicis.com<br />
<strong>54</strong><br />
Direttore Responsabile: Marina Robbiani<br />
Consulente Scientifico: Dott.ssa Cagnola<br />
Consulente Editoriale: Raffaella Ferrari<br />
Grafica: Marco Nava<br />
Pubblicità: info@hod.it•333.1932913<br />
Edizioni Alice<br />
Viale Col di Lana, 4 - 20136 Milano<br />
Tel 02.83.61.347<br />
info@hod.it - www.hod.it<br />
Stampa: LOGOS s.r.l.,<br />
via Liguria 2/4, Peschiera<br />
Distribuzione: Viprof srl<br />
Viale della Tecnica 5 - 36100 Vicenza<br />
Tel. 0444.347311<br />
Reg.Trib. Milano <strong>n°</strong> 305 del 22.4.1998<br />
A questo numero hanno collaborato:<br />
AMC, Associazione Medici Volontari Italiani,<br />
Enza Bettelli, Clementina Cagnola<br />
Marina Cioccoloni, Eurodream,<br />
Roberta Ferraris, Eleonora Martinelli,<br />
Noi Due, Pane Quotidiano, Stefano Reina,<br />
Paolo Tedaldi.<br />
Vuoi ricevere HOD<br />
a casa?<br />
Abbonati!<br />
Abbonarsi costa 25 euro<br />
per 5 numeri da versare<br />
su un semplice<br />
Vaglia nazionale<br />
intestato a:<br />
Marina Robbiani<br />
Via Col di Lana, 4<br />
20136 Milano<br />
www.hod.it<br />
info@hod.it<br />
HOODD 333222<br />
1
6<br />
HOOODDD <strong>54</strong><br />
Dott.ssa Cagnola<br />
PICCOLE GIOIE DA NON PERDERE<br />
Un Weekend<br />
Tutto per Noi<br />
Qualche piccola regola<br />
da usare in questa breve vacanza<br />
Buongiorno!<br />
Importantissimo aprire gli occhi con dolcezza. Niente sveglia dunque,<br />
cominciate la giornata con musiche soft, rilassanti. Anzi, perché non<br />
pensare alla fantastica musica di Mozart?<br />
Una nuova sana abitudine<br />
Un’abitudine da prendere è lavarsi il naso con acqua e sale, nient’altro<br />
che una soluzione fisiologica che trovate già pronta da spruzzare<br />
in farmacia, o potete fare voi bollendo un litro d’acqua a cui aggiungere<br />
un cucchiaino da caffè di sale da cucina.<br />
E poi… usate il tempo per rilassarvi<br />
Cercate di stare distaccati dalle cose del mondo (ad esempio non<br />
aprite il computer) e non fate niente. Rilassatevi leggendo, ascoltando<br />
musica e pensando a voi e al vostro benessere. Vestitevi anche in<br />
modo pratico, il chimono è l’ideale, e cercate soprattutto di riposare.<br />
Fatelo dove siete più comodi, meglio se accanto a una finestra o al<br />
letto, e se sentite il bisogno chiudete gli occhi.<br />
Il Sabato<br />
Bagno rilassante e depurativo,<br />
gradevolmente profumato<br />
Come prima cosa occorre un grande infuso.<br />
Fate bollire 4/5 litri d’acqua, unite 150 g di<br />
foglie di rosmarino e 100 g di melissa, lasciate<br />
riposare un quarto d’ora e colate l’infuso<br />
nella vasca. Oppure, se desiderate un effetto<br />
più forte, dopo aver colato l’infuso, chiudete<br />
in un telo o in un tovagliolo il rosmarino e la<br />
melissa e aggiungeteli nella vasca (non fatelo<br />
mai direttamente perché intasano).<br />
Quando avete voglia di alzarvi, fate un bel<br />
bagno caldo con le piante. È un po’ costoso<br />
ma infinitamente migliore di un bagno in<br />
cui si usano gli estratti:
Prima di immergervi, se è vostra intenzione<br />
farvi una maschera, questo è il momento<br />
migliore. Tenerla durante il bagno, grazie al<br />
calore e alla traspirazione che ne consegue,<br />
migliora i risultati. Dopo una ventina di minuti<br />
uscite dal bagno senza risciacquarvi, asciugatevi<br />
e andate a letto, dove vi concederete<br />
un relax di una mezz’oretta.<br />
Attenzione: questo genere di bagni vanno<br />
fatti solo se si sta bene, sono assolutamente<br />
sconsigliati se si hanno problemi di<br />
cuore o di pressione, bassa o alta che sia.<br />
Impacco agli occhi<br />
E mentre si è tranquilli a letto, perché non<br />
cogliere l’occasione per un impacco agli<br />
occhi? Consiglio l’acqua di amamelide, ma<br />
solo se preparata per uso oftalmico, e cioè<br />
comperata già pronta (esistono anche delle<br />
mascherine) in farmacia o erboristeria.<br />
Cocktail di carote e mele<br />
In questo weekend sarà meglio mangiare<br />
poco e in modo leggero, privilegiando frutta<br />
e verdura, o del formaggio magro. Per il<br />
vostro cocktail, dosate con buon senso carote<br />
e mele (che attutiscono il sapore un po’<br />
dolciastro delle carote), tagliate a tocchetti e<br />
centrifugate. Mi raccomando: non esagerate<br />
mai nelle dosi, sono sufficienti un paio di bicchieri!<br />
E chi ama di più il salato, aggiunga<br />
qualche foglia di basilico e un po’ di sedano.<br />
La Domenica<br />
Bagno ai piedi con l’argilla<br />
La miscela - 70 g di argilla verde e 30 g di<br />
polvere di ireos - deve essere già pronta.<br />
Mettete 4 cucchiai in qualche litro d’acqua<br />
tiepida e tenete i piedi a bagno.<br />
Una volta asciugati, massaggiateli con olio di<br />
canapa: contiene gli Omega 6 e ha un’azione<br />
nutriente e anti-aging. L’olio di canapa è<br />
eccezionale anche per il corpo e il viso.<br />
Modello di vasca Audrey della<br />
collezione Bathtub Collection,<br />
designer Massimiliano Della<br />
Monaca, SICIS The Art Factory.<br />
Una buona tisana<br />
per riposare bene<br />
Mescolate 40 g di passiflora, 30 g di biancospino,<br />
15 g di menta e 15 g di melissa, fate<br />
bollire una tazza d’acqua, versatela su un<br />
cucchiaio della miscela e se desiderate<br />
aggiungete un po’ di miele, che ha un’azione<br />
drenante. Bevete prima di dormire.<br />
Rafforziamo le unghie con un paio di tazze di infuso,<br />
da bere mattino e sera<br />
Fatelo così: miscelate con cura 50 g di equiseto e 50 g di erba medica.<br />
Bollite 200 ml di acqua e versatela su un cucchiaio di questa miscela,<br />
lasciate in infusione per 15 minuti, colate e bevete.<br />
Un buon olio per massaggiare le unghie si ottiene invece unendo a 5 ml<br />
di olio essenziale di mirra 45 ml di olio di camelia.<br />
Impacco per tutti i tipi di capelli<br />
Scegliamo innanzitutto il capelvenere, pianta che rende i capelli morbidi<br />
(“fluenti come i capelli di Venere”) e al contempo li rafforza. Misceliamo in<br />
una ciotolina 40 g di polvere di capelvenere (fronde), 40 g di polvere di<br />
betulla (foglie) e 20 g di semi di psillio, una pianta che essendo ricca di<br />
mucillagine ha l’azione complementare di amalgamare le polveri affinché<br />
HOD 55<strong>54</strong>44<br />
7
HOOOD <strong>54</strong> 8<br />
l’impacco non coli. La quantità da usare dipende dalla lunghezza dei capelli: per quelli corti<br />
bastano un paio di cucchiai, per quelli lunghi ce ne vuole di più, con un procedimento simile a<br />
quello dell’hennè.<br />
Una volta raggiunta la giusta consistenza (né troppo liquida né troppo densa), si mette la<br />
“pastetta” sui capelli tenendola 15/20 minuti, e si sciacqua.<br />
E se avete coraggio e l’ambiente è caldo, finite con un getto di acqua fredda e procedete normalmente<br />
con lo shampo.<br />
Bagno rivitalizzante<br />
E adesso rituffiamoci nella vasca, questa volta però per darci tono. Con lo stesso metodo del<br />
grande infuso, uniamo all’acqua bollente 50 g di timo sepillo (sommità), 50 g di scorza di limone<br />
(si trova già secco tagliato a pezzi in erboristeria), 50 g di eleuterococco (radice) e 100 g di<br />
altea decorticata a cubetti, una pianta molto morbida e mucillaginosa che fa bene alla pelle e<br />
la rende liscia. Anche in questo caso, se vogliamo farci una maschera sul viso mentre siamo in<br />
acqua va benissimo.<br />
Massaggio<br />
post-bagno<br />
Se potete farvelo fare da<br />
qualcuno ancora meglio,<br />
altrimenti è un ottimo automassaggio<br />
che esclude<br />
solo il viso e che prevede<br />
come ingrediente principale<br />
l’olio di enotera (stella di<br />
sera), assolutamente fantastico<br />
per la pelle (udite<br />
udite, la tiene giovane).<br />
Questo olio profumato dall’azione<br />
decontratturante,<br />
da farsi precedentemente<br />
preparare, è un vero sollievo<br />
per le tensioni (da usare<br />
poi regolarmente quando il<br />
collo è rigido e fa male, le<br />
spalle sono contratte ecc.):<br />
¥ 3 ml di olio essenziale di lavanda<br />
¥ 3 ml di olio essenziale di maggiorana<br />
¥ 2 ml di olio essenziale di rosa<br />
¥ 1 ml di olio essenziale di verbena<br />
¥ 3 ml di olio essenziale di arancio amaro,<br />
a cui va aggiunto olio di enotera in quantità sufficiente per raggiungere i 100 ml.<br />
¥ In alternativa si può usare un buon olio di mandorle, sicuramente meno caro.<br />
Per saperne di più:<br />
www.dottoressacagnola.it
A CURA DI MARINA CIOCCOLONI<br />
S arsina<br />
è anche sede di uno dei più importanti musei archeologici<br />
dell’Italia settentrionale. Vetrina della storia della città, custodisce<br />
reperti dell’antica necropoli, corredi funebri, gruppi statuari e<br />
mosaici policromi... Appena fuori del paese, non mancate di visitare<br />
le Marmitte dei Giganti, un particolare fenomeno di erosione flu-<br />
viale, due torrenti che scorrono attraverso una galleria di pietre<br />
erose dalla furia delle acque. Numerosi sentieri da percorrere<br />
anche in bici portano alla scoperta di pievi e fattorie immerse nel verde.<br />
B agno<br />
Lungo la strada del Tartufo:<br />
Sarsina e Bagno di Romagna<br />
di Romana è celebre per le sue terme, anch’esse risalenti ai Romani. Oggi<br />
gli stabilimenti sono tre: Santa Agnese, Euroterme e<br />
Roseo. La cittadina è circondata da magnifici boschi<br />
dove una serie di sentieri segnalati portano alla scoperta di<br />
alberi monumentali. Per le famiglie con bambini c’è il sentiero<br />
degli gnomi, un percorso di circa 2 chilometri con<br />
fontane, casette di legno, ponti, sculture di pietra fino alla<br />
Radura degli Gnomi, dove sorgono la scuola, la biblioteca e<br />
il castello del gran consiglio degli gnomi. All’inizio del sentiero<br />
c’è una cassetta dove imbucare le lettere per Gnomo Mentino: ne arrivano<br />
circa 12.000 all’anno.<br />
A cquisti:<br />
A Sarsina visitate la Corte di<br />
Raffaello Rossi, panificio famoso per dolci e<br />
biscotti artigianali, mentre a Pasqua è d’ob-<br />
bligo assaggiare la sua Pagnotta, un dolce rituale<br />
del peso di 3-4 kg. (www.lacortediraffaello.com).<br />
L’indirizzo giusto per cravatte<br />
in seta di ottima fattura è il<br />
laboratorio di Villetta Righi, poco distante dalla<br />
Cattedrale. Vi si creano, rigorosamente a mano, raffinate<br />
cravatte in seta destinate al mercato high class statunitense,<br />
ma chi non vuole arrivare fino a New York può<br />
acquistarle direttamente qui (www.regalcravatta.it).<br />
La Cantina Casali, di Valerio e Paolo Casali, a Mercato<br />
Saraceno, su 18 ettari di collina produce un Sangiovese<br />
di grande qualità (www.tenutacasali.it).<br />
Dove mangiare: In tutta la zona la cucina è curata e punta alla riscoperta dei<br />
prodotti del territorio, tra cui per l’appunto il tartufo. A Bagno di Romagna sorgono<br />
due ristoranti rinomatissimi: quello di “Paolo Teverini”, e il “Gambero Rosso”, in località<br />
San Pietro in Bagno, dove la bravissima Giuliana Saragoni offre piatti della<br />
tradizione come le zuppe di erbe di campo, i tortelli alla lastra, i basotti, le frittate con<br />
scaglie di tartufo… (www.locandagamberosso.it).<br />
Dove dormire: Si dorme circondati da una natura rigogliosa nell’Hotel al Piano, un antico<br />
edificio cinquecentesco ristrutturato non lontano dal centro di Sarsina (www.alpiano.it).<br />
Per saperne di più: www.bagnodiromagnaturismo.it<br />
Per scrivere a Gnomo Mentino: www.gnomomentino.it<br />
Antiche<br />
pievi<br />
nascoste tra le<br />
pieghe della campagna,<br />
sentieri degli<br />
gnomi, atmosfera<br />
bucolica e ruscelli che si<br />
incuneano tra valli fiorite.<br />
Piccoli alberghi di<br />
sogno e locali dove riscoprire<br />
la cucina tradizionale.<br />
La zona che racchiude tutto<br />
questo è un angolo di<br />
Romagna al confine con la<br />
Toscana, poco distante da dove<br />
nasce il Tevere. Bagno di<br />
Romagna, Sarsina, Mercato<br />
Saraceno, sono località i cui<br />
nomi vengono letti in fretta mentre<br />
la superstrada corre veloce.<br />
Invece vale la pena di fermarsi per<br />
scoprire sensazioni e profumi<br />
quasi dimenticati. Si scoprirà così<br />
che a Sarsina, antica città<br />
romana e patria di Tito Maccio<br />
Plauto, c’ è una notevole cattedrale<br />
romanica che ha appena<br />
celebrato il suo millenario.<br />
L’edificio è meta continua di pellegrini<br />
che giungono qui anche<br />
per ricevere la benedizione con<br />
la “catena di San Vicinio”, un<br />
collare metallico che una<br />
tradizione fa risalire a San<br />
Vicinio, vescovo vissuto tra il<br />
III e il IV secolo, le cui<br />
spoglie sono custodite<br />
insieme alla celebre<br />
catena (usata anche<br />
dagli esorcisti per<br />
guarire gli inde-<br />
moniati) nella<br />
settecentesca<br />
cappella<br />
della cattedrale.<br />
HODD 5<strong>54</strong>44<br />
9
10<br />
HOOODDD <strong>54</strong><br />
PICCOLI PIACERI A TAVOLA<br />
Dal Bosco<br />
con Gusto<br />
DI ENZA BETTELLI<br />
Zuppa<br />
di Funghi<br />
Frittelle<br />
di Mirtilli<br />
Èbello, in autunno, lasciare il caos di strade e autostrade<br />
per immergersi nella pace dei sentieri e delle mulattiere<br />
che si inoltrano nel verde dei boschi. Un modo rilassante<br />
per trascorrere qualche ora a stretto contatto con la natura, alla<br />
ricerca di un po’ di tranquillità e, magari, cogliere dei frutti che il<br />
bosco mette generosamente a disposizione di tutti. In questa<br />
stagione ci sono gli ultimi mirtilli e le prime castagne, qualche<br />
bacca di ginepro e le coccole della rosa canina in via di maturazione.<br />
E naturalmente i funghi, il tesoro dei boschi. Ma bisogna<br />
cogliere e non rubare, entrando con rispetto e discrezione, senza<br />
lasciare maleducate tracce del nostro passaggio perché il bosco<br />
possa sopravvivere e accoglierci per molte e molte volte ancora.<br />
Zuppa di Funghi Ingredienti per 4 persone<br />
250 g di funghi freschi misti<br />
200 g di patate<br />
1 scalogno<br />
1 costa di sedano<br />
1 carota<br />
Preparazione<br />
4-5 rametti di prezzemolo<br />
4 cucchiai di olio extravergine d’oliva<br />
4 fette di pane tostato<br />
parmigiano grattugiato<br />
sale<br />
Pulite con cura i funghi e affettateli. Sbucciate le patate e tagliatele a cubetti. Mondate le altre<br />
verdure e tritatele non troppo fini. Tritate anche il prezzemolo. Scaldate l’olio nella casseruola e<br />
soffriggetevi a fuoco basso il trito di carota, sedano e scalogno. Unite le patate e metà del<br />
prezzemolo e mescolate, quindi unite anche 1 litro circa di acqua. Fate sobbollire per 15 minuti<br />
quindi aggiungete i funghi, salate e cuocete per altri 10-15 minuti. Suddividete nelle scodelle<br />
e completate con pane, prezzemolo e parmigiano prima di servire.<br />
Completare il Menù<br />
Le caldarroste sono gradite in ogni momento della giornata. Incidetele sulla<br />
parte bombata con un taglio orizzontale e lasciatele a bagno per un’oretta<br />
in acqua fredda. Sgocciolatele, ponetele in una padella di alluminio,<br />
coprite e cuocete a fiamma vivace per circa 30 minuti scuotendo spesso<br />
il recipiente. Risultati sicuri anche con castagne un po’ vecchie, e sono<br />
ancora più gustose servite con riccioli di burro.
150 g di farina bianca<br />
50 g di farina integrale per dolci<br />
1 cucchiaino di lievito in polvere<br />
1 cucchiaio di miele<br />
1 uovo<br />
Frittelle di Mirtilli<br />
Ingredienti per 4-6 persone<br />
1 dl di latte<br />
burro<br />
80 g di mirtilli freschi<br />
farina per infarinare<br />
sale<br />
Preparazione<br />
Setacciate le due farine e il lievito e amalgamatevi miele, uovo, latte, 20 g di burro fuso e una<br />
presa di sale, quindi diluite lentamente con tanta acqua appena tiepida quanta ne occorre per<br />
ottenere una pastella della densità della besciamella. Private i mirtilli degli eventuali gambi, infarinateli<br />
e mescolateli alla pastella. Scaldate un po’ di burro in una padella antiaderente e<br />
friggetevi il composto a cucchiaiate facendolo dorare dai due lati. Servite le frittelle tal quali con<br />
la selvaggina arrosto, o irrorate con miele come dessert o spuntino.<br />
I Consigli<br />
Fate una prima approssimativa pulizia dei funghi appena colti e<br />
riponeteli in un cesto di vimini e non in un sacchetto di plastica<br />
che li surriscalda e impedisce alle loro spore di disperdersi nel terreno mentre li trasportate.<br />
Normalmente i funghi non si lavano. Raschiateli se occorre e asportate le eventuali parti<br />
guaste, spazzolateli con un pennello da cucina e ripassateli con una pezzuola umida,<br />
rinnovandola fino a quando non resterà pulita.<br />
Se la barba dei porcini e di altri boleti fosse spessa e verde (quindi troppo matura) tagliate<br />
via lo strato più esterno.<br />
Andar per Boschi<br />
I porcini e gli altri funghi, gastronomicamente<br />
parlando, sono soprattutto aroma<br />
poiché per oltre il 90% sono costituiti da<br />
acqua con un modesto contenuto nutritivo<br />
(22 calorie per 100 g, sali minerali e presenza<br />
di niacina e vitamina C). Il fungo è<br />
ricco di fibra e purine e va dosato perché in<br />
quantità eccessive, e soprattutto se non perfettamente<br />
sano o troppo maturo (cioè<br />
intriso di pioggia, infestato da larve e con<br />
barba molto spessa e verde), può essere<br />
indigesto e talvolta dannoso quanto un fungo tossico. I mirtilli contengono invece una discreta<br />
percentuale di vitamine C e A tanto che, seppure non del tutto meritata, hanno fama<br />
di potenziare la vista, probabilmente perché durante la seconda guerra mondiale i piloti<br />
della RAF ne consumavano in abbondanza. La castagna, ricchissima di amido e quindi di<br />
calorie (189 per 100 g quella fresca), è gustosa ma poco digeribile se non è masticata con<br />
cura. Va quindi sconsigliata nella prima infanzia e ai diabetici. Nel bosco si possono raccogliere<br />
anche le bacche di ginepro, scegliendo quelle mature che sono più scure, che aiutano<br />
la digestione sia aggiunte alle pietanze sia masticandone 4-5 dopo un pasto abbondante.<br />
E infine, le coccole mature di rosa canina (arancione e morbide) sono la base per<br />
una confettura che favorisce la peristalsi.<br />
HOD 55<strong>54</strong>4<br />
11
12<br />
HOOODDD <strong>54</strong><br />
NOME: BRASSICA OLERACEA FAMIGLIA: CRUCIFEREAE<br />
R ecita<br />
“Cavolo riscaldato,<br />
frate sfratato,<br />
e serva ritornata,<br />
non furono mai buoni”.<br />
così un vecchio proverbio, alludendo al fatto che il cavolo,<br />
una volta cucinato, va consumato caldo e mai riscaldato. Ma<br />
sono mille i riferimenti della tradizione a questo eccezionale alimento<br />
spesso bistrattato soprattutto a causa dell’odore che emana<br />
durante la cottura. Che dire poi della locuzione “ci sta come un cavolo<br />
a merenda”? Che va messa in riferimento alla sua digestione non<br />
velocissima, non indicata appunto per una merenda. È stato inoltre<br />
costante nei tempi il suo abbinamento ad una mensa frugale, da cui<br />
“non vale un cavolo”, mentre stiamo parlando di una miniera di principi medicamentosi.<br />
Presso i Greci invece, il cavolo si era acquistato la fama di antidoto contro le ubriacature. Ovvero,<br />
mangiando cavolo si poteva godere di abbondanti bevute di vino senza i ben noti effetti collaterali.<br />
Questo forse proprio in relazione ad un suo potere gastroprotettivo.<br />
I l<br />
Proprietà e azioni<br />
suo contenuto più caratteristico è lo zolfo (da cui il particolare odore), oltre a rilevanti<br />
quantità di azoto, grazie al quale questo vegetale è particolarmente indicato per chi ha<br />
abolito la carne dalla propria dieta. La sua mucillaggine è preziosa per l’intestino. Tutto<br />
questo, aggiunto al potassio e alle vitamine fra cui la biotina (anti capelli grigi),<br />
ne consigliano il suo uso quasi come un cosmetico.<br />
Poiché favorisce la produzione di emoglobina aiuta in caso di anemia e, alla<br />
luce di recenti studi, contrasta le traspirazioni sgradevoli all’olfatto (principio<br />
omeopatico, visto l’odore di questo vegetale: “similia similibus curentur”).<br />
F orse<br />
COL CAVOLO!<br />
DR. PAOLO TEDALDI<br />
In fitoterapia<br />
vi sembrerà pazzesco, ma il succo centrifugato del cavolo,<br />
usato per un’ulcera gastrica, potrebbe aiutarvi a farla sparire in due<br />
settimane (siate sicuri che funziona!).<br />
Private del costolone centrale e schiacciate con una bottiglia su un piano<br />
non assorbente (ad es. marmo), le foglie si usano anche come impacchi<br />
in diverse situazioni: ulcere varicose, piaghe, eczemi, foruncoli, ragadi<br />
al seno, crosta lattea e soprattutto per qualsiasi dolore reumatico.<br />
L’uso del cavolo crudo è indicato anche in caso di seborrea grassa.
P rovate<br />
In cosmesi<br />
a bere mezzo bicchiere di succo di foglie di cavolo centrifugate al giorno (possibilmente<br />
a digiuno), magari correggendo il sapore con l’aggiunta del succo di mela o di<br />
carota, e nell’arco di pochissimi giorni noterete un aspetto della pelle decisamente più<br />
sano, e un nuovo colorito del viso... con un effetto simile all’abbronzatura.<br />
In cucina DI STEFANO REINA<br />
L’ideale sarebbe consumarlo crudo, in succo o stufato, in quanto con la bollitura perde parte dei suoi<br />
principi; inoltre la sua essenza solforata è molto volatile (cioè evapora facilmente<br />
con il calore). Senza esagerare, il cavolo crudo è ottimo tagliato<br />
sottile, magari con l’aggiunta di qualche acciuga, olio e limone.<br />
Attenzione: Contrariamente a quanto si crede, il cavolo è indigesto<br />
quando è cotto nell’acqua. Mentre, una volta ottenuti con<br />
procedimenti naturali, i crauti sono digeribili e, grazie ai loro fermenti<br />
lattici, fanno bene all’intestino.<br />
Sformato di verze<br />
Ingredienti 400 g di cavolo verza<br />
300 g di Emmentaler<br />
50 g di burro<br />
200 cl di brodo<br />
2 uova sbattute<br />
un cucchiaio di aceto bianco<br />
pane tostato<br />
noce moscata, sale e pepe.<br />
Preparazione Lavate e tagliate finemente il<br />
cavolo, lessatelo in acqua e aceto, scolatelo.<br />
Disponete a strati in una pirofila il cavolo, il<br />
pane imburrato, l’Emmentaler e, per terminare,<br />
un secondo strato di pane con sopra del burro<br />
in fiocchi. Versate il brodo, le uova, sale e pepe,<br />
noce moscata e infornate per mezz’ora.<br />
Polenta con cavolo<br />
Preparate una polenta, tenendola un po' liquida.<br />
Sbollentate delle foglie di cavolo in<br />
acqua salata. In una pirofila (tipo quelle in<br />
pirex), con un po' d'olio sul fondo alternate<br />
strati di ca. 1,5 cm. di polenta a strati di foglie<br />
di cavolo cosparse con fiocchetti di burro,<br />
abbondante formaggio saporito grattugiato<br />
(ad es. pecorino, caciocavallo o provola) e<br />
salsiccia sbriciolata (o pancetta a dadini).<br />
Completate con un ultimo strato di polenta su<br />
cui cospargerete il formaggio grattugiato e<br />
fiocchetti di burro. Infornate a 200° C per ca.<br />
20-25 minuti (verificate la gratinatura).<br />
Cavolo al curry<br />
Ingredienti 800 g di cavolo verza<br />
100 g di uva passa<br />
70 g di yogurt<br />
20 g di burro<br />
menta in foglie<br />
mezzo limone spremuto<br />
un cucchiaino di cumino in polvere<br />
zafferano, sale e pepe.<br />
Preparazione Lavate e tagliate finemente il<br />
cavolo. Sciogliete il burro in padella,<br />
aggiungete il cavolo, l’uvetta, il cumino e cuocete<br />
per 15 minuti. Aggiungete lo yogurt, il<br />
succo di limone, pepe e menta e andate<br />
avanti a cuocere fino ad assorbimento del liquido.<br />
Alla fine unite lo zafferano.<br />
2 curiosità<br />
in cucina<br />
Per<br />
non<br />
rischiare<br />
che il<br />
cavolo<br />
diventi duro,<br />
prima di cuocerlo<br />
mettetelo<br />
nell’acqua bollente per un<br />
paio di minuti.<br />
Le foglie di cavolo sono ottime anche<br />
per lucidare oggetti di peltro.<br />
HOODD 5<strong>54</strong>44<br />
13
HOOOD <strong>54</strong> 14<br />
R UBRICA<br />
CHEF DEL TUO BENESSERE<br />
Il mondo del<br />
MANGIARE MEGLIO,<br />
VIVERE MEGLIO!<br />
La sana e corretta alimentazione è un<br />
aspetto fondamentale del nostro star<br />
bene perché trasversale a tantissimi<br />
aspetti della nostra vita: la salute, lo stato psicofisico,<br />
la serenità e - perché no - anche la<br />
felicità! La gola è un piacere e dovrebbe<br />
diventare anche salutare.<br />
La sana e corretta alimentazione è un ciclo<br />
nel quale ciascuna tappa è importantissima:<br />
l’acquisto dell’alimento, la sua conservazione,<br />
la sua preparazione e nuovamente<br />
la sua conservazione.<br />
Scegliere gli alimenti più genuini<br />
e saperli “sposare” nel modo<br />
giusto e nella giusta quantità è<br />
già un buon modo di prenderci<br />
cura di noi e dei nostri cari.<br />
Ma non è tutto!<br />
La migliore ricetta per il benessere,<br />
senza rinunciare al sapore<br />
e al gusto, comprende anche<br />
un metodo di cottura sano e<br />
Tutti aspiriamo a vivere meglio e desideriamo raggiungere<br />
un buon livello di benessere.<br />
Concreto e fisico, ma anche psicologico e<br />
emozionale.<br />
Il nostro benessere dipende dall’equilibrio di<br />
molti fattori: la nostra salute, la tranquillità del<br />
sonno, l’ambiente che ci circonda e soprattutto<br />
l’alimentazione!<br />
Mangiare meglio, infatti, è un fattore importante<br />
nella conquista del benessere e di una vita più sana.<br />
una conservazione ottimale degli alimenti.<br />
Gli “ingredienti” di questa ricetta sono:<br />
cucinare senza aggiunta di acqua<br />
cucinare senza grassi e oli aggiunti<br />
la conservazione ottimale degli alimenti<br />
Così, il nostro benessere si estende all’ambiente,<br />
alla salute, alla tranquillità e al piacere di<br />
assaporare ottimi e gustosi piatti<br />
che, soprattutto, “fanno bene”.<br />
Ma come è possibile ottenere<br />
tutte queste cose senza trascorrere<br />
ore sui libri di gastronomia o<br />
dietetica e senza possedere l’attrezzatura<br />
professionale dei ristoranti<br />
più rinomati?<br />
Lo scopriremo insieme nei prossimi<br />
numeri nei quali tratteremo<br />
più da vicino ciascuno dei punti<br />
che abbiamo anticipato.
Iniziamo ad analizzare la cottura senza aggiunta<br />
di acqua: studi scientifici mostrano che l’acqua<br />
nei processi di cottura dilava gli alimenti, fa<br />
disperdere le vitamine ed i sali minerali.<br />
La cottura senza aggiunta di acqua è delicata e<br />
le vitamine restano quasi completamente intatte,<br />
persino la delicatissima vitamina C si conserva<br />
meglio rispetto alla cottura tradizionale<br />
(78,5% rispetto al 46% di conservazione con la<br />
cottura in acqua).<br />
Ci siamo mai domandati perché per il caffè, il te e il brodo gettiamo i fondi e consumiamo il liquido?<br />
Perché allora con le verdure cotte in acqua normalmente facciamo il contrario? Come possiamo<br />
cucinare senz’acqua? Semplice. Esiste l’esclusivo Super Multisistema di cottura AMC (vedi box)<br />
che permette di cuocere senza aggiunta di acqua. Grazie alla circolazione chiusa, l’umidità dell’alimento<br />
sale, si raffredda sul coperchio, ricade sul fondo e viene nuovamente riscaldata. Questo permette<br />
di cuocere in modo delicato, sotto il punto di ebollizione e con basso consumo di energia,<br />
lasciando intatte le proprietà degli alimenti e il sapore dei cibi.<br />
Il risultato è una sana e gustosa alimentazione<br />
che permette di mangiare quello che più<br />
piace, senza dover rinunciare al gusto e con la<br />
garanzia che tutti gli alimenti manterranno<br />
intatte le loro proprietà nutritive, il loro aroma,<br />
il loro sapore naturale. Per questo potete permettervi<br />
di cucinare anche senza sale!<br />
Nel prossimo numero andremo a scoprire un<br />
altro “ingrediente” della ricetta del <strong>Benessere</strong><br />
secondo AMC: la cottura e l’arrostitura senza<br />
aggiunta di grassi e oli.<br />
<br />
AMC è un’azienda - nata in Svizzera<br />
nel 1963 - che da sempre si impegna a<br />
favore di una nuova cultura alimentare.<br />
Propone la sua filosofia del “Mangiare<br />
Meglio. Vivere Meglio” attraverso una rete<br />
capillare di Collaboratori che realizzano<br />
presentazioni direttamente nelle case dei<br />
Clienti che in questo modo possono sperimentare<br />
comodamente nella loro cucina la<br />
qualità e la facilità d’uso dei prodotti AMC.
16<br />
HOOODDD <strong>54</strong><br />
ORTO IN CITTÀ<br />
Le mani nella<br />
terra<br />
DI Roberta Ferraris<br />
LNon c’è soddisfazione più grande di vedere crescere<br />
qualcosa (un fiore, una verdura) che si è piantato. Anche<br />
se si vive in città. Su questa rubrica cercherò di condividere<br />
le mie esperienze di contadina in erba (nel senso che<br />
nel mio orto in passato sono cresciute più erbacce che verdure).<br />
Non serve avere ettari di campagna. Basta un giardino familiare, una terrazza in città e, se intrattenete<br />
buoni rapporti con i vostri coinquilini, anche un giardino condominiale. La stagione - si dirà - non<br />
è propizia alle attività agricole. A S. Martino (11 novembre) si chiude l’anno agrario. I contadini (quelli veri)<br />
tirano un sospiro e fanno bilanci. Aspettano la neve e dormono qualche ora in più. In città chi ha la fortuna<br />
di avere un giardino passa la domenica a raccogliere le foglie secche per poi buttarle in un sacco<br />
nero, magari nel bidone dell’indifferenziato.<br />
Ecco, se avete intenzione di allestire un piccolo orto familiare, non buttate quelle foglie. L’autunno è<br />
il momento giusto per programmare e preparare. Preparare la terra: se si dispone di un appezzamento,<br />
nelle giornate serene e quando la terra non è troppo bagnata o troppo secca, si comincia a<br />
dissodare. Lavoro faticosissimo: si usa la vanga oppure la zappa a tre denti, per terreni particolarmente<br />
pesanti. Bisogna rivoltare le zolle in modo che erba e radici vengano seppellite. La terra così rotta si imbeve<br />
più facilmente e in profondità di acqua durante le piogge autunnali e le nevicate.<br />
Se si vive in appartamento e non si ha che un terrazzo a disposizione, è ovvio che le nostre ambizioni<br />
agricole saranno ridimensionate, ma non del tutto frustrate. Bisogna innanzitutto procurarsi la terra che<br />
servirà a riempire cassoni e vasi. La terra in vendita a sacchi è in genere adatta a piante da fiore e gerani<br />
e non sempre funziona per gli ortaggi. Se si ha la possibilità, conviene procurarsi terra di campo, da arricchire<br />
con composta fatta in casa. Esistono in commercio compostatori, talvolta i comuni li forniscono gratuitamente.<br />
Sono ideali per riciclare i rifiuti organici domestici, avendo l’accortezza di alternare i rifiuti a erba sfalciata e<br />
foglie secche (quelle che non avete buttato nel cassonetto). Vanno bene anche ramaglie da potatura, o<br />
anche segatura, perché l’aria possa circolare (serve ossigeno per la decomposizione). Meglio rimescolare di<br />
frequente e ogni tanto aggiungere piccole quantità di cenere da legna per tenere sotto controllo l’acidità. Per<br />
avere un buon terriccio bisogna avere pazienza: minimo sei mesi. Sul balcone conviene fare il compost con<br />
i soli rifiuti vegetali, per evitare cattivi odori. Se avete un giardino, sistematelo sotto una latifoglia, per avere<br />
ombra d’estate (e tenere il compost al fresco) e sole d’inverno (per scaldarlo). Potete fare il compost anche<br />
senza compostatore, allestendo un cumulo in giardino, sempre sotto una pianta che perda le foglie. E rastrellare<br />
il giardino non vi sembrerà più una fatica senza senso.<br />
Roberta Ferraris si occupa di turismo sostenibile (a piedi, in bici) per<br />
vari editori. Ha pubblicato per Terre di Mezzo nel 2008 il suo primo libro<br />
di cucina, Una zucchina non fa primavera. Vive e lavora in una cascina<br />
in Alta Langa, dove sbagliando e riprovando, ogni tanto ottiene anche<br />
qualche bel risultato. Illustra i suoi testi con disegni ad acquerello, che<br />
mettono a dura prova la sua pazienza nelle lunghe serate in collina.<br />
www.disegnonaturalistico.it
L’ALIMENTAZIONE SANA . . . . . . E NON SOLO<br />
PICCOLE ICCOLE<br />
GIOIE IOIE<br />
’AUTUNNO UTUNNO<br />
D’A<br />
A CURA DI NOI DUE<br />
Riflettiamo con l’immagine di una stagione<br />
che a molti non piace: L’AUTUNNO.<br />
I prati ingialliscono, la notte diventa più lunga, la nebbia si insinua ovunque, il freddo è più pungente,<br />
tutto sembra morire. Ma ecco: il contadino semina il grano… lascia cadere i semi che, felici,<br />
passano l’inverno sotto la terra buia… Gli alberi spogli sembrano privi di vita, i rami scheletriti<br />
sembrano ormai alla fine: invece se li guardiamo, presentano dei rigonfiamenti che servono da<br />
culla pronta ad accogliere i germogli di primavera. L’autunno è una stagione che sembra festeggiare<br />
“una fine” mentre, al contrario, ripulisce ciò che poi è destinato a rigenerarsi, e cioé a ritornare<br />
a VIVERE. È questo periodo, ricco dei prodotti dell’estate, che da sempre ci invita a far scorte,<br />
conservare, essiccare… preparandoci così adeguatamente all’imminente inverno.<br />
Minestrone con il Pesto per 3 persone<br />
Ingredienti:<br />
& 100 g di patate & 100 g di piselli &100 g di zucca<br />
& 100 g di cavolo cappuccio & 100 g di fave & 50 g di carote<br />
& 50 g di cipolle & 100 g di zucchine & 100 g di fagiolini<br />
& 100 g di fagioli borlotti & 100 g di cannellini & 2 pomodori<br />
& 50 g di sedano & 3 g di prezzemolo & mezzo spicchio d’aglio<br />
& 1 dl olio extra vergine & pesto q.b. & parmigiano q.b.<br />
& 200 g di pasta & 3 litri d’acqua<br />
Preparazione<br />
Portate ad ebollizione l’acqua unendo tutta la verdura pulita e tagliata a pezzetti. Cuocete a fuoco<br />
TRATTORIA LATTERIA<br />
NOI DUE<br />
Viale Col di Lana, 1<br />
Tel. 02/58.10.15.93<br />
CUCINA VEGETARIANA<br />
NATURALE E BIOLOGICA<br />
Siamo aperti tutte le sere<br />
da Lunedì a Domenica<br />
e Sabato e Domenica anche a pranzo<br />
Non si servono alcolici<br />
molto alto per qualche minuto, poi abbassate la<br />
fiamma e lasciate cuocere tenendo la pentola<br />
coperta. Mescolate spesso il minestrone per evitare<br />
che la verdura si attacchi al fondo della pentola.<br />
A metà cottura aggiungete un bicchiere d’olio,<br />
il formaggio e il sale grosso.<br />
Con un cucchiaio schiacciate grossolanamente<br />
le patate e i fagioli per addensare gradatamente<br />
il minestrone. Quando le verdure saranno<br />
quasi sfaldate, aggiungete la pasta del formato<br />
che preferite e, a cottura ultimata, il pesto<br />
mescolando accuratamente.<br />
Un piatto così, seppur semplice, scalda il<br />
cuore. Quindi evviva l’AUTUNNO.<br />
HODD 5<strong>54</strong>44<br />
17
18<br />
Ogni<br />
scarpa ci<br />
parla di noi e<br />
del nostro modo di<br />
essere in “quel” momento.<br />
È il dito puntato sulla<br />
nostra femminilità, sulla<br />
nostra fantasia, malizia,<br />
voglia di potere e smania di<br />
seduzione, eccentricità. Dall’altro<br />
lato della medaglia, quello che portiamo<br />
ai piedi divide da sempre i<br />
poveri dai ricchi, e senza pietà e<br />
ipocrisie indica anche i momenti di<br />
maggior debolezza, insicurezza, tristezza.<br />
Scarpe e tacchi sono oggetto di<br />
passione e di feticismo. C’era una volta,<br />
nel lontano ‘700, un tipo di calzatura<br />
nota come Venez-y-voir, che giocando<br />
con le parole segnalava quel poco che<br />
restava del lato B da guardare: un misero,<br />
emozionante, erotico, prezioso tacchetto<br />
incastonato di pietre e diamanti.<br />
Oggi abbiamo accesso a ben altri<br />
sguardi, ma quel modo di dire si usa<br />
ancora per indicare tacchi sfacciati al<br />
punto da rappresentare uno<br />
spettacolo cui applaudire.Un<br />
esempio? Le scarpe di<br />
Christian Louboutin, con<br />
tacchi stratosferici e<br />
suola rossa. Non per<br />
niente il modello<br />
più famoso ha un<br />
nome che non<br />
lascia dubbi :<br />
“Seguimi”.<br />
Guarda<br />
come Dondoli<br />
A CURA DI MARINA ROBBIANI<br />
In punta di storia<br />
Non c’è anatema, divieto, scomunica,<br />
censura al mondo che possa fermare<br />
l’inarrestabile ascesa del tacco.<br />
Anzi, aggirare l’ostacolo alimenta<br />
la creatività. Lo sapevano bene<br />
le donne medievali, che<br />
imparano a nascondere<br />
trasgressivi strati di sughero<br />
sotto lunghi<br />
strascichi di stoffa. Tre secoli dopo, nella splendida cornice rinascimentale<br />
di Venezia, le scarpe si arrampicano verso il cielo affidandosi<br />
al sostegno di ridicoli trampoli. Le chiamano chopine,e con la<br />
scusa di proteggere dall’acqua alta raggiungono altezze da vertigine,<br />
obbligando dame e cortigiane a muoversi solo se sostenute<br />
da braccia poderose. Lo avranno fatto apposta? Sarà..., ma gli<br />
stessi uomini venderebbero l’anima per alzarsi di qualche centimetro.<br />
Primo fra tutti<br />
Luigi XIV, che per vincere<br />
il complesso del<br />
tappo, promulga l’uso<br />
di un grande rialzo<br />
rosso. Da questo<br />
momento l’obiettivo<br />
diventa un<br />
tacco utile<br />
anche per<br />
camminare.<br />
E dopo circa<br />
un secolo e<br />
svariati tentativi<br />
che lo<br />
vedono svettare dalla suola nelle posizioni più assurde, il tacco si<br />
stabilizza sul tallone. Da parte sua la suola, abbassandosi in punta,<br />
inizia ad assumere una sagoma “umana”. Con il secolo dei lumi e<br />
della malizia, altezze e forme mutano di continuo. Spunta a corte il<br />
tacco a rocchetto lanciato da Luigi XV (il famoso “tacco<br />
Luigi”), ma la moda femminile non guarda in faccia<br />
nessuno e mettendosi a ondeggiare sulle anche, lo<br />
vuole ogni volta più alto e sottile. Diventa così fragile<br />
che fare qualche passo di troppo significa solo una cosa:<br />
cadere! In alternativa, ecco le deliziose ciabattine bordate di pelliccia<br />
quando fa freddo, a cui si ispirano le più moderne pantofoline<br />
sexy con piumini e piume di struzzo colorate.
Il tacco si evolve<br />
Con la rivoluzione francese i tacchi perdono di appeal. Dopo un periodo di digiuno dove<br />
a farla da padrone sono le scarpe piatte alla Rousseau, i tacchi tornano alla ribalta per<br />
poco adattandosi ad una società in completa trasformazione. Passata poi l’ondata<br />
neoclassica tanto amata da Napoleone, con sandali e scarpine a piede nudo ingioiellato<br />
d’anelli e cavigliere, arriviamo alla seconda parte dell‘800. Qui, in<br />
pieno revival rococò, riecco di nuovo i tacchi a rocchetto. È adesso che<br />
escono dall’anonimato le prime Maison di calzature, come la parigina Pinet a cui<br />
spetta l’invenzione del cinturino “a T”, una chiusura elegante per ricamate<br />
scarpette da sera color pastello. È il periodo di grandi stilisti come André<br />
Perugia, che presto disegnerà modelli per un altro astro della moda: Poiret.<br />
Nel frattempo gli Stati Uniti, dove la passione per i tacchi si diffonde con la<br />
velocità dell’hamburger e del chewing-gum, hanno pensato di contendere il<br />
primato ai francesi mettendo in moto (a partire dal 1888) la prima fabbrica<br />
di tacchi in serie. Sempre americana l’idea di<br />
produrre il primo paio di scarpe in cui la destra si<br />
differenzia dalla sinistra. Prima con Coco Chanel<br />
e poi con Dior il mondo della moda si inchina ai<br />
nuovi bisogni della vita che cambia, le<br />
gonne si accorciano e attirano<br />
finalmente lo sguardo su gambe,<br />
caviglie e piedi, laddove calzature e tacchi donano quel “io so<br />
che”, di cui la donna non potrà più fare a meno.<br />
La gatta con gli stivali<br />
Ne è passato di tempo da quegli scomodi stivaletti vittoriani<br />
e Belle Epoque con file di bottoncini in<br />
madreperla e ganci e gancetti, intrighi di lacci e<br />
stringhe che, pur attizzando la pruderie<br />
maschile, occupavano un tempo infinito per<br />
essere allacciati… e slacciati... Eccitanti o<br />
laboriosi a seconda del punto di vista.<br />
Interessanti anche i materiali, che con<br />
sapienza mescolavano pelle, cuoio e lucida<br />
vernice, ghette di velluto, camoscio e tessuti<br />
tra i più disparati - cachemire, tweed, seta,<br />
satin ma anche stretch - a seconda dell’abito<br />
a cui intonarli. E in inverno bordi di<br />
pellicce, astrakan in primis. Da allora ne<br />
hanno fatta di strada questi stivaletti a chiusura forzata, ma il loro fascino... e mistero... resta. Non<br />
c’è stilista che non ne sia consapevole.<br />
Senza parlare che da sempre piedi e scarpe, rispettivamente simboli dell’organo sessuale<br />
maschile e femminile, sono oggetto di culto e di feticismo. In particolare, la scarpina<br />
gioiello con tacco alto fa sembrare i piedi più piccoli, una qualità da Cenerentola che<br />
attrae l’immaginario sexy-erotico-ossessivo del dominio. In poche parole, se una volta<br />
le scarpe avevano innanzitutto il compito di difendere da climi freddi e impossibili,<br />
da fango, pietre e insetti, oggi il loro protagonismo è entrato nel nostro imma-<br />
ginario con mille sfaccettature<br />
da far impallidire<br />
Madame Bovary.<br />
I disegni sono dello<br />
Studio Greco & Martino, Parabiago<br />
studio@grecomartino.it.<br />
HOD 5<strong>54</strong>4<br />
19
HOOOD <strong>54</strong> 20<br />
La scarpa è femmina<br />
•<br />
Quello che è certo, è che per farvi star bene<br />
(qualunque sia il grado di passione che nutriate<br />
per le calzature), le scarpe devono farvi sentire<br />
il piede perfettamente a suo agio. Eccovi dunque<br />
qualche dritta per non sbagliare.<br />
Consigli per l’acquisto<br />
•<br />
Cercate di comprare le scarpe a fine giornata,<br />
quando i piedi tendono a gonfiarsi. In questo modo<br />
non rischierete di pentirvi subito il giorno dopo, per<br />
avere acquistato quel mezzo numero in meno che, perfetto<br />
la mattina… dopo qualche ora non va più bene.<br />
• Provate sempre tutte e 2 le scarpe: non dimenticate<br />
mai che i piedi sono diversi uno dall’altro, e una sola<br />
scarpa non fa testo.<br />
• Senza farvi prendere dalla fretta, non limitatevi a<br />
guardarvi allo specchio, ma camminate un po’ per il<br />
negozio. Non confidate neppure nel vostro numero abituale<br />
di scarpe, provatele sempre!<br />
E per fare un buon uso del tacco:<br />
Non aspirate subito al tacco “12”, optate per un tacco “7”, che<br />
vi permetterà con più agio di prendere familiarità per poi, magari, passare<br />
al “10”.<br />
• Se volete evitare troppi sbandamenti, una soluzione può essere quella<br />
di tenere il tacco in posizione perfettamente verticale (d’altra parte si sa che camminare<br />
bene con i tacchi è un’arte…).<br />
• Quando usate il collant fate attenzione che non faccia scivolare troppo i piedi.<br />
E quando a farli scivolare in avanti sono i tacchi a spillo, provare a proteggere il piede mettendo<br />
in punta un po’ di cotone.<br />
Si ringrazia The little Pink Book Scarpe, Astæa Ed.<br />
Tacchi e scarpe da Museo<br />
“Io considero la mia scarpa una cosa ‘viva’,<br />
nel senso che, appena la indossi, balla con te”. (Armando Pollini)<br />
Quello di Vigevano è un museo da veri amatori di scarpe. Davanti a voi 11 sale magnificamente<br />
allestite con calzature di tutti i tempi che vi raccontano storia, stili, design, moda, arte.<br />
A una sezione permanente si affiancano (anzi ruotano) diverse mostre organizzate sotto la direzione<br />
artistica di Armando Pollini, storico designer di alcune delle nostre calzature più belle e innovative.<br />
Ci troviamo di fronte ad un patrimonio di 1.800 paia di scarpe. Tra le firme storiche a disposizione<br />
Ferragamo, Pucci, Gucci, Pollini, Andrea Pfister, André Perugia, Roger Vivier, Dior, Karl Lagerfeld,<br />
Charles Jourdan, Manolo Blahnik… Non perdetelo!<br />
Museo Internazionale della Calzatura Pietro Bertolini<br />
Castello della Città di Vigevano (PV)<br />
Aperto da martedì a domenica + festivi<br />
(lunedì chiuso)<br />
ore 10/19<br />
Tel. 0381.693952<br />
musei_civici@comune.vigevano.pv.it<br />
www.comune.vigevano.pv.it
I Piedi, questi sconosciuti<br />
Purtroppo la maggior parte di noi, a meno che non<br />
sorgano fastidi seri, bada poco alla salute delle sue<br />
estremità. Peccato, perché i piedi rappresentano letteralmente<br />
la base del nostro benessere. Dobbiamo a loro la<br />
possibilità di camminare, correre, ballare… di spostarci<br />
a nostro piacere nel mondo. Eppure,per una volta,possiamo<br />
dire che la moda ha riacceso i riflettori sul piede portando<br />
alla ribalta sandali (anche invernali), infradito e<br />
modelli di scarpe che esaltano il concetto di seduzione del<br />
piede, della sua estetica ma anche della sua cura. Ne<br />
2 link utili<br />
Museo<br />
Salvatore Ferragamo<br />
Una collezione di 10.000 scarpe<br />
dalla fine anni ‘20 al 1960.<br />
Palazzo Spini Feroni - p.za s.Trinità 5rosso, Firenze<br />
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Bata Shoe Museum<br />
327 Bloor Street West - Toronto, ON, Canada<br />
www.batashoemuseum.ca<br />
abbiamo parlato con Eleonora Martinelli, estetista professionista che si interessa della cura dei piedi:<br />
Innanzitutto, che consigli ci dà per rilassare i piedi quando sono affaticati e stanchi?<br />
Fate pediluvi di una decina di minuti in acqua tiepida e sale da cucina iodato o bicarbonato,<br />
amido di riso, oli essenziali come ad es. alla menta che dà un'aggiunta di freschezza.<br />
Inoltre in farmacia o in erboristeria esistono preparati a base di erbe, come<br />
quelle alpine, perfette per il piede freddo che ha bisogno di riscaldarsi. Pediluvi con<br />
l'argilla sono antiedematosi e aiutano a sgonfiare. Attenzione invece all'acqua calda:<br />
non va bene per chi ha varici e soffre di problemi circolatori (fa male a vene e capillari)<br />
o ha gonfiori dovuti a ritenzione idrica. Al contrario, alternare acqua calda e<br />
fredda è un’ottima ginnastica dei capillari, ma adatta solo a chi sta bene.<br />
E la vecchia pietra pomice?<br />
È utile per eliminare piccoli inestetismi dal tallone e dalla pianta del piede. Bisogna Nel 1990 spetta a<br />
solo ricordarsi di usarla sempre umida.<br />
collezioni Super Elevated<br />
Dopo il pediluvio, consiglia di mettere delle creme?<br />
di Vivienne Westwood<br />
sorreggere “il passo vacil-<br />
Dipende dal tipo di piede. Se è normale, va bene una crema idratante, ma se è secco lante di ragazze alte e<br />
occorre una crema più grassa e nutriente, e se è tendenzialmente sudato preferite dei snelle inerpicate su<br />
talchi. Esistono anche dei gel, la cui peculiarità è quella di essere freschi e gradevoli scarpe a zatteroni e<br />
a livello circolatorio.<br />
incoronate da una<br />
Quando occorre un detergente particolare?<br />
massa di riccioli ribelli.”<br />
Quando si va in piscina o si hanno in previsione viaggi in hotel o ambienti poco<br />
conosciuti. In questi casi è meglio affidarsi a spray o detergenti antimicotici. Non si sa mai.<br />
Va inoltre ricordato che i piedi si devono sempre asciugare molto bene, soprattutto negli spazi interdigitali<br />
laddove la pelle, macerandosi più facilmente, è più ricettiva al sorgere delle micosi.<br />
Curare il piede vuol dire prevenire problematiche ad articolazioni e colonna vertebrale?<br />
Certo. E comunque, al di là dei tacchi troppo alti, fanno male anche scarpe troppo strette, corte o con una<br />
punta esagerata che imprigiona il piede. Ma quando proprio non si può fare a meno di indossarle,<br />
bisognerebbe avere l'accortezza, appena tolte, di mettere il piede in stato di comfort con un pediluvio, sdraiandosi<br />
con le gambe alzate su un cuscino per qualche minuto o, ancora meglio, con un massaggio (l’ideale!).<br />
Calli, duroni, occhi di pernice, verruche, quali sono i disturbi più fastidiosi?<br />
I calli, perché nello strato corneo si forma l'ispessimento tipico del callo dove talvolta si crea una “puntina”<br />
dura e acuminata che, con la pressione data dal peso del corpo e dalla deambulazione, può creare<br />
dolore perché sollecita le terminazioni nervose sottostanti. Occorre dunque intervenire subito per non<br />
peggiorare la situazione. Lo stesso dicasi per le verruche che si possono confondere con i calli, con la differenza<br />
che provocano un dolore vivo e, se lesionate, sanguinano e si propagano. Va inoltre tenuto conto<br />
che dal momento in cui insorge una problematica, ad es. un ispessimento a livello di strato corneo, si<br />
instaura una situazione alterata che va vista e trattata. Molto spesso le problematiche dei nostri piedi<br />
sono sottovalutate, mentre occorrerebbe intervenire subito.<br />
Eleonora Martinelli: estetista con qualifica ed abilitazione professionale conseguite presso il centro di formazione<br />
professionale Opera Armida Barelli, Rovereto, (TN) dove insegna “Tecniche e Processi Operativi estetici”. Ha partecipato<br />
a corsi di specializzazione e approfondimento, aggiornamenti, seminari e meeting.<br />
HOD 55<strong>54</strong>44<br />
21
HOOOD <strong>54</strong> 22<br />
Le donne preferiscono lo stiletto<br />
Ci hanno provato in molti a farli, ma quei tacchi a spillo all’inizio in legno,<br />
prima o poi (più prima) si spezzavano. Un giorno, attorno al 1953, prendono<br />
forza ed è boom. Il punto è che per dare solidità ad un tacco che si assottiglia<br />
fino a 8 millimetri ci vuole un’anima di metallo, e l’attaccatura<br />
in legno deve proseguire con l’alluminio. Lo sanno bene<br />
a Vigevano, la cui produzione ancora in gran parte artigianale<br />
tra il 1956 e il 1959 esporta in tutto il mondo rendendo<br />
alte e felici donne di diverse età e classi sociali.<br />
Negli stessi anni, dopo aver stregato il mondo di<br />
Hollywood, torna in Italia Salvatore Ferragamo.<br />
L’inventore dei sandali invisibili e delle zeppe di sughero,<br />
dei tacchi ortopedici, è forse uno dei più<br />
grandi e famosi. Anche lui scommette sul tacco<br />
a spillo e come sempre avrà ragione. Al punto<br />
che alludendo alla sottile lama di un pugnale, il nuovo “stiletto”<br />
interamente di metallo (rivestito di plastica o pelle) può raggiungere<br />
i 15 centimetri di altezza. Sebbene in principio sia vietato<br />
sugli aerei, negli hotel e negli edifici pubblici dove era<br />
accusato di rovinare il pavimento, la concorrenza è<br />
infinita. Basta un nome: Roger Vivier. È lui che firma<br />
il tacco a virgola, a piramide e a prisma, a puro<br />
spillo… tacchi che all’interno racchiudono<br />
petali di fiori: un’anticipazione per Christian<br />
Louboutin, che verso la fine del ‘900 oltre a<br />
fiori e foglie aggiunge perfino souvenir di viaggio!<br />
In realtà già negli anni ‘50 le americane poggiavano<br />
il tallone su tacchi a forma di<br />
architetture in cristallo e strass da<br />
fare invidia all’argenteo Chrysler,<br />
che gratta il cielo di New York dagli<br />
anni del più sfrenato déco. E anche se negli anni ‘60 e in gran<br />
parte dei ‘70 il tacco alto cade in disgrazia, lo stiletto risorge<br />
definitivamente alla fine del secondo millennio, quando sandali<br />
superdotati di tacchi e cinturini dorati diventano<br />
presto gioielli supersexy. Diciamolo. Occorre un<br />
gran senso dell’equilibrio per indossare i tacchi<br />
di Manolo Blahnik o di Jymmy Choo<br />
arrivati ad altezze e prezzi da<br />
capogiro. Ma le scarpe non<br />
sono forse il “risultato<br />
di una misteriosa<br />
alchimia di proporzioni”ed<br />
emozioni...<br />
spesso<br />
irrangiungibili”?
Fanno male i tacchi?<br />
Sì. Fanno male. Anche se spesso le donne non conoscono<br />
limiti alla passione, è inutile illudersi facendo finta che<br />
si cammina benissimo. Non parliamo dei tacchi più alti<br />
di 6 centimetri o di quelli a spillo, sotto accusa per<br />
eccellenza. Se tutto va bene si rischiano danni a pavimenti<br />
e tappeti. Se va male, obbligano la parte anteriore<br />
del piede (di quel piede considerato da<br />
Leonardo “il più grande congegno di ingegneria del<br />
mondo”) a sobbarcarsi circa il 10% del peso del<br />
corpo, dando origine a posture sbagliate e innaturali<br />
che col tempo danneggiano la colonna vertebrale,<br />
provocano fastidi alla pianta e alle dita,<br />
creano danni alle articolazioni delle ginocchia<br />
con conseguente pericolo di artrosi. E poi gonfiori,<br />
distorsioni, cadute, con l’atroce possibilità<br />
che arrivino anche problemi legati alla<br />
circolazione del sangue. Ma per l’umore…<br />
Per l’umore i tacchi sono fantastici.<br />
Basta indossarli e ci si sente meglio.<br />
Lassù, dall’alto del proprio cielo instabile<br />
si conduce il gioco. In quell’incedere<br />
d’anche si dominano<br />
situazioni e imbarazzi,<br />
si attirano su di sé<br />
sguardi e attenzioni,<br />
e nel<br />
vedersi dondolare<br />
senza<br />
perdere l’equilibrio<br />
ci si sente<br />
“grandi”. In poche parole, è<br />
fatta! Basta ricordarsi di indossarli giusto il tempo della<br />
seduzione, altrimenti sono dolori.<br />
5 consigli pratici per un buon uso del tacco:<br />
1) Cambiate l’altezza dei tacchi più volte durante il giorno; i<br />
piedi non dovrebbero mai adattarsi alla forma della scarpa, semmai<br />
deve accadere il contrario.<br />
2) Le scarpe sono un “accessorio emotivo”: fare male ai vostri<br />
piedi sarà come fare male alla vostra anima.<br />
3) Se infilando un paio di scarpe sentite<br />
che il vostro peso è concentrato tutto<br />
sulla parte anteriore non compratele,<br />
vi faranno malissimo.<br />
4) Il piede deve “accomodarsi”<br />
dentro una scarpa: se tra il<br />
tallone e la scarpa c’è uno<br />
spazio vuoto (anche minimo)<br />
lasciatela al negozio.<br />
5) Se per allungare le<br />
gambe non potete rinunciare<br />
a calzature con cinturino<br />
alla caviglia, fate almeno in<br />
modo che si leghi al di sopra<br />
del malleolo.<br />
Questi consigli vengono da<br />
Edmundo Castillo, designer<br />
di calzature.<br />
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con l’antico frigidarium dei romani e lancia una sfida termica<br />
a ogni geografia del corpo umano. La doccia<br />
emozionale simula la “pioggia nel bosco”, con l’acqua che<br />
si trasforma in mille aghi gentili e profumati.<br />
Il percorso Kneipp sembra una scultura, il bagno turco fa anche la talassoterapia, la doccia è<br />
emozionale con la Maracuja. La vasca idro è in pietra naturale. La Grotta Blu con acqua salata<br />
del mar Morto è unica nel suo genere, la Sala relax dei Cinque sensi è un sogno per il<br />
corpo e per la mente.<br />
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HOD 55<strong>54</strong>4<br />
27
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spa, o un centro benessere.<br />
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che si annuncia come una ricca kermesse di<br />
operatori delle discipline a mediazione corporea.<br />
Come dice il titolo, sarà un invito all’incontro<br />
con gli operatori più qualificati, e con i maestri<br />
delle diverse scuole specializzate nei trattamenti.<br />
Questi saranno a disposizione dei visitatori<br />
della fiera in 25 “isole del massaggio”, per<br />
far loro provare di persona i benefici dei trattamenti<br />
proposti.<br />
«Sperimentare è importante per conoscere -<br />
sottolinea Tiziano Marchetto, ideatore e organizzatore<br />
di BENé - in particolare quando si<br />
tratta di soluzioni per il benessere personale.<br />
La fiera nasce e si conferma come momento di<br />
incontro diretto con il variegato mondo del<br />
benessere, e come occasione di approfondimento<br />
per tutti quanti abbiano desiderio di<br />
avvicinare questo universo, entrando in contatto<br />
con i professionisti più qualificati.<br />
Questo è l’intento da cui nasce il Convivium:<br />
un invito per il grande pubblico e un importante<br />
appuntamento di formazione per gli<br />
addetti ai lavori».<br />
Tra le isole del massaggio spicca una pedana<br />
centrale, dove si esibiranno 10 maestri di discipline<br />
e trattamenti naturali, contendendosi il<br />
premio del primo BENé Massage Award.<br />
L’appuntamento è dunque in autunno, con<br />
BENé, per un grande incontro con il benessere.<br />
Convivium<br />
del Massaggio<br />
Info:<br />
segreteria organizzativa BENé<br />
tel. 0444.230119<br />
fax 0444.<strong>54</strong>4850<br />
info@benewellnessexpo.it<br />
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30 Nutraceutica<br />
e<br />
Nutrigenomica<br />
HOOODDD <strong>54</strong><br />
A CURA DI EURODREAM<br />
Chiaro, esaustivo nella trattazione dei vari argomenti, completo<br />
di una ricca bibliografia, il libro Nutraceutica e<br />
Nutrigenomica porta il lettore per mano all’interno di un<br />
percorso “scientificamente utile” che, in modo del tutto<br />
comprensibile, ci fa capire come sia fondamentale la prevenzione,<br />
la cura di noi stessi (e degli altri), l’attenzione<br />
all’ambiente e a tutto quello che mangiamo, l’importanza di<br />
una scelta calibrata di integratori alimentari.<br />
Scritto dal dr. Giuseppe Di Fede, direttore dell’Istituto di<br />
Medicina Biologica, e dal fondatore di Eurodream Giorgio<br />
Terziani, Nutraceutica e Nutrigenomica risulta un testo<br />
molto pratico oltre che scientifico. Leggendolo, si ha infatti<br />
la sensazione che possa aiutare le persone a capire la<br />
necessità di seguire diete e stili di vita equilibrati, incentrati<br />
sulla ricerca del vero benessere.<br />
Eccovi allora come assaggio, il primo capitolo. Buona lettura!<br />
Definizioni di<br />
nutraceutica e nutrigenomica<br />
L<br />
’invecchiamento è un fenomeno complesso, nel quale fattori genetici interagiscono con fattori<br />
ambientali per provocare un processo degenerativo caratterizzato da modificazioni biologiche che<br />
intervengono a livello molecolare, cellulare e sistemico. Il termine “complesso” indica la presenza<br />
di una sicura componente genetica che, pur essendo necessaria, non è tuttavia sufficiente per iniziare<br />
il processo di invecchiamento. Solo la presenza di una componente ambientale accanto a quella genetica<br />
rende l’invecchiamento un fenomeno chiaramente manifesto. È certo che la sola componente ambientale<br />
non è sufficiente per iniziare il processo di invecchiamento.<br />
Negli ultimi anni abbiamo osservato un allungamento significativo<br />
dell’aspettativa di vita, senza che siano intervenute modifiche rilevanti<br />
nei fattori genetici, ma fondamentalmente influenzando l’ambiente<br />
in cui si sviluppa e cresce l’essere umano.<br />
Ma ciò non toglie comunque che la componente genetica possa avere<br />
un ruolo significativo, anche se solo in parte conosciuto, per interpretare<br />
alcuni degli aspetti dell’invecchiamento come fenomeno biologico.<br />
Da diversi anni mi occupo di medicina biologica e preventiva, e mai<br />
come in questo periodo ho assistito a un’attenzione tanto particolare<br />
per quanto riguarda la medicina preventiva da parte delle per-<br />
sone che si vogliono mantenere in buona salute e vogliono sentirsi<br />
al massimo delle proprie capacità.<br />
Immagini di queste pagine da New Age Textures<br />
published da Vincenzo Sguerra © 2006
La possibilità di mettere in atto nuovi presidi di<br />
intervento di medicina preventiva significa non<br />
solo individuare il percorso diagnostico appropriato<br />
e magari anche la terapia più idonea per il nostro<br />
paziente, ma anche cercare di individuare i<br />
fattori di rischio per la salute, in modo che agendo<br />
su di essi si possa ridurre l’incidenza e/o i danni<br />
alla salute che tale rischio comporta.<br />
Una strada possibile da perseguire in questo<br />
Informazione vuol dire prevenzione.<br />
M olti<br />
aspetti metabolici cellulari responsabili dell’invecchiamento<br />
sono ancora da definire, ma è<br />
opinione comune che probabilmente il processo<br />
coinvolga una serie di fattori multipli come:<br />
3<br />
3<br />
senso è rappresentata dalla prevenzione attiva,<br />
favorendo, stimolando e motivando con una maggiore<br />
consapevolezza tutti noi, tramite interventi e<br />
programmi di prevenzione su larga scala.<br />
Alcune patologie croniche e degenerative possono<br />
essere diagnosticate molti anni prima della loro manifestazione<br />
clinica. Il ruolo della medicina preventiva è<br />
proprio quello di permettere di aggiungere anni alla<br />
vita e permettere una migliore qualità della vita stessa.<br />
stress ossidativo con conseguente danno delle proteine e del DNA;<br />
infiammazione cronica, silente (silent inflammation) causata da un’aumentata produzione di citochine<br />
pro-infiammatorie;<br />
3 aumento plasmatici degli acidi grassi liberi con conseguente condizione di resistenza dei tessuti come<br />
il muscolo e il grasso all’insulina;<br />
3 accumulo di prodotti di scarto cellulare (tossine del metabolismo) come ad esempio l’amiloide (che<br />
si forma nel cervello delle persone affette dalla malattia di Alzheimer):<br />
3 attivazione del sistema dell’angiotensina e/o alterazioni del sistema neuroendocrino (ad esempio i<br />
controlli che regolano la pressione);<br />
3 perdita di cellule post-mitotiche (divisioni delle cellule) con conseguente riduzione del numero dei<br />
neuroni e/o cellule muscolari.<br />
Molto spesso si sente pronunciare il termine “nutrigenetica” o “nutraceutica”,<br />
ma pochi in realtà sanno a che cosa ci si riferisce.<br />
L<br />
a nutraceutica è la scienza che studia la<br />
composizione degli alimenti e le funzioni<br />
che potenzialmente influenzano i processi<br />
cellulari e quindi metabolici.<br />
La nutrigenetica è la scienza che studia l’influenza<br />
dei componenti alimentari sulla produzione di<br />
proteine da parte del DNA.<br />
Apparentemente sembrano avere la stessa funzione,<br />
ma in realtà sono molto diverse.<br />
La nutraceutica valuta la capacità, ad esempio, di<br />
una vitamina o di alcuni minerali di influenzare in<br />
qualche modo un’attività cellulare intervenendo in<br />
maniera decisa e determinante nelle reazioni<br />
biochimiche (coenzimi).<br />
Cerchiamo di capire meglio.<br />
La restrizione calorica rimane una delle modificazioni<br />
più potenti del processo di invecchiamento,<br />
con forti benefici per la salute, e di molte alterazioni<br />
degenerative associate all’età. Un beneficio<br />
evidente sembra avere il sistema nervoso centrale,<br />
dove il livello di infiammazione si abbassa<br />
controllando il regime alimentare.<br />
É ormai nota la stretta correlazione tra stato infiammatorio<br />
dell’anziano e malattie degenerative<br />
come l’Alzheimer, il cancro, il diabete e le malattie<br />
cardiovascolari.<br />
Un beneficio ulteriore, derivante dalla restrizione<br />
calorica, suscitano gli antiossidanti, gli integratori<br />
nutrizionali e minerali, con potenzialità terapeu-<br />
HOD 55<strong>54</strong>44<br />
31
32<br />
HOOODD <strong>54</strong><br />
tiche preventive, riducendo il livello dell’infiammazione<br />
silente, soprattutto negli anziani.<br />
Molti studi indicano che alcune sostanze di origine<br />
naturale svolgono azione antinfiammatoria nei<br />
confronti delle neurotossine, particolarmente dannose<br />
a causa di malattie degenerative a carico del<br />
sistema nervoso centrale.<br />
La ricerca post-genomica ha rilevato che l’intervento<br />
nutrizionale incide fortemente sull’espressione<br />
di proteine prodotte dai geni, importanti per<br />
diverse funzioni biologiche.<br />
Il nutriente non è solo cibo, ma il primo attore<br />
nella prevenzione delle malattie, divenendo<br />
esso stesso farmaco, o nutraceutico.<br />
Il metabolismo umano è dinamico e tende a variare<br />
in funzione delle modificazioni ambientali; la<br />
memoria metabolica che ne deriva è quindi una<br />
memoria dinamica, che tende ad adattarsi ai fattori<br />
ambientali.<br />
Le variazioni individuali derivano dalla relazione<br />
del genotipo con l’ambiente e dalla memoria<br />
metabolica. Questo tipo di adattamento si può<br />
Bologna, Sabato 12 Settembre <strong>2009</strong> ore 9.00<br />
SANA - 21° Salone Internazionale del Naturale<br />
Sala Italia<br />
XIV° Convegno medico-scientifico<br />
Nutrizione e metabolismo<br />
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Ordine dei Medici-Chirurghi e degli Odontoiatri della Provincia di Bologna<br />
Associazione per la Medicina Centrata sulla Persona<br />
Comitato Permanente di Consenso e Coordinamento<br />
per le Medicine Non Convenzionali in Italia<br />
Società Italiana Alimentazione e Sport<br />
Iscrizioni: partecipazione gratuita,<br />
iscrizione e prenotazione obbligatoria.<br />
Segreteria organizzativa: WINDSORCOMMUNICATION<br />
Via Cesare Battisti, 4 - 20057 Milano<br />
Tel. 039 2494036 • Fax 039 9684000<br />
Mobile 339 7574285<br />
segreteria@windsorcommunication.it<br />
Per informazioni: segreteria@eurodream.net<br />
Tel. 0187 523320<br />
www.eurodream.net<br />
notare nelle tribù di indiani sudamericani nei quali,<br />
modificando enormemente lo stile di vita alimentare,<br />
si è osservata una prevalenza di malattie<br />
metaboliche come il diabete tipo II (glicemia che<br />
tende ad aumentare dopo un pasto in maniera<br />
eccessiva), malattie cardiovascolari e ictus, decisamente<br />
più elevate rispetto a prima dell’integrazione.<br />
Riassumendo, possiamo sintetizzare i concetti<br />
esposti connotando in maniera più tecnica le<br />
definizioni di nutrigenetica e nutrigenomica. La<br />
nutrigenetica può essere definita come la parte<br />
della genomica nutrizionale che studia le varianti<br />
genetiche, in particolare riguardo alla risposta clinica<br />
a specifici nutrienti.<br />
La nutrigenomica studia le differenze tra i nutrienti<br />
capaci di influenzare l’espressione genetica.<br />
Queste branche della nutrizione umana hanno<br />
potuto creare dei programmi personalizzati sulla<br />
costituzione genetica dell’individuo, predicendo i<br />
fabbisogni nutrizionali e gli eventuali rischi correlati<br />
alle patologie nutrizionali.<br />
Relatori e Moderatori<br />
• Prof. Francesco Martani, medico chirurgo, specialista in<br />
stomatologia e anestesia.<br />
• Dott. Paolo Roberti di Sarsina, Esperto per le Medicine Non<br />
Convenzionali del Consiglio Superiore di Sanità; condirettore del<br />
Corso di Alta Formazione in “Sociologia della Salute e Medicine<br />
Non Convenzionali” dell’Università di Bologna.<br />
• Dott. Stefano Sari, sociologo, giornalista di “Libero”.<br />
• Dott. Fabrizio Angelini, medico chirurgo specialista in<br />
Endocrinologia; professore a.c. di Psiconeuroendocrinologia,<br />
Università di Parma; consulente Juventus F.C.<br />
• Dott. Ivo Bianchi, medico chirurgo, specialista in medicina<br />
interna; esperto OMS di medicina tradizionale dell’Università di<br />
Milano.<br />
• Prof. Franco Dellaglio, professore ordinario di Microbiologia,<br />
corso di laurea di Biotecnologie Agro-industriali della Facoltà di<br />
Scienze dell'Università degli Studi di Verona.<br />
• Dott. Mauro Mario Mariani, medico chirurgo, specialista in<br />
Angiologia.<br />
• Dott. Attilio Speciani, medico chirurgo, specialista in<br />
allergologia e immunologia clinica, Milano.<br />
• Dott. Francesco Borghini, medico chirurgo, docente in psicoterapia<br />
psicosomatica.<br />
• Dott. Giovanni Borghini, biologo nutrizionista.<br />
• Dott. Lorenzo Bettoni, medico chirurgo, immunologo, reumatologo,<br />
allergologo; responsabile medico ANFISC.<br />
• Dott. Giuseppe Di Fede, medico chirurgo, specializzato in<br />
nutrizione, dietetica clinica e medicina preventiva.<br />
• Dott. Kevin Negrete, Presidente Nu Science Corporation (USA).<br />
• Dott. Giancarlo Pizza, medico-chirurgo, immuno-oncologo,<br />
Presidente dell’Ordine dei Medici. Chirurghi e degli Odontoiatri<br />
della Provincia di Bologna.<br />
• Dott. Luca Speciani, dottore in scienze agrarie e consulente<br />
della nutrizione.<br />
• Prof. Samir G. Sukkar, direttore unità operativa dietetica e<br />
nutrizione clinica ospedale S. Martino; presidente ADI Liguria.
Milano<br />
Presso il Centro<br />
Le Radici del Cielo<br />
Via Pecchio, 18<br />
Tel. 333 8291110<br />
Cantù (Co)<br />
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Per ulteriori informazioni:
Science of Spirituality<br />
“Scienza della Spiritualità” è un’Organizzazione<br />
Spirituale Globale, no profit, sotto la guida di Sant<br />
Rajinder Singh Ji Maharaj, e conta centinaia di<br />
migliaia di persone di tutte le nazionalità, razze e fedi,<br />
impegnate profondamente a una vita di stampo spirituale<br />
basata sulla meditazione, sul servizio al prossimo<br />
e sulla trasformazione personale. La sede internazionale<br />
principale si trova a Delhi, India, e la sede<br />
principale Occidentale è a Naperville, (Illinois) U.S.A.<br />
Volendo riassumere in poche parole la missione e gli<br />
obiettivi della Scienza Della Spiritualità; queste parole<br />
sarebbero “Spiritualità, “Pace” e “Servizio”.<br />
Con Spiritualità si intende la grande ricerca spirituale<br />
nella vita, la riscoperta della nostra innata<br />
Divinità come anime, come esseri consapevoli creati<br />
a immagine e somiglianza di Dio. Non si tratta di una<br />
consapevolezza intellettuale o emozionale bensì di<br />
una realizzazione pratica che avviene quando noi<br />
invertiamo le correnti della nostra attenzione riportandole<br />
all’interno: questo si ottiene tramite la<br />
Meditazione, ed è anche ciò che tutte le scritture<br />
indicano come lo scopo supremo dell’esistenza.<br />
L’autentica e durevole felicità, che è l’aspirazione<br />
dell’essere umano, si troverà solo quando riconquisteremo<br />
la nostra eredità: la natura di esseri spirituali.<br />
Con Pace si intende la profonda pace interiore e la<br />
calma totale che derivano da un collegamento consapevole<br />
con la Divinità: pace, inoltre, è lo<br />
scopo dell’impegno della missione, per la<br />
pace esteriore, l’armonia sociale tra le genti,<br />
di cui il mondo oggi ha urgente bisogno. La<br />
vera pace, oltre a rispettare la diversità individuale<br />
esteriore, ci convoglia verso una più<br />
profonda visione di unità, che si basa sulla<br />
percezione spirituale della nostra comune<br />
unità al livello dell’anima.<br />
Con Servizio intendiamo innanzi tutto il<br />
servizio che rendiamo a noi stessi quando<br />
lavoriamo per il nostro risveglio interiore. Più<br />
si approfondisce il nostro collegamento con<br />
la Divinità, più la fragranza, che scaturisce<br />
dallo sbocciare di quel<br />
sacro rapporto, fluirà<br />
all’esterno sotto forma di<br />
azioni di amore e di compassione<br />
per gli altri. Il sentiero<br />
spirituale dovrebbe<br />
essere dinamico e totalmente<br />
positivo nei confronti<br />
della vita, per questo<br />
è definito Misticismo<br />
Positivo. Le nostre vite non<br />
sono separate da quelle<br />
Sant Rajinder<br />
Singh Ji Maharaj<br />
degli altri: man mano che noi avanziamo nell’esperienza<br />
della meditazione e diventiamo costanti testimoni<br />
della Luce di Dio dentro noi stessi, potremo<br />
vedere quella stessa Luce risplendere negli altri, ed è<br />
questa realizzazione che ci aprirà le porte del cuore<br />
e farà nascere in noi la spinta irresistibile ad operare<br />
per il bene altrui. La Scienza della Spiritualità<br />
persegue questi obiettivi sotto la guida di Sant<br />
Rajinder Singh Ji Maharaj, che è un conosciuto e<br />
rispettato leader interreligioso, e un riverito<br />
Maestro spirituale: egli viaggia per tutto il mondo<br />
insegnando gratuitamente la Meditazione “Shabd”,<br />
una tecnica insegnata da molti secoli dai Maestri<br />
spirituali della tradizione della Sant Mat.<br />
Continuando il lavoro dei tre grandi Maestri della<br />
Sant Mat del secolo scorso, cioè Hazur Baba Sawan<br />
Singh Ji Maharaj, Sant Kirpal Singh Ji Maharaj, e<br />
Sant Darshan Singh Ji Maharaj. Sant Rajinder Singh<br />
può ricollegare le anime individuali alla Luce e al<br />
Suono Divini interiori: attraverso le mistiche correnti<br />
di Luce e Suono l’anima può trascendere la consapevolezza<br />
del piano fisico e di quello mentale,<br />
fino a realizzare la propria innata Divinità.<br />
Science of Spirituality<br />
presenta una conferenza dal tema:<br />
“La conoscenza di se stessi e la felicità<br />
attraverso la meditazione<br />
sulla Luce e sul Suono interiori.<br />
L’esperienza mistica nelle varie<br />
tradizioni religiose.”<br />
Sabato 19 Settembre<br />
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In apertura, poesie mistiche live,<br />
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interpretate dall’attore:<br />
Sileno Baldassari.<br />
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durante l’infanzia e per il mantenimento<br />
di ossa sane e forti in età adulta, soprattutto<br />
in allattamento e menopausa.<br />
• VIT VITAMINA<br />
AMINA C: è attiva nella produzione<br />
degli anticorpi e rafforza la funzione immunitaria,<br />
aumentando la resistenza dell’organismo<br />
alle malattie infettive; inoltre rafforza i<br />
capillari, migliorando la microcircolazione.<br />
• VIT VITAMINA<br />
AMINA E: è fondamentale nella<br />
lotta ai radicali liberi, il cui eccesso è responsabile<br />
dell’invecchiamento cellulare, salvaguardando<br />
l’integrità di pelle e mucose.<br />
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La linea Complex è una linea di integratori alimentari, formulata<br />
con principi nutritivi di estrazione naturale e mirata al<br />
benessere psicofisico della persona.<br />
Il fabbisogno dei principi nutritivi varia individualmente in maniera<br />
commisurata all’età, sesso, statura, massa muscolare, genetica ed<br />
attività fisica. Ogni giorno con gli alimenti introduciamo nel nostro<br />
organismo le calorie ed i principi nutritivi necessari per il buon mantenimento<br />
delle funzioni vitali (termoregolazione, digestione, respirazione,<br />
attività cerebrale ecc.) e per lo svolgimento di varie attività<br />
fisiche. La razione complessiva di alimenti che viene consumata quotidianamente<br />
viene chiamata Dieta. Le Kcal sono l’unità di misura<br />
attraverso la quale calcoliamo l’energia prodotta dagli alimenti.<br />
Un’alimentazione equilibrata è importante nello sport come nel mantenimento dello stato<br />
di salute dell’individuo nella sua globalità. Spesso i consigli alimentari si basano più sui<br />
cibi da evitare che non su quelli da privilegiare, mentre un regime alimentare corretto<br />
prevede cibi vari e di elevata qualità. La varietà è determinata dalla scelta di diversi alimenti per<br />
ogni pasto e dalla rotazione settimanale di almeno 25-30 cibi diversi. La qualità è determinata<br />
dal consumo di alimenti con elevati valori nutrizionali e salutistici che devono essere assunti allo<br />
stato più naturale possibile, o che abbiano subito processi di trasformazione, di preparazione o<br />
di cottura in grado di preservarne le proprietà. Questo elemento risulta fondamentale per trarre<br />
il massimo dei benefici dall’alimentazione e per sostenere le performances psico-fisiche. Se si<br />
vuole garantire una prestazione psico-fisica ottimale è necessario seguire un regime alimentare<br />
che consenta di assumere:<br />
< Le calorie necessarie per le varie attività quotidiane<br />
< I tre macronutrienti (carboidrati, proteine, grassi) in proporzione corretta<br />
in base alle diverse esigenze funzionali<br />
< I micronutrienti (vitamine e minerali) al fine di evitare situazioni carenziali<br />
< Liquidi ed elettroliti indispensabili per il mantenimento del bilancio idro-salino.<br />
In natura non esiste un alimento che da solo soddisfi tutte le necessità nutrizionali dell’organismo<br />
umano, ad eccezione del latte nei primi mesi di vita. La malnutrizione è una condizione<br />
morbosa , evidente od occulta, determinata da un rapporto squilibrato insufficiente o eccessivo<br />
di alimenti, che può essere classificata attraverso vari parametri:<br />
➣ Malnutrizione per eccesso ➣ Malnutrizione per difetto.<br />
In funzione dei nutrienti:<br />
➣ Malnutrizione energetica ➣ Malnutrizione lipidica<br />
➣ Malnutrizione vitaminica ➣ Malnutrizione idrominerale.<br />
Disegno di Costanza Genova
¤<br />
Ifattori che determinano la malnutrizione sono: ➣ Socioeconomici<br />
(livelli di reddito, scolarità, professione) ➣<br />
Socio-demografici (area geografica, zona suburbana,<br />
origine etnica) ➣ Biologici (stato fisiologico, condizione di<br />
salute, età e sesso). A questi fattori si aggiungono i ritmi<br />
frenetici dei tempi moderni, che ci costringono a consumare<br />
in fretta pasti frugali, precotti e prodotti industriali<br />
la cui preparazione elaborata li impoverisce dei principi<br />
nutritivi. L’integrazione alimentare nasce proprio dall’esigenza<br />
di coprire il fabbisogno di principi nutritivi nel caso in<br />
cui l’alimentazione giornaliera non sia sufficientemente<br />
equilibrata. L’assunzione di integratori alimentari può quindi<br />
essere un valido aiuto nel mantenimento dello stato di salute integrando sia stati carenziali<br />
(carenza nella dieta di alcuni alimenti) sia casi di aumentato fabbisogno (stress psicofisico, stile<br />
di vita modificato, convalescenza, immobilità dovuta ad eventi traumatici, patologie ereditarie).<br />
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^ OMEGA 1000 COMPLEX è un integratore alimentare a base di OMEGA 3 EPA (acido<br />
eicosapentaenoico) e DHA (acido docosaesaenoico) acidi grassi polinsaturi ad estrazione naturale<br />
e vitamina E. Gli OMEGA 3 sono acidi grassi a catena lunga altamente polinsaturi<br />
(PUFA). Sono definiti essenziali in quanto non possono essere sintetizzati dai mammiferi e<br />
pertanto devono necessariamente essere assunti con la dieta in quantità commisurata al fabbisogno<br />
individuale, che varia in base ad età, sesso e livello di attività fisica.<br />
^ Il fabbisogno quotidiano di Omega 3, secondo la Società Italiana di Nutrizione Umana<br />
è compreso tra 800-1500 mg. Di fondamentale importanza ai fini del mantenimento del<br />
benessere psicofisico è il rapporto che si crea tra l’assunzione degli OMEGA 3 e gli OMEGA 6<br />
(che sono i PUFA, di cui sono più ricchi gli alimenti di uso comune). Nella dieta occidentale<br />
(ricca di grassi saturi) il consumo dei lipidi è notevolmente sbilanciato in favore della serie<br />
OMEGA 6; da un ideale rapporto 4:1 si arriva ad un consumo di OMEGA 6 fino a 10, 20 volte<br />
superiore a quello di OMEGA 3.<br />
^ EPA (acido eicosapentaenoico) e DHA (acido docosasaenoico) sono i PUFA della serie<br />
OMEGA 3 di origine marina. Essi vengono incorporati nei fosfolipidi delle membrane cellulari di<br />
tutto il corpo, incluso il sistema nervoso centrale e periferico. EPA e DHA, in aggiunta al loro<br />
effetto sulla stabilità e fluidità di membrana, regolano l’espressione dei recettori e canali ionici<br />
e sono precursori degli eicosanoidi (molecole che modulano diversi processi fisiologici come<br />
l’infiammazione, l’emostasi ed il tono vascolare). Gli eicosanoidi derivati dalle serie OMEGA 3<br />
antagonizzano l’effetto proinfiammatorio e pro trombotico dei derivati della serie OMEGA 6.<br />
^ Sono innumerevoli le prove clinico-sperimentali che negli ultimi 30 anni hanno evidenziato<br />
il ruolo protettivo di un’ aumentata assunzione di OMEGA 3 sulle malattie cardiovascolari, artriti,<br />
arteriosclerosi, patologie coronariche, ictus e coliche renali. Essendo inoltre ricco di antiossidanti<br />
naturali è utile nella prevenzione dell’invecchiamento cellulare e della formazione di radicali liberi.<br />
^ Questi dati sono continuamente confermati da nuovi studi mentre altri filoni di ricerca<br />
evidenziano l’attività benefica degli Omega 3 in altri campi quali declino cognitivo legato all’età,<br />
depressione di forma lieve, capacità di concentrazione, o patologie più importanti come le<br />
malattie autoimmuni.<br />
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e il profilo lipidico completo, che permettono alle<br />
nostre esperte di consigliare un percorso di<br />
bellezza specifico per ogni esigenza. Attraverso il<br />
check up cutaneo possiamo misurare sia l’equilibrio<br />
fisiologico della cute e il suo livello generale<br />
di benessere, sia la quantità di melanina<br />
per la corretta definizione del fototipo e dare un<br />
consiglio personalizzato sui fattori di protezione e<br />
il solare più adatto a ciascuna pelle. La<br />
conoscenza del proprio biotipo cutaneo è fondamentale<br />
per la scelta dei prodotti e dei trattamenti<br />
adatti e serve a monitorare le condizioni<br />
della pelle nel tempo.<br />
I radicali liberi sono molecole che si formano nel<br />
nostro organismo durante i processi naturali di ossidazione.<br />
Se presenti in quantità controllata svolgono<br />
diverse funzioni utili per il nostro corpo, per esempio<br />
sostengono il sistema immunitario, ma diventano<br />
nemici invisibili e insidiosi quando la loro produzione<br />
è incontrollata ed è in quantità elevata.<br />
L’inquinamento atmosferico, l’esposizione cutanea<br />
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ai raggi UV, il fumo di sigaretta, un’alimentazione<br />
scorretta, l’assunzione di bevande alcoliche, i naturali<br />
processi di invecchiamento inducono un<br />
aumento della produzione di radicali liberi, fino ad<br />
arrivare al punto in cui le nostre capacità difensive<br />
non riescono più a bilanciare questi meccanismi.<br />
Per combattere il danno da radicali liberi è<br />
importante innanzitutto rivedere il nostro stile<br />
di vita, ad es. migliorare l’alimentazione, ridurre<br />
il fumo, limitare l’uso incontrollato di farmaci, tenere<br />
sotto controllo lo stress, fare esercizio fisico.<br />
È inoltre possibile assumere sostanze naturali<br />
chiamate genericamente “antiossidanti” che<br />
hanno la capacità di bloccare l’azione nociva dei<br />
radicali liberi. Tra le sostanze antiossidanti più<br />
conosciute citiamo le vitamine A, C, E, il coenzima<br />
Q10, i carotenoidi, i licopeni (contenuti nei<br />
pomodori), i polifenoli del the verde, le leucocianidine<br />
che si trovano nei semi d’uva e alcuni minerali<br />
(selenio, zinco, manganese, rame).<br />
Lo stress ossidativo si misura oggi in farmacia<br />
mediante una metodica di autoanalisi, rapida e<br />
indolore, che ci permette di rilevare i metaboliti<br />
derivati dai radicali liberi dell’ossigeno. In pratica<br />
con questo test possiamo sapere a quanto<br />
ammontano le nostre capacità di difesa nei confronti<br />
degli “aggressori esterni” e la tendenza all’invecchiamento<br />
della nostra pelle.<br />
Il test è consigliato a tutti: non dimentichiamo<br />
che lo stress ossidativo,<br />
accompagnando l’insorgenza e lo<br />
sviluppo di numerose malattie, si configura<br />
come un fattore di rischio aggiuntivo<br />
per la nostra salute.
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calcio, solfati, idrogenocarbonato e molti altri elementi necessari ad una<br />
corretta attività metabolica del corpo. È inoltre accompagnata da grandi<br />
quantità di anidride carbonica libera…<br />
L’acqua DONAT Mg appartiene alla classe delle acque minerali naturali che leniscono e prevengono<br />
determinate malattie, ma che hanno anche un ruolo importante per la conservazione<br />
della salute. Nel mondo esistono molte acque minerali naturali con effetti benefici<br />
sulla salute, tuttavia quest’acqua minerale naturale, per la sua particolare composizione, può essere<br />
bevuta sempre. Per la DONAT Mg è tipica l’eccezionale mineralizzazione, poiché più di 13 g di minerali<br />
sono disciolti in un litro d’acqua; di questi solo il magnesio supera i 1000 mg/l e il calcio circa<br />
350/l, ma contiene anche molti altri elementi e composti utili all’organismo. È da sottolineare a<br />
questo proposito anche un contenuto molto basso di sale da cucina e che l’acqua è naturalmente<br />
gassata. Contiene dunque più di 1000 mg/l di anidride carbonica propria (CO2). Inoltre, il magnesio<br />
e tutti gli altri elementi sono già in forma ionica, cioè sono di immediato utilizzo, in quanto il nostro<br />
corpo non deve faticare per scioglierli e mandarli alle cellule che ne necessitano.<br />
Grazie alla sua composizione chimica, alle proprietà fisiche, alle esperienze balneologiche<br />
e alle conoscenze mediche, l’acqua DONAT Mg è un ottimo aiuto per numerose<br />
malattie, anche quelle causate dalle cattive abitudini e da una vita sregolata. Questo, grazie<br />
soprattutto al magnesio che è uno dei minerali più importanti, poiché con la sua presenza<br />
regola più di 300 processi nel nostro corpo. Il fabbisogno giornaliero di questo minerale<br />
è di 300-350 milligrammi; maggiori quantità sono necessarie nei casi di sforzi<br />
fisici, durante la crescita e la gravidanza. Poiché il nostro corpo non può produrre da<br />
solo questo minerale, è necessario apportarlo con un’alimentazione adeguata.<br />
Solitamente però si evitano i cibi ricchi di magnesio, come ad esempio le mandorle,<br />
i cereali, la frutta secca, le noci, ecc. poiché sono molto grassi. Inoltre, a causa<br />
delle moderne procedure utilizzate nella produzione alimentare, come ad esempio<br />
la conservazione, la congelazione e la raffinazione, il cibo contiene sempre<br />
meno magnesio. Infine, a causa dei ritmi sempre più frenetici, ne<br />
abbiamo bisogno sempre di più.<br />
In un litro di DONAT Mg ci sono più di 1000 milligrammi di magnesio;<br />
quindi, se ne beviamo un bicchiere due volte al giorno, apportiamo<br />
al corpo tutto il magnesio di cui ha quotidianamente bisogno.<br />
Distributore per l’Italia:<br />
VELOX Srl, Stazione di Prosecco, 33 - 34017 Sgonico (TS).<br />
Per informazioni: Tel. 040-225152 - info@veloxsrl.it - www.veloxsrl.it.
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HOOODDD <strong>54</strong><br />
PANE QUOTIDIANO ONLUS<br />
La povertà in Italia?<br />
C’è eccome.<br />
Così come ogni giorno c’è chi si dà da fare per arginarla.<br />
"Fratello... Nessuno qui ti domanderà chi sei, né perché hai bisogno,<br />
né quali sono le tue opinioni"<br />
Con questa frase impressa nel cuore e nella mente, la fondazione<br />
laica e senza scopo di lucro Pane Quotidiano elargisce dalle 9 alle<br />
11 di ogni mattina presso le sue due sedi di Milano 2.600 razioni<br />
(dal lunedì al venerdì) e 4.000 razioni (nella sola giornata di<br />
sabato) di pane, latte e una serie di alimenti confezionati a<br />
rotazione quali frutta, verdura, budini e yogurt, formaggio,<br />
salame, marmellata ecc.<br />
Insieme al sacchetto di cibo si danno indumenti, scarpe, giocattoli,<br />
libri… regalati come tutto il resto da privati o aziende<br />
socialmente utili.<br />
Chi sono gli Ospiti di Pane Quotidiano?<br />
Ogni giorno i volontari di Pane Quotidiano scelgono di mettersi al servizio degli altri (li chiamano<br />
“ospiti”) per aiutarli a sopravvivere in un mondo che troppo spesso dimentica chi non ce la fa più<br />
(pensate che dal 1999 ad oggi, davanti alle porte di Pane Quotidiano c’è stato un incremento di<br />
presenze pari al 35%).<br />
Possiamo dunque dire che Pane Quotidiano rappresenta un po’ il termometro della situazione attuale, un<br />
microcosmo di umanità che arriva qui con il passa parola trovando una solidarietà aperta e generosa che<br />
non fa domande, non pone pregiudizi e non dà giudizi, aprendo le porte e il cuore a chiunque abbia bisogno<br />
di loro: disoccupati, ex detenuti ed ex alcolisti, prostitute ed emarginati, poveri di vecchia e nuova generazione.<br />
In poche parole, “gli<br />
Ultimi” di Padre Turoldo. Basta una<br />
malattia, la perdita del lavoro, il<br />
divorzio…. è un attimo per<br />
scivolare là dove non si sarebbe<br />
mai pensato di cadere.<br />
Ultimamente i più numerosi sono<br />
gli extracomunitari, con maggioranza<br />
di islamici e di donne con bambini<br />
di origine araba e sudamericana<br />
ma verso la fine del mese, a<br />
partire dalle prime ore del mattino,<br />
sono in aumento soprattutto gli<br />
italiani, anziani come giovani e il<br />
sabato, in mezzo alla lunga fila che<br />
si snoda davanti all’ingresso della<br />
solidarietà, si incontrano anche<br />
tante famiglie intere.
Quest’anno la “Società Pane Quotidiano” ha compiuto 110<br />
anni di vita, e in questa occasione ha stampato un libro:<br />
Vite da storia<br />
Antologia<br />
del<br />
quotidiano<br />
scritto dai nuovi<br />
e vecchi poveri<br />
dell’Associazione,<br />
a cura di<br />
Simonetta Gadaleta,<br />
con fotografie<br />
di Mino Di Vita.<br />
Per chi non ha nulla anche il più piccolo aiuto è<br />
fondamentale. Per questo, per poter continuare<br />
nella nostra azione a beneficio di chi vive in<br />
povertà, abbiamo bisogno anche del tuo sostegno.<br />
Puoi fare una donazione con:<br />
g il Conto corrente postale <strong>n°</strong> 27739200<br />
Intestato a Pane Quotidiano<br />
Viale Toscana, 28 - Milano<br />
g Il Conto corrente bancario <strong>n°</strong> 66101/22<br />
Intestato a Pane Quotidiano<br />
BANCA INTESA<br />
ABI 03069 - CAB 09502 - CIN R<br />
CODICE IBAN:<br />
IT 55R 03069 09502 0000 0661 0122<br />
Inoltre da circa un anno, 2/3 volte la settimana è presente davanti alle sedi di Pane Quotidiano un<br />
“Ambulatorio Mobile” dell’Associazione Medici Volontari Italiani (coordinati dal Dr. Gianluigi<br />
Tramalloni, Tel. 02 28970226 - www.medicivolontariitaliani.org) che, contando sulla prestazione di<br />
due medici generici, presta attività e consulenza medica a chi lo richiede. Questi medici che fanno dell’impegno<br />
una professione, visitano e forniscono medicinali a coloro che giornalmente fruiscono dei servizi<br />
di Pane Quotidiano, per i quali l’assistenza sanitaria è importante come l’alimentazione.<br />
Ed è proprio l’Associazione Medici Volontari Italiani a chiedere - in particolare a Farmacisti<br />
e ad Aziende Farmaceutiche - una raccolta dei seguenti farmaci, da consegnare direttamente<br />
presso la sede dell’Associazione Medici Volontari Italiani, Via Bambaia 10 (Milano):<br />
Y Antinfiammatori (compresse e pomate)<br />
Y Antidolorifici (compresse e pomate)<br />
Y Antinfluenzali (compresse)<br />
Y Antitosse (compresse e sciroppi)<br />
Y Antipiretici (compresse e sciroppi)<br />
Y Antibiotici per adulti/bambini (compresse e sciroppi)<br />
Aiutarci è semplice<br />
Y Colliri<br />
Y Cortisonici (compresse e pomate)<br />
Y Antiallergici (compresse-spray rinologici)<br />
Y Antidiarroici(compresse)<br />
Y Antiacidi (compresse)<br />
Y Antiscabbia (pomate)<br />
Pane Quotidiano è presente a Milano:<br />
in Viale Toscana 28 - Tel. 02 58310493<br />
in Viale Monza 335 - Tel. 02 27000468<br />
panequot@tin.it - www.panequotidiano.org<br />
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