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Hod Benessere n° 54 - settembre 2009 - Anno XII - Periodico ...

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<strong>Hod</strong> <strong>Benessere</strong> <strong>n°</strong> <strong>54</strong> - <strong>settembre</strong> <strong>2009</strong> - <strong>Anno</strong> <strong>XII</strong> - <strong>Periodico</strong> - Diffusione gratuita<br />

Piccole<br />

Gioie<br />

d’Autunno


Le Novità del momento SonnenMoor:<br />

Prodotti a base di Torba Nera Alpina e di Erbe<br />

Richiesti e provati dal 1972,<br />

sono prodotti naturali puri al<br />

100% a base d’erbe e torba<br />

prodotti in Austria secondo le<br />

ricette originali di Franz Fink la<br />

cui filosofia, come la nostra, è<br />

che questi prodotti sono i compagni<br />

di una vita in salute. Per<br />

questo si raccomanda sempre<br />

di adattarli singolarmente<br />

anche ad un corretto stile di<br />

vita, all’alimentazione, all’ambiente<br />

e al movimento.<br />

Torba: l’alcalinizzante naturale<br />

Fare un bagno di torba è un’esperienza<br />

naturale particolare. I<br />

suoi molteplici effetti benefici si<br />

percepiscono e si vedono in<br />

fretta sulla pelle, ma sono anche<br />

efficaci per le articolazioni e le<br />

difese immunitarie.<br />

La nostra torba viene estratta a<br />

Leopoldskron, presso Salisburgo,<br />

e si distingue per possedere<br />

la “migliore indicazione terapeutica”.<br />

Diversamente dall’argilla<br />

curativa e dal fango, contiene<br />

una grande quantità di<br />

sostanze organiche, acidi umici,<br />

oligoelementi e sostanze minerali<br />

ricavate da 350 diverse<br />

piante, radici ed erbe.<br />

La torba contiene naturalmente<br />

i seguenti minerali: calcio,<br />

ferro, potassio, magnesio,<br />

sodio, zinco, rame, manganese,<br />

cromo e molibdeno.<br />

Cuscino<br />

con torba<br />

(misura media<br />

170 x 360 mm)<br />

Per uso esterno,<br />

può essere<br />

utilizzato<br />

caldo o freddo.<br />

Alpisole è un integratore alimentare<br />

che contribuisce al benessere generale<br />

e favorisce la digestione,<br />

rafforza i naturali sistemi di difesa<br />

dell’organismo.<br />

Alpisole può essere utile come coadiuvante<br />

nel trattamento di patologie legate<br />

allo stomaco, all'apparato digerente e<br />

all'apparato urogenitale. È utile come<br />

disintossicante e depurativo naturale.<br />

Modalità d‘uso<br />

Prendere quotidianamente dopo la<br />

prima colazione e nel pomeriggio, un<br />

cucchiaio d’Alpisole diluito con 1/8 l<br />

d’acqua, succo di frutta o tè.<br />

Il Cuscino con Torba alpina SonnenMoor mantiene sia il caldo che<br />

il freddo per lungo tempo ed è utile per il trattamento locale.<br />

Se utilizzato caldo dona benessere in caso di dolori alla nuca, al<br />

petto o all'addome.<br />

Se utilizzato freddo dà sollievo in caso di contusioni, slogature,<br />

punture di insetti.<br />

“Dott. C. CAGNOLA” PRODOTTI DALLA NATURA<br />

nelle migliori Farmacie ed Erboristerie<br />

Dott. C. Cagnola s.r.l. Via A. Vannucci, 14 - 20135 Milano<br />

tel: 02.36524486 • fax: 02.3652<strong>54</strong>36 • e-mail: info.cagnola@tiscali.it


Un weekend tutto per noi<br />

a cura della Dott.ssa Cagnola 6<br />

Lungo la strada del tartufo<br />

di Marina Cioccoloni 9<br />

Dal bosco con gusto<br />

di Enza Bettelli 10<br />

Col cavolo!<br />

di Paolo Tedaldi e Stefano Reina 12<br />

Il mondo del mangiare meglio, vivere meglio!<br />

a cura di AMC 14<br />

Le mani nella terra<br />

di Roberta Ferraris 16<br />

Piccole gioie d’autunno<br />

a cura di Noi Due 17<br />

Guarda come dondoli<br />

a cura di Marina Robbiani 18<br />

I piedi questi sconosciuti<br />

Intervista a Eleonora Martinelli 21<br />

Belvedere Wellness Hotel-Riccione 26<br />

Nutraceutica e Nutrigenomica<br />

a cura di Eurodream 30<br />

Omega 1000 Complex CPS<br />

<strong>Benessere</strong> in natura 36<br />

Bellezza globale e sicura in farmacia 38<br />

Acqua Donat Mg<br />

Un naturale benessere da bere 42<br />

La povertà in Italia? C’è eccome<br />

a cura di Pane Quotidiano 44<br />

In copertina: modello di vasca Audrey, Bathtub Collection.<br />

Il designer è Massimiliano Della Monaca,e la vasca è rivestita<br />

artisticamente a mano da preziose tessere di mosaico di vetro<br />

SICIS. Nella parte superiore del tacco (165 cm di tacco!)<br />

c’è l’erogazione dell’acqua a cascata e relativo comando;<br />

la lunghezza della vasca è 270 cm.<br />

SICIS The Art Factory.<br />

Milano Showroom<br />

Via Fatebenefratelli 8,<br />

Tel 02 876099 - www.sicis.com<br />

<strong>54</strong><br />

Direttore Responsabile: Marina Robbiani<br />

Consulente Scientifico: Dott.ssa Cagnola<br />

Consulente Editoriale: Raffaella Ferrari<br />

Grafica: Marco Nava<br />

Pubblicità: info@hod.it•333.1932913<br />

Edizioni Alice<br />

Viale Col di Lana, 4 - 20136 Milano<br />

Tel 02.83.61.347<br />

info@hod.it - www.hod.it<br />

Stampa: LOGOS s.r.l.,<br />

via Liguria 2/4, Peschiera<br />

Distribuzione: Viprof srl<br />

Viale della Tecnica 5 - 36100 Vicenza<br />

Tel. 0444.347311<br />

Reg.Trib. Milano <strong>n°</strong> 305 del 22.4.1998<br />

A questo numero hanno collaborato:<br />

AMC, Associazione Medici Volontari Italiani,<br />

Enza Bettelli, Clementina Cagnola<br />

Marina Cioccoloni, Eurodream,<br />

Roberta Ferraris, Eleonora Martinelli,<br />

Noi Due, Pane Quotidiano, Stefano Reina,<br />

Paolo Tedaldi.<br />

Vuoi ricevere HOD<br />

a casa?<br />

Abbonati!<br />

Abbonarsi costa 25 euro<br />

per 5 numeri da versare<br />

su un semplice<br />

Vaglia nazionale<br />

intestato a:<br />

Marina Robbiani<br />

Via Col di Lana, 4<br />

20136 Milano<br />

www.hod.it<br />

info@hod.it<br />

HOODD 333222<br />

1


6<br />

HOOODDD <strong>54</strong><br />

Dott.ssa Cagnola<br />

PICCOLE GIOIE DA NON PERDERE<br />

Un Weekend<br />

Tutto per Noi<br />

Qualche piccola regola<br />

da usare in questa breve vacanza<br />

Buongiorno!<br />

Importantissimo aprire gli occhi con dolcezza. Niente sveglia dunque,<br />

cominciate la giornata con musiche soft, rilassanti. Anzi, perché non<br />

pensare alla fantastica musica di Mozart?<br />

Una nuova sana abitudine<br />

Un’abitudine da prendere è lavarsi il naso con acqua e sale, nient’altro<br />

che una soluzione fisiologica che trovate già pronta da spruzzare<br />

in farmacia, o potete fare voi bollendo un litro d’acqua a cui aggiungere<br />

un cucchiaino da caffè di sale da cucina.<br />

E poi… usate il tempo per rilassarvi<br />

Cercate di stare distaccati dalle cose del mondo (ad esempio non<br />

aprite il computer) e non fate niente. Rilassatevi leggendo, ascoltando<br />

musica e pensando a voi e al vostro benessere. Vestitevi anche in<br />

modo pratico, il chimono è l’ideale, e cercate soprattutto di riposare.<br />

Fatelo dove siete più comodi, meglio se accanto a una finestra o al<br />

letto, e se sentite il bisogno chiudete gli occhi.<br />

Il Sabato<br />

Bagno rilassante e depurativo,<br />

gradevolmente profumato<br />

Come prima cosa occorre un grande infuso.<br />

Fate bollire 4/5 litri d’acqua, unite 150 g di<br />

foglie di rosmarino e 100 g di melissa, lasciate<br />

riposare un quarto d’ora e colate l’infuso<br />

nella vasca. Oppure, se desiderate un effetto<br />

più forte, dopo aver colato l’infuso, chiudete<br />

in un telo o in un tovagliolo il rosmarino e la<br />

melissa e aggiungeteli nella vasca (non fatelo<br />

mai direttamente perché intasano).<br />

Quando avete voglia di alzarvi, fate un bel<br />

bagno caldo con le piante. È un po’ costoso<br />

ma infinitamente migliore di un bagno in<br />

cui si usano gli estratti:


Prima di immergervi, se è vostra intenzione<br />

farvi una maschera, questo è il momento<br />

migliore. Tenerla durante il bagno, grazie al<br />

calore e alla traspirazione che ne consegue,<br />

migliora i risultati. Dopo una ventina di minuti<br />

uscite dal bagno senza risciacquarvi, asciugatevi<br />

e andate a letto, dove vi concederete<br />

un relax di una mezz’oretta.<br />

Attenzione: questo genere di bagni vanno<br />

fatti solo se si sta bene, sono assolutamente<br />

sconsigliati se si hanno problemi di<br />

cuore o di pressione, bassa o alta che sia.<br />

Impacco agli occhi<br />

E mentre si è tranquilli a letto, perché non<br />

cogliere l’occasione per un impacco agli<br />

occhi? Consiglio l’acqua di amamelide, ma<br />

solo se preparata per uso oftalmico, e cioè<br />

comperata già pronta (esistono anche delle<br />

mascherine) in farmacia o erboristeria.<br />

Cocktail di carote e mele<br />

In questo weekend sarà meglio mangiare<br />

poco e in modo leggero, privilegiando frutta<br />

e verdura, o del formaggio magro. Per il<br />

vostro cocktail, dosate con buon senso carote<br />

e mele (che attutiscono il sapore un po’<br />

dolciastro delle carote), tagliate a tocchetti e<br />

centrifugate. Mi raccomando: non esagerate<br />

mai nelle dosi, sono sufficienti un paio di bicchieri!<br />

E chi ama di più il salato, aggiunga<br />

qualche foglia di basilico e un po’ di sedano.<br />

La Domenica<br />

Bagno ai piedi con l’argilla<br />

La miscela - 70 g di argilla verde e 30 g di<br />

polvere di ireos - deve essere già pronta.<br />

Mettete 4 cucchiai in qualche litro d’acqua<br />

tiepida e tenete i piedi a bagno.<br />

Una volta asciugati, massaggiateli con olio di<br />

canapa: contiene gli Omega 6 e ha un’azione<br />

nutriente e anti-aging. L’olio di canapa è<br />

eccezionale anche per il corpo e il viso.<br />

Modello di vasca Audrey della<br />

collezione Bathtub Collection,<br />

designer Massimiliano Della<br />

Monaca, SICIS The Art Factory.<br />

Una buona tisana<br />

per riposare bene<br />

Mescolate 40 g di passiflora, 30 g di biancospino,<br />

15 g di menta e 15 g di melissa, fate<br />

bollire una tazza d’acqua, versatela su un<br />

cucchiaio della miscela e se desiderate<br />

aggiungete un po’ di miele, che ha un’azione<br />

drenante. Bevete prima di dormire.<br />

Rafforziamo le unghie con un paio di tazze di infuso,<br />

da bere mattino e sera<br />

Fatelo così: miscelate con cura 50 g di equiseto e 50 g di erba medica.<br />

Bollite 200 ml di acqua e versatela su un cucchiaio di questa miscela,<br />

lasciate in infusione per 15 minuti, colate e bevete.<br />

Un buon olio per massaggiare le unghie si ottiene invece unendo a 5 ml<br />

di olio essenziale di mirra 45 ml di olio di camelia.<br />

Impacco per tutti i tipi di capelli<br />

Scegliamo innanzitutto il capelvenere, pianta che rende i capelli morbidi<br />

(“fluenti come i capelli di Venere”) e al contempo li rafforza. Misceliamo in<br />

una ciotolina 40 g di polvere di capelvenere (fronde), 40 g di polvere di<br />

betulla (foglie) e 20 g di semi di psillio, una pianta che essendo ricca di<br />

mucillagine ha l’azione complementare di amalgamare le polveri affinché<br />

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7


HOOOD <strong>54</strong> 8<br />

l’impacco non coli. La quantità da usare dipende dalla lunghezza dei capelli: per quelli corti<br />

bastano un paio di cucchiai, per quelli lunghi ce ne vuole di più, con un procedimento simile a<br />

quello dell’hennè.<br />

Una volta raggiunta la giusta consistenza (né troppo liquida né troppo densa), si mette la<br />

“pastetta” sui capelli tenendola 15/20 minuti, e si sciacqua.<br />

E se avete coraggio e l’ambiente è caldo, finite con un getto di acqua fredda e procedete normalmente<br />

con lo shampo.<br />

Bagno rivitalizzante<br />

E adesso rituffiamoci nella vasca, questa volta però per darci tono. Con lo stesso metodo del<br />

grande infuso, uniamo all’acqua bollente 50 g di timo sepillo (sommità), 50 g di scorza di limone<br />

(si trova già secco tagliato a pezzi in erboristeria), 50 g di eleuterococco (radice) e 100 g di<br />

altea decorticata a cubetti, una pianta molto morbida e mucillaginosa che fa bene alla pelle e<br />

la rende liscia. Anche in questo caso, se vogliamo farci una maschera sul viso mentre siamo in<br />

acqua va benissimo.<br />

Massaggio<br />

post-bagno<br />

Se potete farvelo fare da<br />

qualcuno ancora meglio,<br />

altrimenti è un ottimo automassaggio<br />

che esclude<br />

solo il viso e che prevede<br />

come ingrediente principale<br />

l’olio di enotera (stella di<br />

sera), assolutamente fantastico<br />

per la pelle (udite<br />

udite, la tiene giovane).<br />

Questo olio profumato dall’azione<br />

decontratturante,<br />

da farsi precedentemente<br />

preparare, è un vero sollievo<br />

per le tensioni (da usare<br />

poi regolarmente quando il<br />

collo è rigido e fa male, le<br />

spalle sono contratte ecc.):<br />

¥ 3 ml di olio essenziale di lavanda<br />

¥ 3 ml di olio essenziale di maggiorana<br />

¥ 2 ml di olio essenziale di rosa<br />

¥ 1 ml di olio essenziale di verbena<br />

¥ 3 ml di olio essenziale di arancio amaro,<br />

a cui va aggiunto olio di enotera in quantità sufficiente per raggiungere i 100 ml.<br />

¥ In alternativa si può usare un buon olio di mandorle, sicuramente meno caro.<br />

Per saperne di più:<br />

www.dottoressacagnola.it


A CURA DI MARINA CIOCCOLONI<br />

S arsina<br />

è anche sede di uno dei più importanti musei archeologici<br />

dell’Italia settentrionale. Vetrina della storia della città, custodisce<br />

reperti dell’antica necropoli, corredi funebri, gruppi statuari e<br />

mosaici policromi... Appena fuori del paese, non mancate di visitare<br />

le Marmitte dei Giganti, un particolare fenomeno di erosione flu-<br />

viale, due torrenti che scorrono attraverso una galleria di pietre<br />

erose dalla furia delle acque. Numerosi sentieri da percorrere<br />

anche in bici portano alla scoperta di pievi e fattorie immerse nel verde.<br />

B agno<br />

Lungo la strada del Tartufo:<br />

Sarsina e Bagno di Romagna<br />

di Romana è celebre per le sue terme, anch’esse risalenti ai Romani. Oggi<br />

gli stabilimenti sono tre: Santa Agnese, Euroterme e<br />

Roseo. La cittadina è circondata da magnifici boschi<br />

dove una serie di sentieri segnalati portano alla scoperta di<br />

alberi monumentali. Per le famiglie con bambini c’è il sentiero<br />

degli gnomi, un percorso di circa 2 chilometri con<br />

fontane, casette di legno, ponti, sculture di pietra fino alla<br />

Radura degli Gnomi, dove sorgono la scuola, la biblioteca e<br />

il castello del gran consiglio degli gnomi. All’inizio del sentiero<br />

c’è una cassetta dove imbucare le lettere per Gnomo Mentino: ne arrivano<br />

circa 12.000 all’anno.<br />

A cquisti:<br />

A Sarsina visitate la Corte di<br />

Raffaello Rossi, panificio famoso per dolci e<br />

biscotti artigianali, mentre a Pasqua è d’ob-<br />

bligo assaggiare la sua Pagnotta, un dolce rituale<br />

del peso di 3-4 kg. (www.lacortediraffaello.com).<br />

L’indirizzo giusto per cravatte<br />

in seta di ottima fattura è il<br />

laboratorio di Villetta Righi, poco distante dalla<br />

Cattedrale. Vi si creano, rigorosamente a mano, raffinate<br />

cravatte in seta destinate al mercato high class statunitense,<br />

ma chi non vuole arrivare fino a New York può<br />

acquistarle direttamente qui (www.regalcravatta.it).<br />

La Cantina Casali, di Valerio e Paolo Casali, a Mercato<br />

Saraceno, su 18 ettari di collina produce un Sangiovese<br />

di grande qualità (www.tenutacasali.it).<br />

Dove mangiare: In tutta la zona la cucina è curata e punta alla riscoperta dei<br />

prodotti del territorio, tra cui per l’appunto il tartufo. A Bagno di Romagna sorgono<br />

due ristoranti rinomatissimi: quello di “Paolo Teverini”, e il “Gambero Rosso”, in località<br />

San Pietro in Bagno, dove la bravissima Giuliana Saragoni offre piatti della<br />

tradizione come le zuppe di erbe di campo, i tortelli alla lastra, i basotti, le frittate con<br />

scaglie di tartufo… (www.locandagamberosso.it).<br />

Dove dormire: Si dorme circondati da una natura rigogliosa nell’Hotel al Piano, un antico<br />

edificio cinquecentesco ristrutturato non lontano dal centro di Sarsina (www.alpiano.it).<br />

Per saperne di più: www.bagnodiromagnaturismo.it<br />

Per scrivere a Gnomo Mentino: www.gnomomentino.it<br />

Antiche<br />

pievi<br />

nascoste tra le<br />

pieghe della campagna,<br />

sentieri degli<br />

gnomi, atmosfera<br />

bucolica e ruscelli che si<br />

incuneano tra valli fiorite.<br />

Piccoli alberghi di<br />

sogno e locali dove riscoprire<br />

la cucina tradizionale.<br />

La zona che racchiude tutto<br />

questo è un angolo di<br />

Romagna al confine con la<br />

Toscana, poco distante da dove<br />

nasce il Tevere. Bagno di<br />

Romagna, Sarsina, Mercato<br />

Saraceno, sono località i cui<br />

nomi vengono letti in fretta mentre<br />

la superstrada corre veloce.<br />

Invece vale la pena di fermarsi per<br />

scoprire sensazioni e profumi<br />

quasi dimenticati. Si scoprirà così<br />

che a Sarsina, antica città<br />

romana e patria di Tito Maccio<br />

Plauto, c’ è una notevole cattedrale<br />

romanica che ha appena<br />

celebrato il suo millenario.<br />

L’edificio è meta continua di pellegrini<br />

che giungono qui anche<br />

per ricevere la benedizione con<br />

la “catena di San Vicinio”, un<br />

collare metallico che una<br />

tradizione fa risalire a San<br />

Vicinio, vescovo vissuto tra il<br />

III e il IV secolo, le cui<br />

spoglie sono custodite<br />

insieme alla celebre<br />

catena (usata anche<br />

dagli esorcisti per<br />

guarire gli inde-<br />

moniati) nella<br />

settecentesca<br />

cappella<br />

della cattedrale.<br />

HODD 5<strong>54</strong>44<br />

9


10<br />

HOOODDD <strong>54</strong><br />

PICCOLI PIACERI A TAVOLA<br />

Dal Bosco<br />

con Gusto<br />

DI ENZA BETTELLI<br />

Zuppa<br />

di Funghi<br />

Frittelle<br />

di Mirtilli<br />

Èbello, in autunno, lasciare il caos di strade e autostrade<br />

per immergersi nella pace dei sentieri e delle mulattiere<br />

che si inoltrano nel verde dei boschi. Un modo rilassante<br />

per trascorrere qualche ora a stretto contatto con la natura, alla<br />

ricerca di un po’ di tranquillità e, magari, cogliere dei frutti che il<br />

bosco mette generosamente a disposizione di tutti. In questa<br />

stagione ci sono gli ultimi mirtilli e le prime castagne, qualche<br />

bacca di ginepro e le coccole della rosa canina in via di maturazione.<br />

E naturalmente i funghi, il tesoro dei boschi. Ma bisogna<br />

cogliere e non rubare, entrando con rispetto e discrezione, senza<br />

lasciare maleducate tracce del nostro passaggio perché il bosco<br />

possa sopravvivere e accoglierci per molte e molte volte ancora.<br />

Zuppa di Funghi Ingredienti per 4 persone<br />

250 g di funghi freschi misti<br />

200 g di patate<br />

1 scalogno<br />

1 costa di sedano<br />

1 carota<br />

Preparazione<br />

4-5 rametti di prezzemolo<br />

4 cucchiai di olio extravergine d’oliva<br />

4 fette di pane tostato<br />

parmigiano grattugiato<br />

sale<br />

Pulite con cura i funghi e affettateli. Sbucciate le patate e tagliatele a cubetti. Mondate le altre<br />

verdure e tritatele non troppo fini. Tritate anche il prezzemolo. Scaldate l’olio nella casseruola e<br />

soffriggetevi a fuoco basso il trito di carota, sedano e scalogno. Unite le patate e metà del<br />

prezzemolo e mescolate, quindi unite anche 1 litro circa di acqua. Fate sobbollire per 15 minuti<br />

quindi aggiungete i funghi, salate e cuocete per altri 10-15 minuti. Suddividete nelle scodelle<br />

e completate con pane, prezzemolo e parmigiano prima di servire.<br />

Completare il Menù<br />

Le caldarroste sono gradite in ogni momento della giornata. Incidetele sulla<br />

parte bombata con un taglio orizzontale e lasciatele a bagno per un’oretta<br />

in acqua fredda. Sgocciolatele, ponetele in una padella di alluminio,<br />

coprite e cuocete a fiamma vivace per circa 30 minuti scuotendo spesso<br />

il recipiente. Risultati sicuri anche con castagne un po’ vecchie, e sono<br />

ancora più gustose servite con riccioli di burro.


150 g di farina bianca<br />

50 g di farina integrale per dolci<br />

1 cucchiaino di lievito in polvere<br />

1 cucchiaio di miele<br />

1 uovo<br />

Frittelle di Mirtilli<br />

Ingredienti per 4-6 persone<br />

1 dl di latte<br />

burro<br />

80 g di mirtilli freschi<br />

farina per infarinare<br />

sale<br />

Preparazione<br />

Setacciate le due farine e il lievito e amalgamatevi miele, uovo, latte, 20 g di burro fuso e una<br />

presa di sale, quindi diluite lentamente con tanta acqua appena tiepida quanta ne occorre per<br />

ottenere una pastella della densità della besciamella. Private i mirtilli degli eventuali gambi, infarinateli<br />

e mescolateli alla pastella. Scaldate un po’ di burro in una padella antiaderente e<br />

friggetevi il composto a cucchiaiate facendolo dorare dai due lati. Servite le frittelle tal quali con<br />

la selvaggina arrosto, o irrorate con miele come dessert o spuntino.<br />

I Consigli<br />

Fate una prima approssimativa pulizia dei funghi appena colti e<br />

riponeteli in un cesto di vimini e non in un sacchetto di plastica<br />

che li surriscalda e impedisce alle loro spore di disperdersi nel terreno mentre li trasportate.<br />

Normalmente i funghi non si lavano. Raschiateli se occorre e asportate le eventuali parti<br />

guaste, spazzolateli con un pennello da cucina e ripassateli con una pezzuola umida,<br />

rinnovandola fino a quando non resterà pulita.<br />

Se la barba dei porcini e di altri boleti fosse spessa e verde (quindi troppo matura) tagliate<br />

via lo strato più esterno.<br />

Andar per Boschi<br />

I porcini e gli altri funghi, gastronomicamente<br />

parlando, sono soprattutto aroma<br />

poiché per oltre il 90% sono costituiti da<br />

acqua con un modesto contenuto nutritivo<br />

(22 calorie per 100 g, sali minerali e presenza<br />

di niacina e vitamina C). Il fungo è<br />

ricco di fibra e purine e va dosato perché in<br />

quantità eccessive, e soprattutto se non perfettamente<br />

sano o troppo maturo (cioè<br />

intriso di pioggia, infestato da larve e con<br />

barba molto spessa e verde), può essere<br />

indigesto e talvolta dannoso quanto un fungo tossico. I mirtilli contengono invece una discreta<br />

percentuale di vitamine C e A tanto che, seppure non del tutto meritata, hanno fama<br />

di potenziare la vista, probabilmente perché durante la seconda guerra mondiale i piloti<br />

della RAF ne consumavano in abbondanza. La castagna, ricchissima di amido e quindi di<br />

calorie (189 per 100 g quella fresca), è gustosa ma poco digeribile se non è masticata con<br />

cura. Va quindi sconsigliata nella prima infanzia e ai diabetici. Nel bosco si possono raccogliere<br />

anche le bacche di ginepro, scegliendo quelle mature che sono più scure, che aiutano<br />

la digestione sia aggiunte alle pietanze sia masticandone 4-5 dopo un pasto abbondante.<br />

E infine, le coccole mature di rosa canina (arancione e morbide) sono la base per<br />

una confettura che favorisce la peristalsi.<br />

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11


12<br />

HOOODDD <strong>54</strong><br />

NOME: BRASSICA OLERACEA FAMIGLIA: CRUCIFEREAE<br />

R ecita<br />

“Cavolo riscaldato,<br />

frate sfratato,<br />

e serva ritornata,<br />

non furono mai buoni”.<br />

così un vecchio proverbio, alludendo al fatto che il cavolo,<br />

una volta cucinato, va consumato caldo e mai riscaldato. Ma<br />

sono mille i riferimenti della tradizione a questo eccezionale alimento<br />

spesso bistrattato soprattutto a causa dell’odore che emana<br />

durante la cottura. Che dire poi della locuzione “ci sta come un cavolo<br />

a merenda”? Che va messa in riferimento alla sua digestione non<br />

velocissima, non indicata appunto per una merenda. È stato inoltre<br />

costante nei tempi il suo abbinamento ad una mensa frugale, da cui<br />

“non vale un cavolo”, mentre stiamo parlando di una miniera di principi medicamentosi.<br />

Presso i Greci invece, il cavolo si era acquistato la fama di antidoto contro le ubriacature. Ovvero,<br />

mangiando cavolo si poteva godere di abbondanti bevute di vino senza i ben noti effetti collaterali.<br />

Questo forse proprio in relazione ad un suo potere gastroprotettivo.<br />

I l<br />

Proprietà e azioni<br />

suo contenuto più caratteristico è lo zolfo (da cui il particolare odore), oltre a rilevanti<br />

quantità di azoto, grazie al quale questo vegetale è particolarmente indicato per chi ha<br />

abolito la carne dalla propria dieta. La sua mucillaggine è preziosa per l’intestino. Tutto<br />

questo, aggiunto al potassio e alle vitamine fra cui la biotina (anti capelli grigi),<br />

ne consigliano il suo uso quasi come un cosmetico.<br />

Poiché favorisce la produzione di emoglobina aiuta in caso di anemia e, alla<br />

luce di recenti studi, contrasta le traspirazioni sgradevoli all’olfatto (principio<br />

omeopatico, visto l’odore di questo vegetale: “similia similibus curentur”).<br />

F orse<br />

COL CAVOLO!<br />

DR. PAOLO TEDALDI<br />

In fitoterapia<br />

vi sembrerà pazzesco, ma il succo centrifugato del cavolo,<br />

usato per un’ulcera gastrica, potrebbe aiutarvi a farla sparire in due<br />

settimane (siate sicuri che funziona!).<br />

Private del costolone centrale e schiacciate con una bottiglia su un piano<br />

non assorbente (ad es. marmo), le foglie si usano anche come impacchi<br />

in diverse situazioni: ulcere varicose, piaghe, eczemi, foruncoli, ragadi<br />

al seno, crosta lattea e soprattutto per qualsiasi dolore reumatico.<br />

L’uso del cavolo crudo è indicato anche in caso di seborrea grassa.


P rovate<br />

In cosmesi<br />

a bere mezzo bicchiere di succo di foglie di cavolo centrifugate al giorno (possibilmente<br />

a digiuno), magari correggendo il sapore con l’aggiunta del succo di mela o di<br />

carota, e nell’arco di pochissimi giorni noterete un aspetto della pelle decisamente più<br />

sano, e un nuovo colorito del viso... con un effetto simile all’abbronzatura.<br />

In cucina DI STEFANO REINA<br />

L’ideale sarebbe consumarlo crudo, in succo o stufato, in quanto con la bollitura perde parte dei suoi<br />

principi; inoltre la sua essenza solforata è molto volatile (cioè evapora facilmente<br />

con il calore). Senza esagerare, il cavolo crudo è ottimo tagliato<br />

sottile, magari con l’aggiunta di qualche acciuga, olio e limone.<br />

Attenzione: Contrariamente a quanto si crede, il cavolo è indigesto<br />

quando è cotto nell’acqua. Mentre, una volta ottenuti con<br />

procedimenti naturali, i crauti sono digeribili e, grazie ai loro fermenti<br />

lattici, fanno bene all’intestino.<br />

Sformato di verze<br />

Ingredienti 400 g di cavolo verza<br />

300 g di Emmentaler<br />

50 g di burro<br />

200 cl di brodo<br />

2 uova sbattute<br />

un cucchiaio di aceto bianco<br />

pane tostato<br />

noce moscata, sale e pepe.<br />

Preparazione Lavate e tagliate finemente il<br />

cavolo, lessatelo in acqua e aceto, scolatelo.<br />

Disponete a strati in una pirofila il cavolo, il<br />

pane imburrato, l’Emmentaler e, per terminare,<br />

un secondo strato di pane con sopra del burro<br />

in fiocchi. Versate il brodo, le uova, sale e pepe,<br />

noce moscata e infornate per mezz’ora.<br />

Polenta con cavolo<br />

Preparate una polenta, tenendola un po' liquida.<br />

Sbollentate delle foglie di cavolo in<br />

acqua salata. In una pirofila (tipo quelle in<br />

pirex), con un po' d'olio sul fondo alternate<br />

strati di ca. 1,5 cm. di polenta a strati di foglie<br />

di cavolo cosparse con fiocchetti di burro,<br />

abbondante formaggio saporito grattugiato<br />

(ad es. pecorino, caciocavallo o provola) e<br />

salsiccia sbriciolata (o pancetta a dadini).<br />

Completate con un ultimo strato di polenta su<br />

cui cospargerete il formaggio grattugiato e<br />

fiocchetti di burro. Infornate a 200° C per ca.<br />

20-25 minuti (verificate la gratinatura).<br />

Cavolo al curry<br />

Ingredienti 800 g di cavolo verza<br />

100 g di uva passa<br />

70 g di yogurt<br />

20 g di burro<br />

menta in foglie<br />

mezzo limone spremuto<br />

un cucchiaino di cumino in polvere<br />

zafferano, sale e pepe.<br />

Preparazione Lavate e tagliate finemente il<br />

cavolo. Sciogliete il burro in padella,<br />

aggiungete il cavolo, l’uvetta, il cumino e cuocete<br />

per 15 minuti. Aggiungete lo yogurt, il<br />

succo di limone, pepe e menta e andate<br />

avanti a cuocere fino ad assorbimento del liquido.<br />

Alla fine unite lo zafferano.<br />

2 curiosità<br />

in cucina<br />

Per<br />

non<br />

rischiare<br />

che il<br />

cavolo<br />

diventi duro,<br />

prima di cuocerlo<br />

mettetelo<br />

nell’acqua bollente per un<br />

paio di minuti.<br />

Le foglie di cavolo sono ottime anche<br />

per lucidare oggetti di peltro.<br />

HOODD 5<strong>54</strong>44<br />

13


HOOOD <strong>54</strong> 14<br />

R UBRICA<br />

CHEF DEL TUO BENESSERE<br />

Il mondo del<br />

MANGIARE MEGLIO,<br />

VIVERE MEGLIO!<br />

La sana e corretta alimentazione è un<br />

aspetto fondamentale del nostro star<br />

bene perché trasversale a tantissimi<br />

aspetti della nostra vita: la salute, lo stato psicofisico,<br />

la serenità e - perché no - anche la<br />

felicità! La gola è un piacere e dovrebbe<br />

diventare anche salutare.<br />

La sana e corretta alimentazione è un ciclo<br />

nel quale ciascuna tappa è importantissima:<br />

l’acquisto dell’alimento, la sua conservazione,<br />

la sua preparazione e nuovamente<br />

la sua conservazione.<br />

Scegliere gli alimenti più genuini<br />

e saperli “sposare” nel modo<br />

giusto e nella giusta quantità è<br />

già un buon modo di prenderci<br />

cura di noi e dei nostri cari.<br />

Ma non è tutto!<br />

La migliore ricetta per il benessere,<br />

senza rinunciare al sapore<br />

e al gusto, comprende anche<br />

un metodo di cottura sano e<br />

Tutti aspiriamo a vivere meglio e desideriamo raggiungere<br />

un buon livello di benessere.<br />

Concreto e fisico, ma anche psicologico e<br />

emozionale.<br />

Il nostro benessere dipende dall’equilibrio di<br />

molti fattori: la nostra salute, la tranquillità del<br />

sonno, l’ambiente che ci circonda e soprattutto<br />

l’alimentazione!<br />

Mangiare meglio, infatti, è un fattore importante<br />

nella conquista del benessere e di una vita più sana.<br />

una conservazione ottimale degli alimenti.<br />

Gli “ingredienti” di questa ricetta sono:<br />

cucinare senza aggiunta di acqua<br />

cucinare senza grassi e oli aggiunti<br />

la conservazione ottimale degli alimenti<br />

Così, il nostro benessere si estende all’ambiente,<br />

alla salute, alla tranquillità e al piacere di<br />

assaporare ottimi e gustosi piatti<br />

che, soprattutto, “fanno bene”.<br />

Ma come è possibile ottenere<br />

tutte queste cose senza trascorrere<br />

ore sui libri di gastronomia o<br />

dietetica e senza possedere l’attrezzatura<br />

professionale dei ristoranti<br />

più rinomati?<br />

Lo scopriremo insieme nei prossimi<br />

numeri nei quali tratteremo<br />

più da vicino ciascuno dei punti<br />

che abbiamo anticipato.


Iniziamo ad analizzare la cottura senza aggiunta<br />

di acqua: studi scientifici mostrano che l’acqua<br />

nei processi di cottura dilava gli alimenti, fa<br />

disperdere le vitamine ed i sali minerali.<br />

La cottura senza aggiunta di acqua è delicata e<br />

le vitamine restano quasi completamente intatte,<br />

persino la delicatissima vitamina C si conserva<br />

meglio rispetto alla cottura tradizionale<br />

(78,5% rispetto al 46% di conservazione con la<br />

cottura in acqua).<br />

Ci siamo mai domandati perché per il caffè, il te e il brodo gettiamo i fondi e consumiamo il liquido?<br />

Perché allora con le verdure cotte in acqua normalmente facciamo il contrario? Come possiamo<br />

cucinare senz’acqua? Semplice. Esiste l’esclusivo Super Multisistema di cottura AMC (vedi box)<br />

che permette di cuocere senza aggiunta di acqua. Grazie alla circolazione chiusa, l’umidità dell’alimento<br />

sale, si raffredda sul coperchio, ricade sul fondo e viene nuovamente riscaldata. Questo permette<br />

di cuocere in modo delicato, sotto il punto di ebollizione e con basso consumo di energia,<br />

lasciando intatte le proprietà degli alimenti e il sapore dei cibi.<br />

Il risultato è una sana e gustosa alimentazione<br />

che permette di mangiare quello che più<br />

piace, senza dover rinunciare al gusto e con la<br />

garanzia che tutti gli alimenti manterranno<br />

intatte le loro proprietà nutritive, il loro aroma,<br />

il loro sapore naturale. Per questo potete permettervi<br />

di cucinare anche senza sale!<br />

Nel prossimo numero andremo a scoprire un<br />

altro “ingrediente” della ricetta del <strong>Benessere</strong><br />

secondo AMC: la cottura e l’arrostitura senza<br />

aggiunta di grassi e oli.<br />

<br />

AMC è un’azienda - nata in Svizzera<br />

nel 1963 - che da sempre si impegna a<br />

favore di una nuova cultura alimentare.<br />

Propone la sua filosofia del “Mangiare<br />

Meglio. Vivere Meglio” attraverso una rete<br />

capillare di Collaboratori che realizzano<br />

presentazioni direttamente nelle case dei<br />

Clienti che in questo modo possono sperimentare<br />

comodamente nella loro cucina la<br />

qualità e la facilità d’uso dei prodotti AMC.


16<br />

HOOODDD <strong>54</strong><br />

ORTO IN CITTÀ<br />

Le mani nella<br />

terra<br />

DI Roberta Ferraris<br />

LNon c’è soddisfazione più grande di vedere crescere<br />

qualcosa (un fiore, una verdura) che si è piantato. Anche<br />

se si vive in città. Su questa rubrica cercherò di condividere<br />

le mie esperienze di contadina in erba (nel senso che<br />

nel mio orto in passato sono cresciute più erbacce che verdure).<br />

Non serve avere ettari di campagna. Basta un giardino familiare, una terrazza in città e, se intrattenete<br />

buoni rapporti con i vostri coinquilini, anche un giardino condominiale. La stagione - si dirà - non<br />

è propizia alle attività agricole. A S. Martino (11 novembre) si chiude l’anno agrario. I contadini (quelli veri)<br />

tirano un sospiro e fanno bilanci. Aspettano la neve e dormono qualche ora in più. In città chi ha la fortuna<br />

di avere un giardino passa la domenica a raccogliere le foglie secche per poi buttarle in un sacco<br />

nero, magari nel bidone dell’indifferenziato.<br />

Ecco, se avete intenzione di allestire un piccolo orto familiare, non buttate quelle foglie. L’autunno è<br />

il momento giusto per programmare e preparare. Preparare la terra: se si dispone di un appezzamento,<br />

nelle giornate serene e quando la terra non è troppo bagnata o troppo secca, si comincia a<br />

dissodare. Lavoro faticosissimo: si usa la vanga oppure la zappa a tre denti, per terreni particolarmente<br />

pesanti. Bisogna rivoltare le zolle in modo che erba e radici vengano seppellite. La terra così rotta si imbeve<br />

più facilmente e in profondità di acqua durante le piogge autunnali e le nevicate.<br />

Se si vive in appartamento e non si ha che un terrazzo a disposizione, è ovvio che le nostre ambizioni<br />

agricole saranno ridimensionate, ma non del tutto frustrate. Bisogna innanzitutto procurarsi la terra che<br />

servirà a riempire cassoni e vasi. La terra in vendita a sacchi è in genere adatta a piante da fiore e gerani<br />

e non sempre funziona per gli ortaggi. Se si ha la possibilità, conviene procurarsi terra di campo, da arricchire<br />

con composta fatta in casa. Esistono in commercio compostatori, talvolta i comuni li forniscono gratuitamente.<br />

Sono ideali per riciclare i rifiuti organici domestici, avendo l’accortezza di alternare i rifiuti a erba sfalciata e<br />

foglie secche (quelle che non avete buttato nel cassonetto). Vanno bene anche ramaglie da potatura, o<br />

anche segatura, perché l’aria possa circolare (serve ossigeno per la decomposizione). Meglio rimescolare di<br />

frequente e ogni tanto aggiungere piccole quantità di cenere da legna per tenere sotto controllo l’acidità. Per<br />

avere un buon terriccio bisogna avere pazienza: minimo sei mesi. Sul balcone conviene fare il compost con<br />

i soli rifiuti vegetali, per evitare cattivi odori. Se avete un giardino, sistematelo sotto una latifoglia, per avere<br />

ombra d’estate (e tenere il compost al fresco) e sole d’inverno (per scaldarlo). Potete fare il compost anche<br />

senza compostatore, allestendo un cumulo in giardino, sempre sotto una pianta che perda le foglie. E rastrellare<br />

il giardino non vi sembrerà più una fatica senza senso.<br />

Roberta Ferraris si occupa di turismo sostenibile (a piedi, in bici) per<br />

vari editori. Ha pubblicato per Terre di Mezzo nel 2008 il suo primo libro<br />

di cucina, Una zucchina non fa primavera. Vive e lavora in una cascina<br />

in Alta Langa, dove sbagliando e riprovando, ogni tanto ottiene anche<br />

qualche bel risultato. Illustra i suoi testi con disegni ad acquerello, che<br />

mettono a dura prova la sua pazienza nelle lunghe serate in collina.<br />

www.disegnonaturalistico.it


L’ALIMENTAZIONE SANA . . . . . . E NON SOLO<br />

PICCOLE ICCOLE<br />

GIOIE IOIE<br />

’AUTUNNO UTUNNO<br />

D’A<br />

A CURA DI NOI DUE<br />

Riflettiamo con l’immagine di una stagione<br />

che a molti non piace: L’AUTUNNO.<br />

I prati ingialliscono, la notte diventa più lunga, la nebbia si insinua ovunque, il freddo è più pungente,<br />

tutto sembra morire. Ma ecco: il contadino semina il grano… lascia cadere i semi che, felici,<br />

passano l’inverno sotto la terra buia… Gli alberi spogli sembrano privi di vita, i rami scheletriti<br />

sembrano ormai alla fine: invece se li guardiamo, presentano dei rigonfiamenti che servono da<br />

culla pronta ad accogliere i germogli di primavera. L’autunno è una stagione che sembra festeggiare<br />

“una fine” mentre, al contrario, ripulisce ciò che poi è destinato a rigenerarsi, e cioé a ritornare<br />

a VIVERE. È questo periodo, ricco dei prodotti dell’estate, che da sempre ci invita a far scorte,<br />

conservare, essiccare… preparandoci così adeguatamente all’imminente inverno.<br />

Minestrone con il Pesto per 3 persone<br />

Ingredienti:<br />

& 100 g di patate & 100 g di piselli &100 g di zucca<br />

& 100 g di cavolo cappuccio & 100 g di fave & 50 g di carote<br />

& 50 g di cipolle & 100 g di zucchine & 100 g di fagiolini<br />

& 100 g di fagioli borlotti & 100 g di cannellini & 2 pomodori<br />

& 50 g di sedano & 3 g di prezzemolo & mezzo spicchio d’aglio<br />

& 1 dl olio extra vergine & pesto q.b. & parmigiano q.b.<br />

& 200 g di pasta & 3 litri d’acqua<br />

Preparazione<br />

Portate ad ebollizione l’acqua unendo tutta la verdura pulita e tagliata a pezzetti. Cuocete a fuoco<br />

TRATTORIA LATTERIA<br />

NOI DUE<br />

Viale Col di Lana, 1<br />

Tel. 02/58.10.15.93<br />

CUCINA VEGETARIANA<br />

NATURALE E BIOLOGICA<br />

Siamo aperti tutte le sere<br />

da Lunedì a Domenica<br />

e Sabato e Domenica anche a pranzo<br />

Non si servono alcolici<br />

molto alto per qualche minuto, poi abbassate la<br />

fiamma e lasciate cuocere tenendo la pentola<br />

coperta. Mescolate spesso il minestrone per evitare<br />

che la verdura si attacchi al fondo della pentola.<br />

A metà cottura aggiungete un bicchiere d’olio,<br />

il formaggio e il sale grosso.<br />

Con un cucchiaio schiacciate grossolanamente<br />

le patate e i fagioli per addensare gradatamente<br />

il minestrone. Quando le verdure saranno<br />

quasi sfaldate, aggiungete la pasta del formato<br />

che preferite e, a cottura ultimata, il pesto<br />

mescolando accuratamente.<br />

Un piatto così, seppur semplice, scalda il<br />

cuore. Quindi evviva l’AUTUNNO.<br />

HODD 5<strong>54</strong>44<br />

17


18<br />

Ogni<br />

scarpa ci<br />

parla di noi e<br />

del nostro modo di<br />

essere in “quel” momento.<br />

È il dito puntato sulla<br />

nostra femminilità, sulla<br />

nostra fantasia, malizia,<br />

voglia di potere e smania di<br />

seduzione, eccentricità. Dall’altro<br />

lato della medaglia, quello che portiamo<br />

ai piedi divide da sempre i<br />

poveri dai ricchi, e senza pietà e<br />

ipocrisie indica anche i momenti di<br />

maggior debolezza, insicurezza, tristezza.<br />

Scarpe e tacchi sono oggetto di<br />

passione e di feticismo. C’era una volta,<br />

nel lontano ‘700, un tipo di calzatura<br />

nota come Venez-y-voir, che giocando<br />

con le parole segnalava quel poco che<br />

restava del lato B da guardare: un misero,<br />

emozionante, erotico, prezioso tacchetto<br />

incastonato di pietre e diamanti.<br />

Oggi abbiamo accesso a ben altri<br />

sguardi, ma quel modo di dire si usa<br />

ancora per indicare tacchi sfacciati al<br />

punto da rappresentare uno<br />

spettacolo cui applaudire.Un<br />

esempio? Le scarpe di<br />

Christian Louboutin, con<br />

tacchi stratosferici e<br />

suola rossa. Non per<br />

niente il modello<br />

più famoso ha un<br />

nome che non<br />

lascia dubbi :<br />

“Seguimi”.<br />

Guarda<br />

come Dondoli<br />

A CURA DI MARINA ROBBIANI<br />

In punta di storia<br />

Non c’è anatema, divieto, scomunica,<br />

censura al mondo che possa fermare<br />

l’inarrestabile ascesa del tacco.<br />

Anzi, aggirare l’ostacolo alimenta<br />

la creatività. Lo sapevano bene<br />

le donne medievali, che<br />

imparano a nascondere<br />

trasgressivi strati di sughero<br />

sotto lunghi<br />

strascichi di stoffa. Tre secoli dopo, nella splendida cornice rinascimentale<br />

di Venezia, le scarpe si arrampicano verso il cielo affidandosi<br />

al sostegno di ridicoli trampoli. Le chiamano chopine,e con la<br />

scusa di proteggere dall’acqua alta raggiungono altezze da vertigine,<br />

obbligando dame e cortigiane a muoversi solo se sostenute<br />

da braccia poderose. Lo avranno fatto apposta? Sarà..., ma gli<br />

stessi uomini venderebbero l’anima per alzarsi di qualche centimetro.<br />

Primo fra tutti<br />

Luigi XIV, che per vincere<br />

il complesso del<br />

tappo, promulga l’uso<br />

di un grande rialzo<br />

rosso. Da questo<br />

momento l’obiettivo<br />

diventa un<br />

tacco utile<br />

anche per<br />

camminare.<br />

E dopo circa<br />

un secolo e<br />

svariati tentativi<br />

che lo<br />

vedono svettare dalla suola nelle posizioni più assurde, il tacco si<br />

stabilizza sul tallone. Da parte sua la suola, abbassandosi in punta,<br />

inizia ad assumere una sagoma “umana”. Con il secolo dei lumi e<br />

della malizia, altezze e forme mutano di continuo. Spunta a corte il<br />

tacco a rocchetto lanciato da Luigi XV (il famoso “tacco<br />

Luigi”), ma la moda femminile non guarda in faccia<br />

nessuno e mettendosi a ondeggiare sulle anche, lo<br />

vuole ogni volta più alto e sottile. Diventa così fragile<br />

che fare qualche passo di troppo significa solo una cosa:<br />

cadere! In alternativa, ecco le deliziose ciabattine bordate di pelliccia<br />

quando fa freddo, a cui si ispirano le più moderne pantofoline<br />

sexy con piumini e piume di struzzo colorate.


Il tacco si evolve<br />

Con la rivoluzione francese i tacchi perdono di appeal. Dopo un periodo di digiuno dove<br />

a farla da padrone sono le scarpe piatte alla Rousseau, i tacchi tornano alla ribalta per<br />

poco adattandosi ad una società in completa trasformazione. Passata poi l’ondata<br />

neoclassica tanto amata da Napoleone, con sandali e scarpine a piede nudo ingioiellato<br />

d’anelli e cavigliere, arriviamo alla seconda parte dell‘800. Qui, in<br />

pieno revival rococò, riecco di nuovo i tacchi a rocchetto. È adesso che<br />

escono dall’anonimato le prime Maison di calzature, come la parigina Pinet a cui<br />

spetta l’invenzione del cinturino “a T”, una chiusura elegante per ricamate<br />

scarpette da sera color pastello. È il periodo di grandi stilisti come André<br />

Perugia, che presto disegnerà modelli per un altro astro della moda: Poiret.<br />

Nel frattempo gli Stati Uniti, dove la passione per i tacchi si diffonde con la<br />

velocità dell’hamburger e del chewing-gum, hanno pensato di contendere il<br />

primato ai francesi mettendo in moto (a partire dal 1888) la prima fabbrica<br />

di tacchi in serie. Sempre americana l’idea di<br />

produrre il primo paio di scarpe in cui la destra si<br />

differenzia dalla sinistra. Prima con Coco Chanel<br />

e poi con Dior il mondo della moda si inchina ai<br />

nuovi bisogni della vita che cambia, le<br />

gonne si accorciano e attirano<br />

finalmente lo sguardo su gambe,<br />

caviglie e piedi, laddove calzature e tacchi donano quel “io so<br />

che”, di cui la donna non potrà più fare a meno.<br />

La gatta con gli stivali<br />

Ne è passato di tempo da quegli scomodi stivaletti vittoriani<br />

e Belle Epoque con file di bottoncini in<br />

madreperla e ganci e gancetti, intrighi di lacci e<br />

stringhe che, pur attizzando la pruderie<br />

maschile, occupavano un tempo infinito per<br />

essere allacciati… e slacciati... Eccitanti o<br />

laboriosi a seconda del punto di vista.<br />

Interessanti anche i materiali, che con<br />

sapienza mescolavano pelle, cuoio e lucida<br />

vernice, ghette di velluto, camoscio e tessuti<br />

tra i più disparati - cachemire, tweed, seta,<br />

satin ma anche stretch - a seconda dell’abito<br />

a cui intonarli. E in inverno bordi di<br />

pellicce, astrakan in primis. Da allora ne<br />

hanno fatta di strada questi stivaletti a chiusura forzata, ma il loro fascino... e mistero... resta. Non<br />

c’è stilista che non ne sia consapevole.<br />

Senza parlare che da sempre piedi e scarpe, rispettivamente simboli dell’organo sessuale<br />

maschile e femminile, sono oggetto di culto e di feticismo. In particolare, la scarpina<br />

gioiello con tacco alto fa sembrare i piedi più piccoli, una qualità da Cenerentola che<br />

attrae l’immaginario sexy-erotico-ossessivo del dominio. In poche parole, se una volta<br />

le scarpe avevano innanzitutto il compito di difendere da climi freddi e impossibili,<br />

da fango, pietre e insetti, oggi il loro protagonismo è entrato nel nostro imma-<br />

ginario con mille sfaccettature<br />

da far impallidire<br />

Madame Bovary.<br />

I disegni sono dello<br />

Studio Greco & Martino, Parabiago<br />

studio@grecomartino.it.<br />

HOD 5<strong>54</strong>4<br />

19


HOOOD <strong>54</strong> 20<br />

La scarpa è femmina<br />

•<br />

Quello che è certo, è che per farvi star bene<br />

(qualunque sia il grado di passione che nutriate<br />

per le calzature), le scarpe devono farvi sentire<br />

il piede perfettamente a suo agio. Eccovi dunque<br />

qualche dritta per non sbagliare.<br />

Consigli per l’acquisto<br />

•<br />

Cercate di comprare le scarpe a fine giornata,<br />

quando i piedi tendono a gonfiarsi. In questo modo<br />

non rischierete di pentirvi subito il giorno dopo, per<br />

avere acquistato quel mezzo numero in meno che, perfetto<br />

la mattina… dopo qualche ora non va più bene.<br />

• Provate sempre tutte e 2 le scarpe: non dimenticate<br />

mai che i piedi sono diversi uno dall’altro, e una sola<br />

scarpa non fa testo.<br />

• Senza farvi prendere dalla fretta, non limitatevi a<br />

guardarvi allo specchio, ma camminate un po’ per il<br />

negozio. Non confidate neppure nel vostro numero abituale<br />

di scarpe, provatele sempre!<br />

E per fare un buon uso del tacco:<br />

Non aspirate subito al tacco “12”, optate per un tacco “7”, che<br />

vi permetterà con più agio di prendere familiarità per poi, magari, passare<br />

al “10”.<br />

• Se volete evitare troppi sbandamenti, una soluzione può essere quella<br />

di tenere il tacco in posizione perfettamente verticale (d’altra parte si sa che camminare<br />

bene con i tacchi è un’arte…).<br />

• Quando usate il collant fate attenzione che non faccia scivolare troppo i piedi.<br />

E quando a farli scivolare in avanti sono i tacchi a spillo, provare a proteggere il piede mettendo<br />

in punta un po’ di cotone.<br />

Si ringrazia The little Pink Book Scarpe, Astæa Ed.<br />

Tacchi e scarpe da Museo<br />

“Io considero la mia scarpa una cosa ‘viva’,<br />

nel senso che, appena la indossi, balla con te”. (Armando Pollini)<br />

Quello di Vigevano è un museo da veri amatori di scarpe. Davanti a voi 11 sale magnificamente<br />

allestite con calzature di tutti i tempi che vi raccontano storia, stili, design, moda, arte.<br />

A una sezione permanente si affiancano (anzi ruotano) diverse mostre organizzate sotto la direzione<br />

artistica di Armando Pollini, storico designer di alcune delle nostre calzature più belle e innovative.<br />

Ci troviamo di fronte ad un patrimonio di 1.800 paia di scarpe. Tra le firme storiche a disposizione<br />

Ferragamo, Pucci, Gucci, Pollini, Andrea Pfister, André Perugia, Roger Vivier, Dior, Karl Lagerfeld,<br />

Charles Jourdan, Manolo Blahnik… Non perdetelo!<br />

Museo Internazionale della Calzatura Pietro Bertolini<br />

Castello della Città di Vigevano (PV)<br />

Aperto da martedì a domenica + festivi<br />

(lunedì chiuso)<br />

ore 10/19<br />

Tel. 0381.693952<br />

musei_civici@comune.vigevano.pv.it<br />

www.comune.vigevano.pv.it


I Piedi, questi sconosciuti<br />

Purtroppo la maggior parte di noi, a meno che non<br />

sorgano fastidi seri, bada poco alla salute delle sue<br />

estremità. Peccato, perché i piedi rappresentano letteralmente<br />

la base del nostro benessere. Dobbiamo a loro la<br />

possibilità di camminare, correre, ballare… di spostarci<br />

a nostro piacere nel mondo. Eppure,per una volta,possiamo<br />

dire che la moda ha riacceso i riflettori sul piede portando<br />

alla ribalta sandali (anche invernali), infradito e<br />

modelli di scarpe che esaltano il concetto di seduzione del<br />

piede, della sua estetica ma anche della sua cura. Ne<br />

2 link utili<br />

Museo<br />

Salvatore Ferragamo<br />

Una collezione di 10.000 scarpe<br />

dalla fine anni ‘20 al 1960.<br />

Palazzo Spini Feroni - p.za s.Trinità 5rosso, Firenze<br />

tel. 055 3360456 -www.salvatoreferragamo.it<br />

Bata Shoe Museum<br />

327 Bloor Street West - Toronto, ON, Canada<br />

www.batashoemuseum.ca<br />

abbiamo parlato con Eleonora Martinelli, estetista professionista che si interessa della cura dei piedi:<br />

Innanzitutto, che consigli ci dà per rilassare i piedi quando sono affaticati e stanchi?<br />

Fate pediluvi di una decina di minuti in acqua tiepida e sale da cucina iodato o bicarbonato,<br />

amido di riso, oli essenziali come ad es. alla menta che dà un'aggiunta di freschezza.<br />

Inoltre in farmacia o in erboristeria esistono preparati a base di erbe, come<br />

quelle alpine, perfette per il piede freddo che ha bisogno di riscaldarsi. Pediluvi con<br />

l'argilla sono antiedematosi e aiutano a sgonfiare. Attenzione invece all'acqua calda:<br />

non va bene per chi ha varici e soffre di problemi circolatori (fa male a vene e capillari)<br />

o ha gonfiori dovuti a ritenzione idrica. Al contrario, alternare acqua calda e<br />

fredda è un’ottima ginnastica dei capillari, ma adatta solo a chi sta bene.<br />

E la vecchia pietra pomice?<br />

È utile per eliminare piccoli inestetismi dal tallone e dalla pianta del piede. Bisogna Nel 1990 spetta a<br />

solo ricordarsi di usarla sempre umida.<br />

collezioni Super Elevated<br />

Dopo il pediluvio, consiglia di mettere delle creme?<br />

di Vivienne Westwood<br />

sorreggere “il passo vacil-<br />

Dipende dal tipo di piede. Se è normale, va bene una crema idratante, ma se è secco lante di ragazze alte e<br />

occorre una crema più grassa e nutriente, e se è tendenzialmente sudato preferite dei snelle inerpicate su<br />

talchi. Esistono anche dei gel, la cui peculiarità è quella di essere freschi e gradevoli scarpe a zatteroni e<br />

a livello circolatorio.<br />

incoronate da una<br />

Quando occorre un detergente particolare?<br />

massa di riccioli ribelli.”<br />

Quando si va in piscina o si hanno in previsione viaggi in hotel o ambienti poco<br />

conosciuti. In questi casi è meglio affidarsi a spray o detergenti antimicotici. Non si sa mai.<br />

Va inoltre ricordato che i piedi si devono sempre asciugare molto bene, soprattutto negli spazi interdigitali<br />

laddove la pelle, macerandosi più facilmente, è più ricettiva al sorgere delle micosi.<br />

Curare il piede vuol dire prevenire problematiche ad articolazioni e colonna vertebrale?<br />

Certo. E comunque, al di là dei tacchi troppo alti, fanno male anche scarpe troppo strette, corte o con una<br />

punta esagerata che imprigiona il piede. Ma quando proprio non si può fare a meno di indossarle,<br />

bisognerebbe avere l'accortezza, appena tolte, di mettere il piede in stato di comfort con un pediluvio, sdraiandosi<br />

con le gambe alzate su un cuscino per qualche minuto o, ancora meglio, con un massaggio (l’ideale!).<br />

Calli, duroni, occhi di pernice, verruche, quali sono i disturbi più fastidiosi?<br />

I calli, perché nello strato corneo si forma l'ispessimento tipico del callo dove talvolta si crea una “puntina”<br />

dura e acuminata che, con la pressione data dal peso del corpo e dalla deambulazione, può creare<br />

dolore perché sollecita le terminazioni nervose sottostanti. Occorre dunque intervenire subito per non<br />

peggiorare la situazione. Lo stesso dicasi per le verruche che si possono confondere con i calli, con la differenza<br />

che provocano un dolore vivo e, se lesionate, sanguinano e si propagano. Va inoltre tenuto conto<br />

che dal momento in cui insorge una problematica, ad es. un ispessimento a livello di strato corneo, si<br />

instaura una situazione alterata che va vista e trattata. Molto spesso le problematiche dei nostri piedi<br />

sono sottovalutate, mentre occorrerebbe intervenire subito.<br />

Eleonora Martinelli: estetista con qualifica ed abilitazione professionale conseguite presso il centro di formazione<br />

professionale Opera Armida Barelli, Rovereto, (TN) dove insegna “Tecniche e Processi Operativi estetici”. Ha partecipato<br />

a corsi di specializzazione e approfondimento, aggiornamenti, seminari e meeting.<br />

HOD 55<strong>54</strong>44<br />

21


HOOOD <strong>54</strong> 22<br />

Le donne preferiscono lo stiletto<br />

Ci hanno provato in molti a farli, ma quei tacchi a spillo all’inizio in legno,<br />

prima o poi (più prima) si spezzavano. Un giorno, attorno al 1953, prendono<br />

forza ed è boom. Il punto è che per dare solidità ad un tacco che si assottiglia<br />

fino a 8 millimetri ci vuole un’anima di metallo, e l’attaccatura<br />

in legno deve proseguire con l’alluminio. Lo sanno bene<br />

a Vigevano, la cui produzione ancora in gran parte artigianale<br />

tra il 1956 e il 1959 esporta in tutto il mondo rendendo<br />

alte e felici donne di diverse età e classi sociali.<br />

Negli stessi anni, dopo aver stregato il mondo di<br />

Hollywood, torna in Italia Salvatore Ferragamo.<br />

L’inventore dei sandali invisibili e delle zeppe di sughero,<br />

dei tacchi ortopedici, è forse uno dei più<br />

grandi e famosi. Anche lui scommette sul tacco<br />

a spillo e come sempre avrà ragione. Al punto<br />

che alludendo alla sottile lama di un pugnale, il nuovo “stiletto”<br />

interamente di metallo (rivestito di plastica o pelle) può raggiungere<br />

i 15 centimetri di altezza. Sebbene in principio sia vietato<br />

sugli aerei, negli hotel e negli edifici pubblici dove era<br />

accusato di rovinare il pavimento, la concorrenza è<br />

infinita. Basta un nome: Roger Vivier. È lui che firma<br />

il tacco a virgola, a piramide e a prisma, a puro<br />

spillo… tacchi che all’interno racchiudono<br />

petali di fiori: un’anticipazione per Christian<br />

Louboutin, che verso la fine del ‘900 oltre a<br />

fiori e foglie aggiunge perfino souvenir di viaggio!<br />

In realtà già negli anni ‘50 le americane poggiavano<br />

il tallone su tacchi a forma di<br />

architetture in cristallo e strass da<br />

fare invidia all’argenteo Chrysler,<br />

che gratta il cielo di New York dagli<br />

anni del più sfrenato déco. E anche se negli anni ‘60 e in gran<br />

parte dei ‘70 il tacco alto cade in disgrazia, lo stiletto risorge<br />

definitivamente alla fine del secondo millennio, quando sandali<br />

superdotati di tacchi e cinturini dorati diventano<br />

presto gioielli supersexy. Diciamolo. Occorre un<br />

gran senso dell’equilibrio per indossare i tacchi<br />

di Manolo Blahnik o di Jymmy Choo<br />

arrivati ad altezze e prezzi da<br />

capogiro. Ma le scarpe non<br />

sono forse il “risultato<br />

di una misteriosa<br />

alchimia di proporzioni”ed<br />

emozioni...<br />

spesso<br />

irrangiungibili”?


Fanno male i tacchi?<br />

Sì. Fanno male. Anche se spesso le donne non conoscono<br />

limiti alla passione, è inutile illudersi facendo finta che<br />

si cammina benissimo. Non parliamo dei tacchi più alti<br />

di 6 centimetri o di quelli a spillo, sotto accusa per<br />

eccellenza. Se tutto va bene si rischiano danni a pavimenti<br />

e tappeti. Se va male, obbligano la parte anteriore<br />

del piede (di quel piede considerato da<br />

Leonardo “il più grande congegno di ingegneria del<br />

mondo”) a sobbarcarsi circa il 10% del peso del<br />

corpo, dando origine a posture sbagliate e innaturali<br />

che col tempo danneggiano la colonna vertebrale,<br />

provocano fastidi alla pianta e alle dita,<br />

creano danni alle articolazioni delle ginocchia<br />

con conseguente pericolo di artrosi. E poi gonfiori,<br />

distorsioni, cadute, con l’atroce possibilità<br />

che arrivino anche problemi legati alla<br />

circolazione del sangue. Ma per l’umore…<br />

Per l’umore i tacchi sono fantastici.<br />

Basta indossarli e ci si sente meglio.<br />

Lassù, dall’alto del proprio cielo instabile<br />

si conduce il gioco. In quell’incedere<br />

d’anche si dominano<br />

situazioni e imbarazzi,<br />

si attirano su di sé<br />

sguardi e attenzioni,<br />

e nel<br />

vedersi dondolare<br />

senza<br />

perdere l’equilibrio<br />

ci si sente<br />

“grandi”. In poche parole, è<br />

fatta! Basta ricordarsi di indossarli giusto il tempo della<br />

seduzione, altrimenti sono dolori.<br />

5 consigli pratici per un buon uso del tacco:<br />

1) Cambiate l’altezza dei tacchi più volte durante il giorno; i<br />

piedi non dovrebbero mai adattarsi alla forma della scarpa, semmai<br />

deve accadere il contrario.<br />

2) Le scarpe sono un “accessorio emotivo”: fare male ai vostri<br />

piedi sarà come fare male alla vostra anima.<br />

3) Se infilando un paio di scarpe sentite<br />

che il vostro peso è concentrato tutto<br />

sulla parte anteriore non compratele,<br />

vi faranno malissimo.<br />

4) Il piede deve “accomodarsi”<br />

dentro una scarpa: se tra il<br />

tallone e la scarpa c’è uno<br />

spazio vuoto (anche minimo)<br />

lasciatela al negozio.<br />

5) Se per allungare le<br />

gambe non potete rinunciare<br />

a calzature con cinturino<br />

alla caviglia, fate almeno in<br />

modo che si leghi al di sopra<br />

del malleolo.<br />

Questi consigli vengono da<br />

Edmundo Castillo, designer<br />

di calzature.<br />

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23


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immergetele<br />

completamente in acqua,<br />

fiori compresi,<br />

con acqua fresca<br />

per farle reidratare<br />

e poi mettetele<br />

in un vaso insieme ad<br />

un pezzetto di aspirina.<br />

Tagliate di un centimetro<br />

il gambo e cambiate<br />

quotidianamente l’acqua.<br />

Se dopo qualche giorno<br />

le vostre rose si fossero<br />

nuovamente afflosciate,<br />

rimettetele a bagno per<br />

qualche ora e vedrete che<br />

si riprenderanno subito!!”<br />

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26<br />

HOOODDD <strong>54</strong><br />

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riccione<br />

Una vacanza relax<br />

piena di amore per se stessi,<br />

in un ambiente che ha fatto del benessere<br />

un piccolo tempio<br />

Riccione è famosa nel mondo. Vista dal mare si innalza con<br />

tono garbato lo skyline di una piccola capitale del turismo. Ci<br />

sono i grand hotel, gli alberghi, i bed and breakfast.<br />

Poi c’è il Belvedere Wellness Hotel: 45 camere, 5 junior<br />

suite, una piscina che è una laguna, una terrazza che è un<br />

solarium, un centro benessere unico per spazi e design.<br />

La sauna non è una normale sauna: è un ambiente raffinato,<br />

in legno profumato di fieno. La grotta del freddo gioca<br />

con l’antico frigidarium dei romani e lancia una sfida termica<br />

a ogni geografia del corpo umano. La doccia<br />

emozionale simula la “pioggia nel bosco”, con l’acqua che<br />

si trasforma in mille aghi gentili e profumati.<br />

Il percorso Kneipp sembra una scultura, il bagno turco fa anche la talassoterapia, la doccia è<br />

emozionale con la Maracuja. La vasca idro è in pietra naturale. La Grotta Blu con acqua salata<br />

del mar Morto è unica nel suo genere, la Sala relax dei Cinque sensi è un sogno per il<br />

corpo e per la mente.<br />

A tutto ciò si aggiungono l'affabilità del personale e l'ampia gamma dei trattamenti beauty e<br />

massaggi offerti. Che sia per un intenso week end o per un lungo soggiorno, la nostra sfida è<br />

una sola: chi viene qui ha raggiunto nella vita una soglia importante, quella della qualità.<br />

BELVEDERE WELLNESS HOTEL 6666 Viale Gramsci, 95 - 47838 Riccione • Tel. 0<strong>54</strong>1/601506<br />

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Energia ed Equilibrio<br />

Corpo e mente.<br />

Lo stress li divide, l’Ayurveda li unisce.<br />

Sotto le mani sapienti che esercitano questa arte antichissima,<br />

scorre la ricerca di equilibrio e armonia dell’energia: con se<br />

stessi, con la natura e il cosmo.<br />

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• Libero ingresso al nostro centro benessere (450 mq)<br />

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ciabattine in omaggio<br />

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• 1 MASSAGGIO PINDA-SWEDA Durata: 50 min.<br />

• 1 TRATTAMENTO ABHYANGA Durata: 50 min.<br />

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Armonia e Vitalità<br />

Ideale per chi desidera ritrovare l’equilibrio,<br />

il sorriso interiore e nuovi amici.<br />

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Ed inoltre compreso nel prezzo, per persona:<br />

• 3 Lezioni mattutine di yoga sulla spiaggia e tecniche di rilassamento<br />

• 1 colloquio con la nostra terapista ayurvedica<br />

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HOD 55<strong>54</strong>4<br />

27


ené:<br />

un benessere tutto al naturale<br />

In Fiera a Vicenza,<br />

dal 12 al 15 novembre <strong>2009</strong>


Complementari a questa sezione, sono<br />

Wellness Tourism, che presenta le destinazioni<br />

per una vacanza all’insegna del relax e della<br />

cura del corpo, con i wellness hotel, gli alberghi<br />

termali e le destination spa, e SPA Design &<br />

Contract, dedicato all’universo SPA, e alla definizione<br />

degli spazi pensati per il benessere, con<br />

una panoramica sulla progettazione, la realizzazione<br />

e l’arredo di un wellness hotel, di una<br />

spa, o un centro benessere.<br />

Novità assoluta è il Convivium del Massaggio,<br />

che si annuncia come una ricca kermesse di<br />

operatori delle discipline a mediazione corporea.<br />

Come dice il titolo, sarà un invito all’incontro<br />

con gli operatori più qualificati, e con i maestri<br />

delle diverse scuole specializzate nei trattamenti.<br />

Questi saranno a disposizione dei visitatori<br />

della fiera in 25 “isole del massaggio”, per<br />

far loro provare di persona i benefici dei trattamenti<br />

proposti.<br />

«Sperimentare è importante per conoscere -<br />

sottolinea Tiziano Marchetto, ideatore e organizzatore<br />

di BENé - in particolare quando si<br />

tratta di soluzioni per il benessere personale.<br />

La fiera nasce e si conferma come momento di<br />

incontro diretto con il variegato mondo del<br />

benessere, e come occasione di approfondimento<br />

per tutti quanti abbiano desiderio di<br />

avvicinare questo universo, entrando in contatto<br />

con i professionisti più qualificati.<br />

Questo è l’intento da cui nasce il Convivium:<br />

un invito per il grande pubblico e un importante<br />

appuntamento di formazione per gli<br />

addetti ai lavori».<br />

Tra le isole del massaggio spicca una pedana<br />

centrale, dove si esibiranno 10 maestri di discipline<br />

e trattamenti naturali, contendendosi il<br />

premio del primo BENé Massage Award.<br />

L’appuntamento è dunque in autunno, con<br />

BENé, per un grande incontro con il benessere.<br />

Convivium<br />

del Massaggio<br />

Info:<br />

segreteria organizzativa BENé<br />

tel. 0444.230119<br />

fax 0444.<strong>54</strong>4850<br />

info@benewellnessexpo.it<br />

www.benewellnessexpo.it


UN LIBRO PER CAPIRE<br />

30 Nutraceutica<br />

e<br />

Nutrigenomica<br />

HOOODDD <strong>54</strong><br />

A CURA DI EURODREAM<br />

Chiaro, esaustivo nella trattazione dei vari argomenti, completo<br />

di una ricca bibliografia, il libro Nutraceutica e<br />

Nutrigenomica porta il lettore per mano all’interno di un<br />

percorso “scientificamente utile” che, in modo del tutto<br />

comprensibile, ci fa capire come sia fondamentale la prevenzione,<br />

la cura di noi stessi (e degli altri), l’attenzione<br />

all’ambiente e a tutto quello che mangiamo, l’importanza di<br />

una scelta calibrata di integratori alimentari.<br />

Scritto dal dr. Giuseppe Di Fede, direttore dell’Istituto di<br />

Medicina Biologica, e dal fondatore di Eurodream Giorgio<br />

Terziani, Nutraceutica e Nutrigenomica risulta un testo<br />

molto pratico oltre che scientifico. Leggendolo, si ha infatti<br />

la sensazione che possa aiutare le persone a capire la<br />

necessità di seguire diete e stili di vita equilibrati, incentrati<br />

sulla ricerca del vero benessere.<br />

Eccovi allora come assaggio, il primo capitolo. Buona lettura!<br />

Definizioni di<br />

nutraceutica e nutrigenomica<br />

L<br />

’invecchiamento è un fenomeno complesso, nel quale fattori genetici interagiscono con fattori<br />

ambientali per provocare un processo degenerativo caratterizzato da modificazioni biologiche che<br />

intervengono a livello molecolare, cellulare e sistemico. Il termine “complesso” indica la presenza<br />

di una sicura componente genetica che, pur essendo necessaria, non è tuttavia sufficiente per iniziare<br />

il processo di invecchiamento. Solo la presenza di una componente ambientale accanto a quella genetica<br />

rende l’invecchiamento un fenomeno chiaramente manifesto. È certo che la sola componente ambientale<br />

non è sufficiente per iniziare il processo di invecchiamento.<br />

Negli ultimi anni abbiamo osservato un allungamento significativo<br />

dell’aspettativa di vita, senza che siano intervenute modifiche rilevanti<br />

nei fattori genetici, ma fondamentalmente influenzando l’ambiente<br />

in cui si sviluppa e cresce l’essere umano.<br />

Ma ciò non toglie comunque che la componente genetica possa avere<br />

un ruolo significativo, anche se solo in parte conosciuto, per interpretare<br />

alcuni degli aspetti dell’invecchiamento come fenomeno biologico.<br />

Da diversi anni mi occupo di medicina biologica e preventiva, e mai<br />

come in questo periodo ho assistito a un’attenzione tanto particolare<br />

per quanto riguarda la medicina preventiva da parte delle per-<br />

sone che si vogliono mantenere in buona salute e vogliono sentirsi<br />

al massimo delle proprie capacità.<br />

Immagini di queste pagine da New Age Textures<br />

published da Vincenzo Sguerra © 2006


La possibilità di mettere in atto nuovi presidi di<br />

intervento di medicina preventiva significa non<br />

solo individuare il percorso diagnostico appropriato<br />

e magari anche la terapia più idonea per il nostro<br />

paziente, ma anche cercare di individuare i<br />

fattori di rischio per la salute, in modo che agendo<br />

su di essi si possa ridurre l’incidenza e/o i danni<br />

alla salute che tale rischio comporta.<br />

Una strada possibile da perseguire in questo<br />

Informazione vuol dire prevenzione.<br />

M olti<br />

aspetti metabolici cellulari responsabili dell’invecchiamento<br />

sono ancora da definire, ma è<br />

opinione comune che probabilmente il processo<br />

coinvolga una serie di fattori multipli come:<br />

3<br />

3<br />

senso è rappresentata dalla prevenzione attiva,<br />

favorendo, stimolando e motivando con una maggiore<br />

consapevolezza tutti noi, tramite interventi e<br />

programmi di prevenzione su larga scala.<br />

Alcune patologie croniche e degenerative possono<br />

essere diagnosticate molti anni prima della loro manifestazione<br />

clinica. Il ruolo della medicina preventiva è<br />

proprio quello di permettere di aggiungere anni alla<br />

vita e permettere una migliore qualità della vita stessa.<br />

stress ossidativo con conseguente danno delle proteine e del DNA;<br />

infiammazione cronica, silente (silent inflammation) causata da un’aumentata produzione di citochine<br />

pro-infiammatorie;<br />

3 aumento plasmatici degli acidi grassi liberi con conseguente condizione di resistenza dei tessuti come<br />

il muscolo e il grasso all’insulina;<br />

3 accumulo di prodotti di scarto cellulare (tossine del metabolismo) come ad esempio l’amiloide (che<br />

si forma nel cervello delle persone affette dalla malattia di Alzheimer):<br />

3 attivazione del sistema dell’angiotensina e/o alterazioni del sistema neuroendocrino (ad esempio i<br />

controlli che regolano la pressione);<br />

3 perdita di cellule post-mitotiche (divisioni delle cellule) con conseguente riduzione del numero dei<br />

neuroni e/o cellule muscolari.<br />

Molto spesso si sente pronunciare il termine “nutrigenetica” o “nutraceutica”,<br />

ma pochi in realtà sanno a che cosa ci si riferisce.<br />

L<br />

a nutraceutica è la scienza che studia la<br />

composizione degli alimenti e le funzioni<br />

che potenzialmente influenzano i processi<br />

cellulari e quindi metabolici.<br />

La nutrigenetica è la scienza che studia l’influenza<br />

dei componenti alimentari sulla produzione di<br />

proteine da parte del DNA.<br />

Apparentemente sembrano avere la stessa funzione,<br />

ma in realtà sono molto diverse.<br />

La nutraceutica valuta la capacità, ad esempio, di<br />

una vitamina o di alcuni minerali di influenzare in<br />

qualche modo un’attività cellulare intervenendo in<br />

maniera decisa e determinante nelle reazioni<br />

biochimiche (coenzimi).<br />

Cerchiamo di capire meglio.<br />

La restrizione calorica rimane una delle modificazioni<br />

più potenti del processo di invecchiamento,<br />

con forti benefici per la salute, e di molte alterazioni<br />

degenerative associate all’età. Un beneficio<br />

evidente sembra avere il sistema nervoso centrale,<br />

dove il livello di infiammazione si abbassa<br />

controllando il regime alimentare.<br />

É ormai nota la stretta correlazione tra stato infiammatorio<br />

dell’anziano e malattie degenerative<br />

come l’Alzheimer, il cancro, il diabete e le malattie<br />

cardiovascolari.<br />

Un beneficio ulteriore, derivante dalla restrizione<br />

calorica, suscitano gli antiossidanti, gli integratori<br />

nutrizionali e minerali, con potenzialità terapeu-<br />

HOD 55<strong>54</strong>44<br />

31


32<br />

HOOODD <strong>54</strong><br />

tiche preventive, riducendo il livello dell’infiammazione<br />

silente, soprattutto negli anziani.<br />

Molti studi indicano che alcune sostanze di origine<br />

naturale svolgono azione antinfiammatoria nei<br />

confronti delle neurotossine, particolarmente dannose<br />

a causa di malattie degenerative a carico del<br />

sistema nervoso centrale.<br />

La ricerca post-genomica ha rilevato che l’intervento<br />

nutrizionale incide fortemente sull’espressione<br />

di proteine prodotte dai geni, importanti per<br />

diverse funzioni biologiche.<br />

Il nutriente non è solo cibo, ma il primo attore<br />

nella prevenzione delle malattie, divenendo<br />

esso stesso farmaco, o nutraceutico.<br />

Il metabolismo umano è dinamico e tende a variare<br />

in funzione delle modificazioni ambientali; la<br />

memoria metabolica che ne deriva è quindi una<br />

memoria dinamica, che tende ad adattarsi ai fattori<br />

ambientali.<br />

Le variazioni individuali derivano dalla relazione<br />

del genotipo con l’ambiente e dalla memoria<br />

metabolica. Questo tipo di adattamento si può<br />

Bologna, Sabato 12 Settembre <strong>2009</strong> ore 9.00<br />

SANA - 21° Salone Internazionale del Naturale<br />

Sala Italia<br />

XIV° Convegno medico-scientifico<br />

Nutrizione e metabolismo<br />

“Lo stress ossidativo:<br />

cause, effetti, diagnosi e terapie”<br />

Nutraceutica e nutrigenomica<br />

Inquinamento e danno da stress ossidativo,<br />

dalla sofferenza cellulare all’ipossia<br />

Con il Patrocinio di<br />

Ordine dei Medici-Chirurghi e degli Odontoiatri della Provincia di Bologna<br />

Associazione per la Medicina Centrata sulla Persona<br />

Comitato Permanente di Consenso e Coordinamento<br />

per le Medicine Non Convenzionali in Italia<br />

Società Italiana Alimentazione e Sport<br />

Iscrizioni: partecipazione gratuita,<br />

iscrizione e prenotazione obbligatoria.<br />

Segreteria organizzativa: WINDSORCOMMUNICATION<br />

Via Cesare Battisti, 4 - 20057 Milano<br />

Tel. 039 2494036 • Fax 039 9684000<br />

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notare nelle tribù di indiani sudamericani nei quali,<br />

modificando enormemente lo stile di vita alimentare,<br />

si è osservata una prevalenza di malattie<br />

metaboliche come il diabete tipo II (glicemia che<br />

tende ad aumentare dopo un pasto in maniera<br />

eccessiva), malattie cardiovascolari e ictus, decisamente<br />

più elevate rispetto a prima dell’integrazione.<br />

Riassumendo, possiamo sintetizzare i concetti<br />

esposti connotando in maniera più tecnica le<br />

definizioni di nutrigenetica e nutrigenomica. La<br />

nutrigenetica può essere definita come la parte<br />

della genomica nutrizionale che studia le varianti<br />

genetiche, in particolare riguardo alla risposta clinica<br />

a specifici nutrienti.<br />

La nutrigenomica studia le differenze tra i nutrienti<br />

capaci di influenzare l’espressione genetica.<br />

Queste branche della nutrizione umana hanno<br />

potuto creare dei programmi personalizzati sulla<br />

costituzione genetica dell’individuo, predicendo i<br />

fabbisogni nutrizionali e gli eventuali rischi correlati<br />

alle patologie nutrizionali.<br />

Relatori e Moderatori<br />

• Prof. Francesco Martani, medico chirurgo, specialista in<br />

stomatologia e anestesia.<br />

• Dott. Paolo Roberti di Sarsina, Esperto per le Medicine Non<br />

Convenzionali del Consiglio Superiore di Sanità; condirettore del<br />

Corso di Alta Formazione in “Sociologia della Salute e Medicine<br />

Non Convenzionali” dell’Università di Bologna.<br />

• Dott. Stefano Sari, sociologo, giornalista di “Libero”.<br />

• Dott. Fabrizio Angelini, medico chirurgo specialista in<br />

Endocrinologia; professore a.c. di Psiconeuroendocrinologia,<br />

Università di Parma; consulente Juventus F.C.<br />

• Dott. Ivo Bianchi, medico chirurgo, specialista in medicina<br />

interna; esperto OMS di medicina tradizionale dell’Università di<br />

Milano.<br />

• Prof. Franco Dellaglio, professore ordinario di Microbiologia,<br />

corso di laurea di Biotecnologie Agro-industriali della Facoltà di<br />

Scienze dell'Università degli Studi di Verona.<br />

• Dott. Mauro Mario Mariani, medico chirurgo, specialista in<br />

Angiologia.<br />

• Dott. Attilio Speciani, medico chirurgo, specialista in<br />

allergologia e immunologia clinica, Milano.<br />

• Dott. Francesco Borghini, medico chirurgo, docente in psicoterapia<br />

psicosomatica.<br />

• Dott. Giovanni Borghini, biologo nutrizionista.<br />

• Dott. Lorenzo Bettoni, medico chirurgo, immunologo, reumatologo,<br />

allergologo; responsabile medico ANFISC.<br />

• Dott. Giuseppe Di Fede, medico chirurgo, specializzato in<br />

nutrizione, dietetica clinica e medicina preventiva.<br />

• Dott. Kevin Negrete, Presidente Nu Science Corporation (USA).<br />

• Dott. Giancarlo Pizza, medico-chirurgo, immuno-oncologo,<br />

Presidente dell’Ordine dei Medici. Chirurghi e degli Odontoiatri<br />

della Provincia di Bologna.<br />

• Dott. Luca Speciani, dottore in scienze agrarie e consulente<br />

della nutrizione.<br />

• Prof. Samir G. Sukkar, direttore unità operativa dietetica e<br />

nutrizione clinica ospedale S. Martino; presidente ADI Liguria.


Milano<br />

Presso il Centro<br />

Le Radici del Cielo<br />

Via Pecchio, 18<br />

Tel. 333 8291110<br />

Cantù (Co)<br />

Via Ariberto, 17<br />

Tel. 031 709409<br />

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In Svizzera<br />

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Per ulteriori informazioni:


Science of Spirituality<br />

“Scienza della Spiritualità” è un’Organizzazione<br />

Spirituale Globale, no profit, sotto la guida di Sant<br />

Rajinder Singh Ji Maharaj, e conta centinaia di<br />

migliaia di persone di tutte le nazionalità, razze e fedi,<br />

impegnate profondamente a una vita di stampo spirituale<br />

basata sulla meditazione, sul servizio al prossimo<br />

e sulla trasformazione personale. La sede internazionale<br />

principale si trova a Delhi, India, e la sede<br />

principale Occidentale è a Naperville, (Illinois) U.S.A.<br />

Volendo riassumere in poche parole la missione e gli<br />

obiettivi della Scienza Della Spiritualità; queste parole<br />

sarebbero “Spiritualità, “Pace” e “Servizio”.<br />

Con Spiritualità si intende la grande ricerca spirituale<br />

nella vita, la riscoperta della nostra innata<br />

Divinità come anime, come esseri consapevoli creati<br />

a immagine e somiglianza di Dio. Non si tratta di una<br />

consapevolezza intellettuale o emozionale bensì di<br />

una realizzazione pratica che avviene quando noi<br />

invertiamo le correnti della nostra attenzione riportandole<br />

all’interno: questo si ottiene tramite la<br />

Meditazione, ed è anche ciò che tutte le scritture<br />

indicano come lo scopo supremo dell’esistenza.<br />

L’autentica e durevole felicità, che è l’aspirazione<br />

dell’essere umano, si troverà solo quando riconquisteremo<br />

la nostra eredità: la natura di esseri spirituali.<br />

Con Pace si intende la profonda pace interiore e la<br />

calma totale che derivano da un collegamento consapevole<br />

con la Divinità: pace, inoltre, è lo<br />

scopo dell’impegno della missione, per la<br />

pace esteriore, l’armonia sociale tra le genti,<br />

di cui il mondo oggi ha urgente bisogno. La<br />

vera pace, oltre a rispettare la diversità individuale<br />

esteriore, ci convoglia verso una più<br />

profonda visione di unità, che si basa sulla<br />

percezione spirituale della nostra comune<br />

unità al livello dell’anima.<br />

Con Servizio intendiamo innanzi tutto il<br />

servizio che rendiamo a noi stessi quando<br />

lavoriamo per il nostro risveglio interiore. Più<br />

si approfondisce il nostro collegamento con<br />

la Divinità, più la fragranza, che scaturisce<br />

dallo sbocciare di quel<br />

sacro rapporto, fluirà<br />

all’esterno sotto forma di<br />

azioni di amore e di compassione<br />

per gli altri. Il sentiero<br />

spirituale dovrebbe<br />

essere dinamico e totalmente<br />

positivo nei confronti<br />

della vita, per questo<br />

è definito Misticismo<br />

Positivo. Le nostre vite non<br />

sono separate da quelle<br />

Sant Rajinder<br />

Singh Ji Maharaj<br />

degli altri: man mano che noi avanziamo nell’esperienza<br />

della meditazione e diventiamo costanti testimoni<br />

della Luce di Dio dentro noi stessi, potremo<br />

vedere quella stessa Luce risplendere negli altri, ed è<br />

questa realizzazione che ci aprirà le porte del cuore<br />

e farà nascere in noi la spinta irresistibile ad operare<br />

per il bene altrui. La Scienza della Spiritualità<br />

persegue questi obiettivi sotto la guida di Sant<br />

Rajinder Singh Ji Maharaj, che è un conosciuto e<br />

rispettato leader interreligioso, e un riverito<br />

Maestro spirituale: egli viaggia per tutto il mondo<br />

insegnando gratuitamente la Meditazione “Shabd”,<br />

una tecnica insegnata da molti secoli dai Maestri<br />

spirituali della tradizione della Sant Mat.<br />

Continuando il lavoro dei tre grandi Maestri della<br />

Sant Mat del secolo scorso, cioè Hazur Baba Sawan<br />

Singh Ji Maharaj, Sant Kirpal Singh Ji Maharaj, e<br />

Sant Darshan Singh Ji Maharaj. Sant Rajinder Singh<br />

può ricollegare le anime individuali alla Luce e al<br />

Suono Divini interiori: attraverso le mistiche correnti<br />

di Luce e Suono l’anima può trascendere la consapevolezza<br />

del piano fisico e di quello mentale,<br />

fino a realizzare la propria innata Divinità.<br />

Science of Spirituality<br />

presenta una conferenza dal tema:<br />

“La conoscenza di se stessi e la felicità<br />

attraverso la meditazione<br />

sulla Luce e sul Suono interiori.<br />

L’esperienza mistica nelle varie<br />

tradizioni religiose.”<br />

Sabato 19 Settembre<br />

Auditorium San Carlo<br />

h. 17,00<br />

C.so Matteotti, 14<br />

Milano (MM 1 San Babila)<br />

In apertura, poesie mistiche live,<br />

e musica etnica Spirituale,<br />

interpretate dall’attore:<br />

Sileno Baldassari.<br />

Per informazioni, Science of Spirituality<br />

E-mail: lisa.lucio@tiscali.it


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- diarrea - intolleranze alimentari<br />

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D3: è indispensabile per<br />

l’assorbimento del calcio nell’intestino. Questo<br />

minerale è fondamentale per lo sviluppo scheletrico<br />

durante l’infanzia e per il mantenimento<br />

di ossa sane e forti in età adulta, soprattutto<br />

in allattamento e menopausa.<br />

• VIT VITAMINA<br />

AMINA C: è attiva nella produzione<br />

degli anticorpi e rafforza la funzione immunitaria,<br />

aumentando la resistenza dell’organismo<br />

alle malattie infettive; inoltre rafforza i<br />

capillari, migliorando la microcircolazione.<br />

• VIT VITAMINA<br />

AMINA E: è fondamentale nella<br />

lotta ai radicali liberi, il cui eccesso è responsabile<br />

dell’invecchiamento cellulare, salvaguardando<br />

l’integrità di pelle e mucose.<br />

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La linea Complex è una linea di integratori alimentari, formulata<br />

con principi nutritivi di estrazione naturale e mirata al<br />

benessere psicofisico della persona.<br />

Il fabbisogno dei principi nutritivi varia individualmente in maniera<br />

commisurata all’età, sesso, statura, massa muscolare, genetica ed<br />

attività fisica. Ogni giorno con gli alimenti introduciamo nel nostro<br />

organismo le calorie ed i principi nutritivi necessari per il buon mantenimento<br />

delle funzioni vitali (termoregolazione, digestione, respirazione,<br />

attività cerebrale ecc.) e per lo svolgimento di varie attività<br />

fisiche. La razione complessiva di alimenti che viene consumata quotidianamente<br />

viene chiamata Dieta. Le Kcal sono l’unità di misura<br />

attraverso la quale calcoliamo l’energia prodotta dagli alimenti.<br />

Un’alimentazione equilibrata è importante nello sport come nel mantenimento dello stato<br />

di salute dell’individuo nella sua globalità. Spesso i consigli alimentari si basano più sui<br />

cibi da evitare che non su quelli da privilegiare, mentre un regime alimentare corretto<br />

prevede cibi vari e di elevata qualità. La varietà è determinata dalla scelta di diversi alimenti per<br />

ogni pasto e dalla rotazione settimanale di almeno 25-30 cibi diversi. La qualità è determinata<br />

dal consumo di alimenti con elevati valori nutrizionali e salutistici che devono essere assunti allo<br />

stato più naturale possibile, o che abbiano subito processi di trasformazione, di preparazione o<br />

di cottura in grado di preservarne le proprietà. Questo elemento risulta fondamentale per trarre<br />

il massimo dei benefici dall’alimentazione e per sostenere le performances psico-fisiche. Se si<br />

vuole garantire una prestazione psico-fisica ottimale è necessario seguire un regime alimentare<br />

che consenta di assumere:<br />

< Le calorie necessarie per le varie attività quotidiane<br />

< I tre macronutrienti (carboidrati, proteine, grassi) in proporzione corretta<br />

in base alle diverse esigenze funzionali<br />

< I micronutrienti (vitamine e minerali) al fine di evitare situazioni carenziali<br />

< Liquidi ed elettroliti indispensabili per il mantenimento del bilancio idro-salino.<br />

In natura non esiste un alimento che da solo soddisfi tutte le necessità nutrizionali dell’organismo<br />

umano, ad eccezione del latte nei primi mesi di vita. La malnutrizione è una condizione<br />

morbosa , evidente od occulta, determinata da un rapporto squilibrato insufficiente o eccessivo<br />

di alimenti, che può essere classificata attraverso vari parametri:<br />

➣ Malnutrizione per eccesso ➣ Malnutrizione per difetto.<br />

In funzione dei nutrienti:<br />

➣ Malnutrizione energetica ➣ Malnutrizione lipidica<br />

➣ Malnutrizione vitaminica ➣ Malnutrizione idrominerale.<br />

Disegno di Costanza Genova


¤<br />

Ifattori che determinano la malnutrizione sono: ➣ Socioeconomici<br />

(livelli di reddito, scolarità, professione) ➣<br />

Socio-demografici (area geografica, zona suburbana,<br />

origine etnica) ➣ Biologici (stato fisiologico, condizione di<br />

salute, età e sesso). A questi fattori si aggiungono i ritmi<br />

frenetici dei tempi moderni, che ci costringono a consumare<br />

in fretta pasti frugali, precotti e prodotti industriali<br />

la cui preparazione elaborata li impoverisce dei principi<br />

nutritivi. L’integrazione alimentare nasce proprio dall’esigenza<br />

di coprire il fabbisogno di principi nutritivi nel caso in<br />

cui l’alimentazione giornaliera non sia sufficientemente<br />

equilibrata. L’assunzione di integratori alimentari può quindi<br />

essere un valido aiuto nel mantenimento dello stato di salute integrando sia stati carenziali<br />

(carenza nella dieta di alcuni alimenti) sia casi di aumentato fabbisogno (stress psicofisico, stile<br />

di vita modificato, convalescenza, immobilità dovuta ad eventi traumatici, patologie ereditarie).<br />

OMEGA 1000 COMPLEX CPS integratore alimentare<br />

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^ OMEGA 1000 COMPLEX è un integratore alimentare a base di OMEGA 3 EPA (acido<br />

eicosapentaenoico) e DHA (acido docosaesaenoico) acidi grassi polinsaturi ad estrazione naturale<br />

e vitamina E. Gli OMEGA 3 sono acidi grassi a catena lunga altamente polinsaturi<br />

(PUFA). Sono definiti essenziali in quanto non possono essere sintetizzati dai mammiferi e<br />

pertanto devono necessariamente essere assunti con la dieta in quantità commisurata al fabbisogno<br />

individuale, che varia in base ad età, sesso e livello di attività fisica.<br />

^ Il fabbisogno quotidiano di Omega 3, secondo la Società Italiana di Nutrizione Umana<br />

è compreso tra 800-1500 mg. Di fondamentale importanza ai fini del mantenimento del<br />

benessere psicofisico è il rapporto che si crea tra l’assunzione degli OMEGA 3 e gli OMEGA 6<br />

(che sono i PUFA, di cui sono più ricchi gli alimenti di uso comune). Nella dieta occidentale<br />

(ricca di grassi saturi) il consumo dei lipidi è notevolmente sbilanciato in favore della serie<br />

OMEGA 6; da un ideale rapporto 4:1 si arriva ad un consumo di OMEGA 6 fino a 10, 20 volte<br />

superiore a quello di OMEGA 3.<br />

^ EPA (acido eicosapentaenoico) e DHA (acido docosasaenoico) sono i PUFA della serie<br />

OMEGA 3 di origine marina. Essi vengono incorporati nei fosfolipidi delle membrane cellulari di<br />

tutto il corpo, incluso il sistema nervoso centrale e periferico. EPA e DHA, in aggiunta al loro<br />

effetto sulla stabilità e fluidità di membrana, regolano l’espressione dei recettori e canali ionici<br />

e sono precursori degli eicosanoidi (molecole che modulano diversi processi fisiologici come<br />

l’infiammazione, l’emostasi ed il tono vascolare). Gli eicosanoidi derivati dalle serie OMEGA 3<br />

antagonizzano l’effetto proinfiammatorio e pro trombotico dei derivati della serie OMEGA 6.<br />

^ Sono innumerevoli le prove clinico-sperimentali che negli ultimi 30 anni hanno evidenziato<br />

il ruolo protettivo di un’ aumentata assunzione di OMEGA 3 sulle malattie cardiovascolari, artriti,<br />

arteriosclerosi, patologie coronariche, ictus e coliche renali. Essendo inoltre ricco di antiossidanti<br />

naturali è utile nella prevenzione dell’invecchiamento cellulare e della formazione di radicali liberi.<br />

^ Questi dati sono continuamente confermati da nuovi studi mentre altri filoni di ricerca<br />

evidenziano l’attività benefica degli Omega 3 in altri campi quali declino cognitivo legato all’età,<br />

depressione di forma lieve, capacità di concentrazione, o patologie più importanti come le<br />

malattie autoimmuni.<br />

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possibilità di effettuare uno screening di<br />

ingresso ai trattamenti benessere, mediante<br />

un check up cutaneo e alcuni controlli<br />

antiaging come la misurazione dei radicali liberi<br />

e il profilo lipidico completo, che permettono alle<br />

nostre esperte di consigliare un percorso di<br />

bellezza specifico per ogni esigenza. Attraverso il<br />

check up cutaneo possiamo misurare sia l’equilibrio<br />

fisiologico della cute e il suo livello generale<br />

di benessere, sia la quantità di melanina<br />

per la corretta definizione del fototipo e dare un<br />

consiglio personalizzato sui fattori di protezione e<br />

il solare più adatto a ciascuna pelle. La<br />

conoscenza del proprio biotipo cutaneo è fondamentale<br />

per la scelta dei prodotti e dei trattamenti<br />

adatti e serve a monitorare le condizioni<br />

della pelle nel tempo.<br />

I radicali liberi sono molecole che si formano nel<br />

nostro organismo durante i processi naturali di ossidazione.<br />

Se presenti in quantità controllata svolgono<br />

diverse funzioni utili per il nostro corpo, per esempio<br />

sostengono il sistema immunitario, ma diventano<br />

nemici invisibili e insidiosi quando la loro produzione<br />

è incontrollata ed è in quantità elevata.<br />

L’inquinamento atmosferico, l’esposizione cutanea<br />

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ai raggi UV, il fumo di sigaretta, un’alimentazione<br />

scorretta, l’assunzione di bevande alcoliche, i naturali<br />

processi di invecchiamento inducono un<br />

aumento della produzione di radicali liberi, fino ad<br />

arrivare al punto in cui le nostre capacità difensive<br />

non riescono più a bilanciare questi meccanismi.<br />

Per combattere il danno da radicali liberi è<br />

importante innanzitutto rivedere il nostro stile<br />

di vita, ad es. migliorare l’alimentazione, ridurre<br />

il fumo, limitare l’uso incontrollato di farmaci, tenere<br />

sotto controllo lo stress, fare esercizio fisico.<br />

È inoltre possibile assumere sostanze naturali<br />

chiamate genericamente “antiossidanti” che<br />

hanno la capacità di bloccare l’azione nociva dei<br />

radicali liberi. Tra le sostanze antiossidanti più<br />

conosciute citiamo le vitamine A, C, E, il coenzima<br />

Q10, i carotenoidi, i licopeni (contenuti nei<br />

pomodori), i polifenoli del the verde, le leucocianidine<br />

che si trovano nei semi d’uva e alcuni minerali<br />

(selenio, zinco, manganese, rame).<br />

Lo stress ossidativo si misura oggi in farmacia<br />

mediante una metodica di autoanalisi, rapida e<br />

indolore, che ci permette di rilevare i metaboliti<br />

derivati dai radicali liberi dell’ossigeno. In pratica<br />

con questo test possiamo sapere a quanto<br />

ammontano le nostre capacità di difesa nei confronti<br />

degli “aggressori esterni” e la tendenza all’invecchiamento<br />

della nostra pelle.<br />

Il test è consigliato a tutti: non dimentichiamo<br />

che lo stress ossidativo,<br />

accompagnando l’insorgenza e lo<br />

sviluppo di numerose malattie, si configura<br />

come un fattore di rischio aggiuntivo<br />

per la nostra salute.


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corretta attività metabolica del corpo. È inoltre accompagnata da grandi<br />

quantità di anidride carbonica libera…<br />

L’acqua DONAT Mg appartiene alla classe delle acque minerali naturali che leniscono e prevengono<br />

determinate malattie, ma che hanno anche un ruolo importante per la conservazione<br />

della salute. Nel mondo esistono molte acque minerali naturali con effetti benefici<br />

sulla salute, tuttavia quest’acqua minerale naturale, per la sua particolare composizione, può essere<br />

bevuta sempre. Per la DONAT Mg è tipica l’eccezionale mineralizzazione, poiché più di 13 g di minerali<br />

sono disciolti in un litro d’acqua; di questi solo il magnesio supera i 1000 mg/l e il calcio circa<br />

350/l, ma contiene anche molti altri elementi e composti utili all’organismo. È da sottolineare a<br />

questo proposito anche un contenuto molto basso di sale da cucina e che l’acqua è naturalmente<br />

gassata. Contiene dunque più di 1000 mg/l di anidride carbonica propria (CO2). Inoltre, il magnesio<br />

e tutti gli altri elementi sono già in forma ionica, cioè sono di immediato utilizzo, in quanto il nostro<br />

corpo non deve faticare per scioglierli e mandarli alle cellule che ne necessitano.<br />

Grazie alla sua composizione chimica, alle proprietà fisiche, alle esperienze balneologiche<br />

e alle conoscenze mediche, l’acqua DONAT Mg è un ottimo aiuto per numerose<br />

malattie, anche quelle causate dalle cattive abitudini e da una vita sregolata. Questo, grazie<br />

soprattutto al magnesio che è uno dei minerali più importanti, poiché con la sua presenza<br />

regola più di 300 processi nel nostro corpo. Il fabbisogno giornaliero di questo minerale<br />

è di 300-350 milligrammi; maggiori quantità sono necessarie nei casi di sforzi<br />

fisici, durante la crescita e la gravidanza. Poiché il nostro corpo non può produrre da<br />

solo questo minerale, è necessario apportarlo con un’alimentazione adeguata.<br />

Solitamente però si evitano i cibi ricchi di magnesio, come ad esempio le mandorle,<br />

i cereali, la frutta secca, le noci, ecc. poiché sono molto grassi. Inoltre, a causa<br />

delle moderne procedure utilizzate nella produzione alimentare, come ad esempio<br />

la conservazione, la congelazione e la raffinazione, il cibo contiene sempre<br />

meno magnesio. Infine, a causa dei ritmi sempre più frenetici, ne<br />

abbiamo bisogno sempre di più.<br />

In un litro di DONAT Mg ci sono più di 1000 milligrammi di magnesio;<br />

quindi, se ne beviamo un bicchiere due volte al giorno, apportiamo<br />

al corpo tutto il magnesio di cui ha quotidianamente bisogno.<br />

Distributore per l’Italia:<br />

VELOX Srl, Stazione di Prosecco, 33 - 34017 Sgonico (TS).<br />

Per informazioni: Tel. 040-225152 - info@veloxsrl.it - www.veloxsrl.it.


44<br />

HOOODDD <strong>54</strong><br />

PANE QUOTIDIANO ONLUS<br />

La povertà in Italia?<br />

C’è eccome.<br />

Così come ogni giorno c’è chi si dà da fare per arginarla.<br />

"Fratello... Nessuno qui ti domanderà chi sei, né perché hai bisogno,<br />

né quali sono le tue opinioni"<br />

Con questa frase impressa nel cuore e nella mente, la fondazione<br />

laica e senza scopo di lucro Pane Quotidiano elargisce dalle 9 alle<br />

11 di ogni mattina presso le sue due sedi di Milano 2.600 razioni<br />

(dal lunedì al venerdì) e 4.000 razioni (nella sola giornata di<br />

sabato) di pane, latte e una serie di alimenti confezionati a<br />

rotazione quali frutta, verdura, budini e yogurt, formaggio,<br />

salame, marmellata ecc.<br />

Insieme al sacchetto di cibo si danno indumenti, scarpe, giocattoli,<br />

libri… regalati come tutto il resto da privati o aziende<br />

socialmente utili.<br />

Chi sono gli Ospiti di Pane Quotidiano?<br />

Ogni giorno i volontari di Pane Quotidiano scelgono di mettersi al servizio degli altri (li chiamano<br />

“ospiti”) per aiutarli a sopravvivere in un mondo che troppo spesso dimentica chi non ce la fa più<br />

(pensate che dal 1999 ad oggi, davanti alle porte di Pane Quotidiano c’è stato un incremento di<br />

presenze pari al 35%).<br />

Possiamo dunque dire che Pane Quotidiano rappresenta un po’ il termometro della situazione attuale, un<br />

microcosmo di umanità che arriva qui con il passa parola trovando una solidarietà aperta e generosa che<br />

non fa domande, non pone pregiudizi e non dà giudizi, aprendo le porte e il cuore a chiunque abbia bisogno<br />

di loro: disoccupati, ex detenuti ed ex alcolisti, prostitute ed emarginati, poveri di vecchia e nuova generazione.<br />

In poche parole, “gli<br />

Ultimi” di Padre Turoldo. Basta una<br />

malattia, la perdita del lavoro, il<br />

divorzio…. è un attimo per<br />

scivolare là dove non si sarebbe<br />

mai pensato di cadere.<br />

Ultimamente i più numerosi sono<br />

gli extracomunitari, con maggioranza<br />

di islamici e di donne con bambini<br />

di origine araba e sudamericana<br />

ma verso la fine del mese, a<br />

partire dalle prime ore del mattino,<br />

sono in aumento soprattutto gli<br />

italiani, anziani come giovani e il<br />

sabato, in mezzo alla lunga fila che<br />

si snoda davanti all’ingresso della<br />

solidarietà, si incontrano anche<br />

tante famiglie intere.


Quest’anno la “Società Pane Quotidiano” ha compiuto 110<br />

anni di vita, e in questa occasione ha stampato un libro:<br />

Vite da storia<br />

Antologia<br />

del<br />

quotidiano<br />

scritto dai nuovi<br />

e vecchi poveri<br />

dell’Associazione,<br />

a cura di<br />

Simonetta Gadaleta,<br />

con fotografie<br />

di Mino Di Vita.<br />

Per chi non ha nulla anche il più piccolo aiuto è<br />

fondamentale. Per questo, per poter continuare<br />

nella nostra azione a beneficio di chi vive in<br />

povertà, abbiamo bisogno anche del tuo sostegno.<br />

Puoi fare una donazione con:<br />

g il Conto corrente postale <strong>n°</strong> 27739200<br />

Intestato a Pane Quotidiano<br />

Viale Toscana, 28 - Milano<br />

g Il Conto corrente bancario <strong>n°</strong> 66101/22<br />

Intestato a Pane Quotidiano<br />

BANCA INTESA<br />

ABI 03069 - CAB 09502 - CIN R<br />

CODICE IBAN:<br />

IT 55R 03069 09502 0000 0661 0122<br />

Inoltre da circa un anno, 2/3 volte la settimana è presente davanti alle sedi di Pane Quotidiano un<br />

“Ambulatorio Mobile” dell’Associazione Medici Volontari Italiani (coordinati dal Dr. Gianluigi<br />

Tramalloni, Tel. 02 28970226 - www.medicivolontariitaliani.org) che, contando sulla prestazione di<br />

due medici generici, presta attività e consulenza medica a chi lo richiede. Questi medici che fanno dell’impegno<br />

una professione, visitano e forniscono medicinali a coloro che giornalmente fruiscono dei servizi<br />

di Pane Quotidiano, per i quali l’assistenza sanitaria è importante come l’alimentazione.<br />

Ed è proprio l’Associazione Medici Volontari Italiani a chiedere - in particolare a Farmacisti<br />

e ad Aziende Farmaceutiche - una raccolta dei seguenti farmaci, da consegnare direttamente<br />

presso la sede dell’Associazione Medici Volontari Italiani, Via Bambaia 10 (Milano):<br />

Y Antinfiammatori (compresse e pomate)<br />

Y Antidolorifici (compresse e pomate)<br />

Y Antinfluenzali (compresse)<br />

Y Antitosse (compresse e sciroppi)<br />

Y Antipiretici (compresse e sciroppi)<br />

Y Antibiotici per adulti/bambini (compresse e sciroppi)<br />

Aiutarci è semplice<br />

Y Colliri<br />

Y Cortisonici (compresse e pomate)<br />

Y Antiallergici (compresse-spray rinologici)<br />

Y Antidiarroici(compresse)<br />

Y Antiacidi (compresse)<br />

Y Antiscabbia (pomate)<br />

Pane Quotidiano è presente a Milano:<br />

in Viale Toscana 28 - Tel. 02 58310493<br />

in Viale Monza 335 - Tel. 02 27000468<br />

panequot@tin.it - www.panequotidiano.org<br />

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