Qui - Professione Donna
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Prima parte<br />
AROMATERAPIA<br />
Per aromaterapia si intende un metodo curativo olistico che agisce su processi fisici,<br />
mentali e spirituali attraverso l’impiego di oli essenziali.<br />
Gli oli essenziali sono miscele di sostanze organiche aromatiche diverse (alcooli,<br />
aldeidi, chetoni, acidi, esteri, eteri, terpeni ecc.) ottenuti per distillazione in corrente<br />
di vapore o per spremitura a freddo, di piante aromatiche dello stesso genere e specie<br />
botanica, con specifiche caratteristiche organolettiche, sapore e odore, e definiti col<br />
nome latino della pianta originaria.<br />
Venivano chiamati in passato con nomi diversi come aromi, oli eterei, essenze; dal<br />
1972 sono stati introdotti nella Farmacopea Francese con il nome di oli essenziali.<br />
Tra le terapie naturali, l’aromaterapia è la<br />
più diffusa in ambito delle terapie naturali,<br />
per la facilità di impiego è spesso utilizzata<br />
in alcune forme di auto-cura e per il suo<br />
valore terapeutico è sempre più apprezzata<br />
da fitoterapeuti e medici.<br />
Gli oli essenziali sono essenze estratte da<br />
molte varietà di piante officinali, con<br />
caratteristiche profumazioni dall’azione<br />
rilassante e stimolante. Sono utilizzati per<br />
la cura di molte affezioni e impiegati in<br />
profumi e prodotti di bellezza.<br />
L’utilizzo degli oli essenziali<br />
(successivamente indicati come OE) a<br />
scopo terapeutico ha una storia<br />
relativamente breve. Si è sviluppato negli ultimi anni ‘70, particolarmente nei Paesi<br />
anglosassoni e in Inghilterra l’aromaterapia e l’uso degli OE è associato al<br />
massaggio, mentre in Francia è associato all’uso orale.<br />
Non si conosce il meccanismo d’azione degli OE, il loro impiego è prettamente<br />
empirico e si basa sull’esperienza, ciò non impedisce che per la loro efficacia molti<br />
medici introducono questa metodica nella pratica clinic<br />
Proprietà degli oli essenziali<br />
Gli oli essenziali hanno marcati effetti<br />
terapeutici. Molti di essi hanno proprietà<br />
batteriostatiche, antivirali, antifungine,<br />
antinfiammatorie o antisettiche che sono
state dimostrate in laboratorio per mezzo del cosiddetto «aromatogramma».<br />
L’aromaterapia porta benefici terapeutici in diversi campi: nella bellezza, nel<br />
benessere generale, nella sfera emotiva e nella cura di numerosi disturbi. È sempre<br />
più nota la sua efficacia come metodo naturale per alleviare lo stress; può aiutare chi<br />
conduce una vita piena, sotto pressione, e alcuni oli possono far sentire più rilassati e<br />
fiduciosi.<br />
Parecchie persone riferiscono di aver usato gli oli essenziali contro l’ influenza e di<br />
essersi sentiti bene e pieni di energia. Gli oli essenziali migliorano la qualità della<br />
vita, come nessun’ altra sostanza sembra fare. E la sperimentazione scientifica<br />
dimostra che gli aromi possono influenzare il cervello: gli esami cerebrali mostrano<br />
effetti rilassanti o stimolanti.<br />
• Inalando una piccola quantità di molecole, l’olio essenziale può prendere parte<br />
allo scambio gassoso tra gli alveoli polmonari e i capillari, così l’ossigeno in<br />
entrata viene scambiato con l’anidride carbonica in uscita e le molecole di olio<br />
essenziale entrano nel sistema circolatorio del corpo.<br />
• A contatto del corpo, magari con il massaggio, i bagni, le saune o le lozioni,<br />
le molecole di olio, hanno la facoltà di poter passare attraverso l’epidermide,<br />
fino al derma, lo stato della pelle che conferisce elasticità. Essendo ricco<br />
capillari, il derma permette di veicolare l’olio essenziale nel sistema<br />
circolatorio.<br />
Scadenze: usare solo prodotti di recente preparazione, controllando la scaden
Azione e attività<br />
L’azione degli oli essenziali si esplica con diverse modalità:<br />
• azione molecolare;<br />
• azione energetica;<br />
• azione informazionale;<br />
• azione sinergica;<br />
L’azione molecolare è dovuta alla stereochimica molecolare recettoriale dei vari principi<br />
attivi; l’azione energetica si sviluppa attraverso il contenuto polare della struttura<br />
molecolare, caratterizzata da insaturazioni e coniugazioni di doppi legami nei vari<br />
costituenti chimici degli OE.<br />
Durante il massaggio l’OE penetra il derma ed entra nel circolo sanguigno raggiungendo<br />
tutti i tessuti (il cervello prima, poi il fegato e i reni, i muscoli in attività poi quelli inattivi,<br />
e per ultimi i depositi adiposi). <strong>Qui</strong> può esplicare un’azione diretta molecolare: ad esempio<br />
lo sclareolo (Salvia sclarea) possiede un’analogia strutturale all’estrogeno endogeno e<br />
come tale esplica un’azione anfotera sull’equilibrio ormonale.<br />
L’olio agisce però anche grazie alla carica elettrica che trasporta, a prescindere dalla sua<br />
struttura molecolare; questo tipo di azione è più generale e tende a cambiare il «terreno».<br />
Così gli OE con eccesso di elettroni hanno un’azione negativante, gli OE che captano<br />
elettroni hanno un’azione positivante, e gli OE con eccesso di protoni tendono ad<br />
acidificare l’ambiente. Gli OE di lavanda e neroli sono negativanti ed hanno un buon<br />
effetto calmante e ansiolitico.<br />
Ma forse l’azione più tipica del massaggio con OE è quella sull’olfatto. Per questa azione<br />
è necessaria una quantità minima di OE (a volte al di sotto della soglia di percezione<br />
cosciente). È anche l’azione dal meccanismo più complesso. Non c’è dubbio che l’olfatto<br />
abbia una forte influenza a livello emotivo e psicologico ma, essendo un’azione<br />
informazionale semantica, essa è mediata a livello cognitivo. Ciò significa che il bagaglio<br />
di esperienze, memorie e aspettative del paziente media l’azione dell’OE.<br />
Ecco perché l’approccio che tende a dare a ogni olio una particolare azione a livello psicoemotivo<br />
deve essere considerato altamente semplicistico. L’unico modo serio ed efficace<br />
di sfruttare quest’azione è interagire con il paziente, ascoltarlo e dare forma alla terapia<br />
tenendo ben presenti le sue esperienze. Non importa quanto voi siate sicuri dell’azione<br />
rilassante del mandarino, se il vostro paziente associa quell’odore a esperienze o memorie<br />
non piacevoli, o se semplicemente non gradisce odori dolci, quell’odore non lo rilasserà.<br />
Il processo di scelta di quali OE utilizzare deve essere quindi un processo di scoperta e<br />
compromesso. Non è facile, ma quando funziona funziona bene, perché utilizza i tre<br />
aspetti descritti sopra in sinergia (azione sinergica). Non dimentichiamo inoltre<br />
l’importanza del processo in se stesso, a prescindere dalla decisione finale. Il fatto stesso<br />
di parlar al paziente e di renderlo partecipe della scelta degli OE è un fattore terapeutico.<br />
Principali indicazioni degli oli essenziali
• Stati ansiogeni. Esiste evidenza, sia aneddotica che di<br />
ricerca clinica, che l’aromaterapia riduca l’ansia,<br />
tensione e dolore, sia per azione diretta che attraverso<br />
l’olfatto. Esiste inoltre evidenza che l’aromaterapia<br />
possa migliorare i sintomi di pazienti sofferenti di<br />
dolori cronici. Tipici OE sono lavanda, camomilla<br />
romana, neroli, bergamotto.<br />
• Azione antimicrobica antinfettiva. Praticamente tutti<br />
gli OE. esplicano qualche attività antimicrobica. Come<br />
tali possono essere utili nella gestione di alcune<br />
infezioni del derma, oppure essere utilizzate a livello<br />
sistemico. Alcuni degli OE a più alto potere<br />
antibatterico sono: timo, santoreggia, cannella, bergamotto, salvia, finocchio,<br />
rosmarino (vedere però la sezione sulle cautele, la maggior parte degli OE ad azione<br />
antibatterica contiene fenoli, che sono spesso dermocaustici).<br />
• Azione antiflogistica, rubefacente, anestetica<br />
locale. Alcuni OE hanno un’azione rubefacente,<br />
antiflogistica ed antalgica. Come tali possono essere<br />
di aiuto in condizioni di infiammazione cronica,<br />
dolore cronico o ridotta mobilità (dermatosi, artrosi,<br />
artrite, emicranie ecc.). Alcuni degli OE con questo<br />
tipo di azione sono: camomilla romana, camomilla<br />
tedesca, menta piperita, eucalipto, ginepro,<br />
Gaultheria procumbens.<br />
• Azione balsamica. Gli OE agiscono sia penetrando il derma che in inalazione.<br />
Esplicano quindi sia un’azione locale che sistemica. Possono essere utilizzati per<br />
migliorare l’espettorazione, diminuire la viscosìtà del muco bronchiale, aumentare il<br />
ritmo e il volume respiratorio e agire direttamente sui patogeni.
Precauzioni d’uso<br />
Alcune semplici regole consentono l’utilizzo più sicuro e corretto degli oli essenziali:<br />
• tenere gli oli essenziali fuori dalla portata dei bambini;<br />
• la loro ingestione pura, o anche l’applicazione esterna non diluita, possono essere<br />
molto pericolose;<br />
• gli oli essenziali sono facilmente infiammabili e perciò vanno custoditi in luoghi<br />
sicuri, lontano dalla portata dai bambini;<br />
• evitare il contatto con occhi e con le mucose; in caso di contatto accidentale di olio<br />
essenziale puro con gli occhi, sciacquate subito con abbondante acqua;<br />
• per una buona conservazione vanno tenuti lontano da fonti di calore, nelle apposite<br />
bottigliette di vetro scuro.<br />
Avvertenze importanti per l’uso degli OE<br />
Dosaggi: attenersi scrupolosamente<br />
• Diluizioni: prima dell’uso bisogna diluire l’olio essenziale perché si deve evitare il<br />
contatto con la pelle di anche di una sola goccia di OE puro.<br />
• Allergie: in soggetti facilmente allergici o atopici, e nei casi di sospetta allergia, si<br />
può fare un test prima del massaggio aromatico. Si friziona una minima quantità<br />
dell’OE in esame, previamente diluito, sulla piega del gomito. Dopo 15 minuti si<br />
può riscontrare la presenza di eritemi, pomfi o vescichette in caso di allergia.<br />
• Fotosensibilizzazione: alcuni OE hanno effetto fotosensibilizzante, possono cioè<br />
deprimere la protezione della pelle contro i raggi ultravioletti, sia solari che delle<br />
lampade Uva e quindi facilitare la comparsa di eritemi e ustioni solari. Specialmente<br />
gli OE degli agrumi, dell’iperico e dell’erba di S. Giovanni hanno questa proprietà<br />
negativa.<br />
• Bisogna avvertire il paziente di evitare l’esposizione al sole o ai raggi delle lampade<br />
Uva dopo il massaggio con OE, per almeno 4-6 ore.<br />
• Acquisto. è indispensabile acquistare prodotti naturali, non artefatti né diluiti,<br />
controllando i nomi botanici sulle apposite tabelle. Gli OE e gli oli vettori sono in<br />
vendita nelle farmacie, nelle erboristerie e nei negozi di prodotti dietetici naturali.<br />
• Conservazione. Le miscele di olio vettore ed OE devono essere conservate in<br />
contenitori di vetro scuro, col tappo ben chiuso, in luogo fresco.<br />
• Si devono utilizzare come OV Oli vegetali naturali ottenuti con spremitura a freddo.<br />
• Sono vietati gli oli minerali perché<br />
potenzialmente cancerogeni ed ostruenti i pori<br />
cutanei.<br />
L’utilizzo degli oli può essere fatto con i massaggi<br />
(veicolato da un olio nella misura di 50 gocce per ogni<br />
100 ml di olio base; per esempioe olio di calendula,<br />
olio di germe di grano, olio di mandorle dolci, olio di<br />
oliva ecc.), con inalazioni (chiudete gli occhi mentre<br />
inspirate),con inalazioni di vapore, lampada per aromi,
nell’acqua del bagno, con impacchi, con bagni ai piedi e alle mani, con creme o per<br />
gargarismi.<br />
Si consiglia di non superare il numero di tre essenze per volta nella quantità massima di<br />
3/5 gocce per ogni essenza e di non usarli mai puri (fanno eccezione l’olio di lavanda e<br />
l’albero del tè), salvo istruzioni specifiche di un aromaterapeuta.<br />
Tossicità: alcuni oli a dosaggi alti (10/20 ml) possono essere tossici (bergamotto,<br />
assenzio, cedro, salvia, anice, timo, limone, finocchio, chiodi di garofano, cannella,<br />
arancio, canfora, ginepro, menta, melissa, zenzero, thuja, noce moscata, eucalipto) o<br />
provocare irritazioni cutanee (eucalipto, cannella, basilico, pepe nero, cajeput, canfora,<br />
cedro rosso, ginepro, limone, lemongrass, menta, pino mugo, timo).<br />
Nei lattanti e nella prima infanzia l’uso delle essenze va evitato, e comunque occorre<br />
sempre il parere di un medico .<br />
Modalità di impiego degli oli essenziali<br />
• Impacchi. Potete utilizzarli per alleviare dolori e le infiammazioni. Preparate una<br />
compressa di garza o panno e aggiungete 2-3 gocce d’olio in una bacinella di acqua,<br />
strizzate la compressa e applicatela a contatto della parte che necessita l’intervento<br />
con gli oli. Acqua calda per dolori reumatici di schiena, collo, patologie croniche;<br />
acqua fredda per traumi, patologie acute, cefalee, distorsioni, stiramenti, botte e<br />
gonfiori.<br />
• Massaggi. Per avere un ingresso nel corpo sia dalla pelle, sia attraverso l’olfatto, nel<br />
massaggio l’assorbimento prosegue anche alla fine del massaggio, 20 -30 giorni in<br />
50 ml di olio da massaggio o vegetale (mandorle, jojoba, germe di grano, cumino<br />
nero).<br />
• Bagni. 5-10 gocce di olio, e muovere bene gli oli altrimenti, non essendo<br />
idrosolubili, non si miscelerebbero con l’acqua.<br />
• Saune. 5 gocce di olio per mestolo d’acqua e bagnare le pietre.<br />
• Pediluvi. 3-5 gocce di oli in un catino d’acqua calda e restare per 10 minuti circa.<br />
• Unguenti. Si possono unire gli oli a creme, saponi, talco, dopobarba; 10 gocce di<br />
olio essenziale in un flacone di crema da 250ml, con un massimo di 3 oli.<br />
• Inalazioni. Aiutano a liberare i polmoni e i seni paranasali da congestioni e<br />
infezioni; 2-3 gocce di olio essenziale in una bacinella di acqua molto calda,<br />
chinarsi col viso sopra la bacinella fumante e coprirsi con un panno o asciugamano,<br />
chiudere gli occhi e respirare i vapori per qualche minuto; interrompere e poi<br />
riprendere.
• Profumi. Per preparare un profumo unire 20 gocce di olio essenziale o di una<br />
miscela di oli a proprio piacimento a 10 ml di alcool o di olio di jojoba.<br />
• Diffusore e vaporizzazione. Il metodo più comunemente diffuso è quello di<br />
utilizzare degli appositi diffusori per poter diffondere i profumi nei locali. Si agisce<br />
attraverso l’olfatto e si influenzano emotività e creatività; infondendo benessere e<br />
relax si purifica e rinfresca l’ambiente. Per una piacevole atmosfera profumata si<br />
riempie una vaschetta d’acqua e si aggiungono 5-10 gocce o una miscela di oli<br />
essenziali. Il calore di una candela sottostante permette di scaldare l’acqua e di far<br />
così evaporare l’essenza contenuta.<br />
• Fazzoletti. Utili per rinfrescarsi, rilassarsi o in caso di raffreddore. Mettete 2 gocce<br />
di olio adatto (eucalipto o menta) sul fazzoletto ed annusatelo di tanto in tanto.<br />
• Idrolati. Si possono trovare già pronti in commercio, sono il residuo acquoso del<br />
processo di distillazione, oppure potete prepararli con 20-30 gocce di olio essenziale<br />
in 100 ml di acqua sorgente. Conferiscono profumo all’acqua anche se non sono<br />
idrosolubili, per questo si devono agitare prima dell’uso. Sono utili per tonificare,<br />
depurare la pelle e trattare problemi di acne, dermatiti ed eczema.<br />
• Uso diretto. In alcuni casi di pronto soccorso si può applicare un olio essenziale<br />
direttamente sulla zona colpita, senza controindicazioni. Può anche essere utile<br />
inalare direttamente dal flacone o sul fazzoletto, ma inalare troppi tipi di olio<br />
essenziale può portare a mal di testa. Uso interno.
Piante aromatiche<br />
Ecco le principali piante aromatiche impiegate nell’estrazione degli oli essenziali in<br />
aromaterapia:<br />
ALLORO<br />
(Laurus nobilis)<br />
Descrizione botanica: Laurus nobilis.<br />
Famiglia: Lauraceae.<br />
Sinonimi: Lauro, Alloro, Orbano.<br />
Nome inglese: Laurel, Bay Laurel,<br />
Mediterranean Bay.<br />
Habitat: piccolo albero spontaneo del<br />
Mediterraneo, spesso coltivato come pianta<br />
ornamentale. Le sue foglie, coriacee e<br />
dall’odore aromatico, sono utilizzate come<br />
ingredienti in culinaria.<br />
Metodo di estrazione<br />
Distillazione in corrente di vapore delle foglie e dei rametti<br />
terminali.<br />
Costituenti principali<br />
1,8-Cineolo, α e β-pinene, eugenolo, geraniolo, limonene.<br />
Proprietà<br />
Anticatarrale, espettorante, mucolitico, antiastenico, carminativo e<br />
digestivo.<br />
Indicazioni<br />
Affezioni bronchiali e tosse.<br />
Astenie, surmenage fisico, affaticamento.<br />
Stimola la digestione, meteorismo.<br />
Modalità d’uso<br />
Da 3 a 5 gocce diluite in bevande calde, 2 o 3 volte al giorno.<br />
Precauzioni<br />
Attenzione a non confonderlo con il lauroceraso e l’oleandro<br />
perché sono piante tossiche.
ANETO<br />
(Anethum graveolens)<br />
Descrizione botanica: Anethum graveolens.<br />
Famiglia: Apiaceae (Ombrellifere).<br />
Sinonimi: Aneto, Finocchio fetido, Neto.<br />
Nome inglese: Dill, Comon Dill.<br />
Habitat: pianta erbacea annuale originaria<br />
dell’Europa centrale, diffusa in Italia, cresce<br />
su terreni aridi e incolti. Pianta profumata<br />
confondibile col finocchio.<br />
Metodo di estrazione<br />
In corrente di vapore utilizzando i semi polverizzati.<br />
Costituenti principali<br />
Carvone, carveolo, fellandrene, limonene.<br />
Proprietà<br />
Carminativo e stomachico; antisettico cutaneo.<br />
Indicazioni<br />
Nausea e vomito di origine nervosa, contro il singhiozzo.<br />
Per uso locale su ecchimosi, contusioni e ferite.<br />
Modalità d’uso<br />
Da 2 a 10 gocce diluite, più volte al dì.<br />
Uso esterno<br />
Soluzione idroalcolica, glicerina, olio di mandorle dolci o di oliva,<br />
al 5%.
ANGELICA<br />
(Angelica archangelica)<br />
Descrizione botanica: Angelica archangelica.<br />
Famiglia: Apiaceae (Ombrellifere).<br />
Sinonimi: Angelica officinalis, Archangelica<br />
officinalis.<br />
Nome inglese: Angelica, Holy Ghost.<br />
Habitat: pianta diffusa in Italia in alcune valli<br />
delle Alpi e degli Appennini, cresce in zone<br />
soleggiate e riparate dal vento fino a 3000 metri<br />
di altitudine. La leggenda richiama questa<br />
pianta al nome dell’arcangelo Raffaele.<br />
Metodo di estrazione<br />
Distillazione in corrente di vapore delle radici.<br />
Costituenti principali<br />
Ac. angelico, borneolo, felladrene, linaiolo, limonene, pinene.<br />
Proprietà<br />
Stimola la motilità gastrica con azione stomachica, carminativa e<br />
digestiva. Ricostituente e tonico generale.<br />
Indicazioni<br />
Favorisce la digestione, utile nella dispepsia ipostenica, stimola la<br />
produzione di pepsina e acido cloridrico.<br />
Astenia, dimagrimento e debolezza fisica.<br />
Per uso locale è utilizzato in linimenti ad azione antireumatica e in<br />
preparati per l’acne.<br />
Modalità d’uso<br />
Da 2 a 4 gocce diluite, più volte al giorno.<br />
Uso esterno<br />
Diluito in glicerina, in olio di mandorle dolci, olio di oliva o crema<br />
al 5%.
ANICE<br />
(Illicium verum Hook)<br />
Descrizione botanica: Illicium verum<br />
Hook.<br />
Famiglia: Magnoliaceae.<br />
Sinonimi: Anice Stellato, Anice della Cina.<br />
Nome inglese: Star Anise, Chinese Anise.<br />
Habitat: arbusto di 4 o 5 metri, cresce<br />
spontaneamente nel sud della Cina e nel<br />
nord del Vietnam, introdotto in Europa<br />
dalla Russia. Pianta ornamentale con fiori<br />
grandi e solitari, simili ai fiori della<br />
magnolia. Pianta impiegata nell’industria<br />
alimentare e dei liquori.<br />
Metodo di estrazione<br />
Distillazione in corrente di vapore dei semi.<br />
Costituenti principali<br />
Anetolo, carvone, limonene, mircene, ac. chinico, ac. shikimico,<br />
anisossido, glucosidi cardioattivi.<br />
Proprietà<br />
Antisettico intestinale, carminativo e stomachico, sedativo della<br />
sensibilità.<br />
Indicazioni<br />
Infezioni intestinali, enteriti, tossicosi alimentare, aerofagia,<br />
meteorismo e dispepsia digestiva.<br />
Emicrania post prandium, vertigini e vomiti da insufficienza<br />
digestiva.<br />
Eretismo cardiaco, palpitazioni e dismenorrea.<br />
Modalità d’uso<br />
Da 2 a 4 gocce diluite, più volte al giorno.<br />
Precauzioni<br />
Dosi elevate possono portare al coma con paralisi muscolare.
ARANCIO<br />
(Citrus aurantium, var. amara)<br />
Descrizione botanica: Citrus aurantium,<br />
var. amara.<br />
Famiglia: Rutaceae.<br />
Sinonimi: Arancio amaro, Chinotto,<br />
Nome inglese: Bitter Orange, Bigarade<br />
Orange, Seville Orange.<br />
Habitat: alberi originari dell’Asia,<br />
naturalizzati nella regione mediterranea.<br />
Molte specie sono coltivate per i loro frutti<br />
commestibili.<br />
Metodo di estrazione<br />
Spremitura dell’epicarpo dei frutti.<br />
Dalla concreta o assoluta dei fiori si ottiene l’essenza di Neroli.<br />
Costituenti principali<br />
Canfene, α-bergamottene, pinene, carvone, citrale, limonene,<br />
linalolo.<br />
Proprietà<br />
Azione sedativa e cardiotonica, astringente locale.<br />
Indicazioni<br />
Alcune forme di insonnia, di eccitabilità nervosa e di palpitazioni.<br />
Astringente delle mucose, utile nelle afte e stomatiti.<br />
Gli oli essenziali vengono utilizzati nell’industria liquoristica e<br />
farmaceutica come correttivi del sapore, aromatizzanti e<br />
amaricanti.<br />
Modalità d’uso<br />
Da 2 a 4 gocce diluite, due o tre volte al giorno.<br />
Uso esterno<br />
Come collutorio aggiungere alcune gocce di OE in acqua.
BASILICO<br />
(Ocimum basilicum)<br />
Descrizione botanica: Ocimum basilicum.<br />
Famiglia: Lamiaceae (Labiatae).<br />
Sinonimi: Basilico.<br />
Nome inglese: Basil, Sweet Basil, Hoary<br />
Basil.<br />
Habitat: pianta erbacea di origini africane e<br />
indiane, diffusa in Europa; le foglie sono<br />
utilizzate nella cucina mediterranea come<br />
principale ingrediente aromatico.<br />
Metodo di estrazione<br />
Distillazione in corrente di vapore delle foglie.<br />
Costituenti principali<br />
Estragolo, linalolo, metilcarvicolo, ocimene, pinene.<br />
Proprietà<br />
Antispasmodico, digestivo, antiastenico e tonico nervino.<br />
Indicazioni<br />
Insufficienza digestiva, spasmi gastrici e intestinali, emicranie di<br />
origine nervosa o digestiva.<br />
Affaticamento mentale, surmenage intellettuale e insonnie di tipo<br />
nervoso.<br />
Modalità d’uso<br />
Da 5 a 6 gocce diluite, due o tre volte al giorno.<br />
Uso esterno<br />
Alcune gocce di OE diluite e applicate sulle mucose nasali per le<br />
riniti, corizza e anosmia.<br />
Precauzioni<br />
Diluire sempre l’olio essenziale.
BERGAMOTTO<br />
(Citrus aurantium, var. bergamia)<br />
Descrizione botanica: Citrus aurantim,<br />
var. bergamia.<br />
Famiglia: Rutaceae.<br />
Sinonimi: Bergamotto.<br />
Nome inglese: Bergamot, True sweet Lime.<br />
Habitat: albero ibrido naturale, formatosi<br />
tra il limone e l’arancio. I frutti sono aciduli<br />
e non idonei all’alimentazione. Pianta<br />
utilizzata nell’industria chimica e<br />
cosmetica.<br />
Metodo di estrazione<br />
Spremitura dell’epicarpo dei frutti.<br />
Costituenti principali<br />
Acetato di linalile, bergaptene, bisabolene, p-cimene, citrale,<br />
furocumarine, linalolo, limonane, umulene.<br />
Proprietà<br />
Antisettico gastrointestinale, digestivo e cicatrizzante.<br />
Indicazioni<br />
Coliche intestinali, infezioni intestinali, parassitosi intestinali.<br />
Insufficienza digestiva, digestioni lente e difficili.<br />
Antisettico locale con attività cicatrizzante.<br />
Modalità d’uso<br />
Da 1 a 6 gocce diluite al giorno.<br />
Uso esterno<br />
Svolge azione antisettica locale.<br />
Da 3 a 5 gocce in acqua come collutorio.<br />
Da 5 a 10 gocce in acqua da usare come lavanda ginecologica.<br />
Precauzioni<br />
Evitare di esporsi al sole o alla luce di lampade Uv, può causare<br />
reazioni di fotosensibilità per la presenza di bergaptene.
BETULLA<br />
(Betula alba)<br />
Descrizione botanica: Betula alba.<br />
Famiglia: Betulaceae.<br />
Sinonimi: Betulla, Betulla bianca, Betulla<br />
pendula.<br />
Nome inglese: Birch.<br />
Habitat: albero che può raggiungere i 25 m<br />
di altezza; cresce su terreni freschi e sabbiosi,<br />
principalmente in Russia e in Europa; i suoi<br />
fiori sono riuniti in infiorescenze e il frutto è<br />
una noce. L’essenza che si ottiene dalle<br />
prime porzioni del prodotto di distillazione è<br />
impiegata in profumeria per la preparazione<br />
del «cuoio di Russia».<br />
Metodo di estrazione<br />
Distillazione in corrente di vapore di foglie, legno e corteccia.<br />
Costituenti principali<br />
Nella corteccia e nelle foglie è presente il metilsalicilato, nelle<br />
gemme il betulene, α e β-betulenolo, nel catrame del legno il<br />
creosoto, creosolo, guaiacolo e tracce di fenolo.<br />
Proprietà<br />
Antisettico intestinale e cutaneo, svolge azione depurativa,<br />
coleretica e parassiticida.<br />
Indicazioni<br />
Utilizzato nelle dermatosi e per le psoriasi, azione cicatrizzante.<br />
Insufficienza epatica e biliare. Parassitosi intestinali.<br />
Modalità d’uso<br />
Da 3 a 5 gocce diluite, più volte al dì.<br />
Uso esterno<br />
Alcune gocce come oleolito (in olio di mandorle dolci o d’oliva),<br />
al 5% nei trattamenti delle dermatosi e psoriasi.
CAJEPUT<br />
(Melaleuca leucadendron)<br />
Descrizione botanica: Melaleuca<br />
leucadendron.<br />
Famiglia: Myrtaceae.<br />
Sinonimi: Cajeput. Niauli, Gomenolo.<br />
Nome inglese: Cajuput, Cajeput, Punk<br />
Tree.<br />
Habitat: pianta ornamentale originaria<br />
dalla Malesia, è un arbusto sempreverde<br />
che cresce spontaneo in Australia, predilige<br />
le zone umide e paludose, può raggiungere<br />
altezze di 6 metri, presenta foglie alternate,<br />
strette e glabre e fiori bianchi dispersi<br />
irregolarmente sulla spiga floreale.<br />
Metodo di estrazione<br />
Distillazione in corrente di vapore di foglie e rametti.<br />
Costituenti principali<br />
Aldeidi, cineolo, eucaliptolo, limonene, nerolidolo, pinene,<br />
terpinolo.<br />
Proprietà<br />
Antisettico generale, con tropismo a livello polmonare, intestinale<br />
e urinario. Antisettico e antimicotico dermico.<br />
Indicazioni<br />
Utile nelle bronchiti, malattie da raffreddamento, influenze e<br />
tubercolosi.<br />
Per inalazione è impiegato nelle laringiti e faringiti.<br />
Antisettico intestinale per dissenteria, enterite, e amebiasi.<br />
Svolge, inoltre, attività vermifuga e antispasmodica.<br />
Antisettico urinario per cistiti, uretriti e colibacillosi.<br />
In campo dermatologico è utilizzato nelle affezioni cutanee della<br />
psoriasi, pitiriasi, piaghe e micosi.<br />
Modalità d’uso<br />
Da 2 a 4 gocce diluite, 2 o 3 volte al dì.<br />
Uso esterno<br />
Come oleolito (in olio di mandorle dolci o d’oliva), da frizionare<br />
nel trattamento della psoriasi e pitiriasi. Alcune gocce in olio di<br />
mandorle dolci o di oliva per instillazioni rinobalsamiche. Alcune<br />
gocce in acqua come lavanda vaginale.<br />
Precauzioni<br />
A dosi elevate provoca vomito, gastroenterite ed ematuria.
CAMOMILLA<br />
(Matricaria camomilla)<br />
Descrizione botanica: Matricaria<br />
camomilla.<br />
Famiglia: Compositae.<br />
Sinonimi: Camomilla comune, Matricaria,<br />
Nome inglese: Chamomille, Matricaria.<br />
Habitat: pianta erbacea annuale, alta da 20 a<br />
50 cm, aromatica; cresce in luoghi erbosi, in<br />
pianura e nei terreni incolti. Pianta originaria<br />
dell’Europa meridionale e orientale e<br />
dell’Asia occidentale. Attualmente è diffusa<br />
in tutta Europa ed è comune nei campi<br />
incolti. Fiorisce da maggio a settembre.<br />
Metodo di estrazione<br />
Distillazione in corrente di vapore dei capolini.<br />
Costituenti principali<br />
Acido angelico, bisabololo, camazulene, cumarine, flavonoidi.<br />
Proprietà<br />
Proprietà antalgiche, antinfìammatorie, antisettiche,<br />
antispasmodiche, sedative, eupeptiche e toniche.<br />
Indicazioni<br />
L’olio essenziale è impiegato nella cura dell’asma, catarro<br />
bronchiale, atonia digestiva, gastrite e ulcera dello stomaco.<br />
Antalgico efficace per il trattamento delle cefalee e per la febbre.<br />
Localmente svolge azione calmante, addolcente, disarrossante e<br />
lenitiva.<br />
Utile rimedio lenitivo nell’acne giovanile.<br />
Modalità d’uso<br />
Da 2 a 4 gocce diluite, più volte al giorno, per un massimo di 10<br />
gocce al dì.<br />
Uso esterno<br />
Diluito al 5% in olio o soluzione idroalcolica.<br />
Alcune gocce in vasca da bagno come tonificante.
CANFORA<br />
(Cinnamomum camphora)<br />
Descrizione botanica: Cinnamomum<br />
camphora.<br />
Famiglia: Lauraceae.<br />
Sinonimi: Canfora, albero della Canfora.<br />
Nome inglese: Camphor Tree, Camphor<br />
Laurel Tree.<br />
Habitat: albero a crescita spontanea in<br />
Oriente, Giappone e Cina. Può raggiungere<br />
i 50 m di altezza e può vivere fino a 2000<br />
anni. Comincia a produrre la canfora verso<br />
il 25° anno di età.<br />
Metodo di estrazione<br />
Distillazione in corrente di vapore del legno.<br />
Costituenti principali<br />
Borneolo, canfora, eucanfora, pinene, safrolo,<br />
terpineolosesquiterpeni.<br />
Proprietà<br />
Per uso interno ha un’azione tonico, analettica e stimolante.<br />
Per uso esterno è un forte revulsivo e iperemico.<br />
Indicazioni<br />
Analettico cardio-respiratorio, sincope, collasso, svenimento<br />
Dolori muscolari e reumatici, strappi muscolari, stiramenti<br />
muscolari.<br />
Utile nelle preparazioni atletiche e come riscaldante muscolare<br />
prima di competizioni agonistiche.<br />
Presente in molte formulazioni balsamiche e revulsive per uso<br />
esterno, in cataplasmi e cerotti antidolorifici.<br />
Modalità d’uso<br />
Da 0,05 a 0,50 g diluiti, tre volte al giorno<br />
Uso esterno<br />
Per frizioni in solvente oleoso o pomata al 5%.<br />
Cerotti e cataplasmi per applicazioni locali antidolorifiche.<br />
Precauzioni<br />
Può provocare, in soggetti sensibili, irritazioni locali e spasmi<br />
della muscolatura liscia bronchiale.<br />
Tossico a dosi elevate. Dose letale nei cani e gatti: 2g per kg di<br />
peso.
CANNELLA<br />
(Cinnamomum zeylanicum Nees)<br />
Descrizione botanica: Cinnamomum<br />
zeylanicum Nees.<br />
Famiglia: Lauraceae.<br />
Sinonimi: Cannella, Cannella di Ceylon.<br />
Nome inglese: Cinnamon, Ceylon<br />
Cinnamon.<br />
Habitat: albero di 5-6 m di altezza,<br />
originario della Cina. La corteccia tagliata<br />
in piccoli pezzi, essiccata e lasciata<br />
fermentare, emana un caratteristico odore<br />
aromatico. Utilizzata in alimenti, dolciumi e<br />
bevande.<br />
Metodo di estrazione<br />
Distillazione in corrente di vapore della corteccia di rami e foglie.<br />
Costituenti principali<br />
Dai rami: aldeide cinnamica, benzaldeide, cuminaldeide,<br />
fellandrene, pinene, safrolo.<br />
Dalle foglie si ottiene prevalentemente eugenolo.<br />
Proprietà<br />
Azione nervina, stimolante del sistema nervoso: aumenta la<br />
frequenza del ritmo respiratorio e del battito cardiaco.<br />
Azione antibatterica e carminativa.<br />
Tonico leggermente afrodisiaco.<br />
Indicazioni<br />
Utile nella cura di dolori gastrici, coliti e flatulenze.<br />
Per inalazioni contro raffreddore e influenza.<br />
Cicatrizzante e antisettico diluito al 5% per punture di insetti e<br />
morsicature.<br />
Per suffumigi e nebulizzazioni dell’ambiente, come balsamico<br />
ambientale (far evaporare poche gocce di OE in vaporizzatore).<br />
Modalità d’uso<br />
Da 2 a 3 gocce diluite, al dì.<br />
Uso esterno<br />
Da 2 a 5 gocce in una bacinella di acqua calda o vaporizzatore per<br />
suffumigi e nebulizzazioni.<br />
Precauzioni<br />
Dosi eccessive possono provocare convulsioni.
CIPRESSO<br />
(Cupressus sempervirens)<br />
Descrizione botanica: Cupressus<br />
sempervirens.<br />
Famiglia: Cupressaceae.<br />
Sinonimi: Cipresso, Prete vegetale, Pianta<br />
dei Camposanti<br />
Nome inglese: Cypress, Italian Cypress.<br />
Habitat: albero originario dell’Oriente,<br />
cresce spontaneo nelle Isole dell’Egeo, in<br />
Iran e Siria. Diffuso nelle regioni litoranee<br />
del Mediterraneo.<br />
Metodo di estrazione<br />
Distillazione in corrente di vapore dei giovani rami.<br />
Costituenti principali<br />
α-pinene, β-silvestrene, canfene, cedrolo, karahamaenone,<br />
mircene, limonane, terpinolene, terpinilacetato.<br />
Proprietà<br />
Azione tonica a tropismo venoso.<br />
Riequilibrante generale del sistema nervoso.<br />
Azione bechica.<br />
Indicazioni<br />
Riequilibrante e tonificante del sistema nervoso,<br />
Utile rimedio per le varici, emorroidi e disturbi della menopausa.<br />
Balsamico antitussivo, tossi spasmodiche, pertosse, tracheite e<br />
bronchite.<br />
Utile nell’influenza, nell’afonia e nei reumatismi infiammatori.<br />
Modalità d’uso<br />
Da 1 a 2 gocce diluite, 2 o 3 volte al giorno.<br />
Uso esterno<br />
Diluito al 5% in olio di mandorle dolci.<br />
Si consiglia di metterne qualche goccia su guanciali, lenzuola e<br />
biancheria degli ammalati.
EUCALIPTO<br />
(Eucalyptus globulus Labillardiére)<br />
Descrizione botanica: Eucalyiptus<br />
globulus Labillardiére.<br />
Famiglia: Mirtaceae.<br />
Sinonimi: Eucalipto.<br />
Nome inglese: Eucalyptus, Blue GumTree.<br />
Habitat: è un albero di grandi dimensioni,<br />
sempreverde, originario dell’Australia,<br />
Nuova Guinea, Isole della Sonda. È un<br />
albero che può raggiungere un’altezza di<br />
100 metri e 30 di circonferenza basale.<br />
Sono piante a rapida crescita, temono il<br />
freddo e crescono nelle regioni litoranee<br />
marittime.<br />
Metodo di estrazione<br />
Distillazione in corrente di vapore di foglie e rami.<br />
Costituenti principali<br />
Aromandrene, carvone, cineolo, eudesmolo, eucaliptolo,<br />
eucazulene, fellandrene, mirtenale, pinene,<br />
Proprietà<br />
Antisettico e antinfiammatorio con tropismo specifico sulle<br />
mucose bronchiali e intestinali.<br />
Indicazioni<br />
Affezioni delle vie respiratorie: bronchite, laringite, influenza e<br />
asma bronchiale.<br />
Antisettico delle affezioni delle vie urinarie: cistiti, uretriti,<br />
colibacillosi.<br />
Balsamico ambientale, insetto-repellente.<br />
Modalità d’uso<br />
Da 3 a 4 gocce diluite, 2 o 3 volte al dì.<br />
Uso esterno<br />
Per inalazioni alcune gocce diluite, in acqua, o solvente<br />
idroalcolico.<br />
Per suffumigi 10 o 15 gocce di olio essenziale in 2 litri di acqua<br />
bollente.
FINOCCHIO<br />
(Foeniculum vulgare Miller)<br />
Descrizione botanica: Foeniculum vulgare.<br />
Famiglia: Apiacaee (Umbelliferae).<br />
Sinonimi: Finocchio selvatico.<br />
Nome inglese: Fennel, Common Fennel.<br />
Habitat: pianta erbacea alta fino a 2 metri.<br />
Originaria delle regioni mediterranee, cresce<br />
allo stato spontaneo su terreni ghiaiosi. I frutti,<br />
di forma oblunga, sono molto aromatici.<br />
Appartenente alla famiglia delle Apiaceae che<br />
include circa 3000 specie distribuite<br />
prevalentemente nelle regioni temperate e<br />
subtropicali dell´emisfero boreale.<br />
Metodo di estrazione<br />
Distillazione in corrente di vapore dei frutti.<br />
Costituenti principali<br />
Anetolo, canfene, estragolo, fellandrene, fenolo, fitosterolo,<br />
tocoferolo.<br />
Proprietà<br />
Attività stomachica, aperitivo, tonico generale, carminativo.<br />
Galattoforo, emmenagogo.<br />
Indicazioni<br />
I semi di finocchio sono utilizzati nei disturbi dispeptici, nel<br />
meteorismo e negli spasmi del tratto gastrointestinale. Le sue<br />
proprietà aromatiche e stimolanti migliorano il tono del tratto<br />
gastroenterico, incrementano la secrezione salivare, gastrica e la<br />
coleresi.<br />
Digestivo, meteorismo intestinale, aerofagia.<br />
Favorisce la secrezione lattea, emmenagogo; utile nelle<br />
dismenorree.<br />
Modalità d’uso<br />
Da 2 a 10 gocce diluite, al dì.<br />
Uso esterno<br />
Da 5 a 10 gocce in 200 ml di acqua da usare come collutorio nel<br />
mal di gola.<br />
In soluzione idroalcolica al 10% per la pediculosi.
GAROFANO<br />
(Eugenia caryophyllus Sprengel)<br />
Descrizione botanica: Eugenia<br />
caryophyllus Sprengel.<br />
Famiglia: Mirtaceae.<br />
Sinonimi: Chiodi di Garofano, Garofano di<br />
Zanzibar.<br />
Nome inglese: Clove, Clove Tree,<br />
Caryophyllus.<br />
Habitat: albero sempreverde piramidale,<br />
originario delle Isole Molucche, diffuso in<br />
Indonesia, Madagascar e Zambia. I boccioli<br />
dei suoi fiori essiccati sono chiamati chiodi<br />
di garofano, largamente usati in cucina.<br />
Metodo di estrazione<br />
Distillazione in corrente di vapore dei chiodi di garofano.<br />
Costituenti principali<br />
Cavicolo, α-ylangene, β-cariofillene, epossicariofillene, eugenolo,<br />
eugenilacetato, furfurale.<br />
Proprietà<br />
Azione antibatterica e antisettica ambientale. Antalgico locale.<br />
Indicazioni<br />
La presenza dell’eugenolo gli conferisce un’azione antalgica e<br />
anestetica locale.<br />
Odontalgico ad azione locale, usato in molti preparati farmaceutici<br />
e gocce odontalgiche.<br />
Di utile impiego nelle stomatiti, gengiviti e afte. Aromatizzante e<br />
correttivo del gusto per gargarismi, sciacqui e collutori.<br />
Modalità d’uso<br />
Da 2 a 4 gocce diluite, 2 volte al giorno.<br />
Uso esterno<br />
Da 1 a 2 gocce come odontalgico locale.<br />
Da 4 a 5 gocce in 200 ml di acqua da usare come collutorio per<br />
ulcere, afte e gengiviti.
GERANIO<br />
(Geranium robertianum)<br />
Descrizione botanica: Geranium<br />
robertianum.<br />
Famiglia: Geraniaceae.<br />
Sinonimi: Erba Roberta, Erba cimicina.<br />
Nome inglese: Robert Herb, Crane’s Bill,<br />
Herb Robin.<br />
Habitat: pianta erbacea perenne, suffrutice;<br />
conosciuta come erba Roberta. È una pianta<br />
usata a scopo ornamentale, per abbellire ed<br />
adornare le case, sia per i colori accesi dei<br />
fiori che per l’azione insettorepellente.<br />
Metodo di estrazione<br />
Distillazione in corrente di vapore delle foglie.<br />
Costituenti principali<br />
Citronellolo, citrale, canfene, geraniolo, isomentone.<br />
Proprietà<br />
Antisettico con potere astringente.<br />
Antiastenico, insettorepellente.<br />
Indicazioni<br />
Astenie e come coadiuvante antidiabetico.<br />
Per via interna è indicato nel trattamento delle ulcere gastriche e<br />
nelle enterocoliti.<br />
Per via esterna è un ottimo cicatrizzante, per piaghe, tagli e<br />
scottature.<br />
Insettifugo naturale per ambiente, in vasi posti sui davanzali<br />
allontanano gli insetti.<br />
Utilizzato in lozioni, creme e stick per le proprietà<br />
insettorepellenti.<br />
Modalità d’uso<br />
Da 4 a 6 gocce diluite, 2 o 3 volte al dì.<br />
Uso esterno<br />
Diluito in soluzione idrolacolica o in creme 5-10%.
GINEPRO<br />
(Juniperus communis)<br />
Descrizione botanica: Juniperus<br />
communis.<br />
Famiglia: Cupressaceae.<br />
Sinonimi: Ginepro, Ginepro nero.<br />
Nome inglese: Juniper, Common Juniper.<br />
Habitat: albero da 1 a 6 metri, diffuso in<br />
Europa fino a 2500 metri di altitudine a<br />
macchia. Produce dei frutti denominati<br />
galbuli, pseudobacche dalle quali si ricava<br />
l’olio essenziale.<br />
Metodo di estrazione<br />
Per spremitura dei galbuli.<br />
Costituenti principali<br />
Cadinene, calamenene, α e β-pinene, cadinene, canfene, guaiacolo,<br />
junionone, mircene, sabinene, umulene.<br />
Proprietà<br />
Azione balsamica, antinfiammatoria e diaforetica.<br />
Indicazioni<br />
Affezioni delle vie respiratorie.<br />
Azione antinfiammatoria utile nel reumatismo, artrite, gotta,<br />
lombosciatalgia. Diuretico e depurativo.<br />
Per l’azione diaforetica è indicato nell’acne e nelle dermatiti.<br />
Modalità d’uso<br />
Da 0,10 a 0,15 g diluiti, 3 o 4 gocce al dì.<br />
Uso esterno<br />
Applicazioni in pomata al 5%.<br />
Da 5 a 10 gocce in acqua come collutorio.
ISSOPO<br />
(Hyssopus officinalis)<br />
Descrizione botanica: Hyssopus officinalis.<br />
Famiglia: Lamiaceae (Labiateaea)<br />
Sinonimi: Issopo, Erba odorosa.<br />
Nome inglese: Hyssop, Isop.<br />
Habitat: pianta erbacea perenne di 20-60<br />
cm che cresce spontanea nei terreni montani<br />
di tutta Italia fino a 2000 metri di altitudine.<br />
Metodo di estrazione<br />
Distillazione in corrente di vapore di foglie e fiori.<br />
Costituenti principali<br />
Canfene, cineolo, estragolo, isopinocanfone, issopina, mircene,<br />
ocimene, pinocanfone, pinene.<br />
Impieghi e indicazioni<br />
Azione tonica e stomachica. Carminativo, digestivo. Ha un<br />
notevole potere espettorante e bechico. Diuretico e diaforetico.<br />
Indicazioni<br />
Inappetenza e dispepsie, disturbi gastrici con gonfiori e sensazione<br />
di pesantezza.<br />
Affezioni bronchiali, tosse, raucedini e angine.<br />
Stimolante del sistema nervoso.<br />
Drenante depurativo, favorisce l’eliminazione di tossine attraverso<br />
la diuresi e la diaforesi cutanee.<br />
Modalità d’uso<br />
Da 3 a 5 gocce diluite, dopo i pasti.<br />
Uso esterno<br />
Da 5 a 10 gocce in 2 litri d’acqua per inalazioni.<br />
Applicazioni in olio al 5% su contusioni e reumatismi.<br />
Da 5 a 10 gocce in acqua come collutorio.
LAVANDA<br />
(Lavandula officinalis)<br />
Descrizione botanica: Lavandula<br />
officinalis.<br />
Famiglia: Lamiaceae (Labiateae).<br />
Sinonimi: Lavanda, Spigo di S. Giovanni.<br />
Nome inglese: Lavander, Garden Lavander.<br />
Habitat: pianta tipica del Mediterraneo,<br />
diffusa soprattutto in Liguria e Piemonte.<br />
La più preziosa cresce a 500-600 metri sul<br />
livello del mare, su terreni calcarei, famosa<br />
la lavanda del Col di Nava.<br />
Fiorisce a luglio con fiori di colore azzurroviola.<br />
Metodo di estrazione<br />
Distillazione in corrente di vapore delle sommità fiorite.<br />
Costituenti principali<br />
Eteri di linalile e geranile, geraniolo, linalolo, cineolo, d-borneolo,<br />
limonene, pinene.<br />
Proprietà<br />
Ha azione stomachica, colagoga, antisettica e cicatrizzante.<br />
Blando sedativo e rilassante.<br />
Indicazioni<br />
È uno stomachico, colagogo, eupeptico digestivo. Indicato per<br />
vertigini, nausea e cefalea da insufficienza digestiva.<br />
Rilassante e distensivo, indicato per stati di irritabilità, depressivi e<br />
insonnia.<br />
Antisettico e cicatrizzante cutaneo, di utile impiego per ferite,<br />
piaghe e dermatite essudative, presente in molte lozioni cutanee..<br />
Per l’azione antisettica è utilizzato anche nell’influenza, asma,<br />
bronchite, malattie infettive e infezioni urinarie ed enteriti.<br />
Modalità d’uso<br />
Da 3 a 6 gocce diluite, 2 o 3 volte al giorno.<br />
Uso esterno<br />
Diluito dal 2 al 4% in soluzione idroalcolica.<br />
Per frizioni come oleolito al 10%.
LIMONE<br />
(Citrus limonum)<br />
Descrizione botanica: Citrus limonum.<br />
Famiglia: Rutaceae.<br />
Sinonimi: Limone.<br />
Nome inglese: Lemon, Citron.<br />
Habitat: albero a foglie ovali originario<br />
dall’Asia meridionale. Diffuso in Europa a<br />
seguito delle conquiste di Alessandro<br />
Magno; coltivato nei Paesi mediterranei. Il<br />
frutto è impiegato nell’industria estrattiva<br />
alimentare e farmaceutica.<br />
Metodo di estrazione<br />
Per spremitura dall’epicarpo e del frutto.<br />
Costituenti principali<br />
Canfene, citrale, citronellale, fellandrene, limonene, linalolo,<br />
pinene, sesquiterpeni.<br />
Proprietà<br />
Azione antisettica e battericida, acidificante.<br />
Impieghi<br />
Utilizzato in varie malattie infettive.<br />
Preventivo e curativo nelle epidemie e nell’influenza.<br />
Utilizzato nel reumatismo, artriti, gotta, arteriosclerosi e<br />
nell’ipertensione.<br />
Il carattere acido del succo di limone costituisce una bevanda<br />
rinfrescante e dissetante di largo impiego.<br />
Modalità d’uso<br />
Da 2 a 3 gocce diluite, 2 o 3 volte al dì.<br />
Uso esterno<br />
Dal 5 al 10% diluito in soluzione idroalcolica per lavaggio cutaneo<br />
e lavanda ginecologica.
MAGGIORANA<br />
(Origanum majorana)<br />
Descrizione botanica: Origanum<br />
majorana.<br />
Famiglia: Lamaiceae (Labiateae)<br />
Sinonimi: Maggiorana, Amaraco, Persia.<br />
Nome inglese: Sweet Marjoram, Marjoram,<br />
Amaracus.<br />
Habitat: pianta perenne suffruticosa<br />
dall’odore aromatico e penetrante.<br />
Originaria del Nord Africa, cresce<br />
spontanea nell’Italia del Sud.<br />
Metodo di estrazione<br />
Distillazione in corrente di vapore di foglie e fiori.<br />
Costituenti principali<br />
Borneolo, canfora, carvacrolo, estragolo, linalolo, metilcavicolo,<br />
ocimene, sabinene, terpinene.<br />
Proprietà<br />
Antispastico intestinale, sedativo e tonico.<br />
Indicazioni<br />
Affaticamento generale e muscolare. Spossatezza e stanchezza<br />
fisica.<br />
Spasmi digestivi con flatulenza e aerofagia, tensione addominale.<br />
Palpitazioni, eretismo cardiaco, agitazione cardiaca.<br />
Insonnia, instabilità mentale e psichica.<br />
Modalità d’uso<br />
Da 2 a 5 gocce diluite, più volte al giorno.<br />
Uso esterno<br />
In linimento al 2% per i dolori e le contrazioni muscolari.<br />
Precauzioni<br />
A dosi elevate può provocare sonnolenza e atonia muscolare.
MANDARINO<br />
(Citrus nobilis Loureiro)<br />
Descrizione botanica: Citrus nobilis<br />
loureiro.<br />
Famiglia: Rutaceae.<br />
Sinonimi: Mandarino,<br />
Nome inglese: Mandarin, Tangerine.<br />
Habitat: albero coltivato in tutta la regione<br />
mediterranea, con frutto a forma di<br />
esperidio dal sapore dolce. Frutto di grande<br />
interesse per l’industria dolciaria e<br />
alimentare.<br />
Metodo di estrazione<br />
Per spremitura dall’epicarpo fresco.<br />
Costituenti principali<br />
Canfene, cimolo, citrale, fellandrene, limonen, linalolo, pinene,<br />
nerolo, terpineolo.<br />
Proprietà<br />
Azione stomachica, tonica, stimolante della digestione.<br />
Antispastica, sedativa, leggermente ipnotica. Battericida e<br />
antisettica.<br />
Indicazioni<br />
Insufficienze digestive, spasmi gastrointestinali.<br />
Aromatizzante, correttivo del gusto e del sapore.<br />
È indicato come distensivo, rilassante e calmante.<br />
Modalità d’uso<br />
Da 2 a 5 gocce diluite, 2 o 3 volte al giorno.
MELISSA<br />
(Melissa offìcinalis)<br />
Descrizione botanica: Melissa officinalis.<br />
Famiglia: Lamiaceae (Labiateae).<br />
Sinonimi: Melissa, Cedronella, Limocella,<br />
Erba limona.<br />
Nome inglese: Balm mint, Balm, Honey<br />
Plant.<br />
Habitat: pianta erbacea di 30-80 cm di<br />
altezza, originaria dell’area mediterranea,<br />
cresce spontanea in tutta Italia. Ha un odore<br />
pungente di limone e un sapore amaro.<br />
Metodo di estrazione<br />
Distillazione in corrente di vapore delle foglie.<br />
Costituenti principali<br />
Citrale, citronellale, copaene, β-cariofillene, α-cubebene,<br />
eugenilacetato, geraniolo, linalolo.<br />
Proprietà<br />
Azione stomachica, coleretica e digestiva.<br />
Regolatore del ritmo cardiaco. Induce al sonno.<br />
Indicazioni<br />
La foglia della melissa possiede un’azione tranquillante,<br />
antispasmodica e carminativa. Il suo uso è particolarmente<br />
indicato nella nevrosi gastrica e nei disturbi gastrici di natura<br />
psicosomatica e negli stati di difficoltà di addormentamento.<br />
Dispepsia digestiva ipostenica, insufficienza digestiva, atonia<br />
gastrica e intestinale.<br />
Tonico cardiaco: palpitazioni e tachicardie.<br />
Ipnoinduttore.<br />
Modalità d’uso<br />
Da 2 a 4 gocce diluite, 2 o 3 volte al giorno.<br />
Uso esterno<br />
Per uso esterno è cicatrizzante ed utilizzato per frizioni in tutti i<br />
casi di dolori reumatici, in diluizioni al 5-10%.
MENTA<br />
(Mentha piperita)<br />
Descrizione botanica: Mentha piperita.<br />
Famiglia: Lamaceae (Labiateae)<br />
Sinonimi: Menta piperita, Menta inglese.<br />
Nome inglese: Peppermint.<br />
Habitat: pianta erbacea, perenne, alta 30-<br />
60 cm, è una specie polimorfa coltivata in<br />
Europa e in Giappone fino a 1800 m. La<br />
menta è una delle piante aromatiche più<br />
diffuse al mondo, cresce dappertutto in<br />
molte varietà diverse.<br />
Metodo di estrazione<br />
Distillazione in corrente di vapore delle parti aeree fiorite.<br />
Costituenti principali<br />
Curarine, mentofurano, mentolo, mentone, derivati terpenici,<br />
mentene, limonene, pinene.<br />
Proprietà<br />
Peculiare tropismo a livello del sistema nervoso.<br />
Azione antispastica, regolatore nervino e sedativo.<br />
L’azione rinfrescante e leggermente anestetica del mentolo è<br />
utilizzato in cosmetica in dentifrici, collutori, creme per i piedi,<br />
bagnoschiuma, lozioni, saponi, deodoranti.<br />
Indicazioni<br />
Affaticamento e astenia generale; indigestione e flatulenza.<br />
Emicrania, tremiti, insonnia e palpitazioni.<br />
Per via esterna, insieme al geranio allontana le zanzare.<br />
In soluzione alcolica si adopera come linimento nei reumatismi e<br />
nelle nevralgie.<br />
Modalità d’uso<br />
Da 2 a 5 gocce diluite, due volte al giorno.<br />
Uso esterno<br />
Per frizioni, collutorio e inalazioni OE diluito al 5-6%.<br />
Precauzioni<br />
Il mentolo può provocare broncospasmo, utilizzare con cautela nei<br />
bambini al disotto di tre anni di età..
NOCE MOSCATA<br />
(Myristica fragrans Houttuyn)<br />
Descrizione botanica: Myristica fragrans<br />
Houttuyn.<br />
Famiglia: Myristicaceae.<br />
Sinonimi: Noce moscata.<br />
Nome inglese: Nutmeg, Mace.<br />
Habitat: albero di 10-20 metri a foglie<br />
persistenti, il cui frutto è una drupa che si<br />
apre a maturità in due valve lasciando<br />
uscire un seme bruno, lucente, detto macis.<br />
La noce moscata è originaria delle isole<br />
Molucche ed è coltivata in diverse regioni<br />
equatoriali.<br />
Metodo di estrazione<br />
Distillazione in corrente di vapore dal macis.<br />
Costituenti principali<br />
Borneolo, canfene, geraniolo, linalolo, miristicina, pinene,<br />
sabinene, terpinolo.<br />
Proprietà<br />
Tonico e antisettico, agisce sullo stomaco e sulla circolazione del<br />
sangue.<br />
Indicazioni<br />
Contro la stanchezza e le astenie fisiche, intellettuali e sessuali,<br />
migliora la circolazione del sangue.<br />
Indicato nelle infezioni intestinali, diarree croniche, alitosi,<br />
astenia.<br />
Modalità d’uso<br />
Da 1 a 2 gocce diluite, al dì.<br />
Uso esterno<br />
OE diluito al 5% in bagni, frizioni e massaggi stimolanti per i<br />
dolori reumatici, torcicollo e contusioni.
ORIGANO<br />
(Origanum vulgare)<br />
Descrizione botanica: Origanu, vulgare.<br />
Famiglia: Lamiaceae (Labiatae).<br />
Sinonimi: Origano, regano, acciughero.<br />
Nome inglese: Wild Marjoran, Common<br />
Origanum.<br />
Habitat: è una pianta spontanea, cresce in<br />
montagna, il nome deriva dal greco oros,<br />
montagna e da ganos, splendore. Da non<br />
confonde con la maggiorana.<br />
È un ingrediente di pregio usato nella<br />
cucina mediterranea.<br />
Metodo di estrazione<br />
Distillazione in corrente delle sommità fiorite.<br />
Costituenti principali<br />
Carvacrolo, α e β-pinene, α-terpinene, limonene, linalolo, timolo,<br />
borneolo.<br />
Proprietà<br />
Azione diuretica, digestiva, stomachica e antispastica.<br />
Indicazioni<br />
Insufficienze digestive, meteorismo, coliche intestinali e diuretico.<br />
Analgesico e antidolorifico generale e ad azione locale.<br />
Affezioni delle vie respiratorie, balsamico, faringiti e tracheiti.<br />
Contrazioni e dolori muscolari, torcicollo.<br />
Modalità d’uso<br />
Da 3 a gocce diluite, più volte al dì.<br />
Uso esterno<br />
OE al 5% in soluzioni alcolica o oleosa per frizioni.
PINO<br />
(Pinus silvestris)<br />
Descrizione botanica: Pinus silvestris.<br />
Famiglia: Abietaceae.<br />
Sinonimi: Pino silvestre, Pino di Scozia,<br />
Nome inglese: Scotch Fir, Scotch Pine.<br />
Habitat: albero ad alto fusto, con corteccia<br />
rossastra, cresce spontaneamente in<br />
montagna, richiede spazi aperti sopporta la<br />
siccità e il caldo.<br />
Metodo di estrazione<br />
Distillazione in corrente di vapore delle gemme.<br />
Costituenti principali<br />
Acetato di bornile, cadinene, camazulene, mircene, pinene,<br />
pumilone, silvestrene.<br />
Proprietà<br />
Azione battericida e antinfiammatoria bronchiale.<br />
Indicazioni<br />
Affezioni delle vie respiratorie, bronchite, tracheite e influenza.<br />
Espettorante, balsamico e antitussivo.<br />
Affezioni urinarie, cistiti e uretriti.<br />
Modalità d’uso<br />
Da 2 a 4 gocce diluite, più volte al dì.<br />
Uso esterno<br />
OE al 5% in soluzione alcolica oppure oleosa per inalazioni e<br />
frizioni sul petto e sul dorso.
PREZZEMOLO<br />
(Petroselinum sativum Hoffm)<br />
Descrizione botanica: Petroselinum<br />
sativum Hoffm.<br />
Famiglia: Apiaceae (Umbelliferae).<br />
Sinonimi: Prezzemolo.<br />
Nome inglese: Parsley, Gardern Parsley.<br />
Habitat: erba coltivata in tutti gli orti<br />
dell’Europa, pianta aromatica originaria del<br />
Mediterraneo orientale.<br />
Metodo di estrazione<br />
Spremitura dei semi.<br />
Costituenti principali<br />
Apiolo, apioside, fellandrene, mircene, miristicina.<br />
Proprietà<br />
L’apiolo e l’amiristicina conferiscono alla pianta proprietà<br />
stimolanti della muscolatura liscia intestinale e urogenitale.<br />
Emmenagogo, tonico e galattofugo.<br />
Indicazioni<br />
Regolatore del flusso e del ciclo mestruale, leucorree, perdite<br />
vaginali, prurito vulvare.<br />
Utilizzato anche nelle contusioni e nelle ecchimosi.<br />
Inibitore della lattazione.<br />
Modalità d’uso<br />
Da 2 a 5 gocce diluite, al giorno.<br />
Uso esterno<br />
Applicazioni di olio essenziale diluito al 5%.
ROSMARINO<br />
(Rosmarinus officinalis)<br />
Descrizione botanica: Rosmarinus<br />
officinalis.<br />
Famiglia: Lamiaceae (Labiatae).<br />
Sinonimi: Rosmarino, Ramerino,<br />
Tresarino.<br />
Nome inglese: Rosemary.<br />
Habitat: arbusto cespuglioso sempreverde,<br />
molto ramificato. Cresce spontaneo nella<br />
regione mediterranea, coltivato negli orti e<br />
utilizzato in cucina. Il nome deriva dal<br />
latino ros, rugiada, e marinus, mare, perché<br />
cresce spontaneo sulle coste.<br />
Metodo di estrazione<br />
Distillazione in corrente di vapore delle foglie e sommità fiorite.<br />
Costituenti principali<br />
Borneolo, canfene, cineolo, geraniolo, safrolo, verbenolo.<br />
Proprietà<br />
Digestivo, carminativo, antispasmodico, coleretico, depurativo.<br />
Indicazioni<br />
Debolezze, astenia fisica, perdita di memoria, emicrania,<br />
ipotensione, turbe cardiache e nervose, linfatismo e infezioni<br />
intestinali.<br />
Digestione lenta, gastralgie e colecistiti croniche.<br />
A livello epatico è indicato nelle affezioni epatobiliari: epatiti,<br />
itteri, azotemia, epatomegalie e cirrosi.<br />
Depurativo e diuretico, per il trattamento di affezioni reumatiche e<br />
gotta.<br />
Modalità d’uso<br />
Da 3 a 5 gocce diluite, più volte al dì.<br />
Uso esterno<br />
OE al 2% per massaggi e frizioni in solvente alcolico o oleoso,<br />
utile in tutti i tipi di dolori e nel trattamento delle piaghe o delle<br />
affezioni della pelle.
SALVIA<br />
(Salvia officinalis)<br />
Descrizione botanica: Salvia officinalis.<br />
Famiglia: Lamiaceae (Labiatae).<br />
Sinonimi: Salvia, Erba sacra, Tè di Grecia.<br />
Nome inglese: Sage, Garden Sage, Red<br />
Sage.<br />
Habitat: pianta perenne del tipo suffrutice;<br />
dall’odore balsamico e dal sapore aromatico<br />
amaro. Il nome deriva dal latino salus,<br />
salute. L’uso della salvia è molto antico,<br />
risale alla Scuola medica di Salerno ed è<br />
denominata pianta Salvia salvatrix.<br />
Metodo di estrazione<br />
Distillazione in corrente di vapore delle foglie.<br />
Costituenti principali<br />
Borneolo, canfora, cineolo, linalolo, pinene, salvone, tujone.<br />
Proprietà<br />
Eupeptico, colagogo, emmenagogo, antisettico.<br />
Indicazioni<br />
Utile nell’affaticamento, nelle neuroastenie, convalescenze e<br />
inappetenze.<br />
Nelle affezioni bronchiali e asma.<br />
Iperidrosi profuse delle mani e delle ascelle.<br />
Trova impiego nell’ipotensione, mestruazioni insufficienti o<br />
dolorose, febbri intermittenti e diarree.<br />
Depurativo e disintossicante generale, in tutti i disturbi del fegato.<br />
Modalità d’uso<br />
3-5 gocce diluite, due o tre volte al giorno.<br />
Uso esterno<br />
Alcune gocce in acqua per gargarismi e collutorio per le afte e<br />
stomatiti.<br />
Frizioni in olio al 10% di OE per crampi, sciatiche e algie<br />
muscolari.<br />
Lozione idroalcolica al 5-10% di OE per l’alopecia e trattamenti di<br />
capelli e cuoio capelluto.<br />
Precauzioni<br />
A dosi elevate può causare paralisi e convulsioni.
SANDALO<br />
(Santalum album)<br />
Descrizione botanica: Santalum album.<br />
Famiglia: Santalaceae.<br />
Sinonimi: Sandalo, Sandalo bianco.<br />
Nome inglese: Salalwood, Wite Salalwood<br />
Tree.<br />
Habitat: albero parassita che utilizza le<br />
radici degli alberi viciniori, originario<br />
dell’India.<br />
Metodo di estrazione<br />
Distillazione in corrente di vapore della corteccia e del legno.<br />
Costituenti principali<br />
Alcoli sesquiterpenici (santalo, teresantalolo, sanalilacetato),<br />
borneolo, santanolo.<br />
Proprietà<br />
Rilassante, decongestionante, cardiotonico.<br />
Indicazioni<br />
Nevralgie, lombalgia, sciatalgie, nervosismo, emorroidi, analettico<br />
cardiorespiratorio.<br />
Modalità d’uso<br />
Da 1 a 3 gocce diluite, 2 o 3 volte al giorno.
SASSOFRASSO<br />
(Sassafras officinalis)<br />
Descrizione botanica: Sassafras officinalis.<br />
Famiglia: Lauraceae.<br />
Sinonimi: Sassafrasso, Sassafrasso<br />
d’America.<br />
Nome inglese: Sassafras, Common<br />
Sassafras.<br />
Habitat: albero del Nord America scoperto<br />
dagli spagnoli in Florida nel 1538.<br />
Utilizzato dagli Indios americani per le<br />
virtù terapeutiche.<br />
Metodo di estrazione<br />
Distillazione in corrente di vapore della corteccia e del legno della<br />
radice.<br />
Costituenti principali<br />
Asarone, canfora, eugenolo, fellandrene, safrolo, safronolo.<br />
Proprietà<br />
Proprietà stimolanti, balsamiche, diaforetiche, diuretiche e<br />
carminative.<br />
Indicazioni<br />
Consigliato anche in tutte le affezioni dell’apparato genitourinario<br />
e per i reumatismi.<br />
Balsamico per ambiente, favorisce la sudorazione e la diuresi.<br />
Modalità d’uso<br />
Da 1 a 3 gocce diluite, 2 o 3 volte al giorno.<br />
Uso esterno<br />
In soluzioni oleose o alcoliche contro le punture di insetti,<br />
screpolature e affezioni della pelle, 2 o 3 volte al giorno.<br />
Precauzioni<br />
Ad alte dosi può provocare paralisi muscolare.
POMPELMO<br />
(Citrus grandis Osbek)<br />
Descrizione botanica: Citrus grandis<br />
Osbek.<br />
Famiglia: Rutaceae.<br />
Sinonimi: Pompelmo.<br />
Nome inglese: Grapefruit, Pummelo,<br />
Shaddock.<br />
Habitat: l’albero del pompelmo, originario<br />
della Cina, viene coltivato in Giappone,<br />
America Centrale, Medio Oriente e Nord<br />
Africa. I semi e le strutture membranose dei<br />
suoi grossi frutti agrumosi di colore giallo<br />
possiedono delle virtù eccezionali.<br />
Metodo di estrazione<br />
Distillazione in corrente di vapore dei semi.<br />
Costituenti principali<br />
Bioflavonoidi e aminoacidi.<br />
Proprietà<br />
Germicida ad ampio spettro attivo contro batteri, quali<br />
streptococchi, stafilococchi e helicobacter pylori, lieviti e muffe,<br />
protozoi, virus influenzali ed herpetici. Definito antibiotico<br />
naturale privo di tossicità.<br />
Indicazioni<br />
Infezioni cutanee, auricolari e del cavo orale. Disinfettante della<br />
pelle.<br />
Infezioni da batteri, da virus, da candida e herpes zoster.<br />
Faringiti, laringiti, bronchiti. Malattie da raffreddamento e<br />
influenza.<br />
Infezioni dell’intestino e delle e vie urinarie. Gastriti e<br />
gastroduodeniti.<br />
Modalità d’uso<br />
Da 2 a 5 gocce diluite, 2 o 3 volte al giorno.<br />
Uso esterno<br />
Da 5 a 10 gocce in acqua per lavanda vaginale e lavaggio cutaneo.
ALBERO DEL TÈ<br />
(Melaleuca Alternifolia Cheel)<br />
Descrizione botanica: Melaleuca<br />
Alternifolia Cheel.<br />
Famiglia: Myrtaceae.<br />
Sinonimi: Melaeuca, Albero del tè.<br />
Nome inglese: Tea Tree.<br />
Habitat: pianta officinale spontanea, cresce<br />
sulla costa orientale dell’Australia.<br />
Metodo di estrazione<br />
Distillazione in corrente di vapore delle foglie.<br />
Costituenti principali<br />
Aromandrene, cineolo, dipentene, linalolo, sesquiterpene,<br />
terpinene. Il Tea tree oil di qualità contiene più del 35% di OE.<br />
Proprietà<br />
Antisettico e antifungino topico e sistemico.<br />
Indicazioni<br />
Raffreddore, decongestionante nasale, influenza. Infezioni del<br />
tratto respiratorio (tonsillite, bronchite, sinusite e rinite).<br />
Infezioni urinarie, cistite ed uretrite.<br />
Indicato per le onicomicosi, ferite, abrasioni, punture d’insetto,<br />
dermatite atopica, verruche, porri e duroni.<br />
Vaginite da Candida albicans e Tricomonas vaginalis.<br />
Modalità d’uso<br />
Da 3 a 5 gocce tre volte al giorno in un cucchiaio di miele o in un<br />
po’ d’acqua, 2 o 3 volte al giorno.<br />
Uso esterno<br />
DA 5 a 6 gocce di OE in olio d’oliva da frizionare.<br />
Da 5 a 10 in acqua per irrigazioni vaginali.
THUYA<br />
(Thuya occidentalis)<br />
Descrizione botanica: Thuya occidentalis.<br />
Famiglia: Cupressaceae.<br />
Sinonimi: Tuja, Thuja, Albero della vita.<br />
Nome inglese: Thuja, White Cedar, Tree of<br />
Life.<br />
Habitat: pianta conifera originaria degli<br />
Stati Uniti e del Canada, introdotta in<br />
Europa come pianta ornamentale.<br />
Metodo di estrazione<br />
Distillazione in corrente di vapore delle foglie e ramoscelli.<br />
Costituenti principali<br />
Borneolo, canfora, fencone, mircene, tujone e tujene.<br />
Proprietà<br />
Espettoranti, stimolanti, analgesiche, antisettiche e antielmintiche.<br />
Indicazioni<br />
Astenia, sovraffaticamento e inappetenza.<br />
Raccomandato come vermifugo.<br />
Efficace nel trattamento di verruche, condilomi ed escrescenze,<br />
dermatosi e foruncoli.<br />
Modalità d’uso<br />
Da 3 a 6 gocce diluite, 2 o 3 volte al dì.<br />
Uso esterno<br />
OE diluito al 5% in soluzione idroalcolica.<br />
Precauzioni<br />
Ad alte dosi è convulsivante.
TIMO<br />
(Thymus vulgaris)<br />
Descrizione botanica: Thymus vulgaris.<br />
Famiglia: Lamiaceae (Labiateae).<br />
Sinonimi: Timo, sermolino, erbaccia.<br />
Nome Inglese: Thyme, Common Thyme.<br />
Habitat: pianta suffrutice dal fusto tortuoso<br />
e legnoso, alta 30 cm; cresce nella regione<br />
Mediterranea occidentale, dall’odore forte e<br />
penetrante e dal sapore aromatico.<br />
Metodo di estrazione<br />
Distillazione in corrente di vapore delle sommità fiorite e dalle<br />
foglie.<br />
Costituenti principali<br />
Borneolo, carvacrolo, cimene, linalolo, pinene, timolo.<br />
Proprietà<br />
Antisettiche, antifungine e antielmintiche.<br />
Indicazioni<br />
Indicato nelle affezioni da raffreddamento e influenza.<br />
Il suo utilizzo è raccomandato nelle tossi convulsive, asma,<br />
bronchite. Malattie infettive e parassitosi intestinali.<br />
Antimicotico, intertrigine, micosi del piede e della mano.<br />
Modalità d’uso<br />
Da 1 a 3 gocce diluite, 2 o 3 volte al dì.<br />
Uso esterno<br />
Da 2 a 3 gocce di OE in acqua calda per inalazioni e suffumigi.<br />
In lozioni e talchi medicati al 3-5%.
YLANG -YLANG<br />
(Cananga odorata Lambert)<br />
Descrizione botanica: Cananga odorata<br />
Lambert.<br />
Famiglia: Anonaceae.<br />
Sinonimi: Ylang-Ylang.<br />
Nome inglese: Ylang-Ylang.<br />
Habitat: è un albero originario del<br />
Madagascar dal delizioso profumo simile al<br />
giacinto e al chiodo di garofano.<br />
Metodo di estrazione<br />
Distillazione in corrente di vapore dei fiori.<br />
Costituenti principali<br />
Cadinene, cariofillene, eugenolo, farnesolo, geraniolo, linaolo,<br />
safrolo, ylangene.<br />
Proprietà<br />
Ipotensivo, sedativo cardiaco, antisettico, antinfettivo.<br />
Indicazioni<br />
Utilizzato nella cura della febbre infettiva: tifo, malaria e febbri<br />
esantematiche.<br />
Ipotensione ed eretismo cardiaco, palpitazioni.<br />
Dermo-fotoprotettivo, dermatiti con componente infiammatoria e<br />
infettiva.<br />
Modalità d’uso<br />
Da 3 a 5 gocce diluite, 2 o 3 volte al giorno.<br />
Uso esterno<br />
In soluzione al 10% con l’olio di germe di grano o di mandorle<br />
dolci per applicazioni sulla cute e come filtro solare.
ZENZERO<br />
(Zingiber officinalis Roscoe)<br />
Descrizione botanica: Zingiber officinale<br />
Roscoe.<br />
Famiglia: Zingiberaceae.<br />
Sinonimi: Zenzero, Gengero.<br />
Nome inglese: Ginger, Common Ginger.<br />
Habitat: pianta erbacea originaria<br />
dell’India e dell’Asia tropicale, il rizoma<br />
essiccato si utilizza come condimento nei<br />
Paesi arabi e negli Stati Uniti, ha un sapore<br />
pepato e bruciante.<br />
Metodo di estrazione<br />
Spremitura del rizoma.<br />
Costituenti principali<br />
Bisabolene, borneolo, gingerolo, gingerone, nerale, linaiolo,<br />
zinzigerina, zingiberone, sesquisabinene.<br />
Proprietà<br />
Digestivo, carminativo, astringente ed eupeptico.<br />
Indicazioni<br />
Utilizzato nell’inappetenza, insufficienza digestiva, flatulenza,<br />
dissenteria, diarrea e nella prevenzione delle malattie contagiose.<br />
Particolarmente indicato nelle magrezze dovute a mancanza<br />
d’appetito.<br />
Modalità d’uso<br />
Da 2 a 4 gocce diluite, prima dei pasti.<br />
Uso esterno<br />
Alcune gocce di OE in un bicchiere d’acqua per gargarismi.
Repertorio di aromaterapia<br />
• Acne: Tea Tree Oil;<br />
• Alitosi: timo, garofano, finocchio, salvia;<br />
• Ansia: bergamotto, camomilla, ylang-ylang, lavanda, salvia, melissa;<br />
• Ascessi, foruncoli: lavanda, bergamotto, camomilla, limone;<br />
• Asma: salvia, cipresso, sandalo, rosa, melissa, maggiorana, incenso, lavanda,<br />
camomilla, valeriana;<br />
• Bronchite: calmanti/balsamici: benzoino, cedro, mirra, incenso, galbano, sandalo,<br />
maggiorana; espettoranti: mirto, menta, issopo, pino, rosmarino, lavanda;<br />
antimicroboci/antivirali: albero del tè, bergamotto, timo, canfora, cajeput, salvia;<br />
• Candidosi: Tea Tree Oil, geranio, eucalyptus citriodora, lavanda;<br />
• Cefalea: rosa, lavanda, melissa, camomilla, eucalipto, maggiorana;<br />
• Cellulite: salvia,bergamotto, rosmarino, ginepro, timo, pompelmo, finocchio,<br />
geranio, coriandolo, angelica, mandarino, arancio, limetta, petit grain, limone;<br />
• Cistite, uretrite: bergamotto, lavanda, camomilla, albero del tè, sandalo, ginepro,<br />
incenso, timo, achillea;<br />
• Colon irritabile: camomilla, lavanda, maggiorana, menta, melissa, rosa, neroli;<br />
• Crampi: rosmarino, salvia, maggiorana, pepe nero, lavanda, zenzero, pino,<br />
bergamotto, ginepro, camomilla;<br />
• Debilitazione: menta, pino, geranio, rosmarino, basilico, zenzero, eucalipto,<br />
angelica, lavanda, limone, pompelmo, bergamotto, arancio;<br />
• Depressione: basilico, bergamotto, neroli, melissa, rosa, sandalo, lavanda;<br />
• Dispepsia: lavanda, camomilla romana, menta, angelica, finocchio, aneto, noce,<br />
moscata maggiorana, melissa, neroli, salvia;<br />
• Diarrea: geranio, menta, lavanda, timo, zenzero, noce moscata, albero del tè, foglie<br />
di cannella, chiodi di garofano, camomilla;<br />
• Dismenorrea: camomilla romana, lavanda, rosa, maggiorana, melissa, noce<br />
moscata, geranio, neroli, menta, zenzero, valeriana, rosmarino, foglie di cannella;<br />
• Distorsione e strappi: lavanda, camomilla, pino, rosmarino, eucalyptus globulus,<br />
timo, maggiorana;<br />
• Dolore muscolare: maggiorana, rosmarino, pepe nero, camomilla, lavanda,<br />
zenzero, pino, ginepro, bergamotto, pompelmo;<br />
• Duroni e calli: albero del tè, tagete, lavanda;<br />
• Ecchimosi: lavanda, albero del tè, camomilla, finocchio, geranio, cipresso, achillea;<br />
• Eczema: camomilla, albero del tè, achillea, rosa, melissa, lavanda, mirra, patchouli,<br />
cedro rosso, neroli, bergamotto, geranio;<br />
• Edema: finocchio, geranio, cipresso, ginepro, rosmarino, aneto, timo, lavanda,<br />
salvia sclarea, camomilla<br />
• Emorroidi: cipresso, geranio, rosa, achillea, salvia sclarea, incenso, mirra;<br />
• Epilessia: camomilla, lavanda, melissa, ylang ylang, rosa, neroli;<br />
• Eritema solare: lavanda, albero del tè, camomilla, achillea, geranio, neroli;<br />
• Esantema: lavanda, camomilla;
• Febbre: eucalyptus globulus, menta, lavanda, bergamotto, albero del tè, rosmarino,<br />
timo, basilico, citronella, limone, cannella, achillea, cajeput, salvia, canfora, chiodi<br />
di garofano;<br />
• Forfora: albero del tè, camomilla, citronella, salvia, lavanda, eucalyptus,<br />
rosmarino;<br />
• Herpes labiale: albero del tè, melissa, lavanda, bergamotto, mirra, geranio,<br />
camomilla;<br />
• Infezione bocca e gengive: rosa, timo, chiodi di garofano, foglia di cannella, albero<br />
del tè, finocchio, salvia, geranio, mirra;<br />
• Infezioni della gola:<br />
battericidi: albero del tè, eucalipto, timo, salvia sclarea, bergamotto, menta, cajeput,<br />
maggiorana, mirto, geranio, lavanda, pino; balsamici: sandalo, benzoino, mirra,<br />
cedro, incenso;<br />
• Infezioni unghie: albero del tè, petit grain, lavanda, rosmarino;<br />
• Influenza: eucalyptus, menta, lavanda, bergamotto, albero del tè, rosmarino, timo,<br />
basilico, citronella, zenzero, maggiorana, limone, cannella, achillea, cajeput, salvia,<br />
canfora, chiodi di garofano, noce moscata;<br />
• Insonnia: lavanda, camomilla, vetiver, valeriana, maggiorana, neroli, salvia sclarea;<br />
nota: non usare per più di 2 settimane l’olio di valeriana, è un depressivo del sistema<br />
nervoso centrale;<br />
• Invecchiamento della pelle: rosa, incenso, sandalo, neroli, geranio, lavanda, mirra;<br />
• Leucorrea e prurito: albero del tè, lavanda, geranio, eucalyptus, citriodora, mirra;<br />
• Mal di orecchie, otite: camomilla, lavanda, albero del tè;<br />
• Mal di denti, ascessi: chiodi di garofano, albero del tè, timo, lavanda, camomilla,<br />
menta, mirra, foglia di cannella;<br />
• Menoragia: cipresso, geranio, rosa, achillea, camomilla, lavanda;<br />
• Morbillo, rosolia: camomilla, eucalyptus globulus, lavanda, cajeput, mirto, albero<br />
del tè;<br />
• Mal di orecchi, otite: camomilla, lavanda, albero del tè;<br />
• Nausea, vomito: menta, zenzero, lavanda, camomilla romana, cardamomo,<br />
coriandolo, finocchio, melissa, semi di anice;<br />
• Nevralgia: lavanda, menta, rosmarino, maggiorana, camomilla, zenzero;<br />
• Orecchioni: albero del tè, lavanda, coriandolo, limone, cajeput, camomilla,<br />
eucalyptus, mirto;<br />
• Palpitazioni: ylang ylang, lavanda, salvia sclarea, melissa, camomilla, neroli,<br />
valeriana;<br />
• Pelle deturpata: rosa, incenso, lavanda, galbano, sandalo;<br />
• Pelle fissurata: mirra, patchouli, lavanda, camomilla blu, benzoino, albero del tè,<br />
rosa, sandalo;<br />
• Pelle secca: rosa, sandalo, lavanda, camomilla, legno di rosa, geranio, benzoino,<br />
mirra;<br />
• Pelle sensibile, couperose: rosa, camomilla, lavanda, gelsomino, neroli, achillea;
• Pelle grassa: albero del tè, bergamotto, geranio, lavanda, rosmarino, cipresso,<br />
sandalo, lemongrass, salvia sclarea, ginepro, petit grain, camomilla, patchouli,<br />
eucalyptus citriodora, cedro;<br />
• Pediculosi: eucalyptus globulus, lavanda, albero del tè, foglia di cannella,<br />
rosmarino, geranio, chiodi di garofano, timo, prevenzione: 1 o 2 gocce di lavanda<br />
sul cuoio capelluto ogni mattina;<br />
• Pertosse: timo, issopo, foglia di cannella, cipresso, cajeput, albero del tè, lavanda;<br />
• Pressione alta: lavanda, maggiorana, ylang ylang, camomilla, salvia sclarea,<br />
vetiver, melissa, achillea, bergamotto, valeriana, rosa, geranio, neroli;<br />
• Pressione bassa: rosmarino, pino, basilico, finocchio, menta, timo, angelica, salvia,<br />
cumino, zenzero, cannella, chiodi di garofano, coriandolo, canfora;<br />
• Problemi sessuali: afrodisiaci: rosa, neroli, salvia sclarea, patchouli, ylang ylang,<br />
gelsomino, cardamomo, pepe nero, sandalo; equilibranti: lavanda, geranio;<br />
• Psoriasi: albero del tè, cajeput, mirra, lavanda, cedro rosso, angelica;<br />
• Punture, morsi: lavanda, albero del tè, camomilla, melissa, bergamotto, basilico;<br />
• Raffreddore: albero del tè, eucalyptus globulus, mirto, rosmarino, maggiorana,<br />
lavanda, cajeput, limone, pino, timo, menta, bergamotto, pepe nero, zenzero, foglia<br />
di cannella, chiodi di garofano, salvia sclarea, issopo;<br />
• Scabbia: albero del tè, lavanda, bergamotto, menta, chiodi di garofano, rosmarino,<br />
eucalyptus globulus, pino, timo, lemongrass, foglia di cannella, limone;<br />
• Sicosi (esantema da rasatura): albero del tè, lavanda, mirra, lemongrass,<br />
patchouli, menta, eucalyptus citriodora, geranio;<br />
• Sindrome premestruale: finocchio, rosa, geranio, salvia sclarea, bergamotto,<br />
pompelmo, gelsomino, neroli, camomilla, lavanda, ylang ylang;<br />
• Sinusite: benzoino, cannella, zenzero, chiodi di garofano, anice, maggiorana, mirto,<br />
menta, issopo, pino, rosmarino, lavanda, eucalyptus globulus, albero del tè,<br />
bergamotto, timo, canfora, cajeput, salvia, rosa, camomilla;<br />
• Sistema immunitario: albero del tè, foglia di cannella, chiodi di garofano, timo,<br />
rosmarino, lavanda, pino;<br />
• Stitichezza: depurativi: ginepro, bergamotto, finocchio, aneto, semi di anice,<br />
coriandolo, arancio, neroli, mandarino, petit grain, limone, geranio; stimolanti della<br />
digestione: zenzero, rosmarino, foglia di cannella, menta, citronella, cardamomo,<br />
pepe nero;<br />
• Stress: lavanda, camomilla, valeriana, bergamotto, salvia sclarea, maggiorana,<br />
incenso, melissa, neroli, rosa, gelsomino;<br />
• Svenimento, lipotimia, shock: lavanda, neroli, rosa, geranio, ylang ylang, salvia<br />
sclarea, gelsomino;<br />
• Tagli e ferite: albero del tè, lavanda, camomilla, achillea, mirra, patchouli,<br />
benzoino, eucalyptus globulus, chiodi di garofano<br />
• Tosse: riscaldanti/tonici: angelica, cannella, zenzero, noce moscata, chiodi di<br />
garofano, anice; calmanti/balsamici (per tosse secca): benzoino, cedro, mirra,<br />
incenso, sandalo, maggiorana; espettoranti: mirto, menta, issopo, pino, rosmarino,<br />
lavanda; antimicrobici/antivirali: eucalyptus globulus, albero del tè, bergamotto,<br />
timo, canfora, cajeput, salvia;
• Tosse convulsa (pertosse): timo, issopo, foglia di cannella, cipresso, cajeput, albero<br />
del tè, lavanda;<br />
• Traspirazione: albero del tè, petit grain, cipresso, rosmarino, bergamotto,<br />
pompelmo, mirto, neroli, timo, limone, arancio, mandarino, lavanda;<br />
• Ulcerazioni: albero del tè, lavanda, camomilla blu, mirra, bergamotto, geranio,<br />
achillea;<br />
• Ustione: lavanda, albero del tè, camomilla blu, eucalyptus globulus, geranio,<br />
achillea;<br />
• Varicella: albero del tè, lavanda, camomilla, achillea, eucalyptus globulus,<br />
bergamotto;<br />
• Vene varicose: cipresso, geranio, rosa, achillea, cedro rosso, salvia sclarea, incenso,<br />
mirra;<br />
• Verruche, porri:<br />
albero del tè, chiodi di garofano, foglia di cannella, eucalyptus citriodora, cedro<br />
rosso, limone, tagete, thuja.<br />
Seconda parte<br />
FITOTERAPIA<br />
Le origini della fitoterapia risalgono a migliaia di anni fa e sono strettamente legate alla<br />
nascita e alla sopravvivenza dell’uomo.<br />
Tutti gli animali dipendono dal regno vegetale dal quale prendono i nutrienti necessari e<br />
indispensabili per loro funzioni vitali. Questo stretto rapporto con la natura e il mondo<br />
vegetale ha spinto l’uomo, da sempre, a utilizzare principalmente le piante come rimedio<br />
naturale per ovviare agli effetti provocati da un’alterazione del suo stato di salute.<br />
L’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) nel 1980 definì le piante medicinali nel<br />
modo seguente: È pianta medicinale ogni vegetale che contiene, in uno o più dei suoi<br />
organi, sostanze che possono essere utilizzate a fini terapeutici o preventivi, o che sono i<br />
precursori di emisintesi chemiofarmaceutiche.<br />
La fitoterapia moderna si basa, principalmente, sulle conoscenze provenienti dalle tre<br />
grandi medicine: fitoterapia della medicina tradizionale cinese, fitoterapia della medicina<br />
ayurvedica e la fitoterapia occidentale.<br />
Sostanze vegetali impiegate in fitoterapia<br />
Droghe vegetali (Plantae medicinales)<br />
Definizione. Le droghe vegetali sono essenzialmente piante intere, frammentate o tagliate,<br />
parti di piante, alghe, funghi, licheni in uno stato non trattato, generalmente in forma<br />
essiccata, ma talvolta fresche. Sono anche considerati droghe vegetali alcuni essudati che<br />
non sono stati sottoposti a uno specifico trattamento. Le droghe vegetali vengono definite
con precisione dal nome scientifico botanico secondo il sistema binomiale (genere, specie,<br />
varietà e autore).<br />
Produzione. Le droghe vegetali si ottengono da piante coltivate o selvatiche. La qualità<br />
delle droghe vegetali viene garantita da adeguate procedure di campionamento,<br />
coltivazione, raccolta, essiccamento, frammentazione e condizioni di conservazione. Le<br />
droghe vegetali sono, per quanto possibile, esenti da impurità come terra, polvere,<br />
sporcizia e altri contaminanti come funghi, insetti e altre contaminazioni animali. Non<br />
devono essere in decomposizione. Se è stato usato un trattamento di decontaminazione è<br />
necessario dimostrare che i costituenti della pianta non siano stati influenzati da tale<br />
trattamento e che non siano rimasti residui nocivi. Per la decontaminazione delle droghe<br />
vegetali è proibito l’uso di ossido di etilene.<br />
Preparazioni a base di droghe vegetali. Le preparazioni a base di droghe vegetali si<br />
ottengono sottoponendo le droghe vegetali a trattamenti quali estrazione, distillazione,<br />
spremitura, frazionamento, purificazione, concentrazione, fermentazione. Esse<br />
comprendono: droghe vegetali triturate o polverizzate, tinture, estratti, essenze, succhi<br />
spremuti ed essudati trattati. Le preparazioni istantanee per tisane sono costituite da<br />
polvere o granulati di una o più preparazioni a base di droghe vegetali destinate alla<br />
preparazione, immediatamente prima dell’uso, di una soluzione per uso orale.<br />
Tinture (Tincturae)<br />
Definizione. Le tinture sono preparazioni liquide ottenute generalmente da materie prime<br />
vegetali o animali essiccate. In alcuni casi, le materie da estrarre possono essere sottoposte<br />
a un trattamento preliminare, come ad esempio l’inattivazione degli enzimi, la triturazione<br />
o la sgrassatura. Le tinture si preparano per macerazione, per percolazione o per mezzo di<br />
altri procedimenti convalidati, utilizzando alcool di appropriata concentrazione. Le tinture<br />
possono essere preparate anche disciogliendo o diluendo estratti in alcool di appropriata<br />
concentrazione. Le tinture sono ottenute generalmente usando una parte di droga e dieci<br />
parti di solvente di estrazione, o una parte di droga e cinque parti di solvente di estrazione.<br />
Le tinture sono generalmente limpide. Lasciate a riposo, possono formare un leggero<br />
deposito; ciò è accettabile a condizione che la composizione della tintura non risulti<br />
modificata in maniera significativa.<br />
Estratti (Extracta)<br />
Definizione. Gli estratti sono preparazioni concentrate, liquide, solide o di consistenza<br />
intermedia, ottenute generalmente da materie prime vegetali o animali essiccate. In alcuni<br />
casi le materie da estrarre possono essere sottoposte a un trattamento preliminare, come ad<br />
esempio l’inattivazione degli enzimi, la triturazione o la sgrassatura. Gli estratti si<br />
preparano per macerazione, per percolazione o per mezzo di altri adatti e convalidati<br />
procedimenti utilizzando etanolo o un altro solvente idoneo. Se necessario, dopo<br />
l’estrazione, le sostanze indesiderate vengono eliminate.
Estratti fluidi. Gli estratti fluidi sono preparazioni liquide nelle quali, in generale, una parte<br />
in massa o in volume è equivalente ad una parte in massa di materiale originario essiccato.<br />
Queste preparazioni vengono aggiustate, se necessario, in modo da renderle rispondenti<br />
alle esigenze relative al contenuto in solventi o in costituenti o in residuo secco. Gli estratti<br />
fluidi possono essere preparati con i metodi sopra descritti utilizzando solo etanolo di<br />
appropriata concentrazione oppure acqua od anche disciogliendo un estratto secco o molle<br />
in uno di questi stessi solventi, filtrando poi se necessario; qualunque sia il metodo di<br />
preparazione impiegato, gli estratti ottenuti devono avere una composizione comparabile.<br />
Lasciati a riposo, gli estratti fluidi possono formare un leggero deposito; ciò è accettabile a<br />
condizione che la composizione dell’estratto non venga modificata in maniera<br />
significativa. Gli estratti fluidi possono contenere appropriati conservanti antimicrobici.<br />
Estratti molli. Gli estratti molli sono preparazioni di consistenza intermedia tra gli estratti<br />
fluidi e gli estratti secchi. Si ottengono per evaporazione parziale del solvente usato per la<br />
loro preparazione. Si impiegano solo etanolo di appropriata concentrazione o acqua. Gli<br />
estratti molli hanno generalmente un residuo secco non inferiore al 70% m/m. Possono<br />
contenere appropriati conservanti antimicrobici.<br />
Estratti secchi. Gli estratti secchi sono preparazioni solide, ottenute per evaporazione del<br />
solvente usato per la loro preparazione. Essi hanno in generale un residuo secco non<br />
inferiore al 95% in massa. Possono essere aggiunte sostanze inerti appropriate. Il<br />
contenuto dei costituenti degli estratti secchi titolati può essere aggiustato al valore<br />
prescritto per mezzo di sostanze inerti appropriate o per mezzo di un altro estratto secco<br />
ottenuto da materia prima vegetale o animale utilizzata per la loro preparazione.<br />
Infusi e decotti (Infusa et decocta)<br />
Infusi. Gli infusi sono preparazioni liquide ottenute versando sulle droghe ridotte a un<br />
grado conveniente di suddivisione, e dalle quali si vogliono estrarre i principi attivi, acqua<br />
alla temperatura di ebollizione, e lasciando poi a contatto con l’acqua stessa per un tempo<br />
più o meno lungo. Dopo raffreddamento completo, filtrare attraverso ovatta o attraverso<br />
garza, senza comprimere; portare il filtrato alla massa prescritta con acqua calda con la<br />
quale si lava il residuo e il filtro. In qualche caso può essere necessaria l’aggiunta di<br />
piccole quantità di sostanze acide o alcaline al fine di facilitare l’estrazione dei principi<br />
attivi dalla droga. Generalmente si impiegano da 1 a 10 parti di droga per la preparazione<br />
di 100 parti di infuso.<br />
Decotti. I decotti sono preparazioni liquide ottenute estemporaneamente facendo bollire in<br />
acqua le droghe opportunamente polverizzate, dalle quali si vogliono estrarre i principi<br />
attivi. L’operazione corrispondente si chiama decozione ed essa non si applica mai a<br />
droghe contenenti principi attivi volatili. Solitamente si impiegano cinque parti di droga<br />
per preparare 100 parti di decotto; nel caso di droghe contenenti alcaloidi, l’acqua viene<br />
addizionata, per favorire l’estrazione, di una quantità di acido citrico o di acido cloridrico<br />
diluito corrispondente approssimativamente alla quantità totale di alcaloidi contenuti nella<br />
droga.
Piante per tisane (Plantae ad ptisanam)<br />
Definizione. Le piante per tisane sono costituite esclusivamente da una o più droghe<br />
vegetali destinate a preparazioni acquose orali ottenute per decozione, infusione o<br />
macerazione. La preparazione viene effettuata immediatamente prima dell’uso. Le piante<br />
per tisane vengono generalmente fornite in quantità non ripartite in dosi o in sacchetti. Le<br />
raccomandazioni sulla qualità microbiologica delle piante per tisane tengono conto del<br />
metodo di preparazione prescritto (uso di acqua bollente o non bollente).<br />
Aspetti tossicologici delle piante medicinali<br />
Molti pazienti preferiscono oggi ricorrere alla medicina alternativa, e in particolare alla<br />
fitoterapia, per trattare i loro disturbi e tale fenomeno ha assunto proporzioni sempre<br />
maggiori nell’ultimo decennio.<br />
Tutto questo è dovuto ad una certa sfiducia nei confronti della terapia tradizionale (causata<br />
dalla marcata tossicità, dai costi elevati e spesso dall’insuccesso della terapia), ma<br />
soprattutto alla falsa convinzione secondo la quale tutto ciò che proviene dal mondo<br />
naturale sia sicuro.<br />
Non esistono, in realtà, piante che possono essere considerate sicure: spesso si sono<br />
verificate reazioni tossiche molto gravi (come shock anafilattico, angioedema,<br />
allucinazioni e perfino la morte) dovute a rimedi erboristici, senza contare che sono<br />
frequenti anche reazioni meno gravi, come prurito, rush cutaneo e orticaria. Molte piante<br />
medicinali sono talmente tossiche da non poter essere usate in terapia: è il caso della<br />
Belladonna, dei semi del Ricino, dell’Amanita ecc. Tuttavia anche altre, considerate più<br />
sicure, possono scatenare reazioni tossiche impreviste in base all’uso che si fa.<br />
Le possibili reazioni avverse delle piante possono essere legate a caratteristiche della<br />
pianta, al prodotto che da essa si ottiene o al suo effetto sul singolo paziente. Infatti è<br />
necessario identificare correttamente la pianta, secondo le sue caratteristiche<br />
macroscopiche e microscopiche, e anche la parte stessa che si utilizza, poiché le parti delle<br />
piante contengono diverse sostanze chimiche a diverse concentrazioni.<br />
Il tempo di raccolta, rappresenta una variabile importante ai fini di ottenere una presenza<br />
ottimale, qualitativa e quantitativa, di principi attivi; quindi esiste un periodo ottimale per<br />
avere le massime concentrazioni di principio attivo, ed è opportuno anche tener conto dei<br />
fattori ambientali come clima, altitudine, latitudine ecc.<br />
È importante anche tener presente che i prodotti fitoterapici potrebbero essere stati<br />
contaminati da pesticidi, metalli pesanti, erbicidi o che le varie fasi di lavorazione<br />
avrebbero potuto esporre il prodotto a funghi, batteri, ecc. L’industria, infatti, è tenuta a<br />
rispettare delle procedure di lavorazione corrette, tali da garantire la sicurezza del<br />
prodotto.<br />
Altro aspetto fondamentale è quello della standardizzazione degli estratti: questo garantisce<br />
che in ogni capsula ci sia la stessa quantità di principio attivo e questo dovrebbe garantire<br />
effetti sovrapponibili e riproducibili.<br />
Il paziente stesso può, tuttavia, esprimere effetti imprevedibili in base all’uso che fa del
prodotto fitoterapico. Tali prodotti possiedono una specifica attività farmacologica ed in<br />
funzione a questo possono interagire con altri farmaci di sintesi assunti dal paziente,<br />
potenziandone o riducendone gli effetti previsti. La frequenza degli effetti collaterali delle<br />
piante aumenta, infatti, proprio a causa di queste associazioni. Tale pericolo, è incrementato<br />
anche dal fatto che l’opinione pubblica considera le erbe sicure, ed è ancora di più<br />
incoraggiata nell’associarle liberamente ad altre terapie farmacologiche.<br />
Anche le condizioni del paziente possono costituire un potenziale pericolo per<br />
l’assunzione di piante medicinali: le controindicazioni possono essere costituite da<br />
malattie organiche, pregresse o in atto (come ulcera peptica, ipertensione, insufficienza<br />
epatica o renale) o interventi chirurgici, che modificano la farmacocinetica delle molecole<br />
di origine naturale aumentando il rischio di tossicità.<br />
Persino delle condizioni fisiologiche, come la gravidanza o l’allattamento, possono<br />
rendere proibitivo l’utilizzo di talune piante medicinali.<br />
È molto importante, che gli operatori sanitari valutino attentamente gli effetti dei prodotti<br />
naturali, e che sia effettuata una stretta sorveglianza degli eventuali effetti tossici. Anche il<br />
paziente deve essere educato a un’automedicazione responsabile e non approssimativa,<br />
facendo sempre riferimento alle figure professionali del mondo sanitario.
Aglio<br />
(Allium sativum)<br />
Descrizione di alcune piante impiegate in Fitoterapia<br />
Parte utilizzata: bulbo e bulbilli.<br />
Principi attivi: olio essenziale (minimo 0,25%) contenente<br />
diversi solfuri di allile (da cui il caratteristico odore ) e altre<br />
sostanze solforate derivate dal solfuro di divinile (allina, che<br />
per la presenza di un enzima, alliinasi, si trasforma in<br />
allicina), allisatina, glucosidi solforati, vitamine del gruppo<br />
B.<br />
Effetti dimostrati: antibatterico, antivirale, antielmintico<br />
(ascaridi e ossiuri), anticoagulante, antiaggregante<br />
piastrinico, ipotensivo, vasodilatatore periferico, fibrinolitico<br />
e antiipertensivo. Fluidificante ed espettorante.<br />
Antidislipidemico ed antiaterogeno.<br />
Avvertenze: non somministrare in gravidanza e durante<br />
l’allattamento, può alterare il sapore del latte e provocare coliche gassose nel neonato.<br />
Iperacidità gastrica,<br />
intolleranza individuale all’odore/sapore. Ipotensione.<br />
Note: l’azione dell’aglio è stata valutata in studi clinici con estratti secchi titolati e<br />
standardizzati in 6 mg/die di allicina 2-3 volte/die, in forma fresca 8 g di bulbilli al giorno.<br />
Alga marina<br />
(Fucus vesiculosus)<br />
Parte utilizzata: tallo disseccato.<br />
Principi attivi: acido alginico, polisaccaridi, polifenoli,<br />
bromo, iodio, potassio, sodio.<br />
Effetti dimostrati: dà volume alle feci favorendo lo<br />
svuotamento intestinale.<br />
Avvertenze: non assumere in gravidanza e in allattamento, non<br />
associare ad aspirina, lassativi, medicinali per tosse e<br />
raffreddore, antiacidi, vitamine, minerali, aminoacidi.<br />
Note: l’azione del fucus valutata in studi clinici con<br />
estratto secco nebulizzato al dosaggio di 1-1,5 g/die.
Aloe<br />
(Aloe vera)<br />
Principi attivi: foglie da cui si estrae un gel.<br />
Sostanze chimiche contenute: acemannano, βbarbaloina<br />
(purgativo), resina, socaloina, tannino.<br />
Effetti dimostrati: aiuta a ridurre l’infiammazione e<br />
accelera la guarigione nelle ustioni di primo e secondo grado.<br />
Agisce come catartico, ma se tale effetto sia benefico o<br />
pericoloso dipende da molti fattori. Cura le ustioni da raggi<br />
X o da altre radiazioni. Interferisce nell’assorbimento del<br />
ferro e degli altri minerali quando assunta per via orale.<br />
Avvertenze: non assumere in caso di ulcera gastrica o<br />
duodenale, in presenza di piccole complicazioni<br />
all’intestino, come enteriti periferiche. Non assumere in caso<br />
di colite ulcerosa, diverticolosi o diverticoliti, proctiti o<br />
emorroidi.<br />
Note: l’azione dell’aloe vera è stata valutata in studi clinici con estratti titolati e<br />
standardizzati in polisaccaridi (acemannano) al dosaggio di 400-800 mg 1-2 volte/die.<br />
Ananas (gambo)<br />
(Ananas sativus)<br />
Parte utilizzata: parte fibrosa del gambo.<br />
Principi attivi: bromelina A e B.<br />
Effetti dimostrati: azione antinfiammatoria,<br />
antiedemigena. Azione antiaggregante piastrinica.<br />
Avvertenze: Non assumere in gravidanza e in caso di<br />
ulcera gastrica.<br />
Note: l’azione dell’ananas è stata valutata in studi clinici<br />
con estratti titolati e standardizzati in bromelina al<br />
dosaggio di 80 mg 3 volte/die (reperibile anche come<br />
specialità medicinale registrata).<br />
Anice<br />
(Pimpinella anisum)<br />
Parte utilizzata: frutto secco.<br />
Principi attivi: oli essenziali (anetolo, metilcavicolo,<br />
anisochetone), flavonodi.<br />
Effetti dimostrati: Aiuta nell’espulsione dei gas<br />
dall’apparato intestinale. Stimola la diuresi. Aumenta la
traspirazione. Diminuisce la densità e aumenta la fluidità del muco dai polmoni e dai<br />
bronchi. Causa allucinazioni.<br />
Avvertenze: non assumere in gravidanza e nei disturbi cronici del tratto gastrointestinale,<br />
come ulcera duodenale o gastrica, reflusso esofageo, coliti ulcerose, coliti spastiche,<br />
diverticolite, diverticolosi.<br />
Note: l’azione dell’anice è stata valutata estratti titolati e standardizzati in anetolo al 70-<br />
90% al dosaggio 0,3 g di essenza.<br />
Arnica montana<br />
(Arnica montana)<br />
Parte utilizzata: fiore.<br />
Principi attivi: acidi grassi, acido angelico, acido formico, arnidendiola (si trova anche<br />
nei fiori di tarassaco), colina, timoidrochinone.<br />
Effetti dimostrati: ha un effetto revulsivo se applicata sulla pelle in un punto infiammato<br />
o irritato. Agisce come sedativo del sistema nervoso<br />
centrale. Irrita il tratto gastrointestinale.<br />
Avvertenze: Non assumere in gravidanza, nei disturbi<br />
cronici del tratto gastrointestinale, come ad esempio<br />
ulcere duodenali o gastriche, reflusso esofageo (esofagite da<br />
reflusso), colite ulcerosa, colite spastica, diverticolosi,<br />
diverticolite.<br />
Note: si usa in infusi 2 g di droga per 100 ml di acqua; in<br />
tintura madre per cataplasmi diluita in acqua 1:3-1:10;<br />
come colluttorio diluita in acqua 1:10 o come pomata<br />
(solitamente in gel) contenente il 20-25% di tintura<br />
madre. Frequenti reazioni allergiche cause di dermatiti.<br />
Artiglio del diavolo o Arpagofito<br />
(Harpagophytum procumbens)<br />
Parte<br />
utilizzata: radici secondarie essiccate.<br />
Principi attivi: arpagoside, procumbite, arpagide, acido<br />
cinnamico libero, zuccheri, aminoacidi, steroli, grassi, cere.<br />
Effetti dimostrati: azione antinfiammatoria e<br />
antireumatica, fibromiositi, tendinite, periartriti.<br />
Avvertenze: Non assumere in gravidanza e in soggetti con<br />
ulcere gastriche. Note:<br />
l’azione dell’artiglio del diavolo è stata valutata in studi clinici<br />
con estratti titolati e standardizzati in arpagoside al 80% al
dosaggio di 350-700 mg 3-4 volte/die.<br />
Biancospino<br />
(Crategus oxyacantha)<br />
Parte utilizzata: fiori, foglie.<br />
Principi attivi: acido crategolico, flavina, glicoside,<br />
proantocianidine, purine, saponine, vitexina.<br />
Effetti dimostrati: diminuisce la respirazione.<br />
Diminuisce il battito cardiaco. Azione ipotensivante. Causa<br />
irregolarità nel battito cardiaco. Causa insufficienza<br />
cardiaca congestizia. Riduce le contrazioni muscolari<br />
dell’utero e dell’intestino. È un costrittore bronchiale.<br />
Avvertenze: non assumere in gravidanza e nelle<br />
cardiopatie Note:<br />
l’azione del biancospino è stata valutata con estratti<br />
titolati e standardizzati in flavonoidi al 2% al dosaggio di 250-<br />
1000 mg/die (per garantire un dosaggio di 5-20 mg di flavonoidi totali).
Boswellia serrata o Pianta dell’incenso<br />
(Boswellia serrata)<br />
Principi attivi: acidi boswellici, triterpeni.<br />
Effetti dimostrati: azione antinfiammatoria, antireumatica<br />
(inibisce la 5 lipoossigenasi che stimola la produzione di<br />
leucotrieni), riduce il dolore ed il gonfiore articolare ed aiuta a<br />
ristabilire una buona funzionalità articolare.<br />
Avvertenze: non assumere in gravidanza e nelle gastropatie<br />
quali gastriti ed ulcera gastro-duodenale.<br />
Note: l’azione della boswellia è stata valutata in studi clinici<br />
con estratti titolati e standardizzati in ac. boswellici al 75%-<br />
95% al dosaggio di 200-400 mg 2-3 volte/die.<br />
Camomilla comune<br />
(Matricaria recutita)<br />
Parte utilizzata: capolini disseccati.<br />
Principi attivi: alcooli sesquiterpenici, alfabisabolo,<br />
azulene, furfurale, paraffina, sesquiterpene, tannini.<br />
Effetti dimostrati: agisce come antinfiammatorio e<br />
spasmolitico sulla mucosa gastrica e duodenale,<br />
cicatrizzante, immunostimolante, antibatterico per uso<br />
topico. Deprime le funzioni muscolari. Interferisce<br />
nell’assorbimento del ferro e di altri minerali.<br />
Avvertenze: non assumere in gravidanza e se si hanno<br />
disturbi cronici del tratto gastrointestinale, quali ulcere<br />
duodenali o gastriche, reflusso esofageo, coliti ulcerose,<br />
coliti spastiche, diverticolite, diverticolosi.<br />
Note: l’azione della camomilla è stata valutata con estratti<br />
titolati e standardizzati al dosaggio di 400 mg 4 volte/die. La<br />
farmacopea ufficiale prevede l’estratto secco ad alto titolo di apigenina. Infusi al 3-10%<br />
per cataplasmi e lavande, tisane con 3 gr in 150 ml di acqua.<br />
Cannella corteccia<br />
(Cinnamonum verum)
Parte utilizzata: corteccia disseccata (olio essenziale per<br />
uso topico).<br />
Principi attivi: aldeide cinnamica (70-80%), Eugenolo (5-<br />
10%).<br />
Effetti dimostrati: Proprietà antibatteriche e<br />
micostatiche (specie nelle onicomicosi)<br />
Avvertenze: non utilizzare in gravidanza. Frequenti<br />
reazioni allergiche cutanee e mucose.<br />
Carciofo<br />
(Cynara scolymus)<br />
Parte utilizzata: foglie.<br />
Principi attivi: flavonoidi, tannini, ac. clorogenico,<br />
cinarina, poliacetileni, fitosteroli (sitosterolo e<br />
stigmasterolo), cinaropicrina (principio amaro).<br />
Effetti dimostrati: azione coleretica (stimola la secrezione di<br />
bile), epatoprotettiva ed epatostimolante. Azione<br />
ipocolesterolemizzante. Azione diuretica.<br />
Avvertenze: non assumere in gravidanza ed in soggetti con<br />
calcolosi della colecisti.<br />
Note: l’azione del carciofo è stata valutata in studi clinici con<br />
estratti titolati e standardizzati in ac. clorogenico tra 4,5%- 6%<br />
al dosaggio di 3-5 g 2 volte/die.<br />
Cascara sagrada<br />
(Rhamnus purshiana)<br />
Parte utilizzata: corteccia disseccata.<br />
Principi attivi: antrachinone, cascarosidi.<br />
Effetti dimostrati: irrita l’apparato gastrointestinale e<br />
può indurre diarrea.<br />
Avvertenze: Non assumere in gravidanza e se si hanno<br />
disturbi cronici del tratto gastrointestinale, quali ulcere<br />
duodenali o gastriche, reflusso esofageo, coliti ulcerose,<br />
coliti spastiche, diverticolite, diverticolosi.
Centella Asiatica<br />
(Centella asiatica, Hydrocotile asiatica)<br />
Parte utilizzata: parti aeree disseccate.<br />
Principi attivi: asiaticoside (saponina triterpenica), ac.<br />
asiatico, ac. madecassico, madecassicoside, polifenoli,<br />
fitosteroli, sali minerali e vitamine.<br />
Effetti dimostrati: cicatrizzanti, flebotropi e flebotonici<br />
(vene varicose, emorroidi), blandamente diuretici.<br />
Avvertenze: cautela in gravidanza (contiene fitosteroli) e<br />
nelle gastropatie, quali gastriti ed ulcera gastro-duodenale.<br />
Note: l’azione della centella è stata valutata in studi clinici con<br />
estratti titolati e standardizzati nella frazione triterpenica al<br />
dosaggio di 60 mg/die. Reperibile anche come specialità<br />
medicinale registrata).<br />
Chiodo di garofano<br />
(Eugenia caryophyllus)<br />
Parte utilizzata: boccioli dei fiori essiccati (olio<br />
essenziale per uso topico).<br />
Principi attivi: eugenolo(90%).<br />
Effetti dimostrati: elevate proprietà antibatteriche e<br />
antimicotiche (onicomicosi, tigne), antinfiammatorie e<br />
analgesiche locali (mal di denti).<br />
Avvertenze: non utilizzare in gravidanza. Frequenti<br />
reazioni allergiche cutanee e mucose.<br />
Cimicifuga<br />
(Cimicifuga racemosa)<br />
Parte utilizzata: radici, rizomi.<br />
Principi attivi: acido isoferulico, acido oleico, acido<br />
palmitico, cimicifugina, tannino.<br />
Effetti dimostrati: attività estrogeniche ed inibizione<br />
dell’Lh, utile nei disturbi premestruali, dismenoree e<br />
disturbi climaterici. Interferisce con l’assorbimento del ferro<br />
e di altri minerali quando viene ingerito.<br />
Avvertenze: Non assumere in gravidanza e se si hanno
disturbi cronici del tratto gastrointestinale, quali ulcere duodenali o gastriche, reflusso<br />
esofageo, coliti ulcerose, coliti spastiche, diverticolite, diverticolosi.<br />
Note: l’azione della cimicifuga è stata valutata in studi clinici con estratti titolati e<br />
standardizzati in glicosidi triterpenici al 2,5% al dosaggio di 40-80 mg/die.<br />
Echinacea<br />
(Echinacea angustifolia)<br />
Parte utilizzata: radici.<br />
Principi attivi: acidi grassi, betaina, echinacina, echinoside,<br />
inulina, resina, saccarosio.<br />
Effetti dimostrati: agisce come insetticida, attivo soprattutto<br />
sulle mosche. Stimola le difese immunitarie. Probabile attività<br />
antitumorale.<br />
Avvertenze: non assumere in gravidanza.<br />
Note: l’azione dell’echinacea è stata valutata in studi clinici<br />
con estratti titolati e standardizzati in polisaccaridi al 16% ed<br />
echinacoside al 4% al dosaggio di 200mg 2-3 volte/die.<br />
Eleuterococco<br />
(Eleutherococcus senticosus)<br />
Parte utilizzata: radici.<br />
Principi attivi: eleuteroside A (glucoside del betasitosterolo),<br />
B1 (glucoside cumarinico dell’isofrassidina, C<br />
(eterogalattoside), B-D-E (eterosidi del siringasterolo), I-K-<br />
L-M (derivati dall’ac. oleanoico).<br />
Effetti dimostrati: stimola il sistema immunitario, aumenta<br />
il numero di linfociti T e cellule natural killer, aumenta la<br />
produzione di interferone, stimola la risposta anticorpale<br />
(studi effettuati su soggetti con malattie dell’apparato ORL,<br />
otiti, sinusiti).<br />
Avvertenze: non assumere in gravidanza.<br />
Note: l’azione dell’eleuterococco è stata valutata in studi<br />
clinici con estratti titolati e standardizzati in eleuterosidi al 3% e polisaccaridi al dosaggio<br />
di 200-400 mg/die.
Finocchio selvatico<br />
(Foeniculum vulgare)<br />
Parte utilizzata: semi.<br />
Principi attivi: trans-anetolo, estragolo, fencone, alfafellandrene.<br />
Effetti dimostrati: attività antispastica e procinetica<br />
(specie a livello intestinale), attività antimeteorica.<br />
Avvertenze: non assumere in gravidanza, e in soggetti<br />
asmatici con forte componente allergica.<br />
Note: i semi di finocchio possono essere utilizzati in<br />
preparazioni per tisane spesso in associazione con anice,<br />
timo, senna, ecc. Molto utile anche l’olio essenziale Fu che,<br />
preparato in capsule e assunto dopo i pasti, è la forma che<br />
maggiormente esplica le proprietà sull’apparato digerente.<br />
Garcinia<br />
(Garcinia cambogia)<br />
Parte utilizzata: scorza essiccata del frutto<br />
Principi attivi: acido idrossicitrico, calcio, carboidrati,<br />
pectine in tracce.<br />
Effetti dimostrati: azione riducente l’assorbimento di<br />
colesterolo e trigliceridi. Azione di aumento del senso della<br />
sazietà<br />
Avvertenze: Non assumere in gravidanza.<br />
Note: l’azione della garcinia è stata valutata in studi<br />
clinici con estratti titolati e standardizzati in ac.<br />
idrossicitrico al 50% al dosaggio di 500-1000 mg<br />
mezz’ora prima dei pasti.
Ginkgo<br />
(Ginkgo biloba)<br />
Parte utilizzata: foglie.<br />
Principi attivi: ginkgolidi A, B e C, acidi ginkgolici,<br />
quercetina, kempferolo.<br />
Effetti dimostrati: agisce aumentando la tolleranza<br />
all’ipossia, soprattutto nel tessuto cerebrale. Inibisce lo<br />
sviluppo di edemi cerebrali di origine traumatica o<br />
tossica. Riduce gli edemi della retina. Aumenta le<br />
capacità della memoria. Azione antiossidante ed<br />
antagonista nei confronti del PAF (fattore aggregante<br />
piastrinico).<br />
Avvertenze: non assumere in gravidanza, negli<br />
epatopatici, in soggetti con turbe della coagulazione,<br />
possibili interazioni in terapie con antiaggreganti<br />
piastrinici e anticoagulanti. Non associare a terapie con<br />
aglio e salice che hanno una spiccata azione antiaggragante.<br />
Note: l’azione terapeutica di gingko biloba è stata valutata in diversi studi clinici con<br />
estratti titolati e standardizzati in flavonoidi 24%, ginkgolidi 6% esenti da ac. ginkgolici, al<br />
dosaggio medio di 120-240 mg/die. La durata del trattamento deve essere di almeno otto<br />
settimane.<br />
Ginseng<br />
(Panax ginseng)<br />
Parte utilizzata: radici<br />
Principi attivi: ginsenosidi, amido, fitosteroli, vitamine B1- B2-<br />
B12, biotina, composti poliacetilenici, tannini, peptidi, colina<br />
Effetti dimostrati: tonico-adattogeno, azione sul sistema<br />
neuroendocrino e neuromuscolare (aumento serotonina,<br />
dopamina, noradrenalina, ACTH), attività antidepressiva<br />
simile all’imipramina, azione immunostimolante<br />
(polisaccaridi).<br />
Avvertenze: Non assumere in gravidanza (possibile<br />
androgenizzazione fetale), cautela negli ipertesi (possibili<br />
eccessi ipertensivi e tachicardia), in soggetti in terapia con anticoagulanti ed in donne in<br />
menopausa (favorisce le metrorragie). Segnalati casi di reazioni avverse quali insonnia,<br />
cefalea, nervosismo, diarrea. In caso di abuso, segnalati reazioni quali edema, prurito,<br />
depressione, vertigini, palpitazioni, iperpiressia, cefalea grave, turbe del sistema<br />
immunitario.
Note: l’azione terapeutica del ginseng è stata valutata in diversi studi clinici con estratti<br />
titolati e standardizzati in ginsenosidi 10-15% al dosaggio medio di 80-100 mg 2-3<br />
volte/die.<br />
Gugul o Guggul<br />
(Commiphora mukul)<br />
Parte utilizzata: resina purificata ottenuta per incisione della<br />
corteccia dell’albero.<br />
Principi attivi: polisaccaridi, lipidi steroidi<br />
(gugulsterone E, gugulsterone Z, gugulsterone I,<br />
gugulsterone II, gugulsterone III), olio essenziale. Effetti<br />
dimostrati: azione ipolipemizzante (riduce i valori di<br />
colesterolo totale, trigliceridi e LDL, aumenta i valori di HDL a<br />
causa della riduzione dell’assorbimento intestinale dei lipidi<br />
alimentari, dell’attivazione degli enzimi lipolitici nel siero e<br />
della riduzione della sintesi epatica e dell’aumento della<br />
escrezione fecale di colesterolo), azione antiaterogena (per<br />
attività fibrinolitica e inibizione dell’aggregazione<br />
piastrinica, associato all’aspirina migliora il decorso dell’ictus ischemico), azione<br />
stimolante nei confronti della tiroide, azione anti-acne, azione antinfiammatoria.<br />
Avvertenze: non assumere in gravidanza, in soggetti in terapia con anticoagulanti se non<br />
sotto stretto controllo della crasi ematica, in soggetti con disturbi cronici del tratto<br />
gastrointestinale, quali ulcere duodenali o gastriche. Il gugul può ridurre la concentrazione<br />
plasmatica di farmaci quali il propanololo e il diltiazem.<br />
Note: l’azione terapeutica del gugul è stata valutata in diversi studi clinici con estratti<br />
titolati e standardizzati in gugulipide al 2% al dosaggio medio di 100-150 mg/die da<br />
suddividere in 2-3 somministrazioni.
Gymnema<br />
(Gymnema sylvestre)<br />
Parte utilizzata: foglie.<br />
Principi attivi:acido gymnemico (il cui sale di<br />
potassio viene indicato come gymnemina).<br />
Effetti dimostrati: azione ipoglicemizzante<br />
Avvertenze: non assumere in gravidanza ed in<br />
soggetti diabetici in cura con antidiabetici orali.<br />
Note: l’azione della gymnema è stata valutata in studi<br />
clinici con estratti titolati e standardizzati in ac.<br />
gymnemico al 25-50% al dosaggio di 200-300 mg 2- 3<br />
volte/die lontano dai pasti.<br />
Iperico o Erba di S. Giovanni<br />
(Hypericum perforatum)<br />
Parte utilizzata: sommità fiorite.<br />
Principi attivi: ipericina, olii volatili, resina, tannini,<br />
flavonoidi.<br />
Effetti dimostrati: causa fotosensibilizzazione.<br />
Interferisce con l’assorbimento di ferro e di altri<br />
minerali quando viene ingerito. Agisce come I-Mao sul<br />
sistema nervoso centrale, da cui l’uso come<br />
antidepressivo. Usato esternamente è un antisettico.<br />
Avvertenze: Non assumere in gravidanza. Possibile<br />
fotosensibilizzazione.<br />
Note: l’azione antidepressiva dell’iperico è stata<br />
valutata in diversi studi clinici con estratti titolati e<br />
standardizzati in flavonoidi al 50% e iperforina al 5% al<br />
dosaggio di 300-900 mg/die (reperibile anche come specialità medicinale registrata).<br />
Recenti studi hanno dimostrato che la fotosensibilizzazione è prevalentemente legata<br />
all’ipericina mentre l’azione antidepressiva è legata ai flavonoidi. L’Asa (American<br />
Society of Anesthesiologists) avverte che l’assunzione di Iperico può prolungare l’effetto<br />
di anestetici o farmaci narcotizzanti. Inoltre sono state segnalate reazioni avverse quali<br />
dermatiti, irritazioni gastrointestinali, nausea, vomito, vertigini, neuropatie acute, astenia,<br />
cefalea. Possibile interazione con la sertralina (sindrome serotoninergica), possibile<br />
interazione con la teofillina (> della concentrazione plasmatica della teofillina). Alcuni<br />
studi recenti hanno messo in evidenza che l’iperico diminuisce notevolmente l’effetto
terapeutico di anticoncezionali orali o a farmaci per la cura dell’Aids o antirigetto (per es.<br />
ciclosporina), se assunto contemporaneamente ad essi.<br />
Ippocastano<br />
(Aesculus hippocastanum)<br />
Parte utilizzata: semi.<br />
Principi attivi: glicosidi triterpenici, escina, tannini,<br />
flavonoidi, cumarina.<br />
Effetti dimostrati: azione antinfiammatoria, anti<br />
edemigena, vasocostrittrice.<br />
Avvertenze: non assumere in gravidanza ed in soggetti con<br />
disturbi gastro-intestinali.<br />
Note: l’azione dell’ippocastano è stata valutata in studi<br />
clinici con estratti standardizzati titolati in escina 10%<br />
(glucosidi triterpenici) al dosaggio di 250-350mg 2<br />
volte/die.
Kawa kawa<br />
(Piper methysticum)<br />
Parte utilizzata: radici.<br />
Sostanze chimiche contenute: diidrokawina,<br />
diidrometisticina, dimetossiyangonina, flavorawina,<br />
kawaina, metisticina, yangonina.<br />
Effetti dimostrati: sedativo del sistema nervoso centrale.<br />
Causa pigmentazione della pelle.<br />
Avvertenze: non assumere in gravidanza.<br />
Note: l’azione ansiolitica del kawa kawa è stata valutata in<br />
diversi studi clinici con estratti titolati e standardizzati in<br />
kavalattoni al 30% al dosaggio di 200-300 mg 2-3 volte/die.<br />
L’effetto terapeutico compare dopo 1 settimana circa, la<br />
pianta è sottoposta a limitazione d’uso da parte del ministero<br />
della Salute.<br />
Liquirizia comune<br />
(Glycyrrhiza glabra)<br />
Parte utilizzata: radici.<br />
Principi attivi: asparagina, glicirrizina, gomma, terpene<br />
pentaciclico, saponine, zuccheri.<br />
Effetti dimostrati: diminuisce l’infiammazione. Mostra un<br />
effetto ormonale di tipo estrogenico. Diminuisce le<br />
contrazioni della muscolatura liscia. Diminuisce la densità e<br />
aumenta la fluidità del muco dei polmoni e dei bronchi. Un<br />
largo consumo di liquirizia può essere causa di<br />
ipertensione. Effetti benefici supposti non dimostrati:<br />
Promuove la rigenerazione dei tessuti lesi. Ammorbidisce la<br />
pelle ed è un lenitivo. Cura la tosse.<br />
Avvertenze: non assumere in gravidanza, in presenza di una malattia cardiaca, insieme a<br />
diuretici.<br />
Note: l’azione della liquirizia è stata valutata in diversi studi clinici con estratti titolati e<br />
standardizzati in glicirrizina al 20% al dosaggio di 250-500mg 2 volte/die.<br />
Menta piperita<br />
(Mentha piperita)
Parte utilizzata: foglie.<br />
Principi attivi: mentolo, acetato di mentile, mentone.<br />
Effetti dimostrati: carminative, colagoghe,<br />
antibatteriche. Per ingestione può irritare le mucose ed<br />
interferire con l’assorbimento del ferro e di altri minerali.<br />
Avvertenze: non assumere in gravidanza e nei disturbi<br />
cronici del tratto gastrointestinale, come ad esempio<br />
ulcere duodenali o gastriche, reflusso esofageo (esofagite da<br />
reflusso), colite ulcerosa, colite spastica, diverticolosi,<br />
diverticolite.<br />
Note: l’azione della menta piperita è stata valutata in<br />
studi clinici con olio essenziale contenente mentolo (35-<br />
55%) e mentone (10-35%) al dosaggio di 10 mg 2-3<br />
volte/die.<br />
Mirtillo nero<br />
(Vaccinium myrtillus)<br />
Parte utilizzata: frutto.<br />
Principi attivi: acidi grassi, acido loeanolico, acido<br />
ursolico, idrochinone, neomirtillina, tannini.<br />
Effetti dimostrati: azione astringente e vasoprotrettrice<br />
(antocianosidi). Riduce la glicemia. Stimola la diuresi.<br />
Interferisce con l’assorbimento del ferro e di altri minerali<br />
quando viene ingerito. Azione antiossidante.<br />
Avvertenze: non assumere negli allergici al mirtillo.<br />
Note: l’azione del mirtillo è stata valutata in studi clinici con<br />
estratti titolati e standardizzati in antocianosidi al 25% al<br />
dosaggio di 300 mg 1-2 volte/die.<br />
Olivo<br />
(Olea europaea)<br />
Parte utilizzata: foglie.<br />
Principi attivi: composti triterpenici, flavonoidi, glucosidi<br />
amari, oleaceina, oleuropeina.<br />
Effetti dimostrati: azione spasmolitica, broncodilatatrice,<br />
ipoglicemizzante, diuretica, ipotensivante,<br />
ipocolesterolemizzante.
Avvertenze: non assumere in gravidanza.<br />
Note: l’azione dell’olivo è stata valutata in studi clinici con estratti titolati e standardizzati<br />
in oleaceina o oleuropeina, i dosaggi non hanno ancora una standardizzazione esatta<br />
Papaia<br />
(Carica papaya)<br />
Parte utilizzata: frutto.<br />
Principi attivi: caricina, enzima amilolitico,<br />
mirosina, papaina, peptidasi, vitamine C e E.<br />
Effetti dimostrati: stimola le secrezioni<br />
gastriche. Libera istamina dai tessuti. Agisce<br />
come sedativo del sistema nervoso centrale.<br />
Elimina alcuni parassiti intestinali.<br />
Avvertenze: non assumere in gravidanza.<br />
Note: l’azione della papaya è stata valutata in studi clinici con estratti titolati e<br />
standardizzati in papaina al dosaggio di 1500 mg /die corrispondenti a 2520 unità Fip.
Pompelmo (olio di semi di Pompelmo)<br />
(Citrus maxima)<br />
Parte utilizzata: semi, frutto (buccia).<br />
Principi attivi: bioflavonoidi (esperidina,<br />
neoesperidina, quercetina, apigenina rutoside,<br />
canferolo), naringina, polifenoli, vitamina C,<br />
aminoacidi, fibre, oli essenziali.<br />
Attività principali: antiossidante, antibatterico,<br />
antivirale, antimicotico, immunostimolante,<br />
capillaroprotettore; buccia (disturbi circolatori degli arti<br />
inferiori, alterazioni della funzionalità del<br />
microcircolo, fragilità capillare, edemi e ritenzione<br />
idrica, sindrome emorroidaria, stati infiammatori;<br />
semi: infezioni delle vie urinarie, infezioni del cavo<br />
orale, acne, gengiviti, infezioni della pelle, delle<br />
unghie e micosi cutanee, infezioni del tratto gastrointestinale.<br />
Note: l’azione della perilla è stata valutata in studi clinici con estratti titolati e<br />
standardizzati al 10% diesperidina mg 100 2-3 volte/die, e in estratto secco standardizzato<br />
dai semi 150-300 mg estratto standardizzato dai semi 2 volte/die dopo i pasti.<br />
Psillio<br />
(Plantago psyllium)<br />
Parte utilizzata: semi.<br />
Sostanze chimiche contenute: glicoside, mucillagine.<br />
Effetti dimostrati: produce forti movimenti intestinali (1<br />
grammo aumenta di volume per 8-14 volte se viene posto<br />
nell’acqua). Rende più morbide le feci.<br />
Avvertenze: Non assumere in gravidanza.<br />
Note: l’azione dello psillio è stata valutata con dosaggio di 10- 30<br />
g/die di semi interi.<br />
Ribes<br />
(Ribes nigrum)<br />
Parte utilizzata: bacche, foglie, semi.<br />
Principi attivi: bacche: flavonoidi, procianidine,
antociani, vitamine; foglie: polifenoli, triterpeni, kempferolo, quercetina, glicosidi della<br />
miricitina e dell’isoramnetina; semi: acidi grassi polinsaturi<br />
Effetti dimostrati: bacche: azione vasoprotettrice tipo quella del mirtillo (vedi); foglie:<br />
attività diuretica e ipotensivante, attività antinfiammatoria specie sulle flogosi articolari;<br />
semi: azione antiallergica degli ac. polinsaturi per inibizione delle prostaglandine e delle<br />
ciclo-ossigenasi.<br />
Avvertenze: non assumere in gravidanza.<br />
Note: le azioni e i dosaggi del ribes si diversificano a seconda della parte della pianta<br />
utilizzata. Bacche: (antinfiammatoria) succo 30ml 3 volte/die, (vasoprotezione) estratto<br />
secco titolato in antocianosidi 300 mg 1-2 volte/die; foglie: (diuretica e antinfiammatoria)<br />
60 g in infuso da assumere 200 ml 3 volte/die; semi: (antiallergica) estratto di semi titolato<br />
in ac. polinsaturi.<br />
Molto utile anche l’utilizzo della sospensione di pianta fresca di ribes in flaconcini<br />
monodose (antiallergica) al dosaggio di 1 flac. in un bicchiere di acqua prima di colazione<br />
e pranzo.<br />
Rosa Canina<br />
(Rosa canina)<br />
Parte utilizzata: falsi frutti maturi.<br />
Principi attivi: vitamina C, beta-carotene, carotenoidi,<br />
flavonoidi, pectine, tannini, antociani.<br />
Effetti dimostrati: tutte le attività della vitamina C<br />
(vasoprotezione, antiossidante, stimolante il sistema<br />
immunitario, facilita l’assorbimento del ferro). È la più<br />
importante fonte di vit. C (ac. ascorbico) del mondo<br />
vegetale, altamente biodisponibile e assorbibile. Rende<br />
maggiormente biodisponibili i carotenoidi e i flavonoidi<br />
potenziandone l’azione antiossidante.<br />
Avvertenze: non eccedere nelle dosi di assunzione.<br />
Note: l’azione della rosa canina è stata valutata in studi clinici con estratti titolati e<br />
standardizzati in vitamina C al 50%. Il fabbisogno quotidiano di vit. C è di circa 60 mg per<br />
cui per coprire il fabbisogno occorrono 120 mg/die di e.s. di rosa canina. In casi di<br />
aumentato fabbisogno si può arrivare al dosaggio di 2 g/die (per avere 1 grammo di<br />
vitamina C effettiva).<br />
Rosa Rubiginosa o Mosqueta<br />
(Rosa rubiginosa)<br />
Parte utilizzata: semi, da cui si estrae un olio extra-vergine.<br />
Principi attivi: acidi grassi polinsaturi (Agp) totali 80% di cui:<br />
ac. linoleico (omega 6) 45% e ac. alfa-linolenico (omega 3)<br />
35%, acidi grassi saturi esenti da colesterolo 5,5%, Vitamina E e
Pro-vitamina A.<br />
Effetti dimostrati: azione antiossidante (aumento dei livelli plasmatici di vitamina E e C).<br />
Azione fluidificante delle membrane cellulari. Azione antinfiammatoria (favorisce la<br />
diminuzione dell’acido arachidonico precursore di molecole ad azione infiammatoria).<br />
Azione antiaggregante. Per tali azioni l’olio di rosa rubiginosa può risultare utile nella<br />
prevenzione primaria e secondaria delle malattie cardio e cerebrovascolari, nel trattamento<br />
di cicatrici, scottature, eczema e psoriasi, nelle riduzioni delle complicanze delle malattie<br />
autoimmuni (quali artrite reumatoide o sclerosi multipla).<br />
Avvertenze: non superare le dosi consigliate in gravidanza.<br />
Note: l’azione dell’olio extravergine di rosa rubiginosa è stata valutata in studi clinici al<br />
dosaggio di 3g/die.
Salice<br />
(Salix alba)<br />
Parte utilizzata: corteccia.<br />
Principi attivi: salicilina, flavonoidi, tannini.<br />
Effetti dimostrati: azione antipiretica, antiflogistica,<br />
analgesica ed antireumatica comportandosi come Fans.<br />
Azione antiaggregante.<br />
Avvertenze: non assumere in gravidanza e nei disturbi del<br />
tratto gastrointestinale, come ad esempio ulcere<br />
duodenali o gastriche, reflusso esofageo (esofagite da<br />
reflusso), colite ulcerosa, colite spastica, diverticolosi,<br />
diverticolite. Non assumere in caso di allergia all’acido<br />
acetilsalicilico (aspirina). Non assumere in caso di<br />
terapie concomitanti con antiaggreganti.<br />
Note: l’azione della salicilina è stata valutata in studi<br />
clinici con estratti titolati e standardizzati in salicilina<br />
al 15% al dosaggio di 60-120<br />
mg/die.<br />
Serenoa<br />
(Serenoa repens, Sabal serrulata)<br />
Parte utilizzata: semi.<br />
Principi attivi: caprico, caprilico, caproico,<br />
laurico,<br />
oleico, palmitico, resina, fitosterine.<br />
Effetti dimostrati: stimola la diuresi. Attività<br />
antiandrogena (nell’iperplasia<br />
prostatica). Attività<br />
antiessudativa.<br />
Avvertenze: Non assumere in gravidanza.<br />
Note: l’azione della serenoa è stata valutata in studi<br />
clinici con estratti titolati e standardizzati in ac. grassi<br />
liberi e fitosteroli (beta-sitosterolo, campesterolo e<br />
stigmasterolo) al 85-95% al dosaggio di 320 mg 1-2<br />
volte/die.
Soia (isoflavoni)<br />
(Glycine max)<br />
Parte utilizzata: semi.<br />
Principi attivi: daidzeina, genisteina (fitoestrogeni).<br />
Effetti dimostrati: Migliorano la sintomatologia<br />
menopausale (vampate) e il rischio di neoplasia a seno ed<br />
endometrio, per l’analogia strutturale con gli estrogeni<br />
femminili svolgendo una blanda azione simil-ormonale.<br />
Avvertenze: Non assumere in gravidanza, possibile<br />
interazione con terapie ormonali sostitutive in menopausa.<br />
Note: l’azione degli isoflavoni della soia è stata valutata in<br />
studi clinici con estratti titolati e standardizzati al 40% di<br />
isoflavoni (daidzeina e genisteina) al dosaggio di 60-80<br />
mg/die.<br />
Tarassaco<br />
(Taraxacum officinale)<br />
Parte utilizzata: radici e parti aeree.<br />
Principi attivi: amari, ferro, glutine, gomma, inulina,<br />
niacina, potassio, resina, tarassina, vit. A e C.<br />
Effetti dimostrati: stimola le secrezioni gastriche. Stimola<br />
l’escrezione di bile dal fegato. Stimola la diuresi. È una<br />
fonte di vitamine A e C.<br />
Avvertenze: non assumere in gravidanza.<br />
Note: l’azione del tarassaco è stata valutata con estratti<br />
secchi titolati in inulina al 40% e lattoni sesquiterpenici, al<br />
dosaggio di 100-300 mg 2-3 volte/die.
The verde<br />
(Camelia sinensis)<br />
Parte utilizzata: foglie.<br />
Principi attivi: polifenoli (epigallocatechina gallato,<br />
catechina, flavonoidi, tannini, ac. clorogenico),<br />
caffeina, teobromina, teofillina, saponine, minerali e<br />
vitamine in bassa percentuale.<br />
Effetti dimostrati: azione antiossidante, astringente,<br />
antinfiammatoria legata all’azione dei polifenoli.<br />
Azione antiseborroica per inibizione della 5-αreduttasi.<br />
Avvertenze: non assumere in gravidanza. Note:<br />
l’azione del tè verde è stata valutata in studi clinici con<br />
estratti secchi titolati e standardizzati in polifenoli al 95% e<br />
saponine esenti da caffeina al dosaggio di 100-200 mg 2-3 volte/die.<br />
Uncaria<br />
(Uncaria tormentosa)<br />
Parte utilizzata: foglie, radici, corteccia.<br />
Principi attivi: glucosidi triterpenici, tannini,<br />
alcaloidi ossindolici pentaciclici e tetraciclici.<br />
Effetti dimostrati: azione antinfiammatoria e<br />
immunostimolante.<br />
Avvertenze: non assumere in gravidanza.<br />
Note: l’azione dell’uncaria tormentosa è stata<br />
valutata in studi clinici con estratti titolati e<br />
standardizzati in alcaloidi ossindolici pentaciclici<br />
al 3% e glucosidi triterpenici al 6%, al dosaggio di 100-500 mg/die.
Uva Ursina<br />
(Arctostaphylos uva ursi)<br />
Parte utilizzata: foglie.<br />
Principi attivi: glucosidi idrochinonici (arbutina,<br />
metil-arbutina), miricetina, unedoside, tannini,<br />
terpenoidi (alfa e beta amirina).<br />
Effetti dimostrati: Attività disinfettante delle vie<br />
urinarie (infezioni acute e croniche) per l’azione<br />
dell’idrochinone metabolita coniugato a livello<br />
epatico ed escreto per via renale dove diventa<br />
attivo in presenza di urina alcalina.<br />
Avvertenze: non assumere in gravidanza e in<br />
soggetti con ulcere duodenali o gastriche<br />
Note: l’azione dell’uva ursina è stata valutata in studi clinici con estratti titolati e<br />
standardizzati in arbutina al 6% al dosaggio di 200 mg 4 volte/die.<br />
Vite rossa<br />
(Vitis vinifera)<br />
Parte utilizzata: foglie, buccia del frutto e acini.<br />
Principi attivi: polifenoli, Proantocianidine B.<br />
Effetti dimostrati: azione vasoprotrettrice, protezione<br />
degli endoteli. Azione antiossidante per inibizione delle<br />
ciclo-ossigenasi (Cox).<br />
Avvertenze: non assumere in gravidanza.<br />
Note: l’azione della Vitis vinifera è stata valutata in<br />
studi clinici con estratti titolati e standardizzati in Poc<br />
(proantocianidine) al 95-98% e resveratrolo allo 0,1% al<br />
dosaggio di 100-400 mg/die.
Withania<br />
(Withania somnifera)<br />
Parte utilizzata: radici.<br />
Principi attivi: withaferina A, withanolidi,<br />
flavonolglicosidi.<br />
Effetti dimostrati: azione analgesica,<br />
antinfiammatoria, antireumatica. Azione protettiva<br />
contro le ulcere. Azione preventiva sulla<br />
leucopenia da radioterapia.<br />
Avvertenze: non assumere in gravidanza.<br />
Note: l’azione della withania è stata valutata in<br />
studi clinici con estratti titolati e standardizzati in<br />
withanolidi al 5%, al dosaggio di 200-400 mg 2-3 volte/die.<br />
Terza parte<br />
GEMMOTERAPIA<br />
La gemmoterapia rappresenta la parte innovativa, introdotta per ultima in ordine di tempo,<br />
tra le varie tecniche applicate alle proprietà curative delle piante officinali, ricompressa e<br />
considerata come una branca della fitoterapia rinnovata, che fa parte delle medicine<br />
bioterapiche poste a cavallo tra la fitoterapia tradizionale (che fa riferimento al principio<br />
attivo), e la moderna fitoterapia rinnovata (la cui azione è identificabile nel fitocomplesso,<br />
la risposta curativa data dal totum dei vari componenti), costituendo un ponte intermedio<br />
tra la fitoterapia e l’omeopatia.<br />
La gemmoterapia è un metodo terapeutico fitoterapico basato sull’assunzione di tessuti<br />
freschi vegetali allo stato embrionale, come gemme o giovani germogli, diluiti in un<br />
solvente idrogliceroalcolico, alla prima diluizione decimale, e ottenuti per macerazione.<br />
Le parti delle piante utilizzate sono: gemme, giovani getti, giovani radici, boccioli, amenti,<br />
scorze interne di giovani rami e radici, i semi e qualsiasi altro tessuto embrionale.<br />
La gemmoterapia, poco utilizzata sino a qualche anno fa, è oggi in fase di notevole<br />
diffusione, perché semplice da usare e praticamente priva di effetti collaterali anche in<br />
caso di uso prolungato. È in grado di curare malattie acute e croniche e di essere un valido<br />
supporto di sinergismo e a complemento ad altre metodiche terapeutiche.<br />
Il motivo di questa diffusione si deve principalmente al fatto che i gemmoderivati non<br />
presentano tossicità intrinseca ed estrinseca, sono di facile somministrazione, consentono<br />
di ottenere un’azione drenante utile prima di effettuare una cura omeopatica, ottenendo<br />
una detossificazione dell’organismo atta a preparare un terreno più ricettivo<br />
all’applicazione della terapia omeopatica.
I gemmoderivati sono preparati alla prima diluizione decimale hahnemanniana (1 Dh),<br />
quindi a buon diritto si possono definire i rimedi pre-omeopatici, capaci di realizzare un<br />
drenaggio profondo dell’organismo umano che può interessare il sistema reticolo<br />
endoteliale (Sre).<br />
La Gemmoterapia si basa su quattro regole principali.<br />
1) La vita è espressione della dinamica cellulare, le cellule in fase di potenziale divisione<br />
sono le più adatte ad agire e a stimolare altri tessuti cellulari.<br />
2) La vita animale dipende completamente da quella vegetale, ciò che permette la vita<br />
animale può rigenerarla dalle alterazioni morfo-patologiche.<br />
3) L’albero è il vegetale più potente, l’energia vitale si esprime ogni anno con un grande<br />
accrescimento cellulare. Tutti i suoi meristemi sono i più<br />
indicati per disintossicare, rigenerare e curare le cellule<br />
animali.<br />
4) Tra le piante utilizzate le betulle (pubescens e verrucosa)<br />
e la quercia (Quercus peduncolata), sono quelle con più<br />
capacità di adattamento, di acclimatazione, di resistenza,<br />
di diffusione e di rigenerazione. I tessuti embrionali di<br />
queste piante formano la prima base del drenaggio<br />
gemmoterapico.
Principi attivi dei gemmoderivati<br />
Confrontando la composizione tra il tessuto della gemma e il tessuto vegetale adulto, sono<br />
state evidenziate notevoli variazioni qualitative e quantitative in principi attivi.<br />
Nei tessuti meristematici, in fase di accrescimento, sono presenti più sostanze e principi<br />
attivi che nei tessuti della pianta adulta; essi sono particolarmente ricchi in principi attivi<br />
propri di taluna specie, e contengono: acidi nucleici, aminoacidi, biostimoline, citochinine,<br />
enzimi, micropolopeptidi, proteine, sali minerali, vitamine, fattori di crescita, acidi<br />
nucleici (Rna e Dna), fitormoni vegetali (auxine, cinetine, giberelline) e principi attivi<br />
specifici della specie botanica (antociani, flavonoidi, ecc.).<br />
La gemmoterapia è pertanto una metodica terapeutica appartenente alle bioterapie, la quale<br />
utilizza a scopo terapeutico soluzioni in prima diluizione decimale (Dh 1) di macerati<br />
idrogliceroalcolici ottenuti da estratti vegetali freschi,<br />
ricchi di tessuti meristematici. I principi attivi del<br />
gemmoterapico sono estratti mediante macerazione a<br />
freddo in una particolare soluzione costituita da alcol<br />
etilico, acqua e glicerina, nella quale si lasciano<br />
macerare per tre settimane i singoli tessuti vegetali<br />
freschi, costituiti appunto da tessuti meristematici quali:<br />
le gemme, i germogli, i giovani getti, i boccioli, i floemi,<br />
le giovani radici, gli amenti, gli amenti femminili<br />
fecondati, le giovani radici, la scorza interna di radici, la<br />
scorza di giovane ramo, la linfa, i semi, gli xilemi, o altri<br />
tessuti embrionali di vegetali in fase di crescita i quali<br />
risultano più adatti a tale scopo.<br />
Somministrazione e posologia<br />
La prescrizione corretta in gemmoterapia prevede il nome del gemmoderivato in latino,<br />
seguito dalla sigla Mg (macerato glicerico) e la diluizione 1 Dh (prima decimale<br />
hahnemanniana) e dalle regole posologiche.<br />
Come drenante si consiglia 20 gocce mattino e sera per da 20 a 40 giorni, oppure 50 gocce<br />
al mattino al risveglio, diluite in un acqua, per 3 mesi.<br />
La posologia media nell’adulto per i gemmoderivati è di 50 gocce, da 1 a 3 volte al dì.<br />
In generale i gemmoterapici vanno diluiti in acqua naturale o acqua oligominerale e<br />
lasciati in bocca per un minuto circa, prima di essere deglutiti, al fine di assicurare il<br />
massimo assorbimento per via perlinguale.<br />
In generale si consiglia la somministrazione del gemmoderivato un quarto d’ora prima dei<br />
pasti.<br />
Nell’associazione di più gemmoterapici si consiglia di sceglierli in base al loro<br />
meccanismo d’azione complementare.
Il Viscum album è l’unico gemmoderivato disponibile alla prima centesimale (Mg 1 Ch),<br />
per via della sua tossicità.<br />
La linfa di betulla (Sève de bouleau), pur essendo considerata un gemmoderivato, non è un<br />
macerato glicerico, bensì è considerato un omoterapico alla prima decimale, infatti non<br />
riporta la sigla Mg. La prescrizione corretta è: Linfa di betulla o Sève de bouleau 1 Dh.<br />
La somministrazione di gemmoderivati è sprovvista di tossicità, tanto da poter essere<br />
consigliata anche in gravidanza. In generale è sconsigliato utilizzare i gemmoderivati in<br />
bambini di età inferiore ai 2 anni per la presenza di alcool e glicerina nei preparati.<br />
Va segnalata la possibile intolleranza nei confronti delle sostanze che costituiscono il<br />
solvente in cui si macera il gemmoderivato: alcool e glicerina. In tal caso si possono<br />
avvertire sensazioni di malessere, vampate di calore, senso di oppressione a livello della<br />
testa. Prima di sospendere il trattamento può essere utile assumere i gemmoderivati dopo il<br />
pasto per attenuare o estinguere tali fenomeni.<br />
Va segnalato inoltre come il gemmoderivato ottenuto dalle gemme di tiglio in alcuni casi<br />
possa indurre paradossalmente eccitazione. In tal caso si riduce la posologia o si sospende<br />
il trattamento.<br />
SCHEMA POSOLOGICO DEI MACERATI GLICERICI<br />
ETÀ DOSE Gtt/die DOSE RAPPPORTO<br />
NEONATI 5 - 15 1/10<br />
LATTANTI 10 - 30 1/5<br />
TERZA INFANZIA 25 - 75 1/2<br />
ADOLESCENTI 35 - 100 2/3<br />
ADULTI 50 - 150 1<br />
ANZIANI 35 - 100 2/3<br />
Neonati: 1 – 15 gocce/die = 1/10 dose adulti;<br />
Lattanti: 10 – 30 gocce/die = 1/5 dose adulti;<br />
Terza infanzia: 20 – 60 gocce/die = 1/2 dose adulti;<br />
Adolescenza: 30 – 100 gocce/die = 2/3 dose adulti;<br />
Adulti: 50 – 150 gocce/die = 1;<br />
Terza età: 30 – 100 gocce/die = 2/ 3dose adulti:<br />
Le quantità sono indicate per ogni singolo gemmoderivato pro die.
Piante utilizzate in gemmoterapia<br />
Abete bianco (Abies pectinata), gemme<br />
Famiglia: Abietaceae.<br />
Azione:<br />
Stimola l’attivita osteocitica e l’eritropoiesi, favorisce la<br />
fissazione del calcio nelle ossa. Agisce sulle turbe primarie e<br />
secondarie della crescita. Insieme alla Betula verrucosa è un<br />
ottimo rimedio pediatrico.<br />
Indicazioni:<br />
Tonsillite, tracheobronchite, rinofaringite dei bambini,<br />
ipertrofia linfonodale, piorrea, postumi da frattura<br />
nell’infanzia, osteoporosi, rachitismo, decalcificazione,<br />
carie dentaria, ritardo dello sviluppo e crescita.<br />
Acero (Acer campestris), gemme<br />
Famiglia: Aceraceae.<br />
Azione:<br />
L’acero riduce le betaliproteine e il colesterolo totale<br />
plasmatici. Svolge una blanda azione anticoagulante.<br />
Indicazioni:<br />
L’acero è utilizzato spesso con altri gemmoderivati, è<br />
indicato nelle discinesie delle vie biliari, calcolosi biliare,<br />
arteriosclerosi.<br />
Betulla (Betula pubescens), gemme, amenti, corteccia,<br />
radici<br />
Famiglia: Betulaceae.<br />
Azione:<br />
Il macerato glicemico di betulla è un drenante cellulare,<br />
stimola il sistema reticolo-endoteliale eliminando le tossine
depositate. Ha un’azione tonificante e stimolante, provoca la riduzione di urea, colesterolo<br />
e acido urico (scorza e radici). Per la sua specificità di azione verso il Sre è considerato un<br />
rimedio complementare da associare ad altri macerati.<br />
Indicazioni:<br />
Tonico generale, astenia psichica e fisica, riduzione della libido, impotenza e frigidità,<br />
allergie. Dismetabolismi: iperazotemia, iperuricemia, albuminuria, cellulite.<br />
Betulla (Betulla verrucosa), gemme, semi<br />
Famiglia: Betulaceae.<br />
Azione:<br />
Il macerato glicerico di Betulla verrucosa preparato dalle<br />
gemme svolge un’azione sul Sre ed è utile nei processi<br />
infiammatori e infettivi. Mentre il macerato ricavato dai<br />
semi svolge un’azione tonica e stimolante a livello delle<br />
funzioni intellettive.<br />
Indicazioni:<br />
È utilizzato nelle dermatosi, psoriasi e come cicatrizzante,<br />
insufficienza epatica e parassitosi intestinali, antisettico<br />
intestinale e cutaneo.
Affaticamento intellettivo, turbe della memoria con<br />
difficoltà di concentrazione, astenia mentale dell’anziano e<br />
del giovane. Reumatismo dismetabolico, antinfiammatorio.<br />
Dal tronco e dai fiori della Betulla verrucosa si estrae un<br />
liquido denominato linfa di Betulla (Sève de bouleau), con<br />
specifica azione per ipercolesteromia, gotta, calcolosi<br />
renale, cellulite e reumatismo degenerativo cronico.<br />
Biancospino (Crataegus oxyacantha), gemme e fiori<br />
Famiglia: Rosaceae.<br />
Azione:<br />
Il biancospino possiede un’azione trombofilica<br />
antisclerosante, regola il ritmo cardiaco, con effetto<br />
inotropo negativo. Tonifica il miocardio, a livello del cuore<br />
sinistro svolge un’azione sedativa dei dolori precordiali.<br />
Indicazioni:<br />
Insufficienza cardiaca e sintomi associati. Algie<br />
precordiali, tachicardie, sequele d’infarto. Spasmi della<br />
muscolatura del miocardio, aritmie, extrasistole. Ansia e<br />
insonnia da eretismo cardiaco.
Carpino (Carpinus betulus), gemma<br />
Famiglia: Betulaceae (Corylaceae)<br />
Azione:<br />
È un rimedio a tropismo elettivo per i seni paranasali e per le<br />
prime vie respiratorie, svolge un’azione antinfiammatoria,<br />
anticatarrale e sedativa della tosse, ed un’attività<br />
antiemorragica.<br />
Indicazioni:<br />
È indicato per le sindromi rino-faringo-tracheiti e<br />
tracheobronchiti, croniche e spasmodiche, sinusiti croniche,<br />
sedativo della tosse e cicatrizzante delle mucose affette da<br />
processi flogistici.<br />
Castagno (Castanea vesca), gemme<br />
Famiglia: Fagaceae.<br />
Azione:<br />
Il castagno gemmoterapico ha un tropismo peculiare<br />
per i vasi linfatici degli arti inferiori, con azione<br />
drenante della circolazione linfatica degli arti inferiori,<br />
agisce sui processi di fenomeni congestione da autointossicazione,<br />
con aumentata viscosità ematica. Viene<br />
associato al Sorbus domestica per l’azione<br />
complementare trombolitica.<br />
Indicazioni:<br />
Insufficienza vascolare agli arti inferiori, turbe della<br />
circolazione venosa, edemi di origine linfatica, varici,<br />
pesantezza agli arti inferiori, cellulite.
Cedro (Cedrus Libani), giovani germogli<br />
Famiglia: Pinaceae.<br />
Azione:<br />
Agisce in certe sindromi d’intossicazione cronica, di tipo<br />
allergico con manifestazione di esteriorizzazione<br />
cutanea o mucosa. La prescrizione nei casi di eczema<br />
secco con prurito associato è di 50 gocce al mattino.<br />
Indicazioni:<br />
È indicato per le forme di eczema secco e pruriginoso,<br />
dermatiti croniche, ictiosi, prurito, cheratosi palmari e<br />
plantari, anidrosi e in alcune irritazioni delle mucose<br />
digestive e respiratorie secche.<br />
Faggio (Fagus sylvatica), gemme<br />
Famiglia: Fagaceae.<br />
Azione:<br />
È un rimedio specifico del funzionamento del rene e<br />
della diuresi. Stimola le difese organiche e il livello di<br />
gammaglobuline, in particolare se dovuti a disturbi<br />
psichici depressivi. Stimola le cellule di Küpfer del<br />
fegato e diminuisce il colesterolo totale.<br />
Indicazioni:<br />
Insufficienza renale, litiasi renale. Obesità, cellulite e<br />
ritenzione idrica. Iipercolesterolemia e fibrosclerosi<br />
polmonare.<br />
Fico (Ficus carica), gemme<br />
Famiglia: Moraceae.<br />
Azione:<br />
Il fico gemmoterapico ha un tropismo elettivo per lo<br />
stomaco e il duodeno, regolarizza la motilità e la<br />
secrezione del tratto gastroduodenale, ed esercita<br />
un’azione cicatrizzante sulla mucosa. Regolarizza il tono<br />
neurovegetativo gastrico e le sue manifestazioni<br />
somatiche (dolori gastrici, coliti spastiche).<br />
Indicazioni:
È indicato per le ulcere gastriche e gastroduodenali, gastrite, meteorismo correlato a colon<br />
irritabile, spasmofilia, eretismo cardiaco, palpitazioni, distonie neurovegetative, nevrosi<br />
ossessiva ed ansiosa, sindromi ipotrofiche mucosa del tubo digestivo.<br />
Frassino (Fraxinus excelsior), gemme<br />
Famiglia: Oleaceae.<br />
Azione:<br />
Il frassino ha un’azione diuretica, uricosurica, e<br />
ipocolesterolemizzante. Riduce il tasso di acido urico e del<br />
colesterolo nel sangue, è un rimedio elettivo per la sindrome<br />
iperuricemica.<br />
Indicazioni:<br />
Reumatismi, reumatismo degenerativo, gotta acuta e cronica,<br />
iperuricemia, cellulite.
Ginepro (Juniperus communis), giovani germogli<br />
Famiglia: Cupressaceae.<br />
Azione:<br />
È un rimedio con tropismo elettivo sulla cellula epatica e sulle<br />
funzioni dell’organo con valori di laboratorio alterati. Il rimedio<br />
regolarizza le principali vie metaboliche: lipidiche, protidiche e<br />
glucidiche.<br />
Nelle disfunzioni epatiche con ipoalbuminemia, la caduta di<br />
albumina del sangue provoca una diminuzione della pressione<br />
osmotica con ritenzione idrica nei tessuti. Il ginepro, ripristina e<br />
normalizza l’equilibrio osmotico tissutale, provocando una<br />
diuresi renale con eliminazione di acido urico e urea.<br />
Indicazioni:<br />
Insufficienza epatica, cirrosi epatica, dispepsia e aerofagia.<br />
Diabete scompensato, dislipemie, aterosclerosi. Insufficienza<br />
renale, iperuricemia, nefrolitiasi.<br />
Ippocastano (Aesculus hippocastanum)<br />
Famiglia: Ippocastanaceae.<br />
Azione:<br />
È un gemmoterapico con tropismo specifico per i vasi venosi<br />
degli arti inferiori e del plesso emorroidario, Svolge azione<br />
decongestionante e ripristina l’omeostasi della tunica vasale<br />
venosa. Associazioni sinergiche con Castanea vesca e Sorbus<br />
domestica.<br />
Indicazioni:<br />
Congestione venosa in particolare modo agli arti inferiori,<br />
emorroidi, varici, varicocele, ipertrofia prostatica.<br />
Lampone (Rubus idaeus), giovani germogli<br />
Famiglia: Rosaceae.<br />
Azione:<br />
Regolatore dell’asse ipofisi-gonadi, svolge un’azione<br />
feedback sul lobo anteriore dell’ipofisi regolarizzando la<br />
secrezione di ormoni ovarici. Svolge azione di<br />
rilassamento della muscolatura uterina, dovute alla<br />
fragarina contenuta nel Rubus idaeus. Associazione<br />
sinergica con Ribes nigrum.<br />
Indicazioni:
Disturbi mestruali, dismenorrea, metriti e vaginiti, algie pelviche, sindromi<br />
iperfollicoliniche, ipogonadismo femminile della pubertà, metrorragie funzionali, menarca<br />
ritardato, menopausa precoce, amenorree, cisti ovarica, fibroma uterino. Rimedio delle<br />
disendocrinie ovariche, dell’ateriosclerosi, dell’allergia e degli squilibri neurovegetativi.<br />
Limone (Citrus Limonum), scorza di giovani rami<br />
Famiglia: Rutaceae.<br />
Azione:<br />
Il limone gemmoterapico svolge un’azione anticoagulante<br />
riducendo il tasso di fibrinogeno.<br />
Indicazioni:<br />
Il limone è impiegato nelle sindromi legate<br />
all’iperfibrinogenemia: tromboflebiti, attacchi ischemici<br />
transitori (Tia), infarto del miocardio. Nei disturbi della<br />
coagulazione causati dall’uso della pillola. Utile nelle<br />
emicranie, cefalee nervose e insonnia, legati a disturbi della<br />
crasi sanguigna. Palpitazioni, singhiozzo e tosse spasmodica.
Mais (Zea mays), gemme<br />
Famiglia: Poaceae (Graminaceae)<br />
Azione:<br />
Gemmoterapico ad azione trofica del miocardio, favorisce la<br />
cicatrizzazione postinfartuale del tessuto cardiaco, con<br />
induzione del tasso delle transaminasi sanguigne. Nelle sequele<br />
d’infarto miocardico viene somministrato in 20 gocce 3 volte al<br />
dì.<br />
Indicazioni<br />
Postumi da infarto del miocardio, convalescenza postinfartuale,<br />
ipertransaminasiemia.<br />
Mandorlo (Prunus amygdalus), gemme<br />
Famiglia: Rosaceae.<br />
Azione:<br />
Il mandorlo gemmoderivato riduce il tasso di colesterolo<br />
totale, di β-lipotreneine e di protrombina, manifesta proprietà<br />
antitrombofiliche, ipocolesterolemizzante, antisclerosante e<br />
antipertensive. Svolge azione sinergica con Olea europea.<br />
Indicazioni:<br />
Disturbi della crasi sanguigna, ipertensione arteriosa e<br />
arteriosclerosi, ipercolesterolemia, iperlipidemia. Riduce la<br />
coagulazione del sangue nei casi di iperprotrombinemia.
Mirtillo rosso (Vaccinum vitis idaea), giovani germogli<br />
Famiglia: Ericaceae.<br />
Azione:<br />
Il Mirtillo rosso è attivo sul sistema reticolo endoteliale,<br />
con tropismo intestinale; ha proprietà astringenti e<br />
antisettiche per le vie urinarie, e regolarizza le funzioni<br />
intestinali.<br />
Indicazioni:<br />
È indicato nelle infezioni urinarie colibacillosi, uretriti,<br />
cistiti, cistopieliti prostatite, adenoma prostatico e<br />
fibroma uterino. Nelle sindromi intestinali: coliti<br />
spastiche, coliti diarroiche, meteorismo intestinale e<br />
colon irritabile.<br />
Mora o rovo di macchia (Rubus fructicosus), giovani germogli<br />
Famiglia: Rosaceae.<br />
Azione:<br />
È un rimedio con tropismo verso l’apparto locomotore e<br />
respiratorio. Svolge azione decongestionante, antinfiammatoria,<br />
ipoglicemizzante e ipotensiva. Associazione sinergica con<br />
Vaccinium vitis idaea e Sequoia gigantea nei casi di artrosi e<br />
osteoporosi.<br />
Indicazioni:<br />
Il rovo è indicato nel reumatismo degenerativo cronico, artrosi<br />
degenerativa senile, osteoporosi, diabete, fibroma uterino,<br />
arteriosclerosi, ipertensione arteriosa.
Nocciolo (Corylus avellana), gemme<br />
Famiglia: Betulaceae.<br />
Azione:<br />
Il nocciolo gemmoterapico ha un’azione antisclerotica,<br />
agisce sul tessuto connettivo polmonare ed epatico. La sua<br />
azione antisclerotica è utile nelle nevriti e artriti delle<br />
estremità degli arti. A livello metabolico regola la<br />
produzione di alfa-beta-lipoproteine, del colesterolo totale e<br />
delle beta-fosfo-lipoproteine. Si associa con il Rosmarinus<br />
officinalis.<br />
Indicazioni:<br />
È indicato per l’insufficienza epatica, cirrosi epatica, nevriti<br />
delle estremità, insufficienza arteriosa degli arti inferiori.<br />
Bronchite cronica ed enfisema polmonare, sclerosi del<br />
parenchima polmonare. Rimedio negli squilibri neurovegetativi. Anemia sideropenica da<br />
emorragie digestive.<br />
Noce (Juglans regia), gemme<br />
Famiglia: Juglanaceae.<br />
Azione:<br />
Il noce gemmoderivato svolge un’attività depurativa ed<br />
eudermica, sul pancreas, pelle e mucose.<br />
Indicazioni:<br />
È indicato per le dermatosi pustolose, acne pustolosa,<br />
eczema infettivo, impetigine, collagenosi, micosi,<br />
ulcere varicose. A livello delle mucose è utile nei<br />
processi suppurativi recidivanti: tracheobronchiti, otiti,<br />
salpingiti, cistopieliti. Affezioni epatiche, pancreatite cronica, cistiti, cistopieliti,<br />
pielonefriti, prostatite.
Olivo (Olea europea), giovani germogli<br />
Famiglia: Oleaceae.<br />
Azione:<br />
L’olivo gemmoderivato ha un’azione ipotensiva ed<br />
antisclerotica.<br />
Agisce riducendo il livello colesterolo, di lipidi totali, di<br />
fosfolipidi totali e la viscosità del sangue.<br />
Indicazioni:<br />
È indicato per l’ipertensione arteriosa e arteriosclerosi, per le<br />
dislipidemie, ipercolesterolemie, ipertrigliceridemie,<br />
iperglicemia di tipo II o diabete dell’adulto.<br />
Olmo (Ulmus campestris), gemme)<br />
Famiglia: Ulmaceae.<br />
Azione:<br />
L’olmo gemmoderivato ha un tropismo per la cute e per le<br />
ghiandole sebacee. Svolge un’azione drenante della cute e<br />
regola la secrezione delle ghiandole sebacee.<br />
Indicazioni:<br />
È indicato nell’eczema umido trasudante, acne e<br />
impetigine, herpes oculari ed herpes recidivanti.
Ontano (Alnus glutinosa), gemme<br />
Famiglia: Betulaceae.<br />
Azione:<br />
L’ontano possiede un’azione antinfiammatoria a tropismo<br />
specifico verso i vasi arteriosi dell’encefalo. Migliora il<br />
trofismo delle pareti arteriose e del microcircolo cerebrale.<br />
Indicazioni:<br />
È indicato nelle patologie cerebrovascolari, emorragie<br />
cerebrali, infarto, tromboflebite, cefalea vasomotoria e cefalea<br />
comitata. Nelle affezioni delle vie respiratorie e nell’asma<br />
allergico. Della stessa famiglia, Alnus incana è indicato per il<br />
fibroma uterino e per la menopausa.<br />
Pino mugo (Pinus montana), gemme<br />
Famiglia: Abietaceae.<br />
Azione:<br />
Il pino mugo ha un tropismo selettivo per la cartilagine e il<br />
tessuto osseo. Stimola il trofismo e la rigenerazione del<br />
tessuto osseo e della cartilagine.<br />
Associazione sinergica con la linfa di betulla.<br />
Indicazioni:<br />
È indicato per il reumatismo degenerativo cronico, artrosi,<br />
artrosi vertebrale, coxartrosi e gonartrosi. Osteoporosi postmenopausa<br />
e senile.
Pioppo nero (Populus nigra), gemme<br />
Famiglia: Salicaeae.<br />
Azione:<br />
Il pioppo nero agisce sul sistema arterioso della gamba, elimina lo<br />
spasmo e favorisce la formazione di un circolo collaterale<br />
evitando la formazione di disturbi trofici associati.<br />
Indicazioni:<br />
È indicato per l’insufficienza arteriosa degli arti inferiori con<br />
claudicatio intermittens. Indicato anche per affezioni infettive<br />
delle vie respiratorie e delle vie urinarie.<br />
Quercia comune (Quercus peduncolata), gemme, scorza, ghiande, radici<br />
Famiglia: Fagaceae.<br />
Azione:<br />
La quercia comune svolge un’azione regolarizzante<br />
sull’appartato intestinale e stimolante sulla ghiandola<br />
surrenale. Agisce nel metabolismo protidico, regola il rilascio<br />
ormonale della ghiandola surrenalica. Si associa alla Vitis<br />
vinifera e al Prunus amygdalus che completano l’azione a<br />
livello renale. Complementare alla Betula pubescens.<br />
Indicazioni:<br />
È indicato nelle costipazioni intestinali, stipsi ed enuresi<br />
notturna. Astenia sessuale, senescenza precoce, impotenza,<br />
affaticamento da surmenage, astenia fisica, neurastenia,<br />
ipotensione arteriosa.
Ribes nero (Ribes nigrum), gemme<br />
Famiglia: Saxifragaceae.<br />
Azione:<br />
Il ribes nero è considerato il principe della gemmoterapia,<br />
svolge azione antiallergica e antinfiammatoria, stimolando la<br />
produzione di ormoni corticosteroidi naturali della<br />
corteccia surrenale. Rimedio dell’allergia acuta, degli stati<br />
gottosi cronici e dell’insufficienza renale iperazotemica.<br />
Indicazioni:<br />
È indicato in tutte le forme di allergia acute: riniti,<br />
congiuntiviti, allergie, corizza cronica, raffreddore da<br />
fieno, asma su base allergica, orticaria, edema di <strong>Qui</strong>ncke,<br />
reumatismo allergico.<br />
Inoltre, in tutte le forme infiammatorie: bronchiti, rinofaringiti e tonsilliti recidivanti,<br />
reumatismi infiammatori, artrosi ed artriti, dismenorrea, fibroma, prostata, emicranie,<br />
asma, gastriti, emicranie.<br />
Rosa canina (Rosa canina), giovani germogli<br />
Famiglia: Rosaceae.<br />
Azione:<br />
La Rosa canina è il rimedio delle emicranie e delle cefalee<br />
resistenti alle terapie classiche con componente allergica.<br />
Agisce regolarizzando il rilascio della tiramina, la cui<br />
liberazione è considerata una delle cause scatenanti della<br />
cefalea. Associazione sinergica col Ribes nigrum<br />
(stimolazione corticosurrenale), e con la Tilia tormentosa<br />
(tranquillante neurovegetativo). Inoltre, la Rosa canina,<br />
sviluppa un’azione immunostimolante utile nei processi<br />
infiammatori recidivanti.<br />
Indicazioni:<br />
È indicata per l’emicranie e le cefalee vasomotorie, nelle infezioni recidivanti delle prime<br />
vie respiratorie: rinofaringiti, otiti, tonsilliti, foruncolosi, manifestazioni allergiche e asma<br />
bronchiale. Per l’Herpes labialis recidivante, verruche, eczema pustoloso palmoplantare.<br />
Rosmarino (Rosmarinus officinalis), gemme<br />
Famiglia: Labiate.
Azione:<br />
Il maceratoglicerico di Rosmarino ha un tropismo elettivo<br />
per la cistifellea e per le vie biliari. Diminuisce il<br />
colesterolo totale e stimola l’escrezione e la formazione<br />
della bile. Sperimentalmente riduce l’iperbetaproteinemia<br />
e la colesterolemia. Agisce sulla coagulazione del sangue<br />
e attiva il microcircolo, producendo un’azione euforica e<br />
stimolante della memoria. Migliora la circolazione<br />
capillare alle estremità. Associazione sinergica con<br />
Juniperus communis come disintossicante, agisce in<br />
particolare modo sulla fosfatasi alcalina.<br />
Indicazioni:<br />
È indicato nella discinesia delle vie biliari, colecistiti e<br />
litiasi biliari, coliche epatiche. Dislipemie, iperuricemie.<br />
Senescenza, andropausa<br />
e menopausa.
Segala (Secale cerale), giovani radici<br />
Famiglia: Graminaceae.<br />
Azione:<br />
La Segale svolge un’azione di protezione e rigenerazione cellula<br />
epatica, favorendo la restitutio ad integrum del parenchima epatico.<br />
Si somministrano 20 gocce prima dei pasti nell’ittero. 25 gocce 2<br />
volte al dì. La sperimentazione ha evidenziato un’azione favorevole<br />
nelle dermatiti psoriasiche.<br />
Indicazioni:<br />
Epatite acuta e cronica, cirrosi epatica, ittero, valori elevati di<br />
transaminasi, acido glutammico e acido piruvico, psoriasi e<br />
dermatosi psoriasiformi, morbo di Gilbert (Iperbilirubinemia familiare).<br />
Sequoia (Sequoia gigantea), giovani germogli<br />
Famiglia: Conifere.<br />
Azione:<br />
La sequoia ha un’azione specifica per la prostata e per il tono<br />
dell’umore e del tono muscolare, sviluppando un’azione<br />
tonificante, stimolante e antidepressiva. Agisce fortemente sul<br />
piano geriatrico, provoca nel’anziano una sensazione<br />
d’euforia, un riacquisto delle forze fisiche e un miglioramento<br />
generale, sul piano fisico e morale.<br />
Indicazioni:<br />
È indicato per l’ipertrofia prostatica, adenoma prostatico<br />
iniziale, andropausa. Disturbi psichici della senescenza<br />
maschile, depressione senile, disfunzioni neurosessuali,<br />
osteoporosi senile. Nell’ipertrofia prostatica si associa il Ribes<br />
nigrum.
Sorbo domestico (Sorbus domestica), gemme<br />
Famiglia: Rosaceae.<br />
Azione:<br />
Il sorbo è un regolatore del tono della circolazione del sistema<br />
venoso, riduce la congestione e tonifica le pareti venose. Ha<br />
un’azione sinergica con la Castanea vesca.<br />
Indicazioni:<br />
È indicato nei disturbi circolatori della menopausa,<br />
nell’ipertensione venosa degli arti inferiori, nelle flebiti, varici,<br />
pesantezza degli arti inferiori, edemi agli arti inferiori,<br />
acroparestesie, squilibrio della pressione arteriosa con tendenza<br />
all’aumento della minima, ronzii alle orecchie, certe cefalee<br />
congestizie.<br />
Tamerici (Tamarix gallica), giovani germogli<br />
Famiglia: Tamaricaceae.<br />
Azione:<br />
La tamerici o albero delle nebbie ha un tropismo specifico per<br />
il midollo osseo, stimola l’eritropoiesi, la formazione di globuli<br />
rossi e di piastrine.<br />
Indicazioni:<br />
È indicato per l’anemie ipocrome, anoressie, nelle sindromi<br />
emorragiche da piastrinopenia, nelle anemie e piastrinopenie di<br />
origine virale (parotite, epatite), mononucleosi infettiva.
Tiglio (Tilia tormentosa), gemme<br />
Famiglia: Tiliaceae.<br />
Azione:<br />
Il tiglio ha un’azione sedativa ansiolitica e antispasmodica a livello<br />
del tratto gastroenterico. È ritenuto il sedativo naturale per<br />
eccellenza e il principe delle somatizzazioni.<br />
Indicazioni:<br />
È indicato come sedativo, tranquillante, ansiolitico, utile<br />
antispasmodico e per l’insonnia. Rimedio delle somatizzazioni del<br />
polo ritmico con eretismo cardiaco, palpitazioni, tachicardie,<br />
precordialgie, ipertensione arteriosa da stress. È utile per il colon<br />
irritabile e per le coliche gassose del neonato.<br />
Viburno (Viburnum lantana), gemme<br />
Famiglia: Caprifoliaceae.<br />
Azione:<br />
Il viburno è il rimedio dell’asma bronchiale allergica, ha un<br />
tropismo orientato all’albero bronchiale con azione<br />
broncodilatatrice. Ha un’azione sinergica e complementare col<br />
Ribes nigrum.<br />
Indicazioni:<br />
È indicato nell’asma allergica in tutte le sue forme, nella<br />
bronchite cronica asmatiforme, nella dispnea sibilante e in<br />
alcune forme di eczema atopico.
Vischio (Viscum album), gemme<br />
Famiglia: Loranthaceae.<br />
Azione:<br />
Il vischio è potenzialmente tossico, perciò si prepara in<br />
rapporto di estrazione di 1:200, a differenza di tutti gli<br />
gemmoderivati che sono preparati in rapporto di 1:20.<br />
Indicazioni:<br />
Reumatismo gottoso, nevralgie, sciatiche, sindromi<br />
epilettiche, ipertensione con albuminuria, asma cardiaca,<br />
menorragie.<br />
Vite rossa (Vitis vinifera), gemme<br />
Famiglia: Vitaceae o Ampelidaceae.<br />
Azione:<br />
La vite rossa ha un tropismo mirato per i processi<br />
infiammatori recidivanti, localizzati, soprattutto a livello<br />
articolare. Inoltre, regolarizza la linea bianca ematica, in<br />
particolare la produzione di leucociti.<br />
Indicazioni:<br />
È indicata negli stati infiammatori cronici non perfettamente<br />
riassorbiti, che presentano un titolo antistreptococcico (Tas)<br />
elevato: angina faringea recidivante, reumatismo<br />
degenerativo cronico, artrosi e artriti. Inoltre, è impiegata<br />
nelle leucocitosi e linfocitosi.
Vite vergine (Ampelopsis Weitch), gemme<br />
Famiglia: Vitaceae.<br />
Azione:<br />
Agisce a livello delle pareti vasali favorendo il ricambio dei<br />
liquidi e il riassorbimento di versamenti nei distretti<br />
linfatici.<br />
Indicazioni:<br />
Reumatismi cronici, artrite reumatoide, periartrite scapoloomerale,<br />
spondilite anchilosante, artrosi. Sequele infiammatorie mal riassorbite.<br />
Reumatismo iperalgico con infiammazione.