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L'industria lattiero casearia.pdf - Iissmussomeli.it

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3.5 Difetti ed alterazioni dei formaggi<br />

Le caratteristiche dei diversi formaggi variano molto da un tipo all’altro. In ogni caso non<br />

devono presentare malformazioni esterne. La qual<strong>it</strong>à della pasta è valutata sezionando le forme<br />

oppure usando una sonda o un ago. Per le forme grosse si utilizza anche la “batt<strong>it</strong>ura” con un<br />

martelletto: dal suono emesso l’esperto riesce a valutare la tess<strong>it</strong>ura della pasta.<br />

I principali difetti dei formaggi sono:<br />

Acid<strong>it</strong>à. Si riscontra nei formaggi molli troppo ricchi d’acido lattico.<br />

Colatura. La pasta fluidifica per opera di microrganismi che si sviluppano durante la<br />

maturazione a temperatura ed umid<strong>it</strong>à eccessive. E’ spesso accompagnata da putrefazione e<br />

marciume.<br />

Gonfiore. Frequente nei formaggi a pasta cotta, consiste in un’occhiatura irregolare con grosse<br />

cav<strong>it</strong>à piene di gas, che possono anche spaccare la forma. E’ un difetto grave, dovuto<br />

all’impiego di latte ottenuto in cattive condizioni igieniche o da vacche alimentate con insilati.<br />

E’ favor<strong>it</strong>o anche da salatura e maturazione a temperature troppo alte e dallo spurgo incompleto<br />

del siero.<br />

E’ precoce, quando è provocato dalla fermentazione del lattosio da parte di batteri eterolattici, o<br />

tardivo, quando si manifesta nella seconda fase della maturazione a causa di fermenti butirrici e<br />

propionici che attaccano l’acido lattico.<br />

Sfoglia. Si osserva nei formaggi cotti a pasta dura in cui la pasta si distacca in strati all’interno<br />

della forma. Dipende da errori durante le prime fasi della preparazione.<br />

Screpolature. La crosta si spacca provocando l’alterazione interna della pasta. Dipende da<br />

eccessiva ventilazione nei locali di conservazione, con rapido essiccamento delle forme.<br />

Marciume e cancrena. Compaiono chiazze molli e giallastre (fontanelle) d’odore sgradevole,<br />

dovute a sviluppo di batteri putrefacenti in cav<strong>it</strong>à ricche di siero. Si cura bruciando le parti<br />

colp<strong>it</strong>e e riempiendole di pasta fresca.<br />

Colorazioni anomale. Quelle rosse, nere e verdi sono dovute a muffe. Quelle bluastre sono<br />

dovute ai sali di rame provenienti dalle caldaie.<br />

Amaro. E’ dovuto a micrococchi o liev<strong>it</strong>i che degradano la caseina producendo composti amari<br />

e talvolta anche tossici.<br />

Vi sono infine le alterazioni dovute ad acari e ad insetti, soprattutto la mosca del formaggio<br />

(Phyophila casei), che forma delle larve bianche, i cosiddetti “vermi del formaggio”.<br />

4 Sottoprodotti<br />

Dalla preparazione del burro e del formaggio si ottengono latte magro, latticello e siero di<br />

latte. Il latte magro, ottenuto dalla scrematura, è il sottoprodotto di maggior valore. Può essere<br />

destinato:<br />

Al consumo diretto nell’alimentazione dei v<strong>it</strong>elli;<br />

Al consumo diretto nell’alimentazione umana;<br />

Alla trasformazione industriale per ricavarne formaggi semigrassi o magri, formaggi<br />

margarinati, yogurt, alimenti dietetici, polvere di latte scremato (molto richiesta come<br />

ingrediente per prodotti dietetici, prodotti da forno e dolciari, mangimi zootecnici);<br />

Il latticello è il liquido che rimane dopo aver separato il burro dalla crema. Ha circa lo stesso<br />

valore nutr<strong>it</strong>ivo del latte magro, ma è più ricco di grasso (0,4-0,5 %) ed è più o meno acido secondo<br />

il metodo di separazione della crema. E’ generalmente destinato all’alimentazione dei suini.<br />

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