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L'industria lattiero casearia.pdf - Iissmussomeli.it

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Trasformazione del lattosio in acido lattico e composti importanti per l’aroma del formaggio<br />

(diacetile, A.G.V., alcoli ed esteri);<br />

Disidratazione per evaporazione, con formazione della crosta. Il formaggio acquista la sua<br />

struttura tipica.<br />

La maturazione deve avvenire alla giusta veloc<strong>it</strong>à, regolabile agendo sull’umid<strong>it</strong>à dei locali.<br />

In alcuni formaggi anche la parte grassa è degradata, per opera delle muffe. Si formano A.G.V.,<br />

aldeidi, chetoni e chetoacidi che arricchiscono l’aroma di tali formaggi.<br />

3.3 Preparazione<br />

I fattori che condizionano la preparazione dei diversi tipi di formaggi sono:<br />

Acid<strong>it</strong>à del latte (è un indice dello sviluppo della microflora che farà maturare la cagliata;<br />

inoltre influenza la veloc<strong>it</strong>à di coagulazione);<br />

Veloc<strong>it</strong>à di coagulazione (quanto più è rapida tanto più è elastica e serrata la struttura della<br />

cagliata);<br />

Sviluppo della microflora durante la maturazione (condizionato dalla quant<strong>it</strong>à di siero e di<br />

lattosio fermentescibile lasciato nella cagliata, dall’acid<strong>it</strong>à e dall’eventuale pastorizzazione del<br />

latte, dall’aggiunta di fermenti selezionati, dalla temperatura di stagionatura).<br />

La preparazione del formaggio comprende le seguenti fasi:<br />

Preparazione del latte, con correzione del tenore in grasso mediante scrematura totale o<br />

parziale o aggiunta di crema, pastorizzazione, acidificazione spontanea o mediante l'uso di lattofermenti<br />

o di siero-innesto;<br />

Riscaldamento e coagulazione del latte, con formazione della cagliata;<br />

Spurgo del siero (sineresi) mediante rottura della cagliata, eventuale cottura, compressione e<br />

lavaggio;<br />

Elaborazione della cagliata (formatura, sprem<strong>it</strong>ura, torchiatura e salatura);<br />

Maturazione della cagliata (da poche ore ad uno o due anni);<br />

Operazioni complementari (condizionamento e confezione del formaggio, preparazione della<br />

ricotta, recupero del grasso dal siero)<br />

3.4 Classificazione dei formaggi<br />

I formaggi possono essere distinti in base al contenuto in grasso (grassi, semigrassi e magri),<br />

alla consistenza (duri o molli), al periodo di maturazione (di pronto consumo oppure a maturazione<br />

rapida, media o lunga), all’uso che se ne fa (da taglio, da grattugiare).<br />

Di segu<strong>it</strong>o riportiamo una classificazione dei diversi tipi di formaggio basata sulla tecnica di<br />

preparazione:<br />

FRESCHI Di pronto consumo, a Caciotta, Formaggi bianchi, Cottage, Ricotta,<br />

coagulazione acida Mascarpone<br />

A PASTA MOLLE A maturazione rapida Robiola, Crescenza, Stracchino, Raveggiolo<br />

A maturazione media Taleggio, Gorgonzola, Roquefort, Camembert,<br />

Limburger, Italico, Caciofiore<br />

A PASTA FILATA A maturazione rapida Mozzarella, Scamorza, Provola<br />

A PASTA DURA<br />

A maturazione media Provolone, Caciocavallo<br />

Non cotta, pressata Edam, Gouda, Cheddar, Tils<strong>it</strong>, Bra<br />

Cotta, a maturazione media Fontina, B<strong>it</strong>to<br />

Cotta, a maturazione lenta Emmenthaler, Gruyere, Sbrinz, Pecorino<br />

Cotta, con siero-innesto, a Asiago, Montasio<br />

maturazione media<br />

Cotta, con siero-innesto, a<br />

maturazione lenta<br />

Grana Padano, Parmigiano-Reggiano<br />

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