Lorenzo Natali in Europa

More documents

Recommendations

Info

Frans Andriessen, Commissario europeo dal 1981 al 1989, responsabile fra l’altro della concorrenza, le relazioni esterne e la politica commerciale. Cittadino europeo e cittadino italiano 49 1981, novembre, Villers-le-Temple, Frans Andriessen alla riunione informale della Commissione Thorn (1981-1985). Si riconoscono a destra di Natali Edgar Pisani, François Xavier Ortoli, Antonio Giolitti, Gaston Thorn, Frans Andriessen e altri... Lorenzo Natali, un uomo significativo dell’Italia del dopoguerra. È così che mi ricordo di lui al tempo in cui – essendo stato nominato alla Commissione europea – mi recai a Bruxelles nel 1980 per incontrare il mio nuovo collega della Commissione Thorn. Durante il nostro primo incontro egli fu estremamente amabile e ciò rappresentò per me un ingresso più che positivo nella Commissione europea. Questa prima impressione divenne permanente. Vicini di ufficio al tredicesimo piano del Berlaymont, abbiamo sempre avuto una relazione collegiale e di grande simpatia, nonostante i nostri portafogli non avessero molto in comune, almeno nella Commissione Thorn. Diverso fu per la Commissione Delors, nella quale Lorenzo era responsabile del Mediterraneo e dell’allargamento di quella che all’epoca si chiamava ancora Comunità europea. In quella Commissione, durante la fase dei negoziati con la Spagna e il Portogallo, io ero responsabile per l’agricoltura e la pesca, i dossier che implicavano le trattative più dure. L’agricoltura mediterranea e la pesca nordeuropea si sentivano minacciate dalla Spagna per la sua immensa produzione di prodotti agricoli mediterranei e per la sua flotta di pescherecci, decisamente la più grande della Ce, più grande persino di quella di tutti gli altri paesi della Ce messi insieme.
50 Un pomeriggio Lorenzo entrò nel mio ufficio, come accadeva regolarmente, e mi disse più o meno a bruciapelo: “I negoziati con la Spagna e il Portogallo sull’agricoltura e sulla pesca sono entrati in una fase cruciale. Propongo che tu riprenda le trattative al mio posto. Del resto, è il tuo portafoglio”. Era giusto, perché il nostro collega Davignon, allora responsabile per l’industria e il mercato interno, aveva importante voce in capitolo nei negoziati relativi agli aspetti industriali dell’allargamento. Così io ripresi la responsabilità diretta dei due dossier, che erano molto controversi in un buon numero di Stati membri. Convenimmo che avrei negoziato riferendogli tutto. Il risultato delle trattative sotto la sua eccellente direzione fu, dal punto di vista dell’allargamento, molto soddisfacente (in particolare per i prodotti mediterranei e la pesca), ma io persi in ogni caso la responsabilità della pesca perché Jacques Delors aveva deciso di affidare questo dossier agli spagnoli. La vita ci riserva delle sorprese, anche nella Commissione europea… Lorenzo era un convinto europeo e un convinto italiano. Entrambi gli elementi rappresentano una conditio sine qua non per funzionare in modo autentico come commissario europeo. Il commissario è lì per l’Europa, ma l’Europa è lì per il cittadino – e questo cittadino, anche se cittadino europeo, può esserlo soltanto se è prima di tutto un cittadino nazionale. Lorenzo aveva capito tutto questo. Era europeo e italiano, profondamente convinto che gli interessi del cittadino e gli interessi nazionali fossero paralleli. D’altra parte la cittadinanza europea non era formalmente riconosciuta quando Lorenzo era commissario. Tale cittadinanza è stata riconosciuta formalmente soltanto con il Trattato di Maastricht, ma Lorenzo si è sempre comportato con la coscienza che un cittadino italiano è anche un cittadino europeo. Nelle sue decisioni politiche sceglieva sempre la parte europea, anche quando era necessario votare. All’epoca ciò avveniva regolarmente. Oltre ad essere un europeo per convinzione, Lorenzo era un vero collega. Nella Commissione Thorn non facevo parte del piccolo ‘inner circle’ del presidente e dei vicepresidenti, anche se il mio portafoglio mi consentiva qualche volta di accedervi. Ma Lorenzo, mio vicino al tavolo delle riunioni della Commissione, mi ha spesso aggiornato su ciò che vi si svolgeva. Lorenzo aveva inserito le buone relazioni con i colleghi fra le sue priorità ed io stesso, ma anche molti altri colleghi, ho potuto esserne testimone e abbiamo potuto viverlo realmente. Era uno dei rari colleghi che dava un contenuto reale alla nozione di collegialità al di fuori delle ore di lavoro. Così, mia moglie ed io abbiamo potuto godere più volte della sua ospitalità nella sua bella casa di Bruxelles. Sono stato felice di aver potuto assistere ai suoi funerali nel suo Abruzzo, tanto amato – e tanto, oggi, nuovamente provato. L’attuale integrazione europea meriterebbe di avere uomini appassionati come Lorenzo per mostrare il cammino a cittadini e a governi esitanti.
Page 1 and 2: “Una persona per bene”: è il r
Page 4 and 5: Lorenzo Natali in Europa ricordi e
Page 8 and 9: Indice Prefazione, Paola, Maria Fra
Page 10 and 11: Con la moglie Paola e le figlie Mar
Page 12: Un grande nonno 11 Sono la nipote d
Page 16 and 17: Una persona per bene Nota biografic
Page 18 and 19: quell’impegno politico a tutto to
Page 20 and 21: Leone I, governo Moro I). Nel 1966
Page 22 and 23: Sono anni intensi, di grande lavoro
Page 24 and 25: 23 davano i grandi meriti del defun
Page 26 and 27: 25 umani, alla democrazia e allo sv
Page 28 and 29: VI commissione (finanze e tesoro) d
Page 30 and 31: LORENZO NATALI Non solo politica 1
Page 32 and 33: icchimento umano e culturale…«A
Page 34: proprio con Moro Presidente del con
Page 37 and 38: 36 che aveva effettuato per la prim
Page 39 and 40: 38 pace di suscitare e di guidare u
Page 41 and 42: 40 campagna elettorale spagnola nel
Page 44: LA POLITICA
Page 47 and 48: 46 difficoltà e le divergenze. Lor
Page 49: 48 Non mancava poi di appoggiare, i
Page 53 and 54: 52 ne dovesse rappresentare la pers
Page 55 and 56: 54 sabilità europee portando alla
Page 58 and 59: Manuel Marin, Segretario di Stato s
Page 60 and 61: 59 Erano lì, erano venuti tutti. N
Page 62 and 63: 61 nere le buone relazioni con Madr
Page 64 and 65: Eduard Punset, ministro spagnolo pe
Page 66 and 67: Antonio Cardoso e Cunha, ministro p
Page 68 and 69: Byron Theodoropoulos, ambasciatore,
Page 70 and 71: Pietro Calamia, Rappresentante perm
Page 72 and 73: 71 Se Natali è gradualmente divent
Page 74 and 75: Marco Pannella, Parlamentare europe
Page 76: 75 ra della Commissione per l’aiu
Page 79 and 80: 78 della guerra fredda mentre le fo
Page 82: LA STAMPA
Page 85 and 86: 84 Al lungo tavolo della sala-stamp
Page 87 and 88: 86 sei o sette volte all’anno, fi
Page 90 and 91: Franco Papitto, Corrispondente de l
Page 92 and 93: 91 All’inizio degli anni ‘80, h
Page 94 and 95: Giampiero Gramaglia, Corrispondente
Page 96 and 97: Paolo Valentino, Corrispondente del
Page 99 and 100: 98 I genitori, Giulio Natali e Giul
Page 101 and 102:
100 1948, comizio in Abruzzo durant
Page 103 and 104:
102 1966, con il cardinale Confalon
Page 105 and 106:
104 1976, Lussemburgo, giuramento a
Page 107 and 108:
106 Con Juan Carlos re di Spagna Co
Page 109 and 110:
108 1985, 28-29 giugno, Consiglio e
Page 112:
L’ÉQUIPE
Page 115 and 116:
114 convincenti che Natali amava. R
Page 117 and 118:
116 la e di ottenere un rimborso co
Page 119 and 120:
118 frodi fossero strumentalizzate
Page 121 and 122:
120 In uno scritto nel quale mi son
Page 123 and 124:
122 tanto Natali mandava qualche gi
Page 125 and 126:
124 il sostenibile, del tempo dedic
Page 127 and 128:
126 In fondo la memoria agisce come
Page 129 and 130:
128 Qualche giorno dopo Paolo Pensa
Page 131 and 132:
130 La programmazione venne sveltit
Page 133 and 134:
132 Le obiezioni opposte della dire
Page 135 and 136:
134 Presidenti e ministri Come ho r
Page 137 and 138:
136 ti al suo strumento di divinazi
Page 139 and 140:
138 vicini alla sua sensibilità po
Page 142 and 143:
Isabella Ventura, Capo di Gabinetto
Page 144:
143 sti con altri politici italiani
Page 147 and 148:
146 Natali non era sconosciuto a Br
Page 149 and 150:
148 tali, in un delizioso angolo de
Page 151 and 152:
150 della sua scorta. Nel lasciare
Page 153 and 154:
152 zione”. Le sue idee sono semp
Page 155 and 156:
154 nenza allo stesso partito. Anzi
Page 157 and 158:
156 lui diretto per l’adesione de
Page 159 and 160:
158 rilevante perché non ci fosse
Page 161 and 162:
160 italiani che l’adesione non p
Page 163 and 164:
162 stampa dalla nostra rappresenta
Page 166 and 167:
Maria Fornasier, Membro del Gabinet
Page 168 and 169:
167 L’intervista con il nuovo vic
Page 170 and 171:
169 uno dei suoi direttori Ferdinan
Page 172 and 173:
ca, conforto e massima discrezione.
Page 174 and 175:
Enrico Grillo Pasquarelli, Membro d
Page 176 and 177:
175 lare prestare attenzione e dand
Page 178 and 179:
177 litica agricola comune) ai prod
Page 180 and 181:
179 Il primo si riferisce al Consig
Page 182 and 183:
Marina Manfredi, Membro del Gabinet
Page 184 and 185:
13° piano del Berlaymont - fra cui
Page 186 and 187:
Goffredo Del Bino, Responsabile nel
Page 188 and 189:
187 Alla vigilia della sessione del
Page 190 and 191:
Charles Caporale, Capo divisione re
Page 192 and 193:
191 cendo che, quando due servizi d
Page 194:
193 tri, ben più autorevoli di me,
Page 197:
196 to a stendere il tappeto rosso
show all

Lorenzo Natali in Europa

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

Delete template?

Save as template?