Lorenzo Natali in Europa

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30.05.2013 Views

te abbozzò un primo schema di riforme della convenzione Acp, che in parte avrebbe completato l’opera dei suoi predecessori Cheysson e Pisani, in parte avrebbe forse introdotto principi innovatori. Non giunse purtroppo al termine di questa impresa, lasciando un unanime ricordo di generosità e di umanità insieme alla costante ricerca di una razionale innovazione. Fu sotto la sua guida, posso ricordare tra i tanti esempi della sua azione illuminata ed efficace, che il regime etiopico fu convinto, dopo lunga tensione nei rapporti con la Comunità, ad introdurre misure di liberalizzazione nel mercato dei prodotti agricoli e fu sempre nello stesso periodo che il governo sudafricano (precedente a quello attuale) fu condotto a tollerare la costituzione di un organismo comune sudafricano di chiese protestanti e cattoliche e di sindacati per gestire gli aiuti comunitari alle vittime dell’apartheid. Quello che abbiamo tracciato in questa sede, che lo ha visto operare per tanti anni, è il profilo di un leader e di un negoziatore, di un uomo vero che sapeva parlare insieme al cuore e alla ragione, trovando di volta in volta gli argomenti più giusti sia per mobilitare all’azione sia, al contrario, per pacificare gli animi e comporre interessi contrapposti. La solenne cerimonia di oggi, che ci ha visto riuniti qui alla Comunità, è un modo semplice e sincero, anche per il documentario così suggestivo e commovente con cui si è aperta, per rendere omaggio ad un amico di cui serberemo sempre in noi con affetto e ammirazione l’esempio di vita ben spesa al servizio della sua nazione e della nostra comune patria europea. Per Paola Natali e per le sue figlie è un motivo di legittima fierezza e di conforto il constatare che Lorenzo non è e non sarà dimenticato. (Testo del discorso pronunciato dal Sen. Giulio Andreotti in occasione della cerimonia commemorativa di Lorenzo Natali svoltasi a Bruxelles il 22 gennaio 1991). 41

te abbozzò un primo schema di riforme della convenzione Acp, che <strong>in</strong> parte avrebbe<br />

completato l’opera dei suoi predecessori Cheysson e Pisani, <strong>in</strong> parte avrebbe forse<br />

<strong>in</strong>trodotto pr<strong>in</strong>cipi <strong>in</strong>novatori.<br />

Non giunse purtroppo al term<strong>in</strong>e di questa impresa, lasciando un unanime ricordo<br />

di generosità e di umanità <strong>in</strong>sieme alla costante ricerca di una razionale <strong>in</strong>novazione.<br />

Fu sotto la sua guida, posso ricordare tra i tanti esempi della sua azione illum<strong>in</strong>ata<br />

ed efficace, che il regime etiopico fu conv<strong>in</strong>to, dopo lunga tensione nei rapporti<br />

con la Comunità, ad <strong>in</strong>trodurre misure di liberalizzazione nel mercato dei prodotti<br />

agricoli e fu sempre nello stesso periodo che il governo sudafricano (precedente a<br />

quello attuale) fu condotto a tollerare la costituzione di un organismo comune sudafricano<br />

di chiese protestanti e cattoliche e di s<strong>in</strong>dacati per gestire gli aiuti comunitari<br />

alle vittime dell’apartheid.<br />

Quello che abbiamo tracciato <strong>in</strong> questa sede, che lo ha visto operare per tanti anni,<br />

è il profilo di un leader e di un negoziatore, di un uomo vero che sapeva parlare<br />

<strong>in</strong>sieme al cuore e alla ragione, trovando di volta <strong>in</strong> volta gli argomenti più giusti sia<br />

per mobilitare all’azione sia, al contrario, per pacificare gli animi e comporre <strong>in</strong>teressi<br />

contrapposti.<br />

La solenne cerimonia di oggi, che ci ha visto riuniti qui alla Comunità, è un modo<br />

semplice e s<strong>in</strong>cero, anche per il documentario così suggestivo e commovente con cui<br />

si è aperta, per rendere omaggio ad un amico di cui serberemo sempre <strong>in</strong> noi con affetto<br />

e ammirazione l’esempio di vita ben spesa al servizio della sua nazione e della<br />

nostra comune patria europea.<br />

Per Paola <strong>Natali</strong> e per le sue figlie è un motivo di legittima fierezza e di conforto<br />

il constatare che <strong>Lorenzo</strong> non è e non sarà dimenticato.<br />

(Testo del discorso pronunciato dal Sen. Giulio Andreotti <strong>in</strong> occasione della cerimonia<br />

commemorativa di <strong>Lorenzo</strong> <strong>Natali</strong> svoltasi a Bruxelles il 22 gennaio 1991).<br />

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