Lorenzo Natali in Europa
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Alla vigilia della sessione del Consiglio dei m<strong>in</strong>istri <strong>in</strong> Lussemburgo, <strong>Natali</strong> riunì i<br />
servizi per un’ultima preparazione sui vari punti all’ord<strong>in</strong>e del giorno, per alcuni<br />
punti un semplice progress report; per altri si doveva giungere a un accordo politico.<br />
Quando abbordammo la direttiva Seveso, discutemmo le riserve tuttora da levare e<br />
le vie per raggiungere un compromesso. Vedo ancora il suo sguardo verso di me e ricordo<br />
le sue parole:”Ce la possiamo fare su vari punti, ma su uno sarà molto difficile<br />
e dovremo batterci” Si trattava di una disposizione che concerneva lo scambio d’<strong>in</strong>formazioni<br />
tra gli Stati membri qualora l’impianto <strong>in</strong>dustriale si trovasse vic<strong>in</strong>o alla<br />
frontiera di altri stati membri. C’erano <strong>in</strong>fatti delle riserve di quegli Stati membri che<br />
avevano (ed hanno) reattori nucleari <strong>in</strong> tale situazione. L’attività nucleare era pur<br />
esclusa dal campo d’applicazione della direttiva Seveso, ma quella disposizione era<br />
ritenuta come un precedente che poteva avere implicazioni anche <strong>in</strong> quel campo.<br />
<strong>Lorenzo</strong> <strong>Natali</strong> con la sua perspicacia mise subito ben <strong>in</strong> evidenza questo problema.<br />
L’<strong>in</strong>domani i negoziati sulla direttiva Seveso occuparono gran parte della<br />
sessione del Consiglio dei M<strong>in</strong>istri. <strong>Natali</strong> riuscì a far levare tutte le altre riserve. La<br />
riserva sullo scambio transfrontaliero d’<strong>in</strong>formazioni purtroppo persisteva, come<br />
predetto. Ci furono varie <strong>in</strong>terruzioni di seduta e vari tentativi di conv<strong>in</strong>cere <strong>in</strong> particolare<br />
un Stato membro che cont<strong>in</strong>uava a mantenere la riserva. <strong>Natali</strong> cercò ripetutamente<br />
di trovare formulazioni alternative che potessero permettere di raggiungere<br />
un compromesso accettabile per tutti. La seduta andò avanti a notte <strong>in</strong>oltrata<br />
(oltre le tre del matt<strong>in</strong>o). Purtroppo il m<strong>in</strong>istro che poneva ancora riserva era dovuto<br />
partire e non aveva avuto l’accordo dalla capitale per accettare il compromesso,<br />
così come <strong>in</strong> seguito il Rappresentate permanente che lo sostituì <strong>in</strong> seduta. Ricordo<br />
<strong>Natali</strong> dirci pressapoco così: “Sono molto dispiaciuto, siamo stati vic<strong>in</strong>issimi alla<br />
conclusione, abbiamo fatto il possibile, ci siamo battuti ed è stato <strong>in</strong> ogni caso utile.<br />
Vi r<strong>in</strong>grazio comunque. Dovremo cont<strong>in</strong>uare ad operare per aprire completamente<br />
la strada verso un accordo futuro”. E così fu ancora sotto la sua autorità f<strong>in</strong> tanto<br />
che fu responsabile per la politica ambientale cioè f<strong>in</strong>o al cambiamento di responsabilità<br />
con la nuova “Commissione Thorn” nel gennaio 1981.<br />
Molti altri ricordi di <strong>Natali</strong> mi sono tuttora vivi. In questi ricordi non solo la sua<br />
grande capacità politica, ma anche il suo profilo umano si del<strong>in</strong>eano sempre eccezionali.<br />
Con lui i funzionari non erano un numero. Nello stesso periodo ricordo le<br />
riunioni al Parlamanto europeo a Strasburgo dove, come si suole, un funzionario si<br />
trova seduto accanto al commissario per un aiuto tecnico: <strong>Natali</strong> faceva sentire la<br />
sua calma e la sua autorevolezza ed allo stesso tempo la sua considerazione. In una<br />
occasione, ricordo che il dibattito al Parlamento europeo aveva avuto luogo, come<br />
spesso, <strong>in</strong> ritardo rispetto all’ord<strong>in</strong>e del giorno ed io avevo da raggiungere l’aereoporto<br />
per prendere un volo Alitalia per Roma dove l’<strong>in</strong>domani avrei presentato una<br />
relazione ad un convegno. Pensavo di non farcela più. <strong>Natali</strong>, f<strong>in</strong>ito il dibattito, vide<br />
la mia premura e saputo del mio programma mi disse: “Del B<strong>in</strong>o venga con me”. Mi