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Lorenzo Natali in Europa

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tanto <strong>Natali</strong> mandava qualche giornalista amico anche da me, per approfondire gli<br />

aspetti più tecnici della nostra attività. Non era mai un successo. Non ero al corrente<br />

né riuscivo ad <strong>in</strong>teressarmi alle cose che a loro sembravano essenziali. Quelle che a<br />

me parevano importanti non <strong>in</strong>teressavano, mi dicevano, i loro lettori, erano corrispondenti<br />

da Bruxelles, non “fondisti”. In fatto di comunicazione, il solo contributo<br />

lo davo con la redazione dei discorsi su argomento agricolo o economico. In questo<br />

campo ero <strong>in</strong> s<strong>in</strong>tonia con <strong>Natali</strong> che amava esprimersi <strong>in</strong> modo semplice e diretto ed<br />

apprezzava le immag<strong>in</strong>i che ogni tanto <strong>in</strong>serivo nei testi che gli preparavo.<br />

Ho già accennato alla disavventura del “bidone”. Ebbi maggior successo con<br />

l’immag<strong>in</strong>e della “macch<strong>in</strong>a da corsa”. Si trattava di esprimere un concetto caro a<br />

<strong>Natali</strong>: gli <strong>in</strong>terventi a f<strong>in</strong>alità strutturale, agricoli o regionali, non sono un’elargizione<br />

benefica, ma un <strong>in</strong>vestimento, e come tali devono essere concepiti dall’Unione europea<br />

e recepiti dai beneficiari. Lo sviluppo delle potenzialità di tutte le regioni della<br />

Comunità, anche le più povere e periferiche, è importante per garantire la coerenza<br />

e la competitività dell’<strong>in</strong>sieme. Per v<strong>in</strong>cere il campionato mondiale, questa era<br />

l’immag<strong>in</strong>e, alla Ferrari non basta avere il motore più potente, deve avere anche la<br />

carrozzeria più aerod<strong>in</strong>amica, il sistema elettronico più affidabile ed i pneumatici che<br />

assicur<strong>in</strong>o l’aderenza migliore. L’immag<strong>in</strong>e <strong>in</strong> questione, <strong>in</strong>izialmente concepita per<br />

una conferenza tenuta a Catania, venne utilizzata a varie riprese, sia per giustificare<br />

l’aumento delle risorse dei fondi strutturali agli occhi dei contribuenti delle regioni<br />

più prospere della Comunità, ma soprattutto per stimolare un’utilizzazione dei fondi<br />

più efficiente e strategica da parte delle regioni meno sviluppate, che ne sono le dest<strong>in</strong>atarie.<br />

In un altro caso fu il titolo dato ad un <strong>in</strong>tervento a colpire l’immag<strong>in</strong>azione. L’<strong>in</strong>tervento<br />

era dest<strong>in</strong>ato ad un convegno organizzato dalla Coldiretti a Stresa. L’obiettivo<br />

di <strong>Natali</strong> era di far capire le difficoltà del processo legislativo di Bruxelles. Era,<br />

diceva, quasi un miracolo che si potessero trovare, anche se a costo di <strong>in</strong>evitabili<br />

compromessi, soluzioni compatibili e qu<strong>in</strong>di accettabili per contesti agricoli tanto diversi<br />

fra loro per caratteristiche fisiche, climatiche, strutturali, economiche e sociali.<br />

Da qui il titolo “Il miracolo della Pac”. L’<strong>in</strong>tervento ed il titolo piacquero anche al<br />

commissario responsabile dell’agricoltura che lo fece pubblicare nella serie <strong>Europa</strong><br />

verde, generalmente riservato a redattori della sua direzione generale. <strong>Natali</strong> ne era<br />

molto fiero, mi ricordo che <strong>in</strong>viò copia della pubblicazione con dedica ai colleghi<br />

commissari ed al direttore generale dell’agricoltura dell’epoca, Claude Villa<strong>in</strong>.<br />

L’arrivo di Delors diede, come noto, all’attività della Commissione un impulso ed<br />

una visibilità raramente conosciuti <strong>in</strong> precedenza. Vi fu quasi subito s<strong>in</strong>tonia fra Delors<br />

e <strong>Natali</strong>, nonostante le evidenti diversità di carattere. Li univa l’identità di vedute sul<br />

ruolo della Comunità, la formazione di matrice cattolica, la sensibilità e l’impegno per<br />

il sociale. Identico anche il modo di concepire la politica, come servizio e responsabilità,<br />

e l’esercizio dei poteri che ne derivano, esclusivamente come mezzo, mai come f<strong>in</strong>e.

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