30.05.2013 Views

Segesta Informa 4 - Gruppo Segesta

Segesta Informa 4 - Gruppo Segesta

Segesta Informa 4 - Gruppo Segesta

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

GENERAZIONI<br />

ALLO SPECCHIO<br />

?<br />

?<br />

CONOSCERE MIGLIORA IL GRUPPO<br />

N. 4 - dicembre 2009<br />

Poste Italiane s.p.a. • Spedizione in Abbonamento Postale • 70%-DCB Milano


FARE GRUPPO MIGLIORA LA VITA.<br />

RESIDENZE PER ANZIANI<br />

C<br />

C<br />

CASE DI CURA<br />

HOSPICE<br />

CENTRI DIURNI<br />

CENTRI DI RIABILITAZIONE AMBULATORIALE<br />

CENTRI RIABILITATIVI PER DISABILI<br />

SSERVIZI C<br />

PSICHIATRICI<br />

CURE DOMICILIARI<br />

Scopri nella pagina interna<br />

tutte le Strutture del <strong>Gruppo</strong> <strong>Segesta</strong>:<br />

un mondo dove la Persona è al centro di tanti Servizi<br />

e delle nostre migliori attenzioni.


FARE GRUPPO MIGLIORA LA VITA.<br />

RESIDENZE PER ANZIANI (RSA, Strutture protette, RSSA, Alzheimer)<br />

SANTA CHIARA<br />

E SANTA GIULIA*<br />

Milano<br />

SANT’ANDREA*<br />

Monza (MB)<br />

SORRENTINO<br />

Roma<br />

CASE DI CURA<br />

VILLA DELLE TERME<br />

MARCONI**<br />

Firenze<br />

Specializzazioni<br />

Riabilitazione<br />

specialistica, coma<br />

MARIA AUSILIATRICE<br />

Cagliari<br />

Specializzazione<br />

Oculistica<br />

VILLA AZZURRA<br />

Terracina (LT)<br />

SAN GIORGIO*<br />

Milano<br />

GIOVANNI PAOLO II<br />

Melzo (MI)<br />

VILLA AZZURRA<br />

Terracina (LT)<br />

VILLA DELLE TERME<br />

MAZZINI**<br />

Firenze<br />

Specializzazioni<br />

Lungodegenza, coma<br />

LAY<br />

SANTA LUCIA<br />

Milano<br />

VILLA SAN CLEMENTE*<br />

Villasanta (MB)<br />

SAN NICOLA*<br />

Sassari<br />

VILLA DELLE TERME<br />

FALCIANI**<br />

Impruneta (FI)<br />

Specializzazioni<br />

Riabilitazione<br />

specialistica,<br />

lungodegenza, coma<br />

Cagliari<br />

Specializzazioni<br />

Medicina, lungodegenza,<br />

riabilitazione specialistica ortopedica,<br />

ortopedia, urologia, neurologia,<br />

psichiatria, dialisi, chirurgia<br />

SANTA MARTA<br />

Milano<br />

CITTÀ DI VERONA*<br />

Verona<br />

ROSA DEL MARGANAI<br />

Iglesias (CI)<br />

SACCARDO*<br />

Milano<br />

CROCETTA<br />

Torino<br />

SAN GABRIELE<br />

Bari<br />

SAN GIUSEPPE<br />

Roma<br />

Specializzazioni<br />

Riabilitazione specialistica, coma,<br />

ortopedia, laboratorio analisi,<br />

radiologia, centro di fisioterapia<br />

HOSPICE (Centro residenziale di cure palliative a malati terminali)<br />

FAMAGOSTA<br />

Milano<br />

VADA SABATIA<br />

Vado Ligure (SV)<br />

NUOVA FENICE<br />

Noicattaro (BA)


CENTRI DIURNI<br />

CENTRO<br />

DIURNO INTEGRATO<br />

SANTA GIULIA*<br />

Milano<br />

CURE DOMICILIARI<br />

CENTRO<br />

DIURNO INTEGRATO<br />

ALZHEIMER<br />

SACCARDO*<br />

Milano<br />

CENTRI DI RIABILITAZIONE AMBULATORIALE<br />

CENTRO<br />

DI RIABILITAZIONE<br />

SACCARDO<br />

Milano<br />

CENTRO GERIATRICO<br />

PER LE DEMENZE<br />

ALOIS<br />

Milano<br />

CENTRI RIABILITATIVI PER DISABILI ex art. 26<br />

IL GABBIANO<br />

Pietra Ligure (SV)<br />

IL GABBIANO<br />

Borgio Verezzi (SV)<br />

SERVIZI PSICHIATRICI<br />

IL SESTANTE<br />

Diano Marina (IM)<br />

CENTRO DIURNO<br />

DISABILI<br />

ALBATROS<br />

Sanremo (IM)<br />

Modalità di accesso al Servizio<br />

SAN GIUSEPPE<br />

Roma<br />

VOUCHER ASL<br />

Contributo economico<br />

in Servizi concesso<br />

dalla ASL<br />

CENTRO DIURNO<br />

ALZHEIMER<br />

L’ALTRA CASA<br />

Bari<br />

VILLA AZZURRA<br />

Terracina (LT)<br />

IL GABBIANO ALBATROS<br />

Tovo San Giacomo (SV) Sanremo (IM)<br />

SERVIZIO PRIVATI<br />

Quando:<br />

• NON si ottiene il VOUCHER<br />

dall’ASL o il suo rinnovo<br />

• si desiderano PRESTAZIONI<br />

NON PREVISTE<br />

MOSAICO* Società del <strong>Gruppo</strong> specializzata nei Servizi di Assistenza Domiciliare nelle ASL<br />

di Melegnano, Milano, Monza (MB), Pavia e Verona. Numero Verde gratuito 800.520.999<br />

CENTRO DIURNO<br />

DISABILI<br />

NUOVA FENICE<br />

Noicattaro (BA)<br />

VILLA DELLE TERME<br />

FALCIANI<br />

Impruneta (FI)<br />

VADA SABATIA<br />

Vado Ligure (SV)<br />

CENTRO DIURNO FAMAGOSTA<br />

INTEGRATO Milano<br />

ROSA DEL MARGANAI<br />

Iglesias (CI)<br />

**Ottenuto certificato di conformità alla norma UNI EN ISO 9001:2008


SEGESTA informa<br />

Periodico trimestrale - Iscritto al Registro Stampa<br />

del tribunale di Milano n. 200 del 26.03.07<br />

Editore<br />

<strong>Segesta</strong>2000 S.r.l. - Viale Cassala, 16<br />

20143 Milano (MI)<br />

Direttore responsabile<br />

Mariella Mugnai<br />

Hanno collaborato a questo numero<br />

P. Cosso, A. B. Ianes, A. Leonetti, C. Mariani, P. Pagliari,<br />

G. Ricci, G. Salvini Porro, M. C. Villa<br />

Progetto grafico e impaginazione<br />

AP&B - Via Lentasio, 7<br />

20122 Milano (MI)<br />

Stampa<br />

Tipografia AGC Arti Grafiche Colombo srl<br />

Via Massimo d’Azeglio, 16 - 20060 Gessate (MI)<br />

2009<br />

SOMMARIO<br />

PAG 4 FOCUS<br />

• ASPETTI FARMACOLOGICI<br />

E SOCIO-SANITARI<br />

DELLA MALATTIA DI ALZHEIMER<br />

PAG 7 RICERCA<br />

• I DISTURBI DEL COMPORTAMENTO<br />

(BPSD) NELLA DEMENZA<br />

PAG 8 INFORMAZIONI<br />

• L’ANZIANO “FRAGILE” IN R.S.A.<br />

• UN NUOVO TITOLO PER<br />

“LE MEMORIE” DEGLI OSPITI<br />

• SEMINARIO A IMPRUNETA (FI)<br />

IL 18 DICEMBRE 2009<br />

PAG 10 NEWS<br />

• CDS CITTÀ DI VERONA - GENERAZIONI<br />

ALLO SPECCHIO G.A.Sp.<br />

• CASA DI CURA LAY - IN OLANDA<br />

• R.S.A. SANT’ANDREA<br />

IL SORRISO ALLUNGA LA VITA<br />

• R.S.A. ROSA DEL MARGANAI<br />

APERTURA DEL CENTRO DIURNO<br />

INTEGRATO<br />

PAG 14 L’ESPERTO RISPONDE<br />

• BADANTI E LAVORO DI CURA<br />

NEI COMUNI DELLA MARTESANA<br />

Si ringraziano gli sponsor:<br />

INDICE PAG 3


PAG 4 FOCUS<br />

Il focus, per approfondire<br />

XVI° GIORNATA MONDIALE ALZHEIMER<br />

ASPETTI FARMACOLOGICI<br />

E SOCIO-SANITARI DELLA<br />

MALATTIA DI ALZHEIMER<br />

Nell’ambito delle iniziative dello scorso settembre per celebrare la XVI° giornata Alzheimer, venerdì 18, presso<br />

le nostre Residenze Saccardo (Residenza Sanitaria Assistenziale, Centro di Riabilitazione, Centro Geriatrico per<br />

le Demenze Alois, Centro Diurno Integrato Alzheimer), a Milano, su questo tema, si è tenuta una giornata di<br />

studio, a ingresso libero. Sono intervenuti Claudio Mariani, Ordinario di Neurologia presso l’Università degli Studi<br />

di Milano, Direttore della Clinica Neurologica “L. Sacco” a Milano, Presidente ARD (Associazione per la Ricerca<br />

sulle Demenze, Onlus), che ha parlato di attualità in tema di trattamento farmacologico della Malattia di Alzheimer,<br />

e Gabriella Salvini Porro, Presidente Federazione Alzheimer Italia, che ha ripercorso l’esperienza della Federazione<br />

dal 1993 a oggi.<br />

Stato dell’arte e prospettive terapeutiche farmacologiche nella Malattia di Alzheimer -<br />

Claudio Mariani<br />

Allo stato delle attuali conoscenze per la terapia farmacologica della Malattia di Alzheimer non disponiamo<br />

di un trattamento causale (consistente cioè nella rimozione della causa della malattia), ma solo di farmaci<br />

“sintomatici” (cioè finalizzati alla attenuazione delle manifestazioni cliniche della malattia), che brevemente<br />

illustriamo.<br />

• Gli inibitori dell’acetilcolinesterasi (donepezil, galantamina e rivastigmina): tali farmaci sono indicati nella<br />

Malattia di Alzheimer in fase lieve e moderata. Il presupposto teorico del loro impiego risiede nel riscontro<br />

nella Malattia di Alzheimer di una carenza cerebrale della sostanza chimica acetilcolina. Gli inibitori dell’acetilcolinesterasi<br />

aumentando la disponibilità cerebrale di acetilcolina, possono migliorare alcuni sintomi cognitivi<br />

(quali memoria e attenzione) e comportamentali (quali apatia, agitazione e allucinazioni). Tra i principali<br />

effetti collaterali ricordiamo la nausea e il rallentamento della frequenza cardiaca (motivo per cui si rendono<br />

necessari periodici controlli elettrocardiografici). Purtroppo, va ricordato che non tutti i pazienti rispondono<br />

a questa terapia.<br />

• Memantina: essa è indicata nella Malattia di Alzheimer in fase moderata. La memantina agisce compensando<br />

gli effetti tossici derivanti dall’eccessiva eccitazione delle cellule nervose causata dal glutammato. Si<br />

ritiene che il farmaco abbia un duplice effetto: sia sintomatico, migliorando in alcuni casi i sintomi cognitivi<br />

e comportamentali, che neuroprotettivo. Tra i principali effetti collaterali vengono segnalati l’agitazione e la<br />

sensazione di capogiro.<br />

• Gli antiossidanti (seligilina, vitamina E, gingko-biloba): si ritiene che questi farmaci intervengano nei processi<br />

ossidativi che caratterizzano l’invecchiamento. Il loro impiego contribuirebbe a “rallentare” i meccanismi<br />

che portano alla perdita delle cellule cerebrali. Essi sono abitualmente ben tollerati e gli effetti collaterali<br />

sono rari.<br />

• Gli antidepressivi: sono indicati nel trattamento della depressione e spesso aiutano a distinguere la de-


Il focus, per approfondire<br />

pressione “vera” (che risponde al trattamento) da quella che prelude alla successiva evoluzione in Demenza<br />

(la cui risposta è assai più dubbia).<br />

• Gli ansiolitici e gli ipnotici: sono farmaci comunemente impiegati nella terapia dell’ansia e dell’insonnia,<br />

il cui uso non è raccomandabile nell’Anziano per gli effetti potenzialmente dannosi sulla memoria e sull’equilibrio.<br />

• Gli antipsicotici: si è soliti distinguerli in quelli di vecchia generazione (il cui uso dovrebbe essere limitato<br />

a condizioni particolari di “emergenza” e comunque non protratto nel tempo) e quelli cosiddetti atipici, di<br />

nuova generazione. Questi ultimi (aripiprazolo, clozapina, olanzapina, quetiapina e risperidone) vengono impiegati<br />

nel trattamento dei disturbi comportamentali delle Demenze, quali i deliri, le allucinazioni, l’aggressività,<br />

l’agitazione, l’insonnia. Rispetto a quelli di vecchia generazione, gli antipsicotici atipici sono gravati da<br />

minori effetti collaterali, quali sedazione e rallentamento motorio. Il Ministero della Salute ha recentemente<br />

avviato un piano di sorveglianza di tali farmaci, nel sospetto che essi possano aumentare il rischio di eventi<br />

cerebrovascolari.<br />

È opportuno, inoltre, sottolineare che la ricerca scientifica sta compiendo importanti progressi e che sono in<br />

fase di sperimentazione nuove molecole nella prospettiva di sviluppare una terapia “causale” della Malattia<br />

di Alzheimer. In particolare, sono in avanzata fase di sperimentazione i farmaci “anti-amiloide”, il cui presupposto<br />

teorico risiede nella dimostrazione che nel cervello dei pazienti affetti da Malattia di Alzheimer si deposita<br />

(sottoforma di “placche”) una proteina anomala, denominata β-amiloide. Poiché quest’ultima si forma<br />

per l’azione delle “secretasi”, alcune aziende farmaceutiche stanno sviluppando farmaci in grado di impedire<br />

l’azione di tali enzimi, nella speranza di prevenire la formazione di β-amiloide. Infine, un approccio terapeutico<br />

molto promettente è basato sullo sviluppo dei vaccini, che si sono dimostrati in grado di prevenire<br />

la deposizione di β-amiloide e la cui sperimentazione sui soggetti sani, inizialmente interrotta per il verificarsi<br />

di casi di meningo-encefalite, è attualmente ripresa.<br />

Una considerazione conclusiva concerne, infine, la presunta natura multifattoriale della Malattia di Alzheimer.<br />

È verosimile, infatti, che essa non sia il risultato dell’intervento di un singolo elemento, ma che, piuttosto,<br />

scaturisca dalla complessa interazione di molteplici fattori endogeni ed esogeni. È pertanto ragionevole presumere<br />

che un approccio terapeutico multilaterale costituisca la scelta vincente.<br />

Bibliografia<br />

- Birks J. Cholinesterase inhibitors for Alzheimer's disease. The Cochrane Database of Systematic Reviews 2006, Issue 1. Art. No.: CD005593. DOI:<br />

10.1002/14651858.CD005593.<br />

- Areosa Sastre A, Sherriff F,McShane R. Memantine for dementia. The Cochrane Database of Systematic Reviews 2005, Issue 3. Art. No.: CD003154.pub4.<br />

DOI: 10.1002/14651858.CD003154.pub4.<br />

- Gareri P, Cotroneo A, Lacava R, et al. Comparison of the efficacy of new and conventional antipsychotic drugs in the treatment of behavioural and psycho<br />

logical symptoms of dementia (BPSD). Arch Gerontol Geriatr. 2004 (suppl 9): 207-215.<br />

- Tariot PN, Federoff HJ. Current treatment for Alzheimer Disease and future prospects. Alzheimer Dis Assoc Disord 2003; 17:S105-S113.<br />

Dal 1993 al 2009, l’esperienza della Federazione Alzheimer Italia - Gabriella Salvini Porro<br />

1. Demenza: i nuovi numeri<br />

• 35 milioni nel mondo (fonte ADI)<br />

• 7,3 milioni nell’Unione Europea (fonte EuroCoDem)<br />

• 1 milione in Italia (fonte EuroCoDem)<br />

• 1,4 milioni di Persone sviluppano ogni anno la Demenza<br />

• 20 mesi il tempo richiesto per una diagnosi<br />

FOCUS PAG 5


• Il 17% di chi si prende cura del malato non è soddisfatto<br />

dei livelli di assistenza<br />

2. I nostri obiettivi<br />

Raccogliere e organizzare le esperienze; analizzare i bisogni<br />

e le aspettative con l’obiettivo di aiutare e sostenere<br />

i malati e le famiglie; trasmettere conoscenze e<br />

competenze; partecipare alla programmazione sociale<br />

e sanitaria per migliorare la qualità di vita di malati e<br />

familiari.<br />

3. Le nostre attività in 16 anni (1993-2009)<br />

Servizio Pronto Alzheimer: abbiamo seguito più di 20.000<br />

famiglie attraverso il nostro servizio<br />

• 103.500 contatti<br />

• 5.915 consulenze legali<br />

• 9.368 consulenze sociali<br />

• 1.832 consulenze psicologiche<br />

Notiziari e pubblicazioni di testi sui vari aspetti della Malattia<br />

di Alzheimer, diffusione e divulgazione in tutta Italia,<br />

tavoli di lavoro e ricerche.<br />

Formazione:<br />

• Progetto Alzheimer: Corso per Operatori, familiari e volontari<br />

(Alzheimer Italia, ASL3 Monza, 2001/2002/2003);<br />

• Malattia di Alzheimer: percorsi sanitari e socio-assistenziali<br />

(Verbania, Domodossola, Omegna, 2002);<br />

• Alzheimer oggi: memoria, comunicazione e cura (Milano,<br />

2000);<br />

• Progetto di iniziativa regionale;<br />

• ASL Bologna (Zola Predosa - BO, 1999);<br />

• 2 cicli di lezioni di informazione e formazione (Milano,<br />

1998-1999);<br />

• Progetto di formazione per Operatori di Strutture (Alzheimer<br />

Italia, Fondazione Vita Vitalis, 1997/1998/1999).<br />

Progetti di Ricerca europei:<br />

• Impatto sociale (London School of Economics,<br />

Università Bocconi, Alzheimer Italia, Karolinska Institute);<br />

• Alzheimer Helpline (Alzheimer Europe-Alzheimer Italia);<br />

• Manuale Alzheimer (Alzheimer Europe - Alzheimer<br />

Italia);<br />

• Lawnet (Alzheimer Europe - Alzheimer Italia);<br />

• L’assistenza istituzionale - PREDICT (Associazioni AD:<br />

Olanda, Scozia, Spagna, Italia);<br />

PAG 6 FOCUS<br />

Il focus, per approfondire<br />

• Epoch (Alzheimer Europe - Alzheimer Italia);<br />

• Opdal (Alzheimer Europe - Alzheimer Italia).<br />

Progetti di Ricerca italiani:<br />

• Il peso sociale in Lombardia (Università Bocconi,<br />

Alzheimer Italia);<br />

• Carer 1 e 2 - Intervento strutturato alle famiglie<br />

(Istituto Mario Negri, Alzheimer Italia);<br />

• Cara Nonna (Istituto Mario Negri, Alzheimer Italia).<br />

Censimento e valutazione dei servizi di cura e assistenza<br />

in Lombardia: lo abbiamo realizzato in collaborazione<br />

con l’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri<br />

di Milano per aiutare i malati e i familiari dei malati ad<br />

orientarsi tra i Servizi e le Strutture di supporto a loro<br />

disposizione.<br />

Obiettivo era rintracciare le Strutture e i Servizi sanitari<br />

e socio-assistenziali destinati ai malati di Alzheimer,<br />

strutturare l’elenco dei Servizi in modo ragionato per aiutare<br />

i Caregiver ad orientarsi nel labirinto delle proposte<br />

di cura e di assistenza, valutare i diversi Servizi sulla<br />

base di indicatori di qualità predefiniti.<br />

Le criticità riscontrate:<br />

• la carenza di Servizi espressamente pensati e realizzati<br />

per i malati di Alzheimer;<br />

• l’estrema eterogeneità di accesso ai Servizi;<br />

• la mancanza di figure/centri di coordinamento e integrazione<br />

della rete dei Servizi;<br />

• un certo grado di scollamento tra sistema sanitario e<br />

socio-assistenziale;<br />

• l’insorgere di fenomeni di autoassistenza con la conseguente<br />

creazione di un mercato in gran parte sommerso,<br />

di lavoro domestico e di cura svolto da prestatori<br />

individuali (es. badanti).<br />

Studio “INVE_CE.Ab” Invecchiamento Cerebrale ad Abbiategrasso:<br />

la nostra Associazione ha collaborato a questo<br />

Studio promosso dalla Fondazione Golgi-Cenci di<br />

Abbiategrasso (MI) per lo Studio longitudinale sulle persone<br />

fra 70 e 75 anni di Abbiategrasso, per evidenziare<br />

i possibili fattori di rischio sia di tipo neuropsicologico<br />

che di tipo biologico-genetico rispetto allo sviluppo<br />

della Demenza.<br />

Il nostro sito www.alzheimer.it ha raggiunto la quota di<br />

2.177.484 visite (media 1.500 al giorno).


La ricerca, per confrontarsi<br />

I DISTURBI DEL COMPORTAMENTO<br />

(BPSD) NELLA DEMENZA<br />

Studio di un campione di soggetti anziani residenti in R.S.A. pubblicato nel 2009 sul<br />

“Giornale di Gerontologia”<br />

Un problema rilevante delle Demenze<br />

è costituito dal fatto che il<br />

90% circa dei pazienti dementi soffre<br />

di alterazioni comportamentali<br />

spesso multiple.<br />

In letteratura sono stati individuati<br />

cinque specifici raggruppamenti comportamentali:<br />

1 - Psicosi (allucinazioni,<br />

delusioni e misidentificazioni);<br />

2 - Depressione (tristezza, pianto, disperazione,<br />

scarsa autostima, ansia,<br />

colpa); 3 - Apatia (ritiro sociale, mancanza<br />

di interessi e demotivazione);<br />

4 - Aggressività (resistenza aggressiva,<br />

aggressività fisica e verbale);<br />

5 - Agitazione (affaccendamento, vagabondaggio,<br />

pedinamento, irrequitezza,<br />

grida, disinibizione, stereotipie,<br />

vestirsi/svestirsi, disturbi del sonno).<br />

Scopi: l’evidenza clinica ci dimostra che<br />

i BPSD, sono sì presenti in tutte le<br />

forme di demenza, ma non in tutte le<br />

forme con la stessa frequenza o gravità.<br />

Obiettivo del presente studio, è,<br />

perciò, quello di descrivere e quantificare<br />

la presenza di eventuali “Disturbi<br />

Psichici e del Comportamento” in un<br />

gruppo di pazienti affetti da deterioramento<br />

cognitivo a diversa eziologia.<br />

Materiali e metodi: allo studio hanno<br />

partecipato un totale di 231 soggetti<br />

con Demenza, reclutati e valutati<br />

presso la R.S.A. Villa San Clemente di<br />

Villasanta (MB). 58 maschi (età:<br />

76.91) e 173 femmine (età: 79.02).<br />

77 erano affetti da Malattia di Alzheimer<br />

(AD), 53 da Demenza Vascolare<br />

(VaD - 39 VaD corticale e 14 VaD sottocorticale),<br />

30 da Demenza a patogenesi<br />

mista, 16 da deterioramento<br />

ad eziologia non definibile, 3 da Demenza<br />

da Corpi di Lewy (LBD), 2 da<br />

Parkinson demenza (PDD), 2 da Afasia<br />

progressiva Primaria (APP), 31 da<br />

Mild Cognitive Impairment (MCI), 1 da<br />

Psicosi, 17 erano cognitivamente normali.<br />

Tutti i soggetti compresi nello<br />

studio sono stati sottoposti ad esami<br />

ematochimici di routine, ad ECG, Tc o<br />

RMN dell’encefalo e batteria neuropsicologica<br />

atti a definire (ove possibile)<br />

la natura della Demenza e da valutazione<br />

dello stato psicoaffettivo<br />

(GDS15), comportamentale (NPI) e<br />

dell’autonomia (ADL, IADL).<br />

Risultati: il 90,4 % dei soggetti affetti<br />

da Demenza presenta almeno<br />

un disturbo comportamentale, senza<br />

differenze significative fra i differenti<br />

tipi di Demenza (AD = 97.4%; VaD<br />

= 94,34%, D. mista = 100%; D. non<br />

definibile = 100%). Importante la presenza<br />

di BPSD nei soggetti MCI<br />

(83,87%). Ansia (63%) e apatia<br />

(58,64%) sono i disturbi più frequenti,<br />

euforia (6,81%) e disinibizione<br />

(10,99%) quelli meno presenti nel<br />

nostro campione. Confrontando le 3<br />

forme di Demenza più frequenti con<br />

il MCI, troviamo che nella AD e nella<br />

VaD, i BPSD più rappresentati sono agitazione,<br />

depressione, ansia ed apatia,<br />

nelle forme “miste” sono più rappresentati<br />

depressione, ansia ed apatia.<br />

I soggetti MCI presentano, invece, un<br />

patterns di disturbi molto differente<br />

perché ad eccezione dell’ansia, presente<br />

nel 58% dei soggetti, la maggioranza<br />

dei pazienti non presenta BPSD.<br />

Conclusioni: i soggetti con AD sono<br />

gravati da una maggiore frequenza di<br />

BPSD rispetto alle altre forme di Demenza;<br />

lo spettro dei BPSD è sovrapponibile<br />

nei soggetti con AD e VaD e<br />

si differenzia dalle forme miste per una<br />

maggior frequenza di agitazione. Nell’MCI<br />

si nota una più bassa frequenza<br />

di presenza di BPSD, ma un elevato numero<br />

di soggetti presenta ansia e depressione.<br />

In sintesi: pur non potendo<br />

delineare la presenza di specifici “raggruppamenti<br />

comportamentali” in<br />

quanto ogni soggetto esaminato, presenta<br />

“un quadro psico-comportamentale”<br />

diverso da tutti gli altri, possiamo<br />

concludere che i BPSD rappresentano<br />

una manifestazione clinica rilevante e<br />

invariabilmente presente in tutte le<br />

forme di Demenza, comprese quelle<br />

“pre-cliniche”, quali l’MCI.<br />

P. Pagliari, P. Cosso, G. Ricci,<br />

A. Leonetti, A. B. Ianes<br />

RICERCA PAG 7


PAG 8 INFORMAZIONI<br />

Le informazioni, per partecipare<br />

CONVEGNO IL 1° DICEMBRE 2009 A VILLA AZZURRA<br />

L’ANZIANO “FRAGILE” IN R.S.A.<br />

Benvenuto<br />

Introduzione: l’Anziano “fragile” in R.S.A.<br />

A. B. Ianes<br />

Direttore Area Medico-Sanitaria <strong>Gruppo</strong> <strong>Segesta</strong><br />

La R.S.A. nella rete dei Servizi territoriali:<br />

un Modello di risposta ai Bisogni<br />

dell’Anziano “fragile”<br />

N. Lampasi<br />

Direttore Distretto di Terracina-Fondi - ASL Latina<br />

UN NUOVO TITOLO PER<br />

LE “MEMORIE” DEGLI OSPITI<br />

<br />

<br />

Memoria Memoria storica storica degli degli Ospiti Ospiti<br />

delle delle Residenze Residenze del <strong>Gruppo</strong> <strong>Gruppo</strong> <strong>Segesta</strong> <strong>Segesta</strong><br />

Questa pubblicazione<br />

rappresenta<br />

per il <strong>Gruppo</strong> <strong>Segesta</strong><br />

una nuova,<br />

significativa tappa<br />

del Progetto “Archivio<br />

delle memorie”<br />

degli Ospiti delle sue Residenze:<br />

un progetto a carattere sociale e<br />

culturale che comprende diverse iniziative<br />

tra cui la realizzazione di una<br />

Collana editoriale (a tutt’oggi 4 titoli)<br />

che ha come obiettivo la valorizzazione<br />

delle Persone anziane e delle loro<br />

esperienze di vita, sollecitandole ad attingere<br />

alla propria memoria, a farsi<br />

attori di comunicazione tra passato e<br />

presente, ad essere testimoni preziosi<br />

di un tempo lontano nel quale affondano<br />

le radici delle nostre comunità.<br />

Con l’intento di valorizzare gli Anziani<br />

Continuità di Cura nel Paziente non autosufficiente<br />

P. Nicolucci<br />

Responsabile U.O. Complessa di Neurologia<br />

Ospedale Santa Maria Goretti - Latina<br />

L’assistenza socio-sanitaria in R.S.A.:<br />

esperienza regionale<br />

G. Martino<br />

Direttore Sanitario R.S.A. Sorrentino - Faleria (VT)<br />

Necessità di Cura del Paziente cronico<br />

V. Di Ionio<br />

Medico Geriatra Hospice San Marco - Latina<br />

anche come “ponte” tra le generazioni,<br />

nella realizzazione della Collana sono<br />

stati coinvolti centinaia di bambini delle<br />

scuole elementari. Nel secondo libro<br />

si parlava del gioco, in quello successivo<br />

dei proverbi e delle filastrocche. In<br />

quest’ultimo gli argomenti protagonisti<br />

sono stati i “gusti e i sapori di un<br />

tempo”, come stimolo per gli Anziani<br />

a ricordare e parlare di sé. Nel contempo<br />

i bambini sono stati accompagnati<br />

in un percorso di conoscenza delle proprie<br />

abitudini alimentari, di consapevolezza<br />

dell’importanza dei cibi, di sensibilizzazione<br />

all’ascolto di storie del<br />

passato e di arricchimento personale,<br />

grazie alla relazione instaurata con gli<br />

Ospiti delle Residenze e all’interesse<br />

per la novità di trattare gli stessi temi<br />

con i propri nonni. L’incontro e l’ascolto<br />

reciproco ha prodotto effetti bene-<br />

fici ad entrambi. Attraverso questa metodologia<br />

gli Anziani, immedesimandosi<br />

nella loro passata gioventù, hanno<br />

regalato ai bambini esperienze indimenticabili,<br />

ricche di affetto e dense<br />

di emozioni condivise; di contro ne<br />

hanno ricevuto, insieme a momenti di<br />

autentica allegria, conferma del senso<br />

e del significato della propria identità.<br />

Curatrice del libro è Michela Ferrari, laureata<br />

in Scienze della Formazione Primaria<br />

presso l’Università degli Studi di<br />

Milano-Bicocca, attualmente insegnante<br />

prevalente presso la scuola primaria<br />

del Collegio San Carlo di Milano. Da<br />

anni si dedica alla didattica, alla poesia<br />

e alle arti espressive, progettando<br />

e attuando laboratori con i bambini per<br />

dare loro la possibilità di esprimersi attraverso<br />

diversi codici comunicativi.


Le informazioni, per partecipare<br />

SEMINARIO A IMPRUNETA (FI)<br />

IL 18 DICEMBRE 2009<br />

Patologie neurologiche e problemi etici.<br />

Villa delle Terme, Via Cassia 217, Impruneta (FI) - ore 16.00 - telefono 055 2372521<br />

16.00 Registrazione dei partecipanti<br />

16.30 Il paziente neurologico: assistenza,<br />

obiettivi scientifici e principi etici<br />

A. B. Ianes<br />

Direttore Area Medico-Sanitaria<br />

<strong>Gruppo</strong> <strong>Segesta</strong><br />

16.45 Il coma e lo stato vegetativo<br />

G. Zaccara<br />

Direttore Neurologia ASL 10 di Firenze<br />

17.00 A. Zuppiroli<br />

Presidente Commissione Bioetica<br />

Regione Toscana<br />

17.40 Interventi preordinati<br />

La nostra esperienza<br />

a Villa delle Terme<br />

R. Chiaramonti<br />

Neurologo ASL 10<br />

L’esperienza degli utenti<br />

B. Marsella<br />

Presidente Ass. C. A.<br />

Associazione Cerebrolesioni Acquisite<br />

L’esperienza degli utenti<br />

L. Simonetti<br />

AISLA - Associazione Italiana Sclerosi Laterale<br />

Amiotrofica<br />

La valutazione del coma<br />

e degli stati vegetativi<br />

A. Ragazzoni<br />

Neurologo ASL 10<br />

Il percorso assistenziale<br />

dei pazienti in coma<br />

F. Bellini<br />

Direzione Sanitaria ASL 10<br />

18.30 Discussione<br />

19.00 Conclusioni<br />

M. Lino<br />

Direttore Medico Villa delle Terme<br />

INFORMAZIONI PAG 9


CDS CITTÀ DI VERONA<br />

Lo hanno scoperto gli alunni dell’Istituto Secondario Superiore<br />

di Istruzione Artistica Nani-Boccioni a Verona,<br />

classe terza C2, che hanno aderito ad un progetto intergenerazionale<br />

d’avanguardia sulla moda, studiato dal<br />

Servizio di Animazione del nostro Centro di Servizi Città<br />

di Verona.<br />

Premessa<br />

La cultura efficientista porta a discriminare tutte le Persone<br />

che affacciandosi alla terza età cominciano a “perdere<br />

qualche colpo”. L’istituzionalizzazione, che in alcuni<br />

casi si rende necessaria, sottopone i soggetti in questione<br />

ad una vera e propria catena di “smontaggio<br />

antropologico”, il cui iter si snoda attraverso una serie<br />

di eventi quali: la perdita del ruolo, la segregazione spaziale,<br />

la coabitazione forzata, la perdita della sfera privata,<br />

la modifica del vissuto spazio-temporale, la patologia<br />

del vissuto corporeo. Tali<br />

eventi vanno a sommarsi, con un<br />

meccanismo perverso ed un effetto<br />

moltiplicatore, ai problemi<br />

già tipici della vecchiaia, producendo<br />

nell’Anziano una definitiva<br />

chiusura prospettica che lo induce<br />

non più a vivere ma a sopravvivere.<br />

Si rende necessaria, perciò, una<br />

risposta che non tenga conto solo<br />

della cura e della riabilitazione,<br />

ma che sia volta a migliorare globalmente<br />

la qualità della vita e a<br />

ripristinare il tessuto delle relazioni<br />

sociali, sia all’interno sia all’esterno<br />

della Struttura. Diventa importante quindi, assumere<br />

iniziative, laddove non avvengono in forma spontanea,<br />

volte a promuovere scambi intergenerazionali.<br />

I processi di comunicazione e attivazione reciproca e<br />

sperimentazione di nuove modalità di contatto che ne<br />

derivano, concorrono a raggiungere il mantenimento di<br />

PAG 10 NEWS<br />

Le news, per conoscersi<br />

GENERAZIONI ALLO SPECCHIO G.A.Sp.<br />

Progettare e disegnare foulard può unire le generazioni ed avere effetti terapeutici<br />

una migliore qualità di vita per Ospiti e studenti.<br />

Agli Anziani è data l’occasione di recuperare il proprio<br />

passato, la storia della propria collettività, di rappresentarsi<br />

come custodi portatori di antiche tradizioni e di riappropriarsi<br />

dell’emozione dei ricordi. Agli studenti è data<br />

l’opportunità di conoscere e avvicinarsi alla figura dell’Anziano,<br />

sganciandosi dall’immagine spesso stigmatizzata<br />

e carica di stereotipi negativi. L’avvio di un progetto<br />

comune significa inoltre, promuovere un’interazione<br />

relazionalmente e affettivamente significativa,<br />

offrendo ad entrambi i soggetti opportunità di crescita,<br />

conoscenza di sé e di rimessa in gioco delle proprie competenze.<br />

Finalità<br />

• Valorizzare le risorse tratte dalla memoria storica degli<br />

Anziani, la creatività e le competenze tecniche acquisite<br />

degli studenti, mettendoli in relazione<br />

mediante un’adeguata<br />

mediazione pedagogica.<br />

• Consolidare e implementare le<br />

metodologie di azione intergenerazionale<br />

attivate da molti anni<br />

presso il Centro di Servizi Città di<br />

Verona programmando incontri<br />

strutturati con gli studenti dell’Istituto<br />

d’Arte “Napoleone Nani”, per<br />

favorire l’interazione degli Ospiti<br />

con il mondo esterno.<br />

• Promuovere le relazioni tra la popolazione<br />

anziana, la scuola e la comunità<br />

locale, incentivando processi<br />

di integrazione e di apertura nella<br />

conoscenza di diverse realtà.<br />

Obiettivi pedagogici<br />

• Mantenere nell’Anziano e nel giovane la capacità di<br />

socializzare e collaborare, nel rispetto e nell’accoglienza<br />

delle differenze generazionali, interagendo in manie-


Le news, per conoscersi<br />

ra adeguata a livello relazionale, progettuale e collaborativo.<br />

• Favorire la socializzazione e l’affettività contribuendo<br />

alla costruzione di legami interpersonali e contesti che<br />

facilitano la nascita e il mantenimento di relazioni significative<br />

fra le Persone.<br />

• Promuovere nei giovani e negli Anziani la maturazione<br />

di un positivo atteggiamento mentale reciproco, sviluppando<br />

sentimenti di solidarietà consapevole e motivata,<br />

attraverso un’educazione alla comprensione, alla<br />

tolleranza, alla cooperazione e all’amicizia.<br />

• Sviluppare nei giovani la capacità di pensarsi come parte<br />

integrante di una comunità basata su un rapporto di reciproco<br />

scambio (si dà e si riceve)<br />

e di percepire se stessi<br />

e l’altro come soggetti con gli<br />

stessi bisogni e diritti fondamentali.<br />

Obiettivi culturali<br />

• Recuperare il valore del racconto<br />

e della memoria attraverso<br />

l’ascolto e la conoscenza<br />

di storie e tradizioni.<br />

•Promuovere lo scambio di<br />

patrimoni culturali ed etnici.<br />

• Implementare e attualizzare<br />

le materie scolastiche, creando<br />

un percorso interdisciplinare<br />

sulle problematiche legate alla terza età e all’istituzionalizzazione.<br />

Metodologia<br />

Partecipanti: circa 15 Ospiti della Residenza Città di Verona<br />

e una classe o un piccolo gruppo di studenti.<br />

Prima fase: due incontri rivolti agli studenti e tenuti dalle<br />

diverse figure professionali presenti nella Struttura Città<br />

di Verona (la Psicologa Cristiana Bardini, le Educatrici<br />

Franca Fin e Martina Bonafini, il Medico Geriatra Paolo<br />

Benini, il Direttore Marco Fornelli), per presentare le problematiche<br />

dell’Anziano istituzionalizzato.<br />

Seconda fase: uno o più incontri tra studenti e Ospiti,<br />

durante i quali si favorirà la conoscenza tra le diverse<br />

generazioni. Si creeranno così piccoli gruppetti nei<br />

quali ci si confronterà sui temi della moda (e non solo!)<br />

con l’obiettivo di creare insieme dei motivi decorativi<br />

che verranno poi stampati dagli studenti su foulard e su<br />

pannelli da appendere alle pareti.<br />

Terza fase: le creazioni verranno esposte in una o più<br />

mostre, organizzate sia nei rispettivi Istituti che all’esterno,<br />

accessibili quindi alla comunità. I luoghi ideali per<br />

l’esposizione e la pubblicizzazione dell’iniziativa potrebbero<br />

essere le librerie, la biblioteca civica, il Maggio<br />

Scuola. Si prevede di coinvolgere Enti pubblici e privati<br />

legati all’area socio-assistenziale e non, nonché riviste<br />

settoriali per operatori di moda, quotidiani, TG regionali<br />

e radio.<br />

E così per ogni anziana signora ospite<br />

è stato progettato un foulard personalizzato:<br />

c’è quello con i papaveri,<br />

quello con le chiocciole e le farfalle,<br />

quello con le calle e i girasoli, quelli<br />

con i cuoricini o con le gerbere e quello<br />

con gli ombrelloni di Piazza delle<br />

Erbe di un tempo: “Lo ha voluto nonna<br />

Maria, perché ha nostalgia della Verona<br />

di un tempo” spiega Elisa.<br />

C’è anche un uomo, tra gli Ospiti che<br />

hanno partecipato al programma, e per<br />

lui uno studente ha realizzato una maglietta<br />

con stampato<br />

un tratto di<br />

autodromo e il<br />

simbolo di scuderia<br />

della Ferrari.<br />

Ai progetti sono<br />

seguiti i manufatti,<br />

realizzati<br />

nelle ore di laboratorio<br />

sulla<br />

seta donata da<br />

un negozio di<br />

scampoli: il tutto<br />

sotto gli occhi<br />

degli insegnanti<br />

che definiscono quella del G.A.Sp. “un’avventura sociale<br />

fatta di affetto ed esperienza”.<br />

NEWS PAG 11


CASA DI CURA LAY<br />

IN OLANDA<br />

PAG 12 NEWS<br />

Le news, per conoscersi<br />

Nel corso della seconda settimana del mese di novembre alcuni<br />

componenti del team riabilitativo della nostra Casa di Cura Lay di<br />

Cagliari, diretto dal Responsabile di Dipartimento Medico, dottor<br />

Enrico Ganga, e la Responsabile del Servizio di Riabilitazione<br />

dott.ssa Daniela Fiocca, hanno visitato il Centro di Riabilitazione<br />

”Revalidatiecentrum Leijpark” a Tilburg, in Olanda.<br />

Il Centro è di riferimento per un’ampia casistica di patologie fra<br />

le quali va particolarmente menzionata la riabilitazione motoria<br />

pura del paziente amputato, che prevede l’utilizzo di attrezzature<br />

all’avanguardia nel settore della riabilitazione del moncone,<br />

adattamento dell’impianto protesico ed educazione all’utilizzo.<br />

Nel settore della riabilitazione cardiorespiratoria, ortopedica, neurologica,<br />

appositi spazi sono dedicati all’ottimizzazione delle risorse<br />

strutturali ed assistenziali.<br />

Il Centro comprende numerose palestre e un’ampia piscina, dotata di pavimento ad assetto variabile per la determinazione<br />

del più adeguato livello di profondità, adibita alla idrokinesiterapia.<br />

Altri spazi importanti per la terapia occupazionale costituiscono il perno riabilitativo che precede il reinserimento<br />

in autonomia del paziente al domicilio.<br />

Nell’ambito di tutti gli spazi dedicati alla riabilitazione, sono presenti sollevatori muniti di rotaia a soffitto per un<br />

facile trasporto delle Persone nei vari spazi riabilitativi e per l’utilizzo della piscina.<br />

R.S.A. SANT’ANDREA<br />

IL SORRISO ALLUNGA LA VITA<br />

Lo scorso 7 ottobre una nostra Ospite ha compiuto 110<br />

anni: un record che ha suscitato l’interesse dell’organizzazione<br />

internazionale di origine statunitense GRG<br />

- Gerontology Research Group, la fondazione di ricerca<br />

dei supercentenari nel mondo e dei loro stili e abitudini<br />

di vita.<br />

Antonietta Rocca, nata a Rovagnate il 7 ottobre 1899,<br />

è ospite nella nostra Residenza Sant’Andrea a Monza<br />

dall’agosto del 2002. Il suo ricovero è avvenuto in seguito<br />

al decesso della figlia settantacinquenne e quindi<br />

al venire meno di un referente stabile. La signora<br />

ha un nipote, Mario, molto affezionato, che si prende<br />

cura di lei in ogni momento possibile. Antonietta fino<br />

a 10 anni ha vissuto con la famiglia nel lecchese, poi<br />

si è trasferita a Monza, città di origine del padre. Di<br />

fatto vive a Monza da cent’anni!<br />

Il padre gestiva in città una trattoria, un locale con intrattenimento<br />

e musica dal vivo; lì Antonietta, da ragazzina,<br />

aiutando la famiglia, pare abbia imparato a<br />

raccontare (e lo fa tutt’ora) le barzellette ascoltate dai<br />

clienti. Una volta cresciuta, ha incominciato a lavorare<br />

come cucitrice presso un cappellificio, senza smettere<br />

però di dare una mano nell’osteria di papà, soprattutto<br />

nei giorni festivi.


Le news, per conoscersi<br />

Antonietta Rocca intervistata dal giornalista di Rai 3 Enzo Creti in occasione della sua festa di compleanno,<br />

il 7 ottobre 2009, presso la Residenza Sant’Andrea di Monza alla presenza dei familiari, del Personale<br />

e delle autorità cittadine.<br />

I suoi ricordi più remoti? Le carrozze<br />

con i cavalli e le ancora rare auto<br />

d’epoca…<br />

Vedova da tanti anni, dal marito carabiniere<br />

ha avuto due figli, Cesarino,<br />

deceduto piccolissimo per meningite,<br />

e Bianca, mamma del nipote<br />

Mario, deceduta nel 2002.<br />

Tanti sono gli aneddoti e le curio-<br />

R.S.A. ROSA DEL MARGANAI<br />

APERTURA DEL CENTRO DIURNO<br />

INTEGRATO<br />

Lo scorso novembre è stato aperto il C.D.I. nella nostra<br />

Residenza di Iglesias, destinato ad accogliere 20 Ospiti,<br />

provenienti dalla Città e dai Comuni limitrofi, con limitata<br />

autonomia fisica, psichica e sociale.<br />

Nel Centro vengono organizzate diverse attività mediche,<br />

infermieristiche, socio-assistenziali, riabilitative individuali<br />

e di gruppo, fisiatriche, ricreative e socio-educative:<br />

un luogo di attrazione, di incontro, di vita di relazione,<br />

di possibile aggiornamento, nonché di<br />

erogazione di eventuali prestazioni che rispondano a<br />

sità che Antonietta, sempre simpatica<br />

e di buonumore, racconta, tra<br />

ironia ed esplicite risate: dalle barzellette<br />

“vivaci” che riferisce anche<br />

ai giornalisti nel corso delle interviste,<br />

al gioco delle carte che ormai<br />

da anni costituisce un appuntamento<br />

fisso tra lei e il nipote, quando<br />

viene a trovarla (e… guai se non è<br />

lei a vincere!) all’insistere nel leggere<br />

la mano alla Psicologa (la sottoscritta)<br />

che opera in Struttura,<br />

predicendole una “morte giovane”<br />

a… 82 anni! Così con la vezzosa<br />

abitudine tutta femminile di “tirarsi<br />

indietro gli anni”, a tutt’oggi sostiene<br />

di compierne 105, al massimo<br />

106… E a chi ha incautamente<br />

commentato “forse non ricorda<br />

bene”, ha prontamente rammentato<br />

che una signora non dichiara<br />

mai la sua vera età!<br />

L’équipe della GRG ha posto ad Antonietta<br />

la stessa domanda che le<br />

fecero, in occasione di un ricovero<br />

ospedaliero avvenuto quasi due<br />

anni fa, i Medici di reparto, circondati<br />

da colleghi e studenti incuriositi:<br />

“Ma qual è il suo segreto?”. Lei<br />

ha risposto ridendo. “Il sorriso” è la<br />

sua risposta.<br />

Maria Cristina Villa<br />

Psicologa<br />

specifici bisogni dell’utente. Il C.D.I. punta a sopperire<br />

alle molte carenze materiali, sociali e relazionali che<br />

spesso l’Anziano si trova a subire nell’ambito della propria<br />

vita domestica; esplica dunque una precisa funzione<br />

integrativa e di sostegno, per favorire la permanenza<br />

degli Anziani non autosufficienti nelle proprie<br />

abitazioni.<br />

Per informazioni contattare:<br />

R.S.A. Rosa del Marganai - Centralino 0781 276.1<br />

Ufficio Clienti 0781 276444<br />

NEWS PAG 13


?<br />

?<br />

PAG 14 L’ESPERTO RISPONDE<br />

L’ esperto risponde<br />

BADANTI E LAVORO DI CURA<br />

NEI COMUNI DELLA MARTESANA<br />

Regolarizzare il rapporto di lavoro conviene<br />

In questi ultimi anni il numero di famiglie che ricorrono al lavoro di cura delle badanti straniere è in continua crescita.<br />

Il subentrare di una malattia cronica o di una grave disabilità, la perdita totale o parziale dell’autonomia psicofisica<br />

di un proprio caro, induce molte famiglie a richiedere l’aiuto di una assistente familiare a domicilio.<br />

Una recente indagine del Centro Studi ALSPES stima in circa 1.500 le badanti straniere presenti negli otto Comuni<br />

del Distretto 5 della ASL 2 di Milano (Cassano d’Adda, Inzago, Liscate, Melzo, Pozzuolo Martesana, Settala, Truccazzano<br />

e Vignate). Inoltre, secondo quanto rilevato dalla ricerca, quasi il 54% è privo di regolare contratto. Possiamo<br />

stimare quindi in circa 800 le badanti del distretto che lavorano in nero.<br />

Non sono poche le difficoltà che si incontrano ad orientarsi in un mercato del lavoro così fatto, poco regolato, caratterizzato<br />

ancora da abusi e da diritti violati, dove si rilevano molta approssimazione nell’attività di cura e scarsa professionalità<br />

degli operatori.<br />

Si rende necessario, quindi, fare chiarezza ed intervenire efficacemente per sostenere sia le famiglie, nella ricerca<br />

di personale qualificato e nel disbrigo delle pratiche burocratiche per l’assunzione e la regolarizzazione della badante,<br />

sia le aspiranti assistenti familiari, organizzando adeguati corsi di formazione professionale e facilitando l’integrazione<br />

e l’inserimento lavorativo.<br />

A tale scopo, dal 2008, l’Ambito Territoriale Distretto 5 e i Comuni che lo compongono sono impegnati attivamente<br />

ed hanno realizzato diversi interventi.<br />

In primo luogo l’avvio di corsi di formazione per la qualificazione del lavoro di cura a cui hanno partecipato in tre<br />

edizioni 45 donne immigrate: il primo realizzato presso l’ENAIP di Melzo tra maggio e luglio 2008, il secondo tra ottobre<br />

e dicembre 2008 e il terzo con inizio il 17 ottobre e conclusione entro gennaio 2010.<br />

In secondo luogo è stato istituito un Registro Distrettuale delle badanti, con l’intento sia di dare garanzie alle famiglie<br />

sia di certificare le competenze delle assistenti familiari. Al Registro si accompagna uno specifico servizio di<br />

ricerca del lavoro di cura per favorire l’incontro tra domanda delle famiglie e offerta delle assistenti familiari, svolto<br />

dall’Agenzia per la Formazione Orientamento e Lavoro Est Milano.<br />

Per facilitare sia i percorsi formativi sia l’incontro tra domanda ed offerta di lavoro di cura è stata anche coinvolta la<br />

cooperativa sociale Ajka che, in caso di bisogno, fornisce alle assistenti familiari e alle famiglie interessate un servizio<br />

di mediazione linguistico-culturale.<br />

È stata inoltre firmata una convenzione con i Centri di Assistenza Fiscale (CAF), che fanno capo alle ACLI, alla CGIL e<br />

alla CISL. Le famiglie che ricorrono alle assistenti familiari iscritte al Registro Distrettuale potranno usufruire di un<br />

pacchetto di servizi per far fronte ai numerosi e complessi adempimenti contrattualistici, fiscali e contributivi.<br />

Servizi convenzionati offerti dai CAF<br />

Pacchetto base gratuito<br />

• Consulenza iniziale e predisposizione del contratto di assunzione<br />

• Apertura della posizione INPS e INAIL<br />

• Comunicazione di assunzione ai Servizi per l’Impiego e predisposizione dei documenti necessari per la comunicazione<br />

allo Sportello Unico per l’Immigrazione e all’Autorità di Pubblica Sicurezza


L’ esperto risponde<br />

Pacchetto complementare per un anno al costo di 210 euro<br />

• Elaborazione mensile della busta paga<br />

• Compilazione del bollettino di c/c postale per il versamento dei contributi trimestrali<br />

• Predisposizione del sostitutivo del modello CUD<br />

• Conteggio ferie e tredicesima mensilità spettanti<br />

• Pratiche di cessazione e predisposizione e/o inoltro delle comunicazioni agli Enti preposti<br />

È noto che il lavoro di cura è ancora fortemente caratterizzato<br />

dalla scarsa propensione a regolarizzare il rapporto<br />

di lavoro e ciò produce incertezza, insicurezza, scarsa<br />

professionalità, grosse difficoltà di integrazione per la<br />

donna immigrata.<br />

Cresce però la consapevolezza che occorra intervenire per<br />

regolare il mercato del lavoro in questo settore, fornendo<br />

alcune garanzie di base, in cui badanti e famiglie si riconoscano<br />

e si affidino con minore incertezza.<br />

Per favorire tale processo, l’Ambito Territoriale Distretto 5<br />

A chi richiedere informazioni<br />

• Servizi Sociali Comune di Melzo - telefono 02 95 120 224<br />

• Ufficio di Piano Ambito Territoriale Distretto 5 - telefono 02 95 120 267<br />

• Centro Studi ALSPES - telefono 02 52 791 90<br />

• Agenzia per la Formazione, l’Orientamento e il Lavoro Est Milano - telefono 02 95 731 258<br />

• Centro ENAIP di Melzo - telefono 02 95 711 812<br />

• Cooperativa sociale Ajka - telefono 339 66 979 20<br />

• Caritas di Melzo - telefono 02 95 739 156<br />

• CAF ACLI di Melzo - telefono 02 95 505 92<br />

• CAF CGIL - telefono 02 54 02 11<br />

• CAF CISL - telefono 02 20 525 899<br />

sta predisponendo un bando che verrà pubblicato nei<br />

prossimi mesi per erogare contributi economici alle famiglie<br />

che abbiano avviato le pratiche per la regolarizzazione<br />

del contratto di lavoro dell’assistente familiare.<br />

Potranno accedere al contributo i nuclei familiari residenti<br />

negli otto Comuni del Distretto 5. Un altro contributo<br />

economico volto a favorire il mantenimento dell’Anziano<br />

o del disabile nel proprio domicilio è il Buono Sociale,<br />

che viene erogato dai Comuni mediante un bando pubblicato<br />

ogni anno dall’Ambito Territoriale Distretto 5.<br />

Il Buono Sociale, che ammonta a 250 euro al mese, viene assegnato agli Anziani con più di 75 anni ai quali è riconosciuta un’invalidità<br />

civile del 100% e che dichiarano un reddito ISEE non superiore a 13.000 euro. L’erogazione del Buono Sociale è subordinata alla<br />

definizione di un progetto nel quale sono indicate le modalità di utilizzo del contributo economico.<br />

La presenza all’interno del nucleo familiare di una badante<br />

residente e regolarmente assunta dà diritto a 10<br />

punti, utili ai fini della graduatoria.<br />

Anche la Provincia di Milano si era già mossa in questa<br />

direzione, erogando un contributo economico alle famiglie<br />

che avevano assunto un’assistente familiare prima<br />

del 31 luglio di quest’anno. Questa iniziativa, denominata<br />

“ci prendiamo cura di te” e che si è appena conclusa,<br />

prevedeva per coloro che non superavano un reddito ISEE<br />

di 40.000 euro un contributo economico pari a 0,50 euro<br />

per ogni ora di lavoro, per contratti di almeno 25 ore settimanali.<br />

Come si vede, tutte queste misure sono volte<br />

?<br />

?<br />

a favorire l’emersione del lavoro nero nella convinzione<br />

che regolare questo segmento del mercato del lavoro<br />

convenga a tutti: alle famiglie, perché offre maggiori garanzie<br />

nel rapporto di lavoro e nella qualità delle prestazioni<br />

di cura, alle badanti perché le tutela e le rassicura<br />

nello svolgimento del loro lavoro.<br />

Regolarizzare il rapporto di lavoro conviene anche fiscalmente,<br />

ma molto spesso i cittadini ignorano o<br />

sottovalutano le agevolazioni previste.<br />

Nella dichiarazione dei redditi si può detrarre dall’imposta<br />

lorda il 19% delle spese sostenute per la badante per<br />

un importo massimo di 2.100 euro all’anno.<br />

L’ESPERTO RISPONDE PAG 15


SEGESTA S.p.A.<br />

Viale Cassala, 16 - 20143 Milano<br />

telefono 02 831271 fax 02 83127190<br />

sito www.grupposegesta.com e-mail info@grupposegesta.com

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!