STORIA DELLA MUSICA
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All’inizio del XVIII sec. il musicista era uno stipendiato da una congregazione religiosa, o da un principe, o da un<br />
teatro. Haydn e Mozart vissero in prima persona il passaggio da questa situazione a quella di liberi professionisti.<br />
Questo cambiamento portò più libertà ai compositori, liberi di comporre secondo il proprio gusto, e non secondo quello<br />
del committente, e più possibilità agli esecutori di suonare in pubblico. Importante per la professione di musicista fu la<br />
fondazione di un Conservatorio Nazionale a Parigi (1795), che servì da modello per altri conservatori.<br />
Contemporaneamente si determinò un rinnovamento degli strumenti didattici.<br />
Musica e cultura<br />
Fino al XVIII era raro che un trattato teorico uscisse dalla cerchia degli addetti ai lavori. Col completamento<br />
dell’Enciclopedia (1751-1777) la cultura musicale era accessibile a tutti, grazie alle numerose voci che si riferivano alla<br />
materia musicale. Inoltre fu pubblicata a Londra la poderosa Storia generale della musica dai Greci al 1789 di Burnay e<br />
le prime monografie su Bach e Palestrina. Anche l’editoria musicale si sviluppò, con l’utilizzo del nuovo metodo della<br />
litografia accanto a quello tradizionale su lastre incise<br />
FRANZ JOSEPH HAYDN (Rohrau, Tirolo,1732-Vienna,1809)<br />
Studiò canto ad Hainburg, poi alla scuola di canto corale della cattedrale di S.Stefano a Vienna, dove proseguì gli studi<br />
anche di clavicembalo e composizione. Negli anni 1750-60 insegnò, suonò in piccoli complessi e fece piccole<br />
composizioni, ma nel 1761 fu assunto come vice maestro di cappella dalla potente famiglia aristocratica ungherese<br />
Esterhàzy, col principe Nicola, appassionato di musica. Nel trentennio al suo servizio Haydn svolse una intensa attività<br />
di compositore e direttore e le sue composizioni furono conosciute in tutta Europa. Nel 1790, alla morte di Nicola,<br />
Haydn divenne libero professionista perché gli Esterhazy sciolsero l’orchestra per motivi economici e accordarono al<br />
maestro di cappella. Accolse così l’offerta del violinista impresario Salomon di comporre e dirigere sinfonie per la sua<br />
società di concerti a Londra, nacquero così le 12 “sinfonie londinesi”. L’impatto con gli oratori di Handel lo portò a<br />
comporre musica sacra per la ricostituita cappella Esterhazy. Morì durante l’occupazioni di Vienna da parte delle truppe<br />
napoleoniche<br />
Toccò tutti i generi e le forme coltivate tra il 1750 e il XIX sec, ma, a differenza di Mozart, con alcune limitazioni:<br />
opere teatrali composte per il teatrino di corte, scarsa produzione di concerti per strumenti solisti, musica sacra<br />
composta solo dopo il ritorno da Londra<br />
SINFONIE E CONCERTI SOLISTICI<br />
Il catalogo dell’Hoboken (da cui la sigla Hob) riconosce autentiche 108 sinfonie, tutte in 4 tempi, ad eccezione dei<br />
lavori giovanili. Fino alla n.81 sono state scritte per la cappella degli Esterhazy (circa 20 strumentisti), più ampie ed<br />
elaborate le 6 “parigine” nn.82-87 e le 12 “londinesi” nn.93-104, che già presentano pienamente maturato lo stile<br />
sinfonico: l’individuazione della scrittura timbrica degli strumenti e il loro impiego (autonomo, per famiglie, per<br />
combinazioni timbriche)<br />
Rilievo inferiore hanno i concerti solistici, scritti nei primi anni del servizio presso gli Esterhazy. E’ possibile che il<br />
concerto non fosse particolarmente gradito al suo protettore, o che il Soli-Tutti non fosse congeniale alla natura di<br />
Haydn<br />
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