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STORIA DELLA MUSICA

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- 371 corali a 4 voci<br />

- l’Oratorio di Natale del 1734, raggruppamento di 6 cantate per le feste natalizie<br />

- le 2 Passione secondo Giovanni (1724) e la grandiosa Passione secondo Matteo (1727), appartenenti al tipo delle<br />

Passioni oratoriali su testo biblico, ripartito tra Cristo, l’Evangelista e gli altri interlocutori , spesso espressi dal<br />

coro. Frequenti le interpolazioni corali a 4 voci e brani solistici su testi poetici estranei al testo biblico<br />

- in latino sono scritti il Magnificat (1723) e la Messa in si minore (1733) dedicata ad Augusto III, re di Polonia ed<br />

Elettore cattolico di Sassonia.<br />

- 250 composizioni per organo, parte scritte in gioventù ad Arnstadt, Muhlhausen e Weimar, parte nella maturità a<br />

Lipsia. Da ricordare l’Orgelbuchlein scritta con fini didattici per il figlio Wilhelm Friedemann, mentre tra le<br />

raccolte della maturità i Schubler Chorale e i cosidetti 18 corali di Lipsia<br />

<strong>MUSICA</strong> PROFANA<br />

- una trentina di cantate profane, molto simili a quelle sacre, ma scritte per occasioni celebrative. 2 in italiano, le<br />

restanti in tedesco, furono composte nel periodo di Lipsia<br />

- Clavierubungen: 6 suites inglesi e 6 partite (parte I, 1731), Concerto italiano e Partita in si min (parte II, 1731), 4<br />

duetti (parte III, 1739), Variazioni Goldberg (parte IV, 1742)<br />

- i due libri del Clavicembalo ben temperato (1722 e 1744)<br />

- 15 invenzioni a 2 voci e 15 a 3 voci (sinfonie) del 1723<br />

- 6 suite francesi (1722)<br />

- il Clavierbuchlein per Wilhelm Friedemann e Anna Magdalena<br />

- 6 partite per violino solo e 6 suites per violoncello (1720)<br />

- 6 concerti brandeburghesi (1721) sullo stile del concerto barocco italiano<br />

- 5 suites per orchestra<br />

- 13 concerti per clavicembali e archi, parte sono trascrizioni<br />

Difficilmente catalogabile è L’arte della Fuga (1749-1750) saggio di altissima scrittura contrappuntistica dagli aspetti<br />

sia teorici che pratici<br />

In vita, J.S. fu apprezzato come esecutore e insegnante, ma non come compositore, ritenuto attardato su stili non più di<br />

moda, anche se la bravura di contrappuntista gli era riconosciuta. Fu la sintesi del barocco luterano, italiano e francese.<br />

Dalla tradizione luterana attinse lo studio delle le forme organistiche della Germania centro settentrionale: preludio,<br />

toccata, fuga ed elaborazione su corale. La studio della tradizione italiana e francese (grazie alle trascrizioni) gli<br />

procurarono esempi del concerto vivaldiano e delle danze tipiche dei pieces de clavecin francesi.<br />

La sua musica era specchio di un’epoca che andava tramontando: dopo il 1750 le pratiche liturgiche diminuirono<br />

rapidamente, l’uso del contrappunto subì la stessa sorte a favore delle pratiche armoniche che si sarebbero realizzate nel<br />

classicismo. Col tramontare del mondo luterano delle piccole corti tedesche la musica di Bach fu dimenticata. La<br />

“Bach-Renaissance” iniziò nel 1829, grazie alla storica riesumazione della Passione secondo Matteo diretta da<br />

Mendelssohn. La Renaissance prese aspetti istituzionali nel 1850 con la fondazione della Bach Gesellschaft<br />

Georg Friedrich Handel (Halle,1685-Londra,1759)<br />

Ebbe Zachow come maestro, il più autorevole musicista di Halle. A 18 anni fu nominato organista, ma pochi mesi dopo<br />

andò ad Amburgo, dove nel 1705 fece rappresentare Almira, la sua prima opera. Dal 1706 al 1710 soggiornò in Italia:<br />

Firenze, Venezia, ma soprattutto Napoli e Roma, dove conobbe Scarlatti, Corelli e Pasquini. Durante questo periodo<br />

scrisse 2 oratori, mottetti latini e l’opera Agrippina (1709). Lasciata l’Italia, dopo un brevissimo soggiorno ad<br />

Hannover, si recò a Londra, dove rappresentò con successo il Rinaldo. Accolse l’invito della regina Anna a rimanere.<br />

Fino al 1738 si dedicò all’opera italiana e le opere composte per la Royal Academy e per il King’s Theatre sono tra gli<br />

esempi più significativi di opera seria. Alla ricerca di un genere musicale gradito al grande pubblico borghese e che<br />

fosse meno costoso in termini di produzione, cominciò a scrivere oratori di soggetto biblico in inglese. Sostenuto dal<br />

successo di Saul e Israele in Egitto (1739) continuò su quella strada<br />

OPERE TEATRALI<br />

Ne compose 42, tutte del genere serio su libretto italiano, ad eccezione delle poche opere tedesche scritte in gioventù<br />

per il teatro di Amburgo.<br />

Le più note sono Agrippina (1709), Radamisto (1720), Giulio Cesare (1724), Rodelinda (1725), Admeto (1727), Siroe<br />

(1728, su libretto di Metastasio), Orlando (1733), Alcina (1735), Serse (1738). Stilisticamente affini sono le serenate,<br />

tra cui Aci, Galatea, Polifemo.<br />

L’opera seria italiana di Handel costituisce l’esempio più alto del genere. I soggetti erano le vicende dei personaggi<br />

storici o di eroi mitologici. Ciascun atto era una sequela di recitativi (secchi o accompagnati) e arie (spesso col “da<br />

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