STORIA DELLA MUSICA
STORIA DELLA MUSICA
STORIA DELLA MUSICA
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
Jean-Philippe Rameau - Lullisti e ramisti<br />
Rameau (1689-1764), figlio di un organista di Digione, prima di stabilirsi nel 1723 a Parigi, insegnò in varie città<br />
francesi. In questo periodo compose la maggior parte della sua musica per clavicembalo e scrisse un trattato d’armonia.<br />
A Parigi conobbe il mecenate La Pouplinière, che lo convinse a cimentarsi nell’opera. La prima fu Hippolite et Aricie<br />
(1733). Compose 26 opere tra cui si ricordano le tragedie-lyriques Castor et Pollux (1737), Dardanus (1739) e l’operaballet<br />
Les Indes galantes (1739).<br />
Il successo di Rameau fu osteggiato dai Lullisti, che gli rimproveravano di essersi troppo allontanato dal modello di<br />
Lulli. Ne nacque una querelle che si protrasse sino alla successiva querelles des Bouffons, che coinvolse i seguaci<br />
dell’opera buffa italiana e suoi oppositori, tra cui si trovarono insieme lullisti e ramisti. A dispetto dell’opinione dei<br />
lullisti, Rameau fu continuatore dell’opera di Lulli, mantenendo nel suo teatro la severa nobiltà drammatica (pur<br />
ammorbidendone le linee) della tragedie-lyrique e conservando il gusto del “meraviglioso”. Le caratteristiche peculiari<br />
della sua opera sono il senso armonico, la quantità e la qualità dei brani strumentali (“coreografiche” ouvertures)<br />
L’opera-comique<br />
nacque e si diffuse nel ‘700. Non ebbe il cosmopolitismo dell’opera seria, ma si sviluppò con differenti connotazioni<br />
nazionali. In Francia valeva il privilegio accordato a Lulli e al teatro de L’Opera che vietava a tutti gli altri teatri<br />
nazionali di inserire musica nei drammi. Si giunse al compromesso del pagamento da parte dei teatri periferici di royalty<br />
a L’Opera. Ma dal 1715 in avanti il Theatre de la Foire e il Nouveau Theatre Italien misero in scena le prime operacomiques,<br />
caratterizzate da dialoghi e brevi canzoni, inizialmente di ispirazione popolare (vaudevilles), più tardi da arie,<br />
spesso di origine italiana. Il commediografo che per primo intuì le possibilità del nuovo genere fu Favart, ma il più<br />
celebre esempio fu Le devin du village (1752) di Rousseau. L’opera-comique aprì la strada ai “Bouffons” italiani, che<br />
riscossero successi e polemiche alla metà del XVIII sec. Librettisti e musicisti del genere non si limitarono a proporre<br />
vicende comiche, ma anche (oltre a pastorali e a farse amorose) drammi sentimentali e storici. Noti autori furono<br />
- Duni, italiano di Matera che compose 23 operas-comiques, spesso su libretto di Favart<br />
- Philidor che compose Tom Jones (1765) basata sul romanzo inglese di Fielding<br />
- Monsigny con Le Deserteu (1769)<br />
- Modeste Gretry (1741-1813), belga di nascita, studiò a Roma e nel 1767 si stabilì a Parigi. Mise in musica libretti<br />
di vario genere: comedie-ballet, idillico-pastorale, esotico-orientale. Inaugurò un nuovo filone di soggetti ispirati<br />
alla storia medioevale: da ricordare Richard Coeur de Lion (1784)<br />
GERMANIA E AUSTRIA: L’OPERA TEDESCA BAROCCA<br />
La prima opera composta in Germania fu Dafne (1627) su libretto di Rinuccini tradotto da Opitz su musica (andata<br />
persa) di Schutz. Fino alla fine del ‘700 grande influenza dell’opera italiana. Amburgo col suo teatro cittadino “Del<br />
mercato delle oche” fu per l’opera tedesca ciò che Venezia fu per l’opera italiana. L’opera tedesca, non basandosi su<br />
alcuna preesistente forma di teatro musicale, prese spunto da modelli stranieri. I compositori più importanti:<br />
- Johann Wolfgang Franck con le Tre figlie di Cecrope (1679), l’opera più antica a noi pervenuta<br />
- Johann Sigismund Kusser, allievo di Lulli, grande organizzatore e direttore<br />
- Reinhard Keiser, operò una sintesi sufficientemente armonica di Lied, arie e recitativi italiani e danze francesi<br />
Il Singspiel<br />
28