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STORIA DELLA MUSICA

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Compositori d’oltralpe<br />

L’opera italiana conobbe nel XVIII sec. una grande diffusione in ogni corte europea, in particolare Austria, Germania e<br />

Inghilterra. Ciò fu di stimolo ai compositori stranieri a imitare lo stile operistico italiano. Tra i compositori stranieri che<br />

produssero in stile italiano si ricordano: Handel, J.C.Bach (11 opere), Gluck (opere precedenti all’Orfeo ed Euridice),<br />

Haydn (le opere scritte per il teatrino di Esterhàz), Mozart. Ma il musicista più integrato nell’opera italiana fu<br />

Johann Adolf Hasse (1699-1783), di Amburgo, sposò la famosa cantante veneziana Faustina Bordoni. Allievo di<br />

Scarlatti e Porpora, musicò quasi tutti i libretti di Metastasio e con le sue circa 60 opere si dimostrò uno dei più validi<br />

esponenti dell’opera napoletana. Usò frequentemente recitativi drammatici e prestò attenzione all’accompagnamento<br />

orchestrale. Compose anche intermezzi comici, oratori, musiche sacre e strumentali<br />

TESI XVIII: Sviluppo musicale del melodramma (recitativo, aria, finale, strumentazione espressiva) – Decadenza<br />

artistica<br />

L’antitesi tra opera seria e comica appartiene alla cultura storiografica moderna<br />

L’opera seria<br />

Rispecchia l’idealità, i valori della società del 700, parlava di virtù, prima tra tutte, l’eroismo. L’opera seria era<br />

- cosmopolita e internazionale<br />

- eseguita nei teatri di corte o comunque un teatri importanti e capaci<br />

- sempre in 3 atti, con argomenti solenni ed eroici, a volte tragici, ma sempre a lieto fine; i personaggi (storici o<br />

mitologici) si esprimevano in lingua italiana<br />

- l’esecuzione vocale era affidata a celebri cantanti, soprattutto voci acute, delle quali si apprezzava soprattutto il<br />

virtuosismo<br />

- musicalmente prevaleva uno stile elaborato, soprattutto nelle arie (forma col “da capo” e stile vocale fiorito)<br />

- i libretti erano scritti da poeti e letterati italiani di chiara fama, spesso Zeno e Metastasio. Ogni teatro comunque<br />

aveva il suo librettista<br />

Due particolari tipi di opera seria sono il pasticcio e l’azione (o festa teatrale)<br />

Il pasticcio era un’opera seria su libretto originale ma con arie di vari autori, che ebbe molto successo nella prima metà<br />

del secolo. Esempi di pasticci: Tito Manlio (1720) su libretto di Noris, musica di Boni (atto I), Giorgi (atto II), Vivaldi<br />

(atto III); Partenope (1737) formato da arie già note e scritte per altre opere da vari autori, fu confezionato da Vivaldi<br />

con musiche di almeno altri 5 compositori tra cui Handel. L’azione era un’opera di ridotte proporzioni, solitamente di<br />

argomento mitologico, ma con finalità celebrative. Metastasio scrisse circa 40 libretti per la corte viennese<br />

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