STORIA DELLA MUSICA
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- Nella mitologia greca Ermete inventa la lira da un guscio essiccato di tartaruga, Orfeo col suo canto placa le<br />
potenze dell’Ade, Anfione costruisce le mura di Tebe col suono della sua lira<br />
- Speculazione filosofiche di natura indiana e cinese collocano il suono al centro del sistema cosmologico<br />
TESI II: La musica dei selvaggi e dei primi popoli storici: egiziani, cinesi, assiri e babilonesi, ebrei<br />
Gli egiziani<br />
Fin dall’antichità collegarono musica e religione. Il canto sacro era di pertinenza esclusiva dei sacerdoti, mentre la<br />
musica profana era affidata a musicisti di sesso maschile, che suonavano arpe e flauti. Dopo le conquiste militari dei<br />
secoli XVIII-XIV a.C. i contatti con altri popoli cambiarono la tradizione musicale: le esecuzioni vennero affidate a<br />
donne professioniste, in particolare di origine siriana.<br />
Ci sono pervenuti alcuni strumenti musicali ritrovati nelle tombe, quali flauto in legno a canna singola o doppia, tromba,<br />
castagnette, sistri e crotali, arpa, cetra e pandora (di origine orientale). Sachs afferma che gli egiziani impiegassero scale<br />
pentafoniche discendenti, altri affermano che conoscessero, come i greci, anche la scala eptafonica.<br />
Nel III sec. a.C. Ctesibio di Alessandria inventò l’organo idraulico.<br />
Molte illustrazioni parietali illustrano cantori che atteggiano variamente mani e braccia. Sachs e Hickmann hanno<br />
interpretato gli atteggiamenti come una sorta di notazione, la chironomia.<br />
I popoli mesopotamici<br />
La musica aveva funzioni religiose, più tardi fu usata anche in studi matematici. Gli strumenti più usati erano l’arpa (in<br />
particolare presso i sumeri), la cetra, flauti diritti in legno o metallo, castagnette, sistri e piatti. La musica fu anche usata<br />
dagli assiri per stimolare i soldati al combattimento.<br />
Israele: la cantillazione, il jubilus, i salmi<br />
La musica ebraica ebbe un periodo di splendore nel periodo dei re (XI-X sec. a.C.). Davide era un provetto arpista e<br />
compositore di salmi (si pensava che avesse composto lui stesso tutti i 150 salmi, ma così non è). Salomone organizzò<br />
professionalmente i cantori del tempio di Gerusalemme. Gli strumenti più usati erano il kinnor (strumento a 10 corde<br />
pizzicate), lo sciofar (corno di capra), l’ugab (zampogna o flauto diritto).<br />
Uno studio condotto all’inizio del ‘900 da Idelsohn su alcune popolazioni ebraiche stanziate nello Yemen e in Palestina,<br />
mostra evidenti affinità con le melodie gregoriane. Studi successivi mostrano che modi esecutivi e forme del primo<br />
canto cristiano erano propri della musica ebraica ed estranei alla musica greco-romana. Le caratteristiche comuni sono:<br />
- cantillazione: recitazione intonata su poche note contigue regolata dal ritmo dei versi sacri<br />
- jubilus: vocalizzo, a volte esteso, svolto sulle sillabe di una sola parola (spesso “alleluja”)<br />
I cinesi<br />
I suoni venivano messi in relazione con l’ordine dell’universo (punti cardinali, stagioni, pianeti, colori…)<br />
Attribuivano alla musica la capacità di influire sui costumi. Dalle prime dinastie la musica era basata su una scala<br />
pentafonica, ma già dal III sec. a.C si usava una scala di 12 suoni (non cromatica!) formata da 6 lu maschili e 6 lu<br />
femminili. Si usavano molti strumenti, spesso organizzati in organismi simili alle nostre orchestre. Gli strumenti più<br />
diffusi erano:<br />
- king, un litofono formato da lastre di pietra calcarea a L, appese a un telaio e percosse con un mazzuolo<br />
- chin, salterio con cassa a forma di semitubo munito di 7 corde<br />
- cheng, un organo a bocca<br />
- pipar, liuto dal manico corto<br />
Gli indiani<br />
Il popolo extraeuropeo dalla storia musicale più varia ed estesa. Il sistema musicale, risalente al II sec. a.C. si basa su un<br />
gran numero di scale. Comune a tutte le scale è l’ottava, divisa, come nel sistema occidentale, in toni e semitoni. Ma<br />
l’organizzazione di tale scala è molto complessa in quanto ogni intervallo è diviso in 2, 3 o 4 srutis o elementi (in tutto<br />
22). Questo sistema consente un gran numero di scale modali. Il modo è detto ragas (colore, stato d’animo) e ve ne<br />
sono diverse migliaia. Gli strumenti più usati: cimbali e tamburi (tra cui il tabla, tamburo doppio in ottone e legno),<br />
flauti e il vina, strumento a corde pizzicate con un plettro. Lo strumento ad arco più importante è il sarangi a 4 corde,<br />
tozzo e quadrato.<br />
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