Ha chiesto di parlare... ne ha facoltà - Tommaso Foti

superando i problemi connessi agli aspetti economici, sanzionatori e tecnici
della questione.
In particolare si prevede:
• che le imprese ripartiscano - nel tempo - l’imputazione a conto economico
degli oneri di bonifica, nonostante la necessità del loro anticipato accantonamento
sul bilancio in un’unica soluzione;
• l’estensione della non punibilità, già riconosciuta con l’articolo 51-bis del
decreto Ronchi, anche ai fatti direttamente connessi all’oggetto dell’autodenuncia
effettuata dal responsabile della contaminazione;
• la modifica dell’articolo 17 del decreto Ronchi, in modo tale che le autorità
competenti definiscano con le aziende tempi e modalità per attuare gli
interventi di messa in sicurezza, allo scopo d’impedire la diffusione e
garantire il contenimento degli inquinanti, assicurando - così - la protezione
della salute e dell’ambiente.
ADEGUAMENTO
DELLE PENSIONI MINIME
L’aumento del trattamento minimo di pensione per i coltivatori diretti, i
coloni e i mezzadri è un atto dovuto, posto che gli stessi percepiscono oggi
un importo mensile inferiore a quella che l’Istituto Nazionale di Statistica
definisce “linea di povertà relativa”.
Non ritenendo ulteriormente tollerabile una situazione che vede gli
anziani agricoltori percepire una pensione minima del tutto inadeguata, pur
avendo versato i contributi assicurativi richiesti, l’on. Foti ha presentato la
proposta di legge n. 7311 che prevede l’aumento del trattamento minimo
pensionistico oggi in vigore.
All’onere (circa 400 miliardi) relativo all’attuazione della predetta proposta,
il parlamentare piacentino suggerisce che si faccia fronte utilizzando
parte del bonus fiscale a disposizione del Governo per il 2001.
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Capitolo 3