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Ha chiesto di parlare... ne ha facoltà - Tommaso Foti

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ONERI DERIVANTI DA CONTENZIOSO<br />

Il larghissimo ricorso all’esproprio, da parte degli Enti Locali, <strong>di</strong> terreni <strong>di</strong><br />

proprietà privata sui quali realizzare interventi <strong>di</strong> e<strong>di</strong>lizia residenziale pubblica,<br />

<strong>ha</strong> provocato l’avvio <strong>di</strong> un contenzioso risoltosi - il più delle volte - in<br />

modo sfavorevole per gli Enti stessi.<br />

Le conseguenze economiche derivanti dalla resistenza in giu<strong>di</strong>zio degli<br />

Enti Locali si sono - in seguito - riversate sui proprietari degli immobili<br />

costruiti sui terreni espropriati, senza che i proprietari stessi fossero mai stati<br />

sentiti in merito dalla pubblica amministrazio<strong>ne</strong>.<br />

Una situazio<strong>ne</strong> del tutto paradossale che costringe oggi ignari citta<strong>di</strong>ni a<br />

dovere pagare, a causa della superficialità degli Enti Locali, rilevanti o<strong>ne</strong>ri<br />

economici e a cui la proposta <strong>di</strong> legge n. 4472, redatta dall’on. <strong>Foti</strong>, po<strong>ne</strong><br />

rime<strong>di</strong>o.<br />

ABOLIZIONE DELLA<br />

“TASSA SUL PANORAMA“<br />

Sostengono in molti - e a ragio<strong>ne</strong> - che in Italia si tassano anche i “respiri”:<br />

la libi<strong>di</strong><strong>ne</strong> <strong>di</strong> fare cassa, da parte dei Comuni, <strong>ne</strong> <strong>ha</strong> spinti alcuni ad<br />

applicare, in ragio<strong>ne</strong> <strong>di</strong> norme equivoche, l’en<strong>ne</strong>simo vergognoso balzello.<br />

<strong>Ha</strong> destato, perciò, vivissimo allarme la decisio<strong>ne</strong> del Comu<strong>ne</strong> <strong>di</strong> Firenze,<br />

subito seguito da quello <strong>di</strong> Roma, <strong>di</strong> assoggettare gli immobili che abbiano<br />

fruito del condono e<strong>di</strong>lizio all’indennità risarcitoria prevista dall’articolo 164<br />

del decreto legislativo 490/99.<br />

Detta decisio<strong>ne</strong> prescinde, infatti, dalla logica constatazio<strong>ne</strong> secondo cui<br />

l’indennità risarcitoria presuppo<strong>ne</strong> la sussistenza <strong>di</strong> un danno paesistico -<br />

ambientale che il condono <strong>ha</strong>, invece, sanato.<br />

La proposta <strong>di</strong> legge n. 5269, presentata dall’on. <strong>Foti</strong>, prevede l’eliminazio<strong>ne</strong><br />

del cumulo <strong>di</strong> condono e indennità risarcitoria, vietando ai Comuni <strong>di</strong><br />

trasformarsi in esacerbati gabellieri.<br />

L’urgente approvazio<strong>ne</strong> della proposta redatta dal parlamentare piacentino<br />

deriva anche dal fatto che la sezio<strong>ne</strong> VI del Consiglio <strong>di</strong> Stato (sentenza n.<br />

3185/2000) <strong>ha</strong> considerato legittima - il che non esclude che sia illogica -<br />

l’applicazio<strong>ne</strong> del cumulo <strong>di</strong> cui sopra.<br />

L’impegno parlamentare - Le proposte <strong>di</strong> legge 79

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