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Ha chiesto di parlare... ne ha facoltà - Tommaso Foti

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elettrici, mag<strong>ne</strong>tici ed elettromag<strong>ne</strong>tici.<br />

Debbo riconoscere che si è proceduto con metodo. Si tratta <strong>di</strong> una leggequadro<br />

e, soprattutto, <strong>di</strong> una legge <strong>di</strong> principi, sicché non si può non valutare<br />

positivamente il fatto che all'articolo 2 venga definito, una volta per tutte,<br />

il campo <strong>di</strong> applicazio<strong>ne</strong> della legge stessa, posto che assistiamo, da <strong>di</strong>verse<br />

parti, ad intrusioni <strong>ne</strong>ll'ambito <strong>di</strong> applicazio<strong>ne</strong> <strong>di</strong> norme non sempre chiare.<br />

Mi riferisco al fatto che, a volte, i giu<strong>di</strong>ci vengono investiti <strong>di</strong> temi, quale<br />

quello relativo ai campi mag<strong>ne</strong>tici, senza <strong>di</strong>sporre <strong>di</strong> un chiaro quadro normativo<br />

<strong>di</strong> riferimento; penso, anche, alla legislazio<strong>ne</strong> regionale che, a volte,<br />

si interessa della materia e, come attesta una recente sentenza della Corte<br />

Costituzionale, con fondatezza. La sentenza della Corte Costituzionale, relativa<br />

alla legislazio<strong>ne</strong> della Regio<strong>ne</strong> Ve<strong>ne</strong>to, è in<strong>di</strong>cativa <strong>di</strong> come, in questo<br />

momento, fosse <strong>ne</strong>cessaria l'approvazio<strong>ne</strong> <strong>di</strong> una legge in grado <strong>di</strong> fissare<br />

almeno i principi ge<strong>ne</strong>rali cui il legislatore intende riferirsi e ai quali gli operatori<br />

del <strong>di</strong>ritto debbono atte<strong>ne</strong>rsi.<br />

Apprezzo anche lo sforzo che si è fatto per arrivare ad una definizio<strong>ne</strong><br />

dei termini utilizzati, perché molto spesso non vi è interpretazio<strong>ne</strong> univoca<br />

<strong>di</strong> espressioni quali: «limite <strong>di</strong> esposizio<strong>ne</strong>», «esposizio<strong>ne</strong> della popolazio<strong>ne</strong>»,<br />

«valore <strong>di</strong> attenzio<strong>ne</strong>».<br />

L'articolo 3 del provve<strong>di</strong>mento al nostro esame, sotto questo profilo, chiarisce<br />

una volta per tutte cosa si debba intendere con questi termini.<br />

Debbo, altresì, <strong>di</strong>re che le au<strong>di</strong>zioni conoscitive svolte dalla<br />

Commissio<strong>ne</strong>, durante l'iter della <strong>di</strong>scussio<strong>ne</strong> del <strong>di</strong>segno <strong>di</strong> legge, <strong>ha</strong>nno<br />

sicuramente contribuito ad arricchire, almeno sul piano informativo, le<br />

nozioni <strong>di</strong> cui i parlamentari già <strong>di</strong>spo<strong>ne</strong>vano.<br />

Ritengo, tuttavia, <strong>di</strong> dover <strong>di</strong>re, con estrema sincerità, che non mi pare<br />

che si <strong>di</strong>sponga <strong>di</strong> certezze <strong>di</strong> or<strong>di</strong><strong>ne</strong> scientifico che dovrebbero supportare<br />

una legge <strong>di</strong> questo tipo e che, soprattutto una certa parte politica, dà per<br />

scontate. Mi riferisco in particolare - questo è il nocciolo politico della questio<strong>ne</strong><br />

- al problema dei limiti <strong>di</strong> esposizio<strong>ne</strong> ai campi.<br />

Signor sottosegretario, forse è un caso, ma oggi scade il termi<strong>ne</strong> <strong>di</strong><br />

novanta giorni entro il quale, secondo la mozio<strong>ne</strong> presentata dalla Camera<br />

dei Deputati, il Governo avrebbe dovuto approvare il decreto sui limiti <strong>di</strong><br />

esposizio<strong>ne</strong> ai campi. Tale termi<strong>ne</strong> fu poi esteso a centoventi giorni, ma la<br />

mozio<strong>ne</strong> inizialmente <strong>ne</strong> prevedeva novanta. La proposta in esame contrad<strong>di</strong>ce<br />

tale impegno, prevedendo esplicitamente che i decreti verranno emanati<br />

entro centoventi giorni dall'approvazio<strong>ne</strong> della legge stessa. Quin<strong>di</strong>, anche<br />

sotto questo profilo, vorremmo avere una garanzia <strong>di</strong> or<strong>di</strong><strong>ne</strong> politico, ma<br />

anche <strong>di</strong> or<strong>di</strong><strong>ne</strong> legislativo: approvare, infatti, una legge (quale quella oggi<br />

in <strong>di</strong>scussio<strong>ne</strong>) senza <strong>di</strong>sporre dei decreti <strong>di</strong> applicazio<strong>ne</strong>, significa nul-<br />

L’impegno parlamentare - Gli interventi in Aula 67

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