Ha chiesto di parlare... ne ha facoltà - Tommaso Foti

ha i mezzi economici per riattarlo.
Abbiamo già fatto queste osservazioni ed in Commissione abbiamo cercato
di evidenziare che il potere, in materia di ICI, è oggi delegato ai
Comuni, tanto è vero che essi sono titolari di una potestà regolamentare al
riguardo. Non si vede per quale motivo si debba inserire, per legge, un'ulteriore
norma speciale che fornisce solo un alibi ai Comuni per aumentare
ulteriormente la pressione impositiva.
Ritengo, quindi, che questo testo «blindato» che la maggioranza ci ha prospettato
non abbia ragion d'essere; vi è una copertura legislativa fino al 28
febbraio che consente alle Commissioni Prefettizie di operare: vi erano e vi
sono, quindi, i termini e i tempi per rivedere radicalmente la materia in tutte
quelle parti in cui brilla per vere e proprie storture giuridiche.
Non si è voluto fare ciò e si è liquidata la partita, affermando che, al
momento, sono disponibili i fondi per far fronte agli sgravi di natura fiscale.
Ma siamo proprio certi che si potranno elargire tali sgravi nel momento in
cui i proprietari non saranno convinti di una riforma - mi riferisco, in particolare,
ai piccoli proprietari - che è rivolta innanzitutto contro di loro, e
che non incentiva la locazione? Siamo proprio convinti che il miraggio
degli sgravi di cui dovrebbero beneficiare, successivamente, gli affittuari
sia veramente appetibile?
Questa è una riforma che nasce monca e parziale, anche se debbo riconoscere
che non era facile lavorare su un insieme di proposte rispetto alle quali
le stesse forze politiche e gli stessi gruppi di appartenenza divergevano al
proprio interno su più punti.
Ritengo, però, che si dovesse trovare un equilibrio diverso, mentre si è
preferito cercare soltanto un onorevole compromesso all'interno della maggioranza,
tanto è che, al Senato, le forze politiche che hanno determinato il
peggioramento del testo, portano ai Popolari e ai Verdi, anziché a
Rifondazione Comunista.
Non è un caso che, anche oggi, le dichiarazioni di alcuni sindacati, mi
riferisco al SICET e alla CISL, vorrebbero modificate, in senso peggiorativo,
le norme al nostro esame.
Neppure potete giustificare la «blindatura» del testo licenziato dalla
Commissione rispetto ad un'opposizione che non ha fatto ostruzionismo;
sicché, a fronte di 30 emendamenti presentati in Commissione e ripresentati
in aula, si sarebbe potuto almeno cercare di migliorare la legge, attraverso
un sereno confronto.
Vi siete «chiusi» e avete fatto male, a mio avviso, perché questa riforma
rappresenta una scatola vuota che tenterete di riempire di contenuti ricchi
della peggiore demagogia e del più bieco dirigismo.
L’impegno parlamentare - Gli interventi in Aula 65