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Ha chiesto di parlare... ne ha facoltà - Tommaso Foti

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tamento <strong>di</strong> una manovra economica: questo sarebbe stato in sé corretto. Si è<br />

trattato, invece, <strong>di</strong> una serie <strong>di</strong> correzioni a rettifica <strong>di</strong> madornali errori contenuti<br />

<strong>ne</strong>lla precedente legge.<br />

Allora dobbiamo chiederci se questo modo <strong>di</strong> legiferare da parte del<br />

Parlamento sia corretto o raffazzonato, se non renda ancora più <strong>di</strong>fficili le<br />

norme e se non complichi la vita ai citta<strong>di</strong>ni, portandoli sempre più lontani<br />

da quel “Paese legale” che pure questo Parlamento dovrebbe rappresentare.<br />

Devo fare anche un’altra considerazio<strong>ne</strong>. Tra il 23 ed il 31 <strong>di</strong>cembre vi è<br />

stato il Santo Natale: questo Governo <strong>ha</strong> pensato <strong>di</strong> fare un ulteriore regalo<br />

ai citta<strong>di</strong>ni, aggiungendo ad una “manovrona” una “manovrina” e, quin<strong>di</strong>,<br />

regalando tasse su tasse.<br />

Ciò null’altro fa che aumentare la pressio<strong>ne</strong> fiscale e, in questo caso,<br />

anche i favoritismi ai “rottami” della prima Repubblica, ben rappresentati<br />

dalla <strong>di</strong>nastia Ag<strong>ne</strong>lli.<br />

Ebbe<strong>ne</strong>, dobbiamo allora riprendere in considerazio<strong>ne</strong> - e mi rifaccio<br />

all’intervento, estremamente opportuno, svolto <strong>ne</strong>lla seduta del 18 febbraio<br />

1997 dal collega Contento - il modo <strong>di</strong> legiferare.<br />

Chiunque abbia letto l’articolo 22 del decreto-legge al nostro esame, si è<br />

reso conto che lo stesso ripropo<strong>ne</strong> una vecchia norma del decreto-legge<br />

n.443 che ven<strong>ne</strong> bocciato da questa Camera. Era una norma che stanziava 25<br />

miliar<strong>di</strong> a favore del Sindaco <strong>di</strong> Napoli. Chie<strong>di</strong>amo allora al Presidente del<br />

Consiglio, che in questi giorni è stato capace <strong>di</strong> adeguare l’indennità dei<br />

Sottosegretari e dei Ministri a quella dei Parlamentari, <strong>di</strong> chiamare in qualità<br />

<strong>di</strong> Ministro o Sottosegretario il Sindaco <strong>di</strong> Napoli Bassolino, perché in tal<br />

modo i decreti, se firmati anche dal Ministro Bassolino, avranno un senso:<br />

saranno i “decreti-legge Bassolino” e, finalmente, chiuderemo la vergognosa<br />

pagina dei decreti-legge “pro Bassolino”.<br />

Infatti, dall’inizio <strong>di</strong> questa legislatura, abbiamo assistito ad una serie <strong>di</strong><br />

interventi, soprattutto in materia <strong>di</strong> lavori pubblici, <strong>di</strong>retti unicamente a<br />

favorire la campagna elettorale anticipata del signor Sindaco <strong>di</strong> Napoli. E’<br />

un modo scandaloso <strong>di</strong> procedere che - oltre tutto - altera le regole del gioco<br />

e crea una sostanziale <strong>di</strong>sparità <strong>di</strong> con<strong>di</strong>zioni tra coloro che vorranno concorrere<br />

alla carica <strong>di</strong> Sindaco <strong>di</strong> Napoli e il Sindaco uscente, al quale vie<strong>ne</strong><br />

riservata - in ogni provve<strong>di</strong>mento legislativo - una qualche provvidenza,<br />

strafavorito solo perché Sindaco dell’Ulivo.<br />

Signor Presidente, in perio<strong>di</strong> <strong>di</strong> vacche magre, dobbiamo rifarci anche ad<br />

altri parametri. Quando si continuano a reiterare interventi a favore degli<br />

sfollati dell’ex Iugoslavia, noi, che pure abbiamo comprensio<strong>ne</strong> per coloro i<br />

quali <strong>ha</strong>nno vissuto quel dramma, ci poniamo anche il problema dei tanti<br />

italiani che oggi non sono <strong>ne</strong>anche in con<strong>di</strong>zio<strong>ne</strong> <strong>di</strong> <strong>di</strong>sporre <strong>di</strong> un minimo<br />

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Capitolo 3

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