Ha chiesto di parlare... ne ha facoltà - Tommaso Foti

COMPAGNO DI COLORE
L’immigrazione extracomunitaria, se non sottoposta a rigidi
controlli, travolgerà l’Italia. La sinistra, tuttavia, privilegia
ogni tipo di sanatoria, con l’obiettivo di accattivarsi potenziali
elettori.
4 /12/ 1996 - Aula della Camera - resoconto stenografico
PRESIDENTE. E’ iscritto a parlare l’onorevole Foti, che aveva a disposizione
cinque minuti, ma l’utilizzo di una parte del suo tempo ad opera dei suoi colleghi di
gruppo, lo riduce purtroppo a tre minuti e venticinque secondi. Mi dispiace, ma questa
è l’avarizia del contingentamento. Ne ha facoltà.
TOMMASO FOTI. Presidente, se fossi un extracomunitario probabilmente
avrei più tempo! (Commenti).
PRESIDENTE. Le regole valgono per tutti, onorevole Foti: ci mancherebbe altro
che lei si sentisse menomato nell’esercizio di un suo diritto.
TOMMASO FOTI. Mi pare si dovrebbe sentire menomato il Parlamento
per un dibattito così strozzato, se è vero che si affronta un problema epocale,
se è vero che questo è un tema che rischia di “spaccare” una parte del Paese.
Chiunque dei colleghi parlamentari rientri nel collegio ove è stato eletto,
sa perfettamente come il problema sia avvertito, perché vi è una grossa
fascia di immigrazione clandestina che oggi è attigua e contigua alla delinquenza
comune. Nel momento in cui tutto ciò si verifica e le periferie di
certe città, nonché intere zone delle stesse, sono nelle mani di vere e proprie
bande, composte anche da persone di colore, vittime di spregiudicati che le
utilizzano per i fini più abietti (criminali e criminosi), mi pare di poter dire
che i tre minuti e 25 secondi potrebbero essere utilizzati anche all’insegna
del silenzio.
Mi voglio, invece, limitare a due considerazioni. State facendo una sanatoria
che, in realtà, non risolve il problema: cercate di dare un colpo di spugna
ad un modo errato di legiferare, ma non vi preoccupate di dare un ordine
alla materia, così come gli accordi di Schengen ci impongono, né di dare
una certezza a coloro i quali, immigrati regolari da diversi anni in Italia, vengono
oggi di fatto parificati, né più, né meno, ai clandestini ordinari.
Voglio - altresì - ribadire la netta opposizione dei deputati del gruppo di
Alleanza Nazionale nei confronti della procedura adottata dalla maggioranza
a seguito della decadenza del decreto-legge: attraverso circolari del
Ministero dell’Interno e del Ministero della Sanità sono stati invitati i Prefetti
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Capitolo 3