Ha chiesto di parlare... ne ha facoltà - Tommaso Foti

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DILUVIO D’ACCUSE E’ sufficiente una precipitazione sostenuta a fare franare l’Italia: ma i responsabili politici di questo andazzo continuano a farla franca..... Ancora morti, rovine, sfollati : l’autunno italiano si presenta così; certo le piogge ci sono state: intense ed abbondanti come non era facile ricordare, ma fa parte delle regole del gioco. Il grande fiume, il nostro Po, ha miracolosamente tenuto e - così - per fortuna non è stata tragedia. Ma i problemi sul tavolo rimangono tutti, ed insoluti : gli alvei dei fiumi che non vengono curati, il Magistrato per il Po che esegue le opere di sua competenza con incredibile lentezza, i piani di rispetto delle fasce fluviali destinati soltanto ad arricchire gli archivi di questo o di quell’Ente. E quand’anche qualcuno si attiva per cercare di prevenirli i disastri, anziché fronteggiarli a posteriori, c’è sempre chi è disposto a bloccare tutto. “Agli atti della Camera risulta - ha sostenuto l’on. Foti - che a fronte di un elevato numero di progetti presentati e riguardanti interventi per la difesa del suolo, con investimenti richiesti pari a 1.200 miliardi, siano stati stanziati soltanto 350 milioni.” La notizia, in verità clamorosa, venne resa nota in un’intervista, pubblicata nel gennaio del 1997, dall’architetto Costanza Pera, attuale capo di gabinetto del Ministro dei Lavori Pubblici Mario Nesi. Ma da allora tutto è rimasto come prima, salvo continuare ad annunciare, da parte di questo o quel Ministro dell’Ulivo, contributi miliardari per progetti mai finanziati !!!! Rassegna stampa LIBERO MAI SPESI I SOLDI PER DIFENDERSI DALLE ACQUE (17/10/2000) Tommaso Foti, capogruppo di AN in Commissione Ambiente alla Camera, ha invece lavorato d’archivio per mettere alle corde il Governo, andando a rispolverare un’intervista del gennaio ’97, rilasciata dall’allora direttore generale del Ministero dei Lavori Pubblici, Costanza Pera. In quell’intervista la Pera (oggi capo di gabinetto del Ministro dei Lavori pubblici Nesi) dichiarava che per vari lavori di riassetto idrogeologico erano arrivati al ministero progetti per 1.200 miliardi, ma alla fine erano 40 Capitolo 2
stati spesi solo 350 milioni. E di fronte allo stupore del suo intervistatore, l’architetto Pera aggiungeva: “Non si sorprenda troppo. E’ così.La difesa del suolo è, per il nostro Paese, ancora un lusso”. Ed ancora Foti ha ricordato che il 18 ottobre 1996 il governo Prodi accolse un suo ordine del giorno che impegnava l’esecutivo “a predisporre in tempi brevi un disegno di legge-quadro sulle calamità naturali che preveda uniformità e certezza di trattamento delle situazioni di danno e veda il suo punto di forza in una mappatura delle aree a rischio del Paese.” Un impegno rimasto lettera morta.Come gli 800 miliardi annunciati dal Ministro dell’Ambiente del Governo D’Alema, il verde Edo Ronchi, nel 1999 e mai spesi. La spiegazione c’è, secondo Foti. Ed è questa: “Loro annunciano gli stanziamenti, per i quali c’è una formale copertura di bilancio. Poi si dice che i progetti non sono stati approvati in tempo e così i fondi passano a residuo, cioè vengono accantonati nel bilancio dell’anno successivo”. Insomma, i soldi ci sarebbero, ma non vengono spesi. “E questo - conclude Foti - per quanto riguarda la Valle Padana, è dovuto anche alla rigidità nell’assegnazione degli appalti da parte dell’Autorità di bacino del Po.” CORRIERE IL GOVERNO: SUBITO CENTO MILIARDI PER IL NORD OVEST DELLA SERA (17/10/2000) Per Tommaso Foti, capogruppo An nella Commissione ambiente della Camera, “da anni la sinistra omette di investire risorse massicce per la difesa del suolo. Agli atti della Camera risulta la testimonianza dell’architetto Pera, per la quale occorrevano 1200 miliardi per finanziare progetti per la messa in sicurezza del territorio nazionale, mentre sono state finanziate opere per 300 milioni. Una vergogna.“ IL TEMPO CENTO MILIARDI PER LE REGIONI ALLUVIONATE (17/10/2000) Tommaso Foti, capogruppo di An nella Commissione ambiente della Camera, ha denunciato che “da anni la sinistra omette di investire risorse massicce per la difesa del suolo”. “Agli atti della Camera - ha proseguito - risulta la testimonianza dell’architetto Pera, per la quale occorrevano 1200 miliardi per finanziare progetti per la messa in sicurezza del territorio nazionale, mentre sono state finanziate opere per 300 milioni. Una vergogna.” Fatti e misfatti 41
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