Ha chiesto di parlare... ne ha facoltà - Tommaso Foti
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UN RIVOLUZIONARIO<br />
PER MINISTRO<br />
Una pubblicazio<strong>ne</strong>, oggi introvabile, svela le origini culturali<br />
dell’attuale Ministro della Pubblica Istruzio<strong>ne</strong>...<br />
Il rinvenimento <strong>di</strong> un volumetto dal titolo “L’eskimo in redazio<strong>ne</strong>” <strong>ha</strong> consentito<br />
<strong>di</strong> conoscere il contenuto <strong>di</strong> una lettera-aperta in<strong>di</strong>rizzata, <strong>ne</strong>ll’ottobre<br />
del 1971, al Procuratore della Repubblica <strong>di</strong> Torino da parte <strong>di</strong> un folto gruppo<br />
<strong>di</strong> artisti, scrittori e giornalisti dell’epoca.<br />
I sottoscrittori <strong>di</strong> tale nota, <strong>ne</strong>ll’esprimere solidarietà <strong>ne</strong>i confronti <strong>di</strong> chi<br />
gridava “lotta <strong>di</strong> classe, armiamo le masse”, manifestavano la fiera volontà <strong>di</strong><br />
“combattere un giorno con le armi in pugno contro lo Stato fino alla liberazio<strong>ne</strong> dai<br />
padroni e dallo sfruttamento”.<br />
Figurando tra i firmatari della lettera in questio<strong>ne</strong> anche il nominativo<br />
del Prof. Tullio De Mauro, attuale Ministro della Pubblica Istruzio<strong>ne</strong>, l’on.<br />
<strong>Foti</strong> chiedeva allo stesso se si riconoscesse “<strong>ne</strong>l facinoroso esaltato che provocava<br />
il Procuratore della Repubblica <strong>di</strong> Torino, notificandogli il proprio<br />
inten<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> impugnare le armi contro lo Stato” o se il trascorrere degli<br />
anni lo avesse indotto a ravvedersi.<br />
Bocca cucita da parte del Ministro.<br />
Della serie: “il passato è mio, me lo gestisco io”.<br />
Rassegna stampa<br />
IL GIORNALE UN MINISTRO DA RIVOLUZIONE<br />
(22/06/2000)<br />
Smemorato e i<strong>ne</strong>ffabile ministro Tullio De Mauro. Una interrogazio<strong>ne</strong> dei<br />
Deputati <strong>di</strong> An <strong>Foti</strong>, Del Mastro e Butti gli rinfaccia <strong>di</strong> aver invitato a rileggere<br />
l'"appen<strong>di</strong>ce" del Manifesto <strong>di</strong> Marx e Engels. Ebbe<strong>ne</strong>, l'appen<strong>di</strong>ce<br />
non esiste. Nonostante questo (fasullo) antiquariato ideologico, <strong>ha</strong> smentito<br />
<strong>di</strong> essere stato iscritto al Pci.<br />
Peggio: avrebbe incitato alla lotta armata, come si legge <strong>ne</strong>l libro “L'eskimo<br />
in redazio<strong>ne</strong>” <strong>di</strong> Michele Brambilla. Se non fu omonimia, <strong>ne</strong>l 1971 firmò,<br />
con altri intellettuali comunisti, una lettera aperta al Procuratore <strong>di</strong> Torino<br />
per solidarizzare con chi gridava "lotta <strong>di</strong> classe, armiamo le masse" e si<br />
propo<strong>ne</strong>va "<strong>di</strong> combattere un giorno con le armi in pugno contro lo Stato<br />
sino alla liberazio<strong>ne</strong> dai padroni e dallo sfruttamento".<br />
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Capitolo 2