Conoscere Liszt - Sant'Egidio in Fontanella

Gli ultimi anni
Malgrado i suoi grandi meriti e la continua ricerca di nuove strade musicali,
nell’ultimo periodo Liszt vede sempre più allontanarsi l’interesse nei suoi
confronti. Liszt è un “solitario vecchio ecclesiastico a cui si guarda come ad un
mago rimbambito che si balocca con i resti del suo antico sapere e della sua antica
potenza” (Rattalino).
Ed emergono anche sempre più complicati problemi di salute. Superate le
patologie dell’età infantile e adolescenziale, dall’età adulta Liszt ha sempre goduto
di buona salute tanto da sostenere per lunghi anni l’intensa attività concertistica
in tutta Europa (si tenga conto anche dei disagevoli mezzi di trasporto dell’epoca),
e la conseguente frenetica vita sociale.
Liszt inizia a fumare fin da giovane a Parigi e rimane per tutta la vita un incallito
fumatore, soprattutto di sigari e pipe. In età più avanzata eccede anche nel
bere, particolarmente dopo la morte dei figli Daniel e
Blandine. Tabacco e alcol furono certamente fattori
importanti nel progredire delle malattie senili
in Liszt. È infatti negli ultimi cinque anni di vita
che si manifestano in Liszt i gravi problemi
di salute. È colpito gravemente da
insufficienza cardiaca con congestione
venosa periferica e da malattia ostruttiva
delle vie respiratorie. È probabile che la
causa della morte sia stata determinata da
infarto del miocardio. In alcune fotografie
degli ultimi tempi di vita si può trovare
conferma di questa progressiva forma
degenerativa di cuore e polmoni:
il torace aveva assunto una forma
prominente, a botte, e il corpo
era gonfio di idropisia ovvero
liquido ematoso. Sempre negli
ultimi anni di vita, Liszt è colpito
da altre malattie, alcune molto dolorose: una forma di osteoartrite alle anche e
alle mani; una progressiva cataratta che negli ultimi mesi lo rende quasi cieco; una
cronica tosse, dovuta agli abusi di tabacco.
Nel 1886 Liszt avrebbe compiuto 75 anni e in diverse parti si preparavano
festeggiamenti in suo onore.
Liszt ha manifestazioni patologiche sempre più marcate al cuore e all’apparato
respiratorio. È molto invecchiato e ingrassato. Ciò nonostante, a gennaio è a
Roma, poi a Budapest, in marzo ad Anversa e poi a Parigi dove, il giorno 25, viene
eseguita la Messa di Gran. Il 3 aprile è a Londra dove, alla fine del banchetto finale
in suo onore, si esibisce al pianoforte con pezzi suoi e di Chopin; torna ad Anversa
per la Settimana Santa, agli inizi di maggio è di nuovo a Parigi, poi Weimar, quindi
a Sonderhausen per il festival, Halle, di nuovo Weimar. Agli inizi di luglio è a
Bayreuth per le nozze della nipotina, poi ospite in un castello in Lussemburgo, ove
si lascia persuadere a suonare (Studi di Chopin) un’ultima volta per il pubblico.
Il 21 ritorna, febbricitante, a Bayreuth dove, la notte del 31 muore. Qui la figlia
Cosima decide di seppellirlo, malgrado egli avesse chiesto di essere sepolto a
Budapest. Sette mesi dopo muore anche Carolyne.
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