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Conoscere Liszt - Sant'Egidio in Fontanella

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Weimar<br />

(1848-1858)<br />

Deciso ad abbandonare l’attività concertistica <strong>in</strong> veste di <strong>in</strong>terprete pianistico, nel<br />

febbraio 1848 <strong>Liszt</strong> si trasferisce a Weimar dove, pur senza prenderne effettivo<br />

possesso, aveva ottenuto già dal novembre 1842 la carica di direttore d’orchestra.<br />

Qui lo raggiunge la nuova compagna che nel frattempo, dopo avere presentato<br />

domanda di divorzio, fugge dalla Russia con la figlioletta per raggiungere <strong>Liszt</strong>.<br />

La tranquilla cittad<strong>in</strong>a di Weimar,<br />

già soggiorno di Goethe e Schiller,<br />

durante questo decennio diviene uno<br />

dei più attivi centri della vita e della<br />

cultura musicale <strong>in</strong> Europa.<br />

L’attività direttoriale di <strong>Liszt</strong> è<br />

<strong>in</strong>tensa: riporta alla luce opere di<br />

Mozart (Don Giovanni e Flauto<br />

Magico), di Schubert, opere giovanili<br />

di Verdi e quelle di Ross<strong>in</strong>i, Bell<strong>in</strong>i e<br />

Donizetti, di Gluck e di Weber. Ma è<br />

soprattutto a tre contemporanei che<br />

riserva una particolare attenzione:<br />

a Wagner (per il quale nutre<br />

un’ammirazione sconf<strong>in</strong>ata) con<br />

la seconda rappresentazione di<br />

Tannhäuser (1849) e le prime assolute<br />

di Lohengr<strong>in</strong> (1850) e il Vascello<br />

fantasma (1853); a Schumann con<br />

la prima esecuzione delle opere<br />

Manfred e Genoveva (1852) e<br />

all’amico Berlioz di cui rappresenta<br />

con successo il Benvenuto Cell<strong>in</strong>i<br />

(1852) dopo il naufragio parig<strong>in</strong>o; nello stesso anno organizza un Festival-Berlioz.<br />

Ma forse questo periodo è ancora più importante per l’attività di compositore.<br />

Codifica <strong>in</strong> maniera def<strong>in</strong>itiva il genere del poema s<strong>in</strong>fonico, divenendo<br />

assertore della musicalità “libera e impulsiva che, sotto la veste magica del<br />

colore…raggiunge d’un balzo quella libertà espressiva…” che <strong>in</strong> seguito sarà<br />

pienamente posseduta dai russi, dagli impressionisti francesi e da Strauss.<br />

Va precisato che se <strong>Liszt</strong> aderisce, anzi spalanca le porte alle forme cosiddette<br />

“libere” del secolo XIX e XX, sv<strong>in</strong>colando la musica dal rigido ord<strong>in</strong>amento<br />

classico, sa però assoggettare i fattori talvolta debordanti dei suoi stilemi a vaste<br />

e pregnanti strutture compositive. Le <strong>in</strong>novazioni del l<strong>in</strong>guaggio armonico e il<br />

gusto della dissonanza, pur rimanendo legate alla tradizione armonica tonale,<br />

sono sufficienti ad <strong>in</strong>dicare di quanto si siano sp<strong>in</strong>te le sue sperimentazioni.<br />

Il suo contributo è riconoscibile soprattutto nella tecnica della strumentazione<br />

sempre estremamente ricca ed <strong>in</strong>cisiva per il modo di trattare i s<strong>in</strong>goli strumenti,<br />

che vengono utilizzati al limite delle loro possibilità tecniche e sonore.<br />

Forte di questa maturità artistica, <strong>Liszt</strong> ritorna su molte sue composizioni giovanili<br />

e le riscrive.<br />

Ricordiamo <strong>in</strong> s<strong>in</strong>tesi le pr<strong>in</strong>cipali composizioni scritte da <strong>Liszt</strong> a Weimar:<br />

• Dodici poemi s<strong>in</strong>fonici, tutti dedicati a Carolyne. Ne ricordiamo alcuni, fra i più<br />

conosciuti: I Preludi, Mazeppa, Festklänge (Suoni di festa), Hungaria, Die Ideale.<br />

I motivi ispiratori di quasi tutti i poemi s<strong>in</strong>fonici sono tratti da fonti letterarie di<br />

alto livello (Hugo, Goethe, Byron, Lamart<strong>in</strong>e, Shakespeare, Schiller).<br />

• Due s<strong>in</strong>fonie: S<strong>in</strong>fonia-Faust (da Goethe), dedicata a Berlioz, e S<strong>in</strong>fonia-Dante<br />

(da Div<strong>in</strong>a Commedia), dedicata a Wagner.<br />

• La sonata <strong>in</strong> si m<strong>in</strong>ore (dedicata a Schumann). Unanimemente considerata la<br />

più alta realizzazione pianistica di <strong>Liszt</strong>.<br />

• Alcune composizioni di musica sacra. Fra queste, merita particolare citazione<br />

la Messa solenne per l’<strong>in</strong>augurazione della Basilica di Gran, la cui prima<br />

esecuzione è da lui diretta alla presenza dell’Imperatore Francesco Giuseppe.<br />

<strong>Liszt</strong>, che <strong>in</strong> passato aveva già studiato le composizioni religiose di Palestr<strong>in</strong>a,<br />

estese gli studi alle Messe di Bach e Beethoven nell’aspirazione di “penetrare<br />

alle sorgenti vive che sprizzano f<strong>in</strong>o alla vita eterna” (da lettera di <strong>Liszt</strong> a Agnes<br />

Street-Kl<strong>in</strong>dworth).<br />

• Totentanz, parafrasi sul Dies Irae, composizione per pianoforte e orchestra.<br />

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