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Conoscere Liszt - Sant'Egidio in Fontanella

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Parigi<br />

(1823-1835)<br />

Dopo l’ultimo concerto di Vienna, il padre Adam decide di sfruttare<br />

economicamente l’eco dei successi: a maggio Franz tiene alcuni concerti a<br />

Budapest, e successivamente a Monaco, Stoccarda, Strasburgo, per approdare<br />

<strong>in</strong>f<strong>in</strong>e a dicembre a Parigi, con l’obiettivo di diventare allievo del Conservatorio,<br />

diretto <strong>in</strong> quel periodo da Cherub<strong>in</strong>i. L’iscrizione però, con dei pretesti poco<br />

chiari, gli è negata. Il padre allora sceglie Reicha e Paër perché <strong>in</strong>segn<strong>in</strong>o<br />

rispettivamente contrappunto e composizione a Franz. Nel frattempo, forte<br />

dei “patronage” raccolti a Vienna e dell’<strong>in</strong>teressamento degli Erard, grandi<br />

<strong>in</strong>novatori nella costruzione del pianoforte, vengono organizzati concerti a Parigi<br />

e <strong>in</strong> diverse città europee. A Londra suona per ben due volte alla presenza del re<br />

Giorgio IV. Nell’agosto del 1827, di ritorno dalla terza tournèe <strong>in</strong> Inghilterra, va<br />

per una vacanza a Boulogne. Qui il padre muore, probabilmente per un’<strong>in</strong>fezione<br />

tiroidea. Da quel momento, trascorrono tre anni <strong>in</strong> cui Franz, <strong>in</strong> preda a mal<strong>in</strong>conia<br />

e sconforto, trascura il pianoforte, non compone, divora libri di ogni genere,<br />

ed è preda di crisi di misticismo che lo portano a pensare di abbracciare<br />

il sacerdozio. Per vivere, impartisce lezioni di pianoforte.<br />

In una lettera a George Sand, è lui stesso che ci fornisce lo stato d’animo di quel<br />

periodo: “…Non trovando alcuna dimostrazione di simpatia.. non avendo ancora<br />

coscienza di me, della meta che dovevo prefiggermi e delle mie forze, mi lasciai<br />

sommergere da un amaro disgusto dell’arte che vedevo ridotta a un mestiere più<br />

o meno redditizio, a un divertimento dest<strong>in</strong>ato a compagnie allegre; avrei voluto<br />

essere qualsiasi cosa piuttosto che musicista al servizio di gran signori, protetto e<br />

pagato da loro alla stessa maniera di un giullare …”<br />

I moti rivoluzionari del luglio 1830 a Parigi sono la scossa per un pieno risveglio.<br />

Nel qu<strong>in</strong>quennio 1830-1835 <strong>Liszt</strong> legge avidamente di tutto (Omero, la Bibbia,<br />

Platone, Kant, Montaigne, Voltaire, Hugo), è particolarmente attratto dalle<br />

dottr<strong>in</strong>e sansimoniste, com<strong>in</strong>cia a <strong>in</strong>teressarsi del riscatto della musica religiosa,<br />

scopre la “musica a programma” grazie all’amicizia con Berlioz. Nel contempo,<br />

riprende “con furore” (l’espressione è dello stesso <strong>Liszt</strong>) lo studio del pianoforte,<br />

tiene per c<strong>in</strong>que anni, sempre a Parigi, diversi concerti eseguendo musiche<br />

orig<strong>in</strong>ali o trascrizioni per pianoforte di musiche orchestrali di Beethoven,<br />

Weber, Berlioz. Inf<strong>in</strong>e, conosce Mendelssohn, ma soprattutto Chop<strong>in</strong> (questi<br />

gli dedicherà gli Studi op. 10), che avrà una profonda <strong>in</strong>fluenza sull’arte e sui<br />

sentimenti di <strong>Liszt</strong> per il legame di amicizia che legherà i due artisti. Si apre <strong>in</strong>oltre<br />

un primo periodo di creatività compositiva. Citiamo <strong>in</strong> particolare alcune delle<br />

composizioni di questo periodo:<br />

• S<strong>in</strong>fonia della rivoluzione (1830) – per orchestra<br />

• Introduzione e Variazioni sulla marcia dell’”Assedio di Cor<strong>in</strong>to” di Ross<strong>in</strong>i (1830 ca.)<br />

• Concerto n. 1, primi abbozzi (1830 ca.)<br />

• Grande Fantaisie de bravoure sur “La Clochette” (1831-32)<br />

• Duo per viol<strong>in</strong>o e pianoforte sulla Mazurca op. 6 n. 2 di Chop<strong>in</strong> (1832)<br />

• S<strong>in</strong>fonia fantastica di Berlioz (1833) – trascrizione per pianoforte<br />

• Harmonie poétique et religieuses (1833-34)<br />

• Grand Concertstück per due pianoforti su Romanze senza parole di<br />

Mendelssohn (1834-35)<br />

• De Profundis per pianoforte e orchestra (1834-35)<br />

Come <strong>in</strong>dicato anche <strong>in</strong> altra parte, <strong>Liszt</strong> <strong>in</strong> questo periodo è anche molto<br />

“attivo” <strong>in</strong> relazioni sentimentali. La madre cercò <strong>in</strong>vano di maritarlo con certa<br />

mademoiselle Charlotte Laborie. Nel 1833, nel corso di un ricevimento <strong>in</strong> casa di<br />

Chop<strong>in</strong>, <strong>Liszt</strong> conosce la contessa Marie d’Agoult; fra i due nasce un grande amore<br />

che, seppure con alterne vicende, durerà f<strong>in</strong>o al 1844 (a questo legame Balzac si<br />

ispirerà per scrivere il suo romanzo Béatrix edito nel 1839).<br />

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