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Giornalino 2011 21 - Alpini Carvico

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perché qualcuno gli venisse incontro.<br />

Quando a Ponte San Pietro<br />

vide tutti e quattro i suoi fratelli<br />

che con la macchina erano venuti a<br />

prenderlo, scoppiò in lacrime; dopo<br />

sei anni era finalmente arrivato<br />

a baita, era il giugno 1945. Qui<br />

finisce la storia di prigionia del<br />

Doro, una storia di naja dura, di<br />

fame, di freddo, di umiliazioni<br />

iniziata nel giugno 1940 sui ghiacci<br />

del Monte Bianco nella breve cam-<br />

Ricordiamo tutti, da pur<br />

elementari studi storici,<br />

che l’Italia antecedente al 1861<br />

risultava una aggregazione di staterelli<br />

governati da dispotici imperi<br />

stranieri. Solo il comune impegno<br />

a realizzare un’Italia unita,<br />

libera e indipendente poteva regalarci,<br />

anche a prezzo di sangue,<br />

uno stato unitario, affrancato e<br />

indivisibile. I fatti, allora ritenuti<br />

senza alternative, hanno comunque<br />

realizzato l’unitario stato italico<br />

in cui viviamo liberi ai giorni<br />

nostri, e ne siamo ora custodi e<br />

interpreti. Constatiamo tuttavia,<br />

che, fatta l’Italia non siamo ancora<br />

pagna contro al Francia, proseguita<br />

nel viscido fango della Grecia e<br />

culminata sulle piste gelate della<br />

steppa russa. Nei suoi racconti c’è<br />

la saggezza di chi ha toccato il fondo<br />

e sa che da lì si può solamente<br />

risalire. Ma nelle sue parole c’è<br />

anche il desiderio e la speranza di<br />

potere un giorno vivere in un<br />

mondo senza guerre, senza prevaricazioni<br />

né distinzioni di razza, di<br />

cultura, di religione, governato da<br />

<strong>Carvico</strong>, 20 giugno <strong>2011</strong>: gli alpini e gli amici di <strong>Carvico</strong> che hanno partecipato alla consegna<br />

della Medaglia d’Onore, tra gli altri erano presenti i Reduci <strong>Alpini</strong> Severino Perico (classe 1923) e<br />

Severino Donadoni (classe 1925) - (Fotoidee, <strong>Carvico</strong>)<br />

riusciti a fare gli<br />

italiani. Pregiudizi,<br />

avversioni, egoismi,<br />

arrivismo e differenze<br />

campeggiano<br />

tuttora nei nostri<br />

rapporti dialettici,<br />

nel gestire la cosa<br />

pubblica, le problematiche<br />

del lavoro, dell’occupazione,<br />

del disagio economico e sociale.<br />

Trovano ancora posto fra noi la<br />

demagogia, la furbizia, il clientelismo,<br />

omertà e indifferenza. Quindi<br />

l’ITALIA che vorremmo oggi au-<br />

AVVISO AVVISO<br />

AVVISO<br />

La Medaglia d’Onore è concessa ai<br />

cittadini italiani militari e civili deportati<br />

e internati nei lager nazisti. In<br />

assenza del titolare, l’istanza può<br />

essere presentata dal coniuge, dai<br />

figli, dai fratelli o dai nipoti. Poiché<br />

riteniamo sia importante tenere<br />

memoria dei nostri Veci alpini anche<br />

attraverso l’assegnazione di una<br />

medaglia, invitiamo tutti gli aventi<br />

diritto a presentare domanda. L’operazione<br />

è completamente gratuita in<br />

quanto il Gruppo <strong>Alpini</strong> di <strong>Carvico</strong> si<br />

prende carico di ogni spesa inerente<br />

l’istruzione della pratica. Gli interessati<br />

devono solo contattare il segretario<br />

Silvio in Sede o telefonare al n.<br />

338-1110267.<br />

politici onesti e rispettosi dell’ambiente,<br />

solidale verso i poveri, i<br />

piccoli, gli ultimi. Però mi accorgo<br />

che sto chiedendo troppo, forse sto<br />

sognando, un mondo così esiste<br />

solo nella mia fantasia. Ma questa<br />

è tutta un’altra storia.<br />

Silvio Riva<br />

spicare, nelle celebrazioni del centocinquantesimo<br />

anniversario della<br />

sua unità, dovrebbe fondarsi<br />

unicamente su criteri di concordia,<br />

di collaborazione, di impegno comune.<br />

Il TRICOLORE che ci riunisce<br />

e ci rappresenta agli occhi del<br />

mondo intero deve giustamente<br />

rispecchiare il ROSSO fuoco di un<br />

amore vicendevole corroborato dal<br />

sangue dei tanti martiri che hanno<br />

vissuto e lottato per la nostra unità.<br />

Ci auguriamo che il BIANCO<br />

possa significare trasparenza, accoglienza,<br />

onestà in un popolo lavo-

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