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CATALOGO FESTIVAL 2005 - Campus Internazionale di Musica

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IL CONSERVATORIO E IL CAMPUS PER ALDO CLEMENTI<br />

martedì giugno Latina<br />

Au<strong>di</strong>torium del Conservatorio “O Respighi”<br />

ore Colloquio a più voci: DDeed<strong>di</strong>iccaattoo aadd AAllddoo CClleemmeennttii<br />

Partecipano: Marco Angius Gianluigi Mattietti Sylviane Sapir<br />

ore IInnccoonnttrroo ccoonn AAllddoo CClleemmeennttii a cura <strong>di</strong> Paolo Rotili<br />

““DDeed<strong>di</strong>iccaattoo aadd AAllddoo CClleemmeennttii””<br />

Il concerto in omaggio ad Aldo Clementi nel suo ottantesimo compleanno offre più <strong>di</strong> uno spunto <strong>di</strong> riflessione e qualche considerazione a mar<br />

gine I due brani strumentali scelti rappresentano bene due momenti lontani e significativi della produzione <strong>di</strong> Clementi Ideogrammi del ’ e<br />

Berceuse del entrambi per strumento solista ed ampia compagine cameristica sono infatti momenti rispettivamente del periodo post<br />

strutturalista caratterizzato da una scrittura frastagliata inquieta aspra e <strong>di</strong>ssonante e dell’ultima fase che si potrebbe definire neomodale<br />

nella quale il pannello sonoro realizzato secondo una scrittura rigorosamente canonica nasconde un interesse per la cangianza timbrica Il<br />

ruolo degli strumenti concertanti al <strong>di</strong> là dell’esito sonoro pare essere lo stesso: innescare l’amplificazione del gesto solistico nel resto dell’orga<br />

nico In Ideogrammi in modo <strong>di</strong>scontinuo frammentato secondo gruppi <strong>di</strong> ‘risonanze’ timbricamente definiti (il brano è continuamente gioca<br />

to sui gruppi omogenei <strong>di</strong> ) in Berceuse al contrario in modo ‘fuso’ contemplativo A fianco <strong>di</strong> questi due importanti lavori del maestro si è<br />

pensato <strong>di</strong> far conoscere un lato meno frequentato <strong>di</strong> Clementi la musica elettronica In occasione del cinquantesimo della nascita dello Stu<strong>di</strong>o<br />

<strong>di</strong> Fonologia <strong>di</strong> Milano ci è sembrato interessante proporre in prima assoluta le ricostruzioni in quadrifonia <strong>di</strong> lavori dell’epoca affiancando a<br />

Clementi alcuni compositori della sua generazione Ma all’interesse storico in qualche modo <strong>di</strong>dattico della manifestazione si affiancano alcuni<br />

aspetti che ci piace sottolineare e che possono essere forieri <strong>di</strong> importanti sviluppi Il concerto infatti nasce da una collaborazione tra un’istitu<br />

zione <strong>di</strong>dattica il Conservatorio “Ottorino Respighi” e una associazione musicale il <strong>Campus</strong> <strong>Internazionale</strong> <strong>di</strong> <strong>Musica</strong> Il fatto può sembrare nor<br />

male un semplice rapporto tra istituzioni presenti sul territorio Al contrario vorrei sottolinearne l’eccezionalità Spesso è <strong>di</strong>fficile nel nostro<br />

Paese collegare la fase della formazione dello studente a quella della sua reale professione artistica Difficile è creare delle strade <strong>di</strong> comunica<br />

zione tra lo stu<strong>di</strong>are e il lavorare La collaborazione <strong>di</strong> questa sera nella chiarezza dei ruoli rappresenta bene il tentativo <strong>di</strong> creare proprio que<br />

sta opportunità Ci piace leggere questa serata dunque anche come un servizio reso ai giovani della provincia <strong>di</strong> Latina un momento profes<br />

sionalizzante della loro fase <strong>di</strong> formazione un confronto con l’alto standard artistico rappresentato dai solisti del concerto In questo senso<br />

anche il programma scelto è una sfida: le complesse partiture della musica contemporanea spesso ai margini del repertorio <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o sono oggi<br />

eseguite proprio dai nostri giovani del Conservatorio sfatando alcune leggende sul livello artistico prodotto dalle nostre scuole <strong>di</strong> musica<br />

Paolo Rotili<br />

II nnaassttrrii qquuaaddrriiffoonniiccii ddeelllloo SSttuud<strong>di</strong>ioo d<strong>di</strong>i FFoonnoollooggiiaa MMuussiiccaallee ddeellllaa RRAAII<br />

Nel per incentivare la produzione <strong>di</strong> musica elettronica italiana la RAI lanciò l’idea <strong>di</strong> accogliere una decina <strong>di</strong> musicisti per realizzare<br />

brani <strong>di</strong> musica elettronica presso lo Stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> Fonologia <strong>Musica</strong>le I compositori avevano la possibilità <strong>di</strong> trascorre due o tre settimane presso lo<br />

stu<strong>di</strong>o erano pagati e dovevano lasciare le loro produzioni in proprietà all’azienda I compositori che non sempre erano in grado <strong>di</strong> utilizzare le<br />

apparecchiature dello stu<strong>di</strong>o erano assistiti da tecnici tra cui il famoso Marino Zuccheri oggi scomparso che sapeva sempre suggerire le solu<br />

zioni tecniche adatte alla realizzazione delle loro idee musicali dando anche man forte nella realizzazione effettiva dei brani Il concerto in<br />

omaggio ad Aldo Clementi propone la <strong>di</strong>ffusione <strong>di</strong> Collage opera elettronica del Maestro realizzata presso lo Stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> Fonologia nel <br />

grazie alla sopraccitata iniziativa Oltre a questo brano saranno <strong>di</strong>ffuse altre cinque produzioni <strong>di</strong> compositori che hanno frequentato lo stu<strong>di</strong>o<br />

nel medesimo periodo: Divertimento () <strong>di</strong> Niccolò Castiglioni Ricercare elettronico () <strong>di</strong> Roman Vlad Recitativo () <strong>di</strong> Camillo<br />

Togni Quartetto III () <strong>di</strong> Franco Donatoni e Serenata III () <strong>di</strong> Bruno Maderna Sono tutti lavori quadrifonici <strong>di</strong>sponibili oggi su sup<br />

porti <strong>di</strong>gitali grazie alle attività <strong>di</strong> ricupero operate dalla Rai <strong>di</strong> Milano in collaborazione con le E<strong>di</strong>zioni Suvini Zerboni Oggi a anni dalla<br />

creazione dello Stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> Fonologia e dopo anni dalla sua chiusura cresce sempre più l’esigenza <strong>di</strong> riscoprire e conoscere meglio le prime<br />

opere della musica elettronica italiana E’ importante sviluppare iniziative atte alla preservazione la rivalutazione e la <strong>di</strong>vulgazione <strong>di</strong> questo<br />

patrimonio musicale La <strong>di</strong>ffusione dei nastri quadrifonici rientra in questo obiettivo e conclude un percorso <strong>di</strong>dattico attivo finalizzato alla<br />

conoscenza della musica italiana della secondo metà del XX secolo a cura delle classi <strong>di</strong> Composizione e <strong>di</strong> <strong>Musica</strong> Elettronica del Conservatorio<br />

<strong>di</strong> Latina In effetti durante l’anno gli studenti hanno potuto partecipare ad una serie <strong>di</strong> seminari riguardo alla storia la tecnologia e i compo<br />

sitori dello stu<strong>di</strong>o Si sono cimentati nell’analisi dei pezzi <strong>di</strong> questo concerto svolgendo inoltre un lavoro d’indagine sulle tecniche compositive<br />

ricostruendo alcuni brani le cui partiture sono state gentilmente messe a <strong>di</strong>sposizione dalle E<strong>di</strong>zioni Suvini Zerboni simulando le operazioni<br />

svolte sui nastri con le tecniche e gli strumenti <strong>di</strong>gitali <strong>di</strong> oggi La rievocazione del periodo storico dello Stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> Fonologia ha permesso <strong>di</strong> illu<br />

strare la specificità tutta italiana e l’altissimo livello delle ricerche e delle produzioni in esso svolte<br />

Sylviane Sapir

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