CATALOGO FESTIVAL 2005 - Campus Internazionale di Musica

CATALOGO FESTIVAL 2005 - Campus Internazionale di Musica CATALOGO FESTIVAL 2005 - Campus Internazionale di Musica

campusmusica.it
from campusmusica.it More from this publisher
30.05.2013 Views

’ORCHESTRA DA CAMERA ARETUSEA L trae la sua denominazione dalla mitolo gia greca che narra della figlia di Nereo e Doride Aretusa trasformata da Diana in una fonte di acqua dolce sgorgante copiosa lungo la riva baciata dalle acque del porto grande di Siracusa L’orchestra costituita in seno all’ASAM (Associazione Siracusana Amici della Musica) consta di un organico formato da musicisti siciliani con una solida esperienza cameristica Il gruppo sorge con l’intento di diffondere le più nobili tradizio ni strumentali dell’Isola dipanando un tes suto culturale forse solo idealmente ipotiz zato dato dall’unione delle ottime leve artistiche presenti in questo comprensorio del meridione Le collaborazioni dell’Orchestra da Camera Aretusea hanno toccato artisti quali: Gabriele Pieranunzi Myriam Dal Don Sergej Girschenko Antonello Farulli In qualità di gruppo sta bile di soli archi ha preso parte al Master di Alto Perfezionamento Strumentale e da Camera tenuto ad Erice dai docenti J Kawasaki Federico Agostini e James Kreitz CLAUDIO PARADISO nato a Roma nel dopo gli studi classici si è diploma to con il massimo dei voti nel Conservatorio “Santa Cecilia” in Roma nella classe di flauto di Angelo Persichilli e ha conseguito il Diploma Accademico nella Accademia Filarmonica di Bologna Ha ottenuto il SolistenDiplom nella MusikAkademie di Basilea nella classe di PeterLukas Graf e conseguito il Diploma Accademico dell’Accademia Nazionale “Santa Cecilia” in Roma nella classe di musica da camera di Riccardo Brengola Si è perfezionato in flau to con Andrè Jaunet Conrad Klemm Gerardo Levy e Giorgio Zagnoni in musica da camera con Bruno Canino Cesare Ferraresi e Rocco Filippini Dal ha svol to un’intensa attività concertistica sia come solista con orchestra che in numerose for mazioni cameristiche figurando spesso tra i fondatori Ha suonato come primo flauto nell’Orchestra Sinfonica di Piacenza nell’Orchestra “A Scarlatti” di Napoli della RAI nell’Orchestre Symphonique de Fribourg e nell’Orchestra Sinfonica Italiana Ha inciso per Amadeus EdiPan Edizioni De Santis EMIAcademie de Musique de Sion The Classic Voice e registrato per All India Radio Canale Radio de la Suisse Romande Radiotelevisione Italiana RadioTre Radio Vaticana Suddeutsche Rundfunk e UER Unione Europea di Radiodiffusione È titola re della cattedra di Musica d’insieme per strumenti a fiato nel Conservatorio di Perugia È fondatore e direttore de I Fiati di Parma Claudio Paradiso è da anni impegna to nella ricerca musicologica della grande tradizione strumentale italiana dei secoli XVIII e XIX Ha coordinato un gruppo di stu dio per la prima biografia su Luigi Hugues sta concludendo quella su Teodulo Mabellini ha ideato e curato il volume “Il flauto in Italia” prima importante raccolta di saggi sulla storia di uno strumento musi cale in ambito nazionale pubblicato dalla Libreria di Stato dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato MAURIZIO MARINO nel ha vinto il concorso per oboe presso l’Orchestra “Alessandro Scarlatti” della RAI di Napoli con la quale si è esibito spesso in qualità di solista in dirette radiofoniche e televisive collaborando con direttori e soli sti di fama internazionale Tale ruolo è stato ricoperto fino alla chiusura del com plesso orchestrale Premiato in numerosi concorsi nazionali ed internazionali con il “Quintetto Scarlatti” ha vinto nel il primo premio per la musica da camera al concorso “Francesco Cilea” di Palmi Primo oboe solista dell’orchestra “Associazione Alessandro Scarlatti” di Napoli ha eseguito numerosi concerti solistici Da circa dieci anni è primo oboe del complesso “I Fiati di Parma” È invitato stabilmente a collabora re come primo oboe con diverse orchestre tra le quali l’Orchestra Sinfonica Abruzzese I Solisti di Santa Cecilia l’Orchestra del tea tro Verdi di Salerno I Solisti Aquilani l’Orchestra Filarmonica di Torino ed altre E’ titolare della cattedra di oboe presso il Conservatorio statale di musica “Domenico Cimarosa” di Avellino

La grandezza di un gigante della musica quale Johann Sebastian Bach può essere individuata anche nei particolari non è neces sario dover far riferimento alla Messa in si minore o capolavori del genere Uno di questi dettagli riguardante il programma della serata è la sua ‘moderna’ attenzione per gli strumenti a fiato Attenzione che nella storia della musica è invece preroga tiva del successivo periodo classico (Haydn Mozart) Bach vio lista e cembalista dedica già nella prima metà del ‘ opere e importanti parti solistiche al flauto all’oboe alla tromba antici pando sicuramente i tempi noncurante dell’inaffidabilità e del l’arretratezza tecnica che gli strumenti a fiato dell’epoca accusa vano rispetto all’intera famiglia degli strumenti ad arco ai suoi tempi già perfetta per forme e sonorità da oltre un secolo Il programma di questo concerto intende focalizzare proprio la lungimiranza del maestro di Eisenach e riproporre al pubblico la medesima musica eseguita con strumenti così tecnicamente avanzati ed così affidabili sotto l’aspetto dell’intonazione che lo stesso Bach non avrebbe che potuto compiacersene Il Concerto BWV è costruito in solido stile italiano Questa in si minore è una delle numerose ricostruzioni di un concerto per violino andato perduto Il secondo movimento è in stile veneto e la sua grande cantabilità (che richiama il famoso Adagio del Concerto di Alessandro Marcello divenuto universal mente noto come colonna sonora del film Anonimo veneziano) viene discretamente accompagnata dal ‘pizzicato’ degli archi creando una sorta di magica atmosfera notturna Questo Largo dedicato all’oboe solista è stato utilizzato in precedenza da Bach quale Sinfonia della Cantata BWV Anche il Concerto in re minore BWV è stato ricostruito Di questo lavoro è arrivato fino a noi un solo frammento per oboe archi e continuo che gli studiosi hanno ritrovato identico nella Sinfonia della Cantata BWV Tale fortunata scoperta frutto delle riutilizzazioni che i compositori del XVIII secolo erano soli ti realizzare delle loro stesse opere ha permesso la ricostruzione di questo capolavoro che rappresenta uno degli odierni caposal di del repertorio oboistico L’Orchestersuite II BWV in si minore è complessivamente la più nota delle quattro Suite per orchestra che Bach scrisse per il Collegium Musicum l’orchestra di corte del principe di Köthen presso cui il compositore soggiornò in differenti periodi della sua vita Le quattro Suite sono le uniche composizioni superstiti di una più rilevante produzione creata per intrattenere il princi pe e la sua corte secondo l’usanza dell’epoca ed oggi completa mente perduta Di questo esiguo gruppo di composizioni la seconda è l’unica Suite a prevedere uno strumento solista in organico (peculiarità rara per una raccolta di danze) ed è diven tata come il precedente Concerto per l’oboe uno dei punti di riferimento nel repertorio flautistico barocco Lo stile imitato in questo caso è quello francese: una scelta con dizionata dal tipo di committenza interessata alla moda galante del tempo – fastosamente rappresentata in Francia dall’italiano Giovan Battista Lulli – ed allo «spirito della danza che di quella moda era il riflesso più immediato e spontaneo» (A Basso) Claudio Paradiso 17 17 luglio luglio DOMENICA ore Priverno Abbazia di Fossanova “I concerti per fiati di Bach” ORCHESTRA DA CAMERA ARETUSEA CLAUDIO PARADISO direttore PETERLUKAS GRAF flauto MAURIZIO MARINO oboe JOHANN SEBASTIAN BACH ( ) Concerto in si min BWV per flauto archi e bc Allegro Largo Presto Concerto in re min BWV per oboe archi e bc Allegro Largo Presto JOHANN SEBASTIAN BACH Suite n in si min BWV per flauto archi e bc Ouverture Rondeau Sarabande Bourrée I alternativament Bourrée II Polonaise & Double Menuet Badinerie

La grandezza <strong>di</strong> un gigante della musica quale Johann Sebastian<br />

Bach può essere in<strong>di</strong>viduata anche nei particolari non è neces<br />

sario dover far riferimento alla Messa in si minore o capolavori<br />

del genere Uno <strong>di</strong> questi dettagli riguardante il programma<br />

della serata è la sua ‘moderna’ attenzione per gli strumenti a<br />

fiato Attenzione che nella storia della musica è invece preroga<br />

tiva del successivo periodo classico (Haydn Mozart) Bach vio<br />

lista e cembalista de<strong>di</strong>ca già nella prima metà del ‘ opere e<br />

importanti parti solistiche al flauto all’oboe alla tromba antici<br />

pando sicuramente i tempi noncurante dell’inaffidabilità e del<br />

l’arretratezza tecnica che gli strumenti a fiato dell’epoca accusa<br />

vano rispetto all’intera famiglia degli strumenti ad arco ai suoi<br />

tempi già perfetta per forme e sonorità da oltre un secolo<br />

Il programma <strong>di</strong> questo concerto intende focalizzare proprio la<br />

lungimiranza del maestro <strong>di</strong> Eisenach e riproporre al pubblico la<br />

medesima musica eseguita con strumenti così tecnicamente<br />

avanzati ed così affidabili sotto l’aspetto dell’intonazione che lo<br />

stesso Bach non avrebbe che potuto compiacersene<br />

Il Concerto BWV è costruito in solido stile italiano Questa<br />

in si minore è una delle numerose ricostruzioni <strong>di</strong> un concerto<br />

per violino andato perduto Il secondo movimento è in stile<br />

veneto e la sua grande cantabilità (che richiama il famoso<br />

Adagio del Concerto <strong>di</strong> Alessandro Marcello <strong>di</strong>venuto universal<br />

mente noto come colonna sonora del film Anonimo veneziano)<br />

viene <strong>di</strong>scretamente accompagnata dal ‘pizzicato’ degli archi<br />

creando una sorta <strong>di</strong> magica atmosfera notturna Questo Largo<br />

de<strong>di</strong>cato all’oboe solista è stato utilizzato in precedenza da<br />

Bach quale Sinfonia della Cantata BWV <br />

Anche il Concerto in re minore BWV è stato ricostruito Di<br />

questo lavoro è arrivato fino a noi un solo frammento per oboe<br />

archi e continuo che gli stu<strong>di</strong>osi hanno ritrovato identico nella<br />

Sinfonia della Cantata BWV Tale fortunata scoperta frutto<br />

delle riutilizzazioni che i compositori del XVIII secolo erano soli<br />

ti realizzare delle loro stesse opere ha permesso la ricostruzione<br />

<strong>di</strong> questo capolavoro che rappresenta uno degli o<strong>di</strong>erni caposal<br />

<strong>di</strong> del repertorio oboistico<br />

L’Orchestersuite II BWV in si minore è complessivamente<br />

la più nota delle quattro Suite per orchestra che Bach scrisse per<br />

il Collegium Musicum l’orchestra <strong>di</strong> corte del principe <strong>di</strong> Köthen<br />

presso cui il compositore soggiornò in <strong>di</strong>fferenti perio<strong>di</strong> della<br />

sua vita Le quattro Suite sono le uniche composizioni superstiti<br />

<strong>di</strong> una più rilevante produzione creata per intrattenere il princi<br />

pe e la sua corte secondo l’usanza dell’epoca ed oggi completa<br />

mente perduta Di questo esiguo gruppo <strong>di</strong> composizioni la<br />

seconda è l’unica Suite a prevedere uno strumento solista in<br />

organico (peculiarità rara per una raccolta <strong>di</strong> danze) ed è <strong>di</strong>ven<br />

tata come il precedente Concerto per l’oboe uno dei punti <strong>di</strong><br />

riferimento nel repertorio flautistico barocco<br />

Lo stile imitato in questo caso è quello francese: una scelta con<br />

<strong>di</strong>zionata dal tipo <strong>di</strong> committenza interessata alla moda galante<br />

del tempo – fastosamente rappresentata in Francia dall’italiano<br />

Giovan Battista Lulli – ed allo «spirito della danza che <strong>di</strong> quella<br />

moda era il riflesso più imme<strong>di</strong>ato e spontaneo» (A Basso)<br />

Clau<strong>di</strong>o Para<strong>di</strong>so<br />

17 17 luglio luglio<br />

DOMENICA ore <br />

Priverno Abbazia <strong>di</strong> Fossanova<br />

“I concerti per fiati <strong>di</strong> Bach”<br />

ORCHESTRA DA CAMERA ARETUSEA<br />

CLAUDIO PARADISO <strong>di</strong>rettore<br />

PETERLUKAS GRAF flauto<br />

MAURIZIO MARINO oboe<br />

JOHANN SEBASTIAN BACH ( )<br />

Concerto in si min BWV per flauto archi e bc<br />

Allegro<br />

Largo<br />

Presto<br />

Concerto in re min BWV per oboe archi e bc<br />

Allegro<br />

Largo<br />

Presto<br />

JOHANN SEBASTIAN BACH<br />

Suite n in si min BWV per flauto archi e bc<br />

Ouverture<br />

Rondeau<br />

Sarabande<br />

Bourrée I alternativament Bourrée II<br />

Polonaise & Double<br />

Menuet<br />

Ba<strong>di</strong>nerie

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!