CATALOGO FESTIVAL 2005 - Campus Internazionale di Musica
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Le tre Sonate <strong>di</strong> Domenico Scarlatti sono trasposizioni da originali per<br />
cembalo Nella K il tema in libera polifonia a due voci acquisisce<br />
nel suono arpistico una particolare cantabilità che si infrange nelle<br />
parti centrali delle due sezioni su modulazioni e cromatismi che l'arpa<br />
settecentesca non poteva eseguire Prima della conclusione spiccano<br />
tre consecutive cadenze d'inganno: identico trattamento s'incontra<br />
nelle arie <strong>di</strong> turbamento <strong>di</strong> Pergolesi (per esempio Adriano in Siria e<br />
Olimpiade) e nella Fantasia in do minore K <strong>di</strong> Mozart Se la secon<br />
da Sonata in mi maggiore evoca l'arpa per il tipo <strong>di</strong> scrittura più<br />
complessa è la trasposizione della K : un canone condotto libera<br />
mente affine allo stile delle Sonate <strong>di</strong> Corelli<br />
L’Ottocento con Spohr vede un maggior approfon<strong>di</strong>mento delle spe<br />
cifiche possibilità dello strumento per lo sviluppo <strong>di</strong> una sua forma<br />
autonoma <strong>di</strong> scrittura: nella Fantaisie op cominciano ad essere pre<br />
senti infatti quegli effetti tipici dell’arpa quali rapide salite e <strong>di</strong>scese<br />
arpeggiate o in glissando passaggi con suoni armonici e suoni<br />
étouffés (suoni smorzati con il palmo della mano)<br />
Nell’Impromptu <strong>di</strong> Fauré da un canto piano che si muove inizialmen<br />
te quasi come un corale prende le mosse un percorso – che <strong>di</strong> questo<br />
canto ne è lo sviluppo – in cui rari momenti <strong>di</strong> cantabilità vengono<br />
subito sommersi da un turbinio e da avvicendamenti <strong>di</strong> rapi<strong>di</strong> passaggi<br />
che in questo brano sembrano condensare tutto lo scibile delle possi<br />
bilità tecniche ed espressive che lo strumento era in grado <strong>di</strong> realizzare<br />
La Sonata <strong>di</strong> Paul Hindemith () pone a contrasto il ritmo mecca<br />
nico quasi da valzer irrigi<strong>di</strong>to dei due primi tempi al finale che porta<br />
a epigrafe un Lied del poeta romantico Holty Il poeta immagina che<br />
dopo la morte la sua arpa appesa <strong>di</strong>etro un altare risuonerà misterio<br />
samente all'imbrunire (ancora un'immagine frequente nella poesia<br />
romantica tedesca) Il legame fra musica e testo è molto labile:<br />
Hindemith costruisce un unico arco culminante su un accordo <strong>di</strong> mi<br />
bemolle fortissimo lentamente sfumato in note brevi Inizio e fine<br />
sono accomunati dallo stesso tema a sua volta costruito ad arco rove<br />
sciato <strong>di</strong>scendente ascendente: il misterioso suono serale <strong>di</strong> Holty è<br />
alluso da Hindemith con i lontani arpeggi che risuonano al termine<br />
L’esplorazione <strong>di</strong> nuove <strong>di</strong>mensioni sonore nei timbri strumentali è<br />
uno degli aspetti che caratterizzano le ricerche delle avanguar<strong>di</strong>e<br />
musicali soprattutto a Parigi fronte più avanzato delle nuove espe<br />
rienze artistiche del primo Novecento ma anche capitale europea del<br />
l'arpa Fra i primi a subire il fascino delle sue sonorità eteree è Claude<br />
Debussy che la impiega in vari lavori cameristici e ad essa sembra<br />
guardare anche per la sua rivoluzionaria concezione del timbro piani<br />
stico L’arpa non è dunque fuori luogo quale alternativa al pianoforte<br />
per qualcuno dei celebri Préludes (due libri )<br />
Nel Romanticismo emerge il pianoforte come strumento solista: nella<br />
tendenza al virtuosismo alla potenza <strong>di</strong> suono all'emulazione cel<br />
canto l'arpa non sembra più un mezzo idoneo La ripresa d'interesse<br />
avviene a fine secolo soprattutto nelle culture più in<strong>di</strong>pendenti dal<br />
l'influenza germanica Ne è testimone Henriette Renié con la<br />
Légende ispirata alla ballata Les Elfes del simbolista Leconte de Lisle<br />
Il poemetto racconta dell'incontro del cavaliere con la morte che lo<br />
attira nella tomba paragonandola al loro letto nuziale; suggerendo<br />
riferimenti al Re degli Elfi <strong>di</strong> Schubert alle ballate Leonore <strong>di</strong> Burger<br />
e Loreley Le strofe come in tutte le ballate narrative sono intercala<br />
te dal ritornello: "Couronnés de Thym et de Marjolaine / les Elfes<br />
joyeux dansent sur la plaine" La struttura musicale segue quella poe<br />
tica: il Moderato iniziale espone un primo tema mentre il seguente<br />
Allegro alla marcia presenta il secondo Ogni successiva sezione ripete<br />
il secondo tema in scritture sempre variate (ribattuti accor<strong>di</strong> arpeggi<br />
terzine); nel finale la melo<strong>di</strong>a d'inizio s'innesta alle prime note del<br />
secondo tema come l'unione mortale dei due personaggi della balla<br />
ta<br />
Letizia Belmondo<br />
13 13 luglio luglio<br />
MERCOLEDÌ ore <br />
Lenola Piazza Duomo<br />
“Absolute Harpe...”<br />
LETIZIA BELMONDO arpa<br />
DOMENICO SCALRLATTI ( )<br />
Sonata K in fa min<br />
Andante moderato<br />
Sonata K in mi magg<br />
Allegro<br />
Sonata K in mi min<br />
Allegro<br />
LUDWIG SPOHR ( )<br />
Fantasia<br />
GABRIEL FAURÉ ( )<br />
Impromptu op <br />
PAUL HINDEMITH ( )<br />
Sonata<br />
Mäßig schnell<br />
Lebhaft<br />
Sehr Langsam<br />
CLAUDE DEBUSSY ( )<br />
Da Préludes (° e ° libro):<br />
Des pas sur la neige<br />
Bruyères<br />
HENRIETTE RENIÉ ( )<br />
Légende d’après ““LLeess EEllffeess”” de Leconte de Lisle<br />
Moderato<br />
Allegro alla marcia