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CATALOGO FESTIVAL 2005 - Campus Internazionale di Musica

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Va sottolineata nell’analisi dell’autore l’osservazione sul tessuto<br />

«fitto opaco e senza dettagli»: si tratta <strong>di</strong> un risultato sonoro in<br />

cui si tende alla negazione dell’intervallo all’annullamento attra<br />

verso le dense sovrapposizioni contrappuntistiche della riconosci<br />

bilità dei singoli elementi Si manifesta così coerentemente quel<br />

la ra<strong>di</strong>cale concezione dell’informale cui Clementi è pervenuto<br />

dopo essersi lasciato alle spalle l’originale partecipazione alle espe<br />

rienze «postweberniane» approdando alla definizione <strong>di</strong> volta in<br />

volta <strong>di</strong>versa <strong>di</strong> una massa sonora nella cui bloccata staticità solo<br />

il variare della densità e del colore consente mutazioni<br />

L’appiattimento dei contrasti l’annullamento dei contorni in un<br />

cangiante magma sonoro implica il rifiuto <strong>di</strong> qualsiasi svolgimen<br />

to «<strong>di</strong>scorsivo» <strong>di</strong> qualunque percorso delineato come articolazio<br />

ne del tempo: proprio all’annullamento del tempo tende fino ai<br />

limiti del possibile la musica <strong>di</strong> Clementi proponendosi come<br />

oggetto sonoro <strong>di</strong> carattere spaziale come spazio colore dove il<br />

passare dei minuti serve solo a presentare <strong>di</strong>versi cangianti aspet<br />

ti del magma sonoro<br />

Paolo Petazzi (fonte: archivio Ed Suvini Zerboni)<br />

Till Björn per <strong>di</strong>eci esecutori<br />

Till Björn è stata scritta in risposta a una commissione per il °<br />

concerto <strong>di</strong> Ny Musik a Borås Svezia Senza considerare che<br />

Clementi è uno degli autori maggiormente eseguiti da Ny Musik e<br />

tra i preferiti dal de<strong>di</strong>catario la scelta dei compositori per questo<br />

concerto fu ristretta a quegli autori che ebbero due o più concerti<br />

monografici a partire dal ° concerto nel (dove Clementi<br />

contribuì con Om dagen i mitt arbete) Gli altri furono Zoltán<br />

Jeney (Ungheria) Jo Kondo (Giappone) Chris Newman (Gran<br />

Bretagna) Hans Otte (Germania) Howard Skempton (Gran<br />

Bretagna) e Christian Wolff (Stati Uniti) In quell’occasione<br />

Clementi eseguì anche la Sarabanda dalla sua giovanile Suite per<br />

pianoforte () il “clou” della serata e il brano in assoluto più<br />

apprezzato dal pubblico e dai critici lì presenti Till Björn è basato<br />

su un motivo <strong>di</strong> quattro note che si rispecchia per così <strong>di</strong>re attor<br />

no al proprio asse formando un gruppo <strong>di</strong> sei note un esacordo<br />

che subito si percepisce come una piccola magnifica melo<strong>di</strong>a che<br />

origina un canone a sei parti Le sei note trasposte <strong>di</strong> una quinta<br />

<strong>di</strong>minuita formano poi un esacordo complementare e la melo<strong>di</strong>a<br />

che ne risulta è eseguita all’inverso come un canone retrogrado a<br />

sei parti Così quello si ascolta è un doppio canone a x parti<br />

Questa procedura è comune a molte opere <strong>di</strong> Clementi; una strut<br />

tura cromatica è costruita attraverso una giustapposizione <strong>di</strong><br />

blocchi <strong>di</strong>atonici L’intero brano dev’essere poi ripetuto tre volte<br />

sempre più lentamente con <strong>di</strong>fferenti <strong>di</strong>namiche e valori tempo<br />

rali L’architettura è robusta ma la sonorità complessiva è soven<br />

te nebulosa come fosse sospesa a mezz’aria fragile Opaca grigia<br />

ma nello stesso tempo scintillante Come sempre la musica <strong>di</strong><br />

Clementi è caratterizzata dalla malinconia e dal lamento da un<br />

lamento per lo stato della civilizzazione e della cultura per la per<br />

<strong>di</strong>ta della musica Ma nella sua essenza più intima la superficie è<br />

segretamente rigogliosa <strong>di</strong> gioia gioia per il “fare” per le simme<br />

29 29giugno<br />

giugno<br />

MERCOLEDÌ ore <br />

Latina Teatro Ridotto<br />

“Monotonia canonica<br />

a servizio della varietà”<br />

CONTEMPOARTENSEMBLE<br />

MAURO CECCANTI <strong>di</strong>rettore<br />

DUCCIO CECCANTI DAVID CARAMIA violini<br />

MAURIZIO BARBETTI viola<br />

VITTORIO CECCANTI violoncello<br />

ANTONELLA COSTANTINO violoncello<br />

ALDO CLEMENTI ()<br />

Lento per violoncello solo () ’<br />

Variazioni per viola sola () ’/’<br />

Fantasia su Giorgio MoEnCH per violino (/) ’/’<br />

Sphinxs per violino viola e violoncello () ’<br />

Concertino per flauto clarinetto pianoforte<br />

due violini viola e violoncello () ’<br />

** Till Björn per <strong>di</strong>eci esecutori () ’<br />

* Vertigo per ensemble () ’/’<br />

(Commissione del Contempoartensemble)<br />

*Prima esecuzione assoluta **Prima esecuzione italiana<br />

trie del materiale sonoro per le possibilità apparentemente infi<br />

nite che offre la variazione musicale Clementi è per questo un<br />

Homo ludens molto “serio”<br />

Björn Nilsson<br />

Vertigo per ensemble<br />

Il pezzo è de<strong>di</strong>cato al Contempoartensemble <strong>di</strong> Mauro Ceccanti<br />

Il titolo: dall’ondeggiamento continuo dei valori <strong>di</strong> durata: attor<br />

no a un tema <strong>di</strong> Jean Mouton<br />

Aldo Clementi

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