Nuovo marciapiede e fermata autobus in Via R. Ruggeri 25 giugno ...
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Carissimi Casnighesi.<br />
Questi potrebbero essere giorni sereni, ma probabilmente non lo<br />
saranno. Queste poche righe riguardano la Centrale ad Olio di<br />
Colza, centrale assolutamente non voluta dalla m<strong>in</strong>oranza ne parrebbe<br />
dalla maggioranza, eppure potrebbe succedere che questa<br />
venga realizzata sul territorio di Casnigo e di preciso <strong>in</strong> località Impianti<br />
Polisportivi, senza capirne il come.<br />
Prima di procedere facciamo presente che questo articolo è stato<br />
scritto nella seconda settimana di maggio, qu<strong>in</strong>di con <strong>in</strong>formazioni<br />
che potranno risultare al momento della lettura superate o del<br />
tutto errate, a seguito di ulteriori sviluppi dei fatti, ma avendo a disposizione<br />
queste <strong>in</strong>formazioni sulla base di queste tentiamo di ragionare.<br />
Comprendiamo le motivazioni che sp<strong>in</strong>gono la società Impianti<br />
Polisportivi, a partecipazione dei Comuni di zona, nel tentare di<br />
aumentare il profitto e/o di contenere le spese; tuttavia è nostra<br />
conv<strong>in</strong>zione che la possibilità di raggiungere questo obbiettivo<br />
esista, ma non certamente tramite la realizzazione di una centrale<br />
ad olio di colza; centrale questa che per Casnigo e per tutta la<br />
Valgand<strong>in</strong>o sembra essere un’autorete clamorosa, ancora più<br />
pesante se riconsideriamo che <strong>in</strong> passato abbiamo avuto occasioni<br />
per risolvere il problema all’orig<strong>in</strong>e.<br />
Ci riferiamo alla Centrale a Biomassa, che non molto tempo fa<br />
con enorme clamore è stata bocciata a furor di popolo <strong>in</strong> via preventiva,<br />
senza “forse” aver sviluppato s<strong>in</strong>o <strong>in</strong> fondo il nocciolo della<br />
questione.<br />
Pensiamo che nessuno possa obbiettare che, se per la centrale<br />
a biomassa potevano esistere eventuali dubbi circa la realizzazione,<br />
gestione, disagi olfattivi, ed eventuale <strong>in</strong>qu<strong>in</strong>amento, con la<br />
centrale a olio di colza questi dubbi diverranno certezze.<br />
Iniziamo col dire che cosa è la colza e come si coltiva.<br />
La colza è una pianta dalla quale mediante spremitura dei suoi semi<br />
si ottiene dell’olio, che a seguito di una trasformazione chimica<br />
chiamata transesterificazione diventa biodisel, ovvero gasolio<br />
di orig<strong>in</strong>e vegetale, con alcuni parametri di emissione di sostanze<br />
<strong>in</strong>qu<strong>in</strong>anti ridotte, ma comunque pur sempre di gasolio si tratta.<br />
Ora, confrontando l’impianto esistente presso gli Impianti Polisportivi<br />
alimentati a gas (energia quasi pulita), con l’impianto che<br />
si vuole realizzare <strong>in</strong> futuro, alimentato ad olio di colza, si avrà il<br />
seguente risultato:<br />
- maggior <strong>in</strong>qu<strong>in</strong>amento derivante da combustione di gasolio vegetale<br />
(olio di colza).<br />
- maggior emissione odorifera sempre dovuta a combustione.<br />
- aumento esponenziale delle emissioni di anidride carbonica<br />
(Co2) <strong>in</strong> atmosfera.<br />
Ora, se pur profani <strong>in</strong> materia di energie r<strong>in</strong>novabili, basta una<br />
breve e rapida ricerca su <strong>in</strong>ternet per capirne il funzionamento: un<br />
dato molto eloquente è che la colza ha uno dei rapporti migliori<br />
(quasi <strong>in</strong> parità) tra l’assorbimento di Co2 <strong>in</strong> fase di crescita e il rilascio<br />
di Co2 <strong>in</strong> fase di combustione; questo significa che l’anidride<br />
carbonica assorbita mentre la pianta è <strong>in</strong> fase di crescita, compensa<br />
quella che viene rilasciata durante la combustione.<br />
Chiediamoci però:<br />
dove si coltiva la colza?<br />
dove viene assorbita la Co2 rilasciata <strong>in</strong> Valgand<strong>in</strong>o?<br />
L’Arengo di Casnigo - Giugno 2011 15<br />
La voce della M<strong>in</strong>oranza<br />
I pr<strong>in</strong>cipali produttori mondiali di<br />
colza sono: C<strong>in</strong>a, Canada, India,<br />
Germania, Francia, Polonia, Gran<br />
Bretagna, mentre l’Italia proseguendo<br />
nell’elenco non risulta neppure<br />
<strong>in</strong>serita nei primi 10 paesi.<br />
Ciò che ne consegue è che la Valgand<strong>in</strong>o<br />
andrebbe a farsi carico della Co2 prodotta dalla combustione di<br />
colza, assorbita però a cent<strong>in</strong>aia se non migliaia di km di distanza,<br />
aldilà dell’<strong>in</strong>qu<strong>in</strong>amento imputabile al trasporto dell’olio stesso:<br />
i benefici a livello di impatto ambientale andrebbero ad esclusivo<br />
vantaggio dei lontani paesi produttori di colza.<br />
In conclusione pensiamo di non poter essere smentiti se affermiamo<br />
che pur se questa tipologia di combustibile è considerato “r<strong>in</strong>novabile”,<br />
nel caso specifico la scelta fatta dai S<strong>in</strong>daci (espressione<br />
assembleare delle diverse comunità all’<strong>in</strong>terno di Impianti Polisportivi,<br />
tutti a favore esclusi i S<strong>in</strong>daci di Casnigo contrario e Peia<br />
astenuto), sia frutto di una valutazione parziale e solo prettamente<br />
economica.<br />
La necessità di ottenere risparmi di gestione per sostenere le f<strong>in</strong>anze<br />
comunali ormai ridotte al m<strong>in</strong>imo, ha condotto alla cecità di<br />
analisi circa le negative ricadute ambientali conseguenti.<br />
Visto il tema trattato ci corre sollevare alcune osservazioni sulla<br />
partecipazione alle Assemblee degli Impianti Polisportivi da parte<br />
dei Rappresentanti dei s<strong>in</strong>goli Comuni; Rappresentanti che sottovalutando<br />
l’importanza delle Assemblee stesse, non danno il giusto<br />
supporto di <strong>in</strong>dirizzo al Consiglio di Amm<strong>in</strong>istrazione e di conseguenza<br />
al Gestore.<br />
Il periodo è assolutamente difficile, ne siamo coscienti, ma noi non<br />
baratteremo la salute dei cittad<strong>in</strong>i della Valgand<strong>in</strong>o, <strong>in</strong> cambio di<br />
una boccata d’aria a livello economico.<br />
Insieme per Il Futuro di Casnigo<br />
Carta identità anche per i m<strong>in</strong>ori di anni 15<br />
L’articolo 10, comma 5, del D.L. 13 maggio<br />
2011, n. 70 ha soppresso il limite m<strong>in</strong>imo di<br />
età per il rilascio della carta d’identità, precedentemente<br />
fissato <strong>in</strong> anni qu<strong>in</strong>dici.<br />
La carta d’identità, ha una validità di tre anni<br />
per i m<strong>in</strong>ori di anni tre, mentre quella rilasciata<br />
ai m<strong>in</strong>ori di età compresa fra i tre ed i<br />
diciotto anni ha una validità di c<strong>in</strong>que anni.<br />
Al f<strong>in</strong>e del rilascio ai m<strong>in</strong>ori della carta d’identità valida per l’espatrio,<br />
è necessario l’assenso dei genitori o di chi ne fa le veci.<br />
Analogamente al passaporto, il documento dovrà riportare<br />
la firma del titolare che abbia già compiuto dodici anni.<br />
Le nuove disposizioni prevedono <strong>in</strong>oltre che per il m<strong>in</strong>ore di<br />
anni quattordici, l’uso della carta d’identità ai f<strong>in</strong>i dell’espatrio<br />
sia subord<strong>in</strong>ato alla condizione che il m<strong>in</strong>ore viaggi <strong>in</strong> compagnia<br />
di uno dei genitori o di chi ne fa le veci,<br />
Maggiori <strong>in</strong>formazioni e chiarimenti presso l’Ufficio Anagrafe<br />
del Comune.