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ombavano dal castello sulla collina. Maria Grazia quando li aveva sentiti<br />
si era spaventata. Il primo botto aveva fatto tremare i vetri della casa, come<br />
se avessero sparato proprio lì. Il nonno le aveva detto che era solo l’inizio delle<br />
celebrazioni per la patrona e così, tremante ma curiosa, si era messa in<br />
ascolto. Ne aveva contati ben ventuno con le orecchie che iniziavano a farle<br />
male. Poi era arrivato il suono della campane. Rintocchi frenetici che richiamavano<br />
in strada la gente. A sera i pellegrini, ormai un paese intero, erano<br />
giunti tra cori e squilli di tromba proprio dinanzi alla chiesa nella piazza<br />
sulla quale s’affacciava la casa del nonno.<br />
Maria Grazia era corsa in balcone e si era schiacciata tra le strette colonnine<br />
di ferro per non perdersi lo spettacolo. Il fiume di gente era proprio sotto di<br />
lei, avanzava compatto, un esercito nella via troppo stretta per contenerlo tutto<br />
e le era sembrato quasi di poter toccare la statua della Santa dall’ aspetto<br />
dolente. Come le donne in prima fila, generalesse velate di nero, che ondeggiavano<br />
con il rosario nelle mani. “Santa, santa, santa Barbara…” pregavano<br />
come un sol lamento. Niente a che vedere dunque con l’aria birichina della sua<br />
bambola. Ma il nonno le aveva raccontato una storia che le era piaciuta.<br />
Tantissimi anni prima in paese era arrivata una brutta malattia che si<br />
chiamava peste. La statua o meglio la Santa, era apparsa in sogno ad una<br />
suora che cercava di prendersi cura dei malati. La suorina, vedendone morire<br />
troppi sotto i suoi occhi, aveva implorato la santa di far andar via la peste.<br />
E così era stato. Dopo quel racconto Maria Grazia aveva deciso che la sua<br />
bambola non solo si sarebbe chiamata Barbara ma che, in mancanza di bambine<br />
della sua età, avrebbe giocato con lei in cortile a girotondo. “Giro giro<br />
tondo, quanto è bello il mondo, casca la terra, e Barbara va per terra…”<br />
Se la statua di Barbara, o la santa, aveva liberato il paese da quella brutta<br />
malattia che si chiamava peste anche la sua bambola con gli stessi poteri magici<br />
avrebbe cancellato quella brutta malattia che aveva portato via la bella<br />
signora dai capelli neri. Che cosa poteva esserci peggio della peste?<br />
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