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senz’altro un brutto scherzo e si sarebbe chiarita nel giro di un quarto d’ora.<br />
Concetta, che non era abituata, si sarebbe stancata di riposarsi!<br />
La fila cresceva di minuto in minuto e l’attesa dei tanti diventava senza speranza.<br />
C’era chi parlando del ripieno di piselli e sugo per gli arancini iniziava a<br />
usare i verbi al passato.“Ti ricordi quello di Concetta era il migliore.”“E la scacciata,<br />
con la tuma filante. Com’era morbida.”“Per me la scacciata più buona era<br />
quella con i broccoletti, li coltivava lei.”<br />
Insomma come in una cerimonia funebre la gente iniziava a fare le condoglianze<br />
ai menu della signora Concetta.<br />
Maria Grazia quel giorno era scesa per le scale veloce come un razzo, i soldini<br />
stretti nella mano, per andarsi a comprare una bella razione di scacciata, la pizza<br />
calda, e una bottiglietta di coca cola. Piombò sulla fila che si era allungata sul<br />
marciapiede sino alla porta del nonno e per poco non ci sbatté il muso. Si fece<br />
largo tra la folla, incuriosita, spintonando qua e là, e arrivata dinanzi al cartello<br />
che a malapena riusciva a leggere, fu presa dallo sconforto.“Che c’è scritto… che<br />
dice?” chiedeva la bambina preoccupata. “C’è scritto che Concetta si riposa.”<br />
Maria Grazia non voleva crederci. Nel brusio che ormai regnava dinanzi alla<br />
bottega d’un tratto un uomo tuonò. “Muti, v’ate a stare muti” “Zitti state zitti”<br />
disse tendendo l’orecchio per sentire se qualche rumore proveniva dall’interno<br />
della focacceria. E tutti si paralizzarono. Ma il buon senso diceva alla bambina<br />
che se la signora Concetta si fosse semplicemente nascosta dentro la bottega a<br />
impastare arancini e scacciate l’odore le avrebbe riempito le narici e nemmeno<br />
la saracinesca chiusa sarebbe riuscita a arginare tale delizia.<br />
Fu quella, per Maria Grazia, una giornata triste. Anche i paesani ne soffrirono<br />
a lungo. Del resto, per quei misteri inspiegabili della vita, la signora Concetta<br />
si era come volatilizzata. Aveva chiuso bottega, nella quale lavorava da sola,<br />
aveva chiuso la casa, quella vicino alla fontana con le bocche di pesce, nella<br />
quale viveva da tempo da sola e nessuno era stato in grado di ricostruire che cosa<br />
fosse accaduto. I più informati, che questa volta però erano stati gabbati ben<br />
bene, dissero che la signora aveva qualche parente al nord e che forse era lì che si<br />
era andata a riposare e a spolverarsi la faccia dalla farina.<br />
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