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lontananza il riflesso dell’acqua del laghetto. Il padre di Davide e Matteo indossa<br />
una camicia a mezze maniche con una fantasia minuta azzurra. Sembra<br />
un uomo molto adulto, i capelli brizzolati, la pelle mangiata di chi sta<br />
sotto il sole a lavorare duro. Nei suoi occhi ci sono troppi interrogativi ai<br />
quali non è in grado nemmeno lontanamente di dare una risposta. Rimane<br />
per un po’ a guardare fisso davanti a sé… la testa si accascia su chi gli sta vicino,<br />
in cerca di conforto. Cammina, sostenuto passo dopo passo, un calvario<br />
senza fine, il corpo grosso senza forza. I muscoli, le mani tozze, non rispondono<br />
al cervello. Non pronuncerà parole di perdono. Nella tomba dei<br />
suoi bambini vengono deposti un pupazzetto e una mela. Il pupazzetto è di<br />
Davide. La mela è il frutto preferito di Matteo.<br />
“Nel mio cuore non c’è spazio per il perdono” dice il marito di Simona<br />
“mia moglie poteva andarsene, chiedere la separazione, fuggire, abbandonare<br />
me e i miei figli. Ma non ucciderli. Qualsiasi cosa dico... ma non ucciderli…<br />
erano anche figli miei …”<br />
Una rabbia che non trova conforto.<br />
Simona è andata al cimitero soltanto qualche tempo dopo. “Non è stato<br />
bello” mi dice. “Ci penso sempre ai miei bambini. Un giorno quando sono<br />
andata in licenza a casa, nella casa dei miei genitori, ho visto le loro foto. Le<br />
ho guardate a lungo. Ho baciato le foto dei miei bambini. Le ho accarezzate.<br />
Ci penserò sempre ai miei bambini…” Dice queste parole, Simona, tutte di<br />
un fiato.Forse perché io non possa chiederle altro di questa assurda vicenda,<br />
di questo amore che riesce a uccidere.<br />
Ma comprende la richiesta che è nei miei occhi. “Anche mio marito non<br />
riusciva a capire. Io volevo spiegare. Quando è venuto a trovarmi subito dopo<br />
la tragedia se ne stava attaccato con le spalle al muro e mi guardava terrorizzato<br />
come se avessi potuto ucciderlo… mi continuava a gridare:‘perché i<br />
bambini? Perché non sei morta?’Ma io ero così sicura di morire con loro che<br />
tutto mi sembra una beffa.”<br />
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