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Mitra & mandolino IMPAG. - Gaffi

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“Quando non sto troppo male, ci riesco. Questo libro mi piace davvero”<br />

risponde cantilenando mentre torna a custodire il libro nella borsetta.<br />

Quando la tensione del nostro colloquio si fa più forte Manuela stringe la<br />

borsetta alla pancia, come la coperta di Linus, le lacrime le colano giù e il<br />

piede, che la natura sembra soltanto averle appeso alla gamba, come un robot<br />

scarico inizia a oscillare avanti e indietro, come una altalena sulla quale<br />

addolcire l’amaro dei ricordi…<br />

Maria Grazia non si ricordava molto della sua mamma. Sempre quell’estate,<br />

quando aveva quattro o cinque anni, e dopo che i bisbigli sulla piazza del<br />

paese l’avevano colpita come pugni nello stomaco si era chiesta dove fosse andata<br />

quella bella signora che qualche volta l’aveva portata a spasso. Le tornavano<br />

nitidi alle orecchie soltanto i rumori di una grande città, clacson di macchine<br />

e tubi che sbuffavano fumi grigi vicino al suo naso, facce che la salutavano<br />

da cartelloni colorati, negozi di bambole e animali di peluche grandi e morbidi<br />

che veniva voglia di abbracciarli. Le appariva come in un sogno l’immagine<br />

di un orso bianco gigantesco con lo sguardo triste e le zampone alzate, più<br />

impaurito che minaccioso, che la guardava da una vetrina. Aveva occhi umani.<br />

E c’era la giraffa. Aveva il collo così lungo che Maria Grazia doveva seguirla<br />

con lo sguardo sù sù verso l’alto e alzarsi sulla punta dei piedi per vedere se la testa<br />

dell’animale sbatteva al soffitto... E c’era lo scimmione, peloso, con il figlioletto<br />

buffo abbarbicato su una spalla. Le sembrava di avvertire un odore dolce,<br />

un richiamo penetrante che l’ attirava fino a una vetrina ricolma di torte a forma<br />

di castelli con alte torri e un lungo ponte levatoio, un principino e una fanciulla<br />

si tenevano per mano e dovevano essere lì da tanto tempo perchè i colori<br />

erano ormai opachi... Dentro al negozio c’erano bignè rigonfi di panna, vaschette<br />

colme di riccioli di crema e biscotti di ogni forma. A stella, a mezzaluna,<br />

tondi, quadrati, glassati di zucchero bianco, rosa e di cioccolato. In tale tripudio<br />

di dolciumi a Maria Grazia sembrava di ricordare di aver scoperto la cosa me-<br />

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