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Mitra & mandolino IMPAG. - Gaffi

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suono di una campanella, spezzato dal ruzzolare dei passi di bambini che si<br />

precipitano in strada. Si rincorrono, gli zaini in spalla, gridano, prove di voce<br />

e acuti come se fino a poco prima avessero avuto un bavaglio. Chi ha più<br />

visto un bambino vero da quando è a Castiglione?<br />

I pazienti dello psichiatrico se ne stanno quieti sul marciapiede a guardare<br />

come fossero al cinematografo, poi si fanno coraggio. Ci sono le commissioni<br />

da sbrigare per chi non ha avuto il permesso di uscire.Tirano fuori dalle<br />

tasche foglietti con gli appunti… comprare un quaderno per Giacomo,<br />

una scatola di biscotti per Francesca, caffé… parole crociate… sigarette per<br />

Andrea… Tutto qui.<br />

Di incontri con i “pazzi” ne sa qualcosa anche la signora Paola. Gestisce<br />

l’agriturismo alla curva della strada provinciale, a pochi metri dal cancello<br />

dello psichiatrico.<br />

Anche io ho dormito lì, nelle grandi stanze con le travi di legno al soffitto.<br />

Da lei arrivano spesso le famiglie dei reclusi. Pernottano e mangiano. Qualche<br />

volta, da quando usufruiscono di permessi speciali, i pazienti hanno potuto<br />

trascorrere qualche ora nel salone dell’albergo e fare due chiacchiere<br />

con i loro cari. La signora Paola li ha guardati nel via vai del servizio ai tavoli.“A<br />

volte le famiglie mi sembrano più strane di loro”commenta con la faccia<br />

di chi teme di dire una cosa brutta. La voce tradisce l’inquietudine e si capisce<br />

che ha tanti interrogativi dentro.<br />

Le regole dell’ospedale psichiatrico puntano al massimo dell’autonomia.<br />

Ognuno può gestire i propri soldi. Maschi e femmine possono muoversi<br />

liberamente all’interno dei loro settori, a meno che non siano sotto<br />

osservazione, e possono stare insieme nelle attività comuni assistiti dagli<br />

educatori. Chi ha raggiunto un grado di autonomia molto elevato può organizzare<br />

sia il pranzo che gli orari della propria stanza da letto, tenendo<br />

conto degli impegni riabilitativi da portare avanti. I familiari possono accedere<br />

alla struttura tutti i giorni, come in un ospedale qualsiasi. Ma chi ha<br />

voglia di venire a trovare così spesso un matto? Per diciotto pazienti c’è la<br />

possibilità di venire inseriti nel servizio di continuità riabilitativa, una sor-<br />

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