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Mitra & mandolino IMPAG. - Gaffi

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Mi sembra lusingata dal mio interesse, quasi non riuscisse a immaginare<br />

quanto abbia pensato e ripensato al nostro primo colloquio e quanto abbia,<br />

inevitabilmente, conservato dentro di me del suo smarrimento e del suo dolore.<br />

Anche questa volta Manuela mi dice che solo con i libri riesce a distogliere,<br />

a tratti, la mente dall’immagine della sua bambina.<br />

“Non è facile… sapere che lei non c’è più… che è sotto terra… sì è sotto<br />

terra… non posso dimenticare tutto questo… mio marito? Gli ho scritto.<br />

Mi ha risposto, poi è stato silenzio per diverso tempo… non credo che si sia<br />

rifatto una vita. L’ultima volta che ho avuto modo di parlarci mi ha detto che<br />

è rimasto nella nostra casa. Ha alzato una libreria sulla parete e ha messo<br />

delle piante nella stanzetta della bambina… che devo dire?… io e lui forse<br />

non eravamo fatti per stare insieme…”<br />

“Ma suo marito la comprendeva… capiva che stava male… ho letto negli<br />

articoli che la riguardano che lui seguiva la sua malattia e che era una persona<br />

sensibile.”<br />

“Non lo nego. Mio marito però mi accettava così come si accetta una zoppa.<br />

Tutto qui.”<br />

Sul giornalino di Castiglione Manuela, con lo pseudonimo di Violetta, ha<br />

descritto questo stato d’animo… “A me è capitato di cambiare per amore,<br />

anche perché ero sposata e avevo una figlia e non potevo per ogni minima<br />

divergenza rischiare la rottura. La soluzione più frequente era che cambiassi<br />

io... Qualche volta quando si raggiungeva un compromesso a me sembrava<br />

una vittoria. Alla lunga però è stata una continua negazione della mia<br />

personalità e anche l’amore è diventato difficile da portare avanti.”<br />

Il dottor Esti le dice, con fare scherzoso, che anche lei deve trovarsi “un bel<br />

moroso” a Castiglione come hanno fatto altre pazienti.<br />

“Mah, avevo conosciuto uno che veniva a fare alcune attività al corso di<br />

formazione professionale. C’era stata una simpatia… poi non ci siamo più<br />

visti… mi ha illusa…”<br />

Manuela accenna un sorriso. Ma dice tutto questo con l’aria mite e con<br />

un po’ di vergogna, abbassando lo sguardo. Come una ragazza che ha no-<br />

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